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Dicomano - Wikipedia

Dicomano

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Dicomano
[[Immagine:{{{panorama}}}|300px|Panorama di Dicomano]]
Dicomano - Stemma
Nome ufficiale: {{{nomeUfficiale}}}
Stato: bandiera Italia
Regione: Toscana
Provincia: stemma Firenze
Coordinate: 43°54′0″N 11°32′0″E / 43.9, 11.53333
Altitudine: 162 m s.l.m.
Superficie: 61 km²
Abitanti:
5.504 31-08-07
Densità: 90,2 ab./km²
Frazioni: Celle, Contea, Corella, Frascole 
Comuni contigui: Londa, Rufina, San Godenzo, Vicchio
CAP: 50062
Pref. tel: 055
Codice ISTAT: 048013
Codice catasto: D299 
Nome abitanti: dicomanesi 
Santo patrono: Sant'Onofrio 
Giorno festivo:  
Comune
Posizione del comune nell'Italia
Sito istituzionale
Portale:Portali Visita il Portale Italia

Dicomano è un comune di 5.504[1] abitanti della provincia di Firenze.

Indice

[modifica] Geografia

Il centro abitato di Dicomano sorge lungo la Strada Statale 67 Tosco-Romagnola, all'incrocio con la Strada Statale 551 Traversa del Mugello.

Ubicato in riva sinistra del fiume Sieve alla confluenza con il torrente Comano; all'incrocio della vallata del Mugello con la Valdisieve e la vallata di San Godenzo. Il paesaggio varia tra il fondovalle, collinare e montano e spazia da corsi d'acqua a boschi di castagni, cerri o faggi.

[modifica] Frazioni

Corella: è una frazione situata in una vallata dell'Appennino Tosco-Romagnolo. In passato era molto popolata, oggigiorno sono rimasti solo pochi abitanti e la maggioranza delle case viene usata solo per vacanza. Tra le cose piu caratteristiche da vedere vi è la chiesa del 1184.

[modifica] Storia

Le prime tracce storiche presenti risalgono ad alcuni insediamenti etruschi rinvenuti nell'area della frazione Frascole.
Dicomano acquista notorietà nel medioevo quando diviene uno dei più importanti centri commerciali del comprensorio. Nel 1375 una parte del territorio è acquistata da Firenze. In conseguenza di ciò vari castelli che si trovano nel territorio vengono distrutti dopo aver allontanato i feudatari che li abitavano. Dicomano, insieme a Londa, sarà uno dei pochi centri a beneficiare del nuovo assetto politico in quanto le proprie funzioni verranno implementate e valorizzate. Le caratteristiche di centro di scambio non muteranno per tutto il tempo del controllo della famiglia dei Medici e continueranno anche sotto i Lorena. Dopo la guerra e il terremoto del 1919, per Dicomano inizia una progressiva ricostruzione che culminerà con l'estensione di quest'ultimo sia in direzione di Forlì sia verso la Sieve. La ricostruzione del paese, iniziata dall'architetto Leonardo Savioli è contemporanea a quella di Vicchio di Leonardo Ricci.

[modifica] Luoghi d'interesse

Tra i principali luoghi di interesse va menzionato il borgo che presenta nella via principale alcuni loggiati comunicanti costituiti da archi sorretti da colonne a sezione quadrangolare che risalgono al secolo XVII.

[modifica] Chiese

[modifica] Pieve di Santa Maria (Dicomano)

La chiesa presenta una struttura tipica del contado del XII secolo. Ricordata dal 1136 e danneggiata dal terremoto del 1542, ha subito vari interventi di restauro. La poderosa torre campanaria probabilmente è di origine militare. Ha impianto basilicale a tre navate separate da archeggiature impostate su pilastri. Il suo orientamento è stato rovesciato, in quanto il portale si apre dove in origine era l'abside semicircolare All'interno un bassorilievo, attribuito a Santi di Buttiglione "Nozze di Sant'Anna con San Giovacchino", un dipinto del XVII secolo di Agostino Melissi "Madonna con Bambino e Santi" e molti dipinti del XVI secolo:

    • "Madonna con Rosario di Santi" di Tito
    • "Natività" attribuita a Gamberucci
    • "Adorazione dei Magi" sempre di Gamberucci
    • "Assunta" di Francesco Curradi
    • "Madonna del Carmine" di Giovan Battista Naldini

[modifica] Oratorio di Sant'Onofrio

Uscendo da Dicomano percorrendo la strada che porta a Forlì si trova l'Oratorio di S. Onofrio buon esempio di Neoclassicismo italiano, recentemente restaurato. L'opera, di Giuseppe Del Rosso, risale al 1796 su richiesta della famiglia Dalle Pozze. L'imponente portico che lo caratterizza è stato costruito in pietra arenaria e presenta quattro colonne cilindriche sormontate da un frontone triangolare su cui poggiano due angeli. Dietro il portico si erge la vera e propria costruzione che supera in altezza il portico stesso. concludendosi con una cornice. Sul tetto della costruzione, spostato dal lato del portico, è presente un campanile a vela.
L'interno presenta una cupola costruita su sedici colonne che presentano capitelli di stile corinzio. Dietro l'altare maggiore è possibile ammirare un opera attribuita ad Andrea del Castagno la "Madonna dello Spedale". Poco distante, di lato, un'opera del 1662 di Lorenzo Lippi l'"Immacolata concezione fra i Santi".

[modifica] Chiesa di Sant'Antonio Abate (Dicomano)

Vicino allo "Spedale di Sant'Antonio a Onda", dove i pellegrini provenienti e diretti in Romagna ricevevano rifugio e ristoro, si erge la "Chiesa di Sant'Antonio a Dicomano". Al suo interno è presente una unica navata con quattro altari in pietra serena. L'arte è ben rappresentata da importanti opere come la terracotta rappresentante la "Madonna col Bambino in gloria d'Angeli", di scuola robbiana e risalente al 1504, e il dipinto giottesco del XIV secolo, la "Madonna con Bambino e Santi".

