Collina
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La collina è un rilievo la cui zona altimetrica è considerata più elevata della pianura, ma inferiore alle altitudini montane. La sua altitudine varia da 200 a 600 m s.l.m..
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[modifica] Distinzioni
La distinzione tra montagna e collina non è netta, e può avere delle interpretazioni soggettive, tuttavia la definizione più diffusa è che i territori possano essere considerati collinari fino ai 600 m s.l.m..
La collina può avere forme dolci e arrotondate, con copertura di vegetazione, ma anche scoscese o brulle.
[modifica] Tipologie
Le colline possono essere di 4 tipologie: strutturali, moreniche, vulcaniche, tettoniche.
Quelle strutturali sono costituite da antiche montagne erose dagli agenti atmosferici. Le colline moreniche sono cosiddette perché costituite dai detriti portati a valle dai ghiacciai. Esempi di colline di origine vulcanica sono i colli Albani nei dintorni della capitale Roma. Le colline di origine tettonica sono formate da sollevamenti del sottosuolo marino (un esempio sono le Murge in Puglia).
[modifica] Antropizzazione ed utilizzo
Anticamente scelta dall'uomo come luogo di residenza per le sue favorevoli caratteristiche climatiche, per la maggior possibilità di difesa dagli attacchi nemici e per la fertilità del terreno che, in caso di pendenza eccessiva, viene coltivato a terrazze.
Le coltivazioni collinari sono costituite da piante che hanno un basso fabbisogno di acqua, come la vite e l'ulivo; sovente vengono coltivati anche alcuni alberi da frutto.
Laddove sono presenti dei pascoli collinari, è possibile effettuare l'allevamento dei bovini (mucche da latte e da carne) e degli ovini (pecore e capre).
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