Mohammed Omar
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Il Mullah Mohammed Omar (Arabo: ملا محمد عمر; nato nel 1959) è la guida spirituale dei Talebani afghani ed è stato di fatto il capo di stato dell'Afghanistan dal 1996 al 2001. Si nasconde da quando gli Stati Uniti hanno iniziato la guerra in Afghanistan ed è ricercato dalle autorità americane per aver protetto Osama Bin Laden e Al Qaeda, la maggiore organizzazione terroristica internazionale.
Nonostante sia un uomo che è stato a capo di un paese di 25 milioni di abitanti di lui si sa poco. Secondo ciò che egli stesso dichiara non ha mai viaggiato su un aeroplano e ha lasciato il suo paese natale solo una volta, per visitare velocemente le zone tribali del vicino Pakistan. Omar ha concesso poche interviste, si è raramente incontrato con non-musulmani e si hanno solo poche immagini di lui. I diplomatici lo descrivono come timido e di poche parole con gli estranei. Durante il suo periodo al potere, quasi tutti i contatti con l'esterno furono gestiti dal suo Ministro degli Esteri, Ahmad Abdul Wakil Muttawakil.
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[modifica] Biografia
Omar appartiene al gruppo etnico Pashtun e viene descritto come molto alto, secondo alcuni 1,98 m. Figlio di un bracciante, è cresciuto tra le capanne di fango del villaggio di Singesar (secondo altri verrebbe invece da Nodeh), presso Kandahar. Perse il padre da giovane ed ebbe la responsabilità di mandare avanti la famiglia. Si dice che abbia almeno due mogli e cinque figli che studiano nella sua madrassa.
[modifica] Invasione sovietica e radicalizzazione
Si dice che abbia combattuto come guerrigliero nella fazione dei mujahideen anti-sovietici Harakat-i Inqilab-i Islami. Fu ferito quattro volte e perse un occhio a causa di un proiettile. La leggenda diffusa dai Talebani vuole che, dopo essere stato ferito, Omar abbia rimosso il suo stesso occhio ferito e abbia ricucito le palpebre. Tuttavia, secondo fonti di una struttura della Croce Rossa situata nei pressi del confine pakistano, sembra che Mohammed Omar sia stato ricoverato lì a causa di quell'infortunio, dove il suo occhio venne rimosso chirurgicamente.
É possibile che abbia iniziato a studiare e insegnare in una madrassa della città di Quetta dopo essere stato dimesso dall'intervento. È certo che egli è stato un mullah in una madrassa di un villaggio nei pressi della città di Kandahar.
[modifica] Dopo il 1989
In seguito al ritiro dei sovietici dall'Afghanistan, avvenuto nel 1989, e alla caduta del regime comunista di Kabul, nel 1992, il paese cadde in uno stato di anarchia, mentre varie fazioni di mujahideen entrarono in lotta per il potere. Omar si pose a capo di un gruppo di combattenti noti come Talebani (studenti). I suoi soldati venivano dalle Scuole Coraniche dell'Afghanistan e dai campi profughi che si trovavano lungo il confine con il Pakistan. Combatterono contro la corruzione dilagante che era emersa nel periodo della guerra civile e furono inizialmente accolti con piacere dagli afghani stanchi della dominazione dei signori della guerra.
Secondo alcune fonti, nei primi mesi del 1994, Omar, alla guida di trenta uomini armati di sedici fucili, liberò due ragazze che erano state rapite e stuprate da comandanti locali. Il suo movimento acquistò forza durante quell'anno e arruolò velocemente reclute dalle scuole islamiche. Nel novembre 1994 il movimento di Omar riuscì a conquistare la provincia di Kandahar.
[modifica] Leader dei Talebani
Nell'aprile 1996 i sostenitori del Mullah Omar gli diedero il titolo di Amir al-Mu'minin (أمير المؤمنين, "capo dei fedeli") dopo che egli aveva tirato fuori, secondo come raccontano, la tunica del Profeta Maometto da una serie di bauli in cui era chiusa a chiave che si trovavano in un tempio a Kandahar. Secondo la leggenda chi sarebbe riuscito a prendere la tunica sarebbe diventato il grande Re dell'Islam, o Amir al-Mu'minin
Omar rinominò l'Afghanistan come Emirato Islamico dell'Afghanistan nell'ottobre 1997
Nonostante questo il Mullah Omar non si trasferì a Kabul, che era stata per secoli la capitale dell'Afghanistan. Infatti, visitò Kabul solo due volte durante il regime Talebano che durò dal 1996 al 2001. Omar governò dalla sua base di Kandahar.
Sotto il Mullah Omar le autorità talebane applicarono una versione della sharia, la legge islamica, particolarmente severa. Alle donne non fu concesso lavorare, eccetto che nella cura della salute, o frequentare scuole. Un'interpretazione radicale del codice del vestiario islamico fu applicata: le donne potevano uscire di casa solo se coperte da un burqa. Gli uomini erano obbligati a lasciarsi crescere la barba e ad evitare vestiti o acconciature in stile occidentale. I cinema furono chiusi e la musica vietata. Il furto veniva punito con l'amputazione di una mano, lo stupro e l'omicidio con la pubblica esecuzione. Gli adulteri venivano lapidati. A Kabul le pene venivano eseguite di fronte alla folla in quello che era stato lo stadio di calcio della città.
[modifica] Dopo il 2001
Da quando, nel 2001, è iniziata la guerra in Afghanistan, Omar si nasconde in località sconosciute e non è stato tuttora trovato. Il governo degli Stati Uniti offre fino a 10 milioni di dollari come ricompensa per informazioni che possano aiutare a catturarlo. Si crede che si trovi in Pakistan, ma non esistono prove al riguardo.