Al-Qaida
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Questa voce o sezione potrebbe soffrire di recentismo.
Nel modificarla, considera gli eventi recenti in una prospettiva storica e verifica se questi argomenti, in tutto o in parte, non siano più adatti a Wikinotizie.
Per favore non rimuovere questo avviso se la voce continua a presentare esempi di recentismo. |
Al-Qā‘ida (arabo:القاعدة, al-qā‘ida, "la base" ; italianizzata in: al-Qaeda, el-Qaida o al-Quaida[1], è il nome di un movimento paramilitare, fautore di ideali riconducibili al fondamentalismo islamico e impegnata in modo militante nell'organizzazione e nell'esecuzione di azioni qualificabili come terroristiche, attuate sia nei confronti dei vari regimi islamici filo-occidentali, sia del mondo occidentale tout court. È guidato dal miliardario saudita Osāma bin Lāden, che si avvale della determinante guida ideologica di Ayman al-Zawāhirī (ex medico del Cairo, appartenente a una nota famiglia di dotti religiosi e di magistrati). Entrambi sono riconducibili all'attivismo ideologico-politico dello shaykh ‘Abd Allāh Yūsuf ‘Azzām.
Il mulla afgano ‘Omar ‘Abd al-Raḥmān (guida spirituale dei Talebani) è molto spesso erroneamente confuso per un affiliato ad al-Qāʿida per aver offerto protezione a tale organizzazione ed è solo per questo motivo, in seguito agli attentati dell'11 settembre 2001, che l'Afghanistan è stato il primo paese a subire la reazione militare degli Stati Uniti, proseguita poi contro l'Iraq di Saddam Hussein.[citazione necessaria]
Il gruppo di al-Qā‘ida predica e organizza da tempo, in nome del jihād islamico, un attacco terroristico specialmente nei confronti di paesi occidentali, anche se il suo obiettivo strategico principale rimane quello di abbattere i governi musulmani che, a suo dire, sarebbero complici dell'Occidente: (Arabia Saudita, Pakistan, Egitto o la stessa Autorità Nazionale Palestinese, almeno fino alla vittoria di Ḥamās, stando almeno ad alcuni documenti diffusi in arabo su Internet).
Secondo un'affermazione rilasciata l'8 luglio 2005 al quotidiano britannico "The Guardian" dell'ex-Ministro degli Esteri britannico Robin Cook (laburista) - che si dimise per protesta contro l'aggressione all'Iraq di Tony Blair - , al-Qā‘ida sarebbe la traduzione in arabo di "data-base": «Per quanto ne so io, al-Qā‘ida era originariamente il nome di un data-base del governo USA, con i nomi di migliaia di mujāhidīn arruolati dalla CIA per combattere contro i Sovietici in Afghanistan».[2] È da notare che Cook, durante quella intervista, ha fatto proprie le dichiarazioni che Pierre-Henri Bunel scrisse in un articolo pubblicato su "World Affairs" (una testata giornalistica indiana). Bunel ha lavorato con Messyan (uno dei padri del complottismo undicisettembrino) ed è autore di una "analisi" su ciò che accadde al Pentagono (Voltairenet).
Secondo un'altra ipotesi però il nome potrebbe essere stato scelto rifacendosi a un'idea di ‘Abd Allāh Yūsuf ‘Azzām che aveva in animo di creare un'organizzazione, da chiamare al-Qāʿida al-Ṣulba (La Solida Base), che avrebbe poi dovuto realizzare la nuova struttura di governo islamico del mondo.
In realtà, il nome deriva dal centro logistico situato a Peshawar: in tale luogo venivano registrati i nomi dei volontari arabi che sarebbero stati successivamente mandati a combattere in Afghanistan contro le truppe russe (Intervista ad Saad al-Fagih). Lo stesso al-Fagih ha escluso che, in quel determinato periodo, bin Laden ne fosse a capo.
A conferma delle parole di al-Fagih, contribuisce un altro terrorista: Jamal al-Fadl. Al-Fadl, in un'intervista alla CNS CNS, afferma che al-Qā‘ida nacque circa nel 1989, all'incirca verso la fine della guerra in Afghanistan.
Un giornalista, Peter Bergen, conferma che (in origine) al-Qā‘ida era il nome del centro di raccolta guerriglieri di Peshawar, e successivamente durante, un incontro dei principali leader dell'attuale organizzazione, si decise di mantenere il nome originale (The Osama bin Laden I Know: An Oral History of Al Qaeda’s Leader" Free Press 2006)
Indice |
[modifica] Attentati
Malgrado al-Qā‘ida sia diventata un'etichetta cui fa riferimento un'imprecisata serie di organizzazioni armate, favorevoli al ripristino di un Islam "delle origini", essa è ritenuta diretta responsabile (e in vari casi ha rivendicato esplicitamente le proprie responsabilità) o indiretta ispiratrice di feroci atti terroristici che, negli ultimi anni, hanno duramente colpito il Kenya, la Somalia, il Libano, lo Yemen, l'Indonesia, l'Egitto, l'Iraq, la Spagna, la Gran Bretagna e gli USA.