[modifica] Oratorio della Santissima Annunziata

La piccola cappella fu ricostruita nelle attuali forme nel corso del secolo XVIII. Nell'interno, ad aula unica coperta a volta, sono due altari in pietra serena attribuibili a maestranze locali della metà del Settecento. Sull'altar maggiore, edificato nel 1780 in sobrie forme tardobarocche, si conserva un affresco della fine del secolo XV raffigurante l' "Annunciazione", assegnato ad ignoto pittore della scuola del Signorelli.

[modifica] Chiesa di Santa Maria ad Agnano

È citata come 'Monasterium de Agnano' in un diploma del 1191 dell'imperatore Arrigo VI, con il quale si conferma la sua appartenenza ai monaci vallombrosani di Sant'Ellero. Fu quasi completamente rovinata dal terremoto del giugno del 1919 e quindi ricostruita in stile neomedievale sul perimetro dell'edificio originario. La chiesa presenta la semplice facciata a capanna su cui si apre un portale con lunetta sormontato da un occhio. Nell'interno, ad un'unica navata coperta con tetto a capriate, si conserva, murato nella parete absidale, un ciborio in pietra serena della fine del XV secolo.

[modifica] Pieve di San Martino a Corella

La vecchia pieve è ricordata fin dal 1184 quale possesso del monastero di San Miniato al Monte. Sorta non lontana dall'importante passo per la Romagna, essa disponeva anche di un ospedale, dedicato a San Bartolomeo, ricetto per secoli di viaggiatori e pellegrini. L'antica pieve fu abbandonata e riedificata, in posizione più elevata, fra l'ottavo e il nono decennio del Settecento. La chiesa attuale, con facciata a quattro spioventi ed agile torre campanaria, è stato oggetto di rifacimenti nel corso del secolo XIX. All'interno è una tela con la "Madonna con i Santi Pietro e Paolo", datata 1646. Un'altra tela seicentesca con "Santa Caterina d'Alessandria" di Lorenzo Lippi è conservata presso la pieve di Santa Maria a Dicomano.

[modifica] Convento di San Giovanni Battista a Sandetole

La chiesa è ricordata come pieve dalla fine del X secolo, e fu ristrutturata dai francescani all'inizio del Settecento assieme all'annesso convento. L'interno è decorato da affreschi neoclassici e da tele settecentesche, fra le quali si segnala il "Transito di San Giuseppe" di Michele Pacini (1732). Il coro ligneo e l'arredamento della sagrestia furono scolpiti in quegli stessi anni nei quali venne integralmente ridecorata la chiesa, la quale viene così a costituire una valida testimonianza del gusto tardobarocco diffusosi al tempo degli ultimi Medici. Ugualmente settecentesco è il grande edificio conventuale che affianca la chiesa.

[modifica] Palazzi e ville

  • Palazzo delle scuole: Edificio di Pietro Comini risalente al 1888, oggi Municipio
  • Palazzo Dalle Pozze: residenza signorile del XVII-XVIII secolo
  • Palazzo Della Nave: residenza signorile del XVII-XVIII secolo

Altri edifici importanti si sono salvati dal passaggio del terremoto e dalla guerra, tra questi occorre menzionare la vecchia sede municipale, l'abitato nei pressi del Ponte Vecchio e il quartiere forese.

[modifica] Aree di interesse archeologico

  • Scavi archeologici a Frascole: Il territorio di Dicomano è ricco di presenze archeologiche. L'area di Frascole è quella che ha restituito i più consistenti reperti. I numerosi scavi hanno permesso di scoprire, oltre alle fondamenta dell'antica chiesa romanica di S. Martino al Poggio, materiali riferibili dal VI sec. a.C. al I° sec. d. C., nonché il poderoso perimetro quadrangolare di un edificio etrusco, che probabilmente era una struttura difensiva a controllo della strada di transito proveniente dal Casentino. È presumibile che l'edificio potesse essere una residenza fortificata (della stessa natura dei castelli medioevali) appartenente ad una grande famiglia gentilizia rurale. Non è comunque da scartare l'ipotesi che tale ritrovamento potesse essere anche un grande tempio in relazione a quei frammenti fittili ritrovati dal Gruppo Archeologico Dicomanese, attualmente conservati nel palazzo comunale di Dicomano. Il ritrovamento più interessante è una stele di tipo fiesolano. Si tratta di un monumento funerario del VI sec. a. C., ben conservato, con una decorazione a bassorilievo, che raffigura una figura maschile barbuta, che può tra l'altro indicare la presenza di un sepolcro tra la frazione di Frascole ed il capoluogo.


[modifica] Evoluzione demografica

Lo sviluppo dell'abitato di Dicomano avviene nel medioevo come centro di mercato tra il Mugello e la Romagna Toscana. Il toponimo è attestato per la prima volta nel 1103 come Decomano, nome derivato dal latino decumanus ("decumano"). Centro prevalentemente agricolo, durante la seconda guerra mondiale subì importanti distruzioni causate dalla vicinanza dell'abitato alle prime opere difensive della Linea Gotica.

Abitanti censiti

[modifica] Amministrazione

Sindaco: Ida Ciucchi in Brazzini (DS) dal 14/06/2004
Centralino del comune: 055 838541
Email del comune: disponibile non disponibile

[modifica] Bibliografia

[modifica] Note

  1. ^ Bilancio demografico anno 2007, dati ISTAT

[modifica] Collegamenti esterni

Descrizione in http://www.zoomedia.it/Dicomano



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