In assoluto il più sconvolgente di tutti gli attentati attribuiti a al-Qāʿida è stato il dirottamento di alcuni aerei di linea, abbattutisi l'11 settembre 2001 contro le Torri gemelle del World Trade Center di New York e sul Pentagono presso Washington con tutto il loro carico umano, ivi compresi i dirottatori; Osāma bin Lāden ha rivendicato la responsabilità di al-Qā‘ida solo nel marzo del 2002, pur lodando gli esecutori dell'attentato già nell'ottobre del 2001. A tutt'oggi l'FBI non ha formalmente accusato Osāma bin Lāden come mandante degli attentati dell'11 settembre 2001, data la mancanza di prove a suo carico. Tale mancanza sembra però essere solo una questione burocratica, poiché vi sono ottime ragioni per imputare a Bin Laden la responsabilità degli attentati. Altrettanto agghiaccianti - pur con un numero di vittime alquanto minore - sono stati gli attentati ai treni di Madrid dell'11 marzo 2004, compiuti ad opera di una sua affiliata probabilmente marocchina, gli attentati di Londra il 7 luglio 2005 e pochi giorni dopo, il 23 luglio 2005, nell'egiziana Sharm al-Sheykh.
Non sono invece del tutto chiari i rapporti fra al-Qāʿida e altre organizzazioni che sono da taluni osservatori definite terroristiche e da altri invece guerrigliere, come gli Hezbollah in Libano e Ḥamās in Palestina, vuoi per il netto orientamento sciita del primo (a fronte di uno spiccato orientamento sunnita di al-Qā‘ida, mostrato nelle vicende irachene attraverso le azioni anti-sciite di Abū Mus‘ab al-Zarqāwī), vuoi per il preciso Stato del secondo che impone di operare esclusivamente all'interno della Palestina storica.
Secondo notizie di imprecisate fonti giornalistiche statunitensi, al-Qā‘ida avrebbe circa 70 campi di addestramento sparsi in tutto il mondo islamico, fra cui l'Iran e l'Oman. Difficile fare solido riferimento a tali informazioni, vista la difficoltà di condurre indagini giornalistiche improntate a una documentata obiettività, ma è assai probabile che l'Iraq e la Somalia - visto il disastrato quadro offerto da tali due paesi - costituiscano importanti basi logistiche dell'organizzazione.
[modifica] Storia
Al-Qā‘ida è nata come organizzazione di guerriglia al tempo dell'invasione sovietica dell'Afghanistan ma tale organizzazione non è mai stata aiutata, né istruita dagli USA: lo ammette persino lo stesso al-Zawahiri nel suo libro (Al-Zawahiri's New Book).[3] E' da ricordare comunque, che bin Laden, appartiene ad una delle famiglie più ricche dell'Arabia Saudita, di conseguenza non aveva necessità di richiedere nessun tipo di aiuto economico. Gli USA aiutarono comunque i mujahidin afghani (i cui combattenti solo in parte andarono poi a militare in al-Qā‘ida), favorevoli a tutto ciò che potesse creare difficoltà all'URSS. Dopo la caduta del regime filo-sovietico, Osāma bin Lāden inviò una lettera al re dell'Arabia Saudita proponendogli di appoggiare al-Qā‘ida per bloccare l'invasione irachena del Kuwait e impedire il conflitto. Il re rifiutò dichiarando l'organizzazione fuori legge. Da allora al-Qā‘ida ha mosso guerra verso gli USA e i paesi loro alleati.
[modifica] Note
- ^ La trascrizione al-Quaida è errata, in quanto la qāf araba non prevede alcuna u che la segua
- ^ Intervista di Cook al The Guardian dell'8 luglio 2005, l'indomani degli attentati a Londra perpetrati da affiliati ad al-Qa‘ida.
- ^ A stretto rigor di logica questa non è una prova dirimente. Ben difficilmente al-Zawahiri potrebbe infatti affermare il contrario, dal momento che non si stanca di additare gli USA come la massima espressione della malvagità politica e militare nel mondo. In linea teorica, lo stesso ragionamento lo si potrebbe anche applicare alle affermazioni di Cook.
[modifica] Voci correlate
- Osama bin Laden
- Fondamentalismo islamico
- ʿAbd Allāh Yūsuf ʿAzzām
- As-Sahab
- Ayman al-Zawāhirī
- Terrorismo islamico
- Wahhabismo
[modifica] Bibliografia
- (EN) Sara Daly - Scott Gerwehr, Al-Qaida Terrorist Selection and Recruitment (PDF), Rand Corporation, 2005
- Gilles Kepel e Jean-Pierre Milelli (cura), Al-Qaeda. I testi, Laterza, Roma-Bari, 2006