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Aereo da caccia - Wikipedia

Aereo da caccia

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Due dei migliori caccia di sempre: l'F-15 Eagle e il P-51 Mustang
Due dei migliori caccia di sempre: l'F-15 Eagle e il P-51 Mustang

Il caccia è un tipo di aereo progettato per la distruzione in volo di aerei nemici, specialmente dei bombardieri, che hanno lo scopo di distruggere gli obiettivi terrestri, sia civili che militari. Il caccia nacque durante la prima guerra mondiale ma divenne un'arma decisiva nella seconda guerra mondiale: il controllo dello spazio aereo era decisivo per le sorti di una battaglia e questa responsabilità venne affidata soprattutto a questo tipo di aerei, che avevano lo scopo di intercettare e abbattere i velivoli nemici prima che colpissero obiettivi sensibili. Grazie all'evoluzione tecnologica, è diventato una macchina bellica potente ed efficiente, in grado di distruggere aerei nemici a grandissime distanze grazie all'aiuto dei radar e dei missili. Inoltre al giorno d'oggi non è più una macchina pura, preposta solo alla distruzione di altri aerei in volo, ma è in grado di svolgere altri compiti come la ricognizione e l'attacco al suolo.

Indice

[modifica] La storia

Il caccia nacque, durante la prima guerra mondiale, dalla necessità di distruggere i ricognitori nemici che, sorvolando le postazioni nemiche, erano in grado di aggiustare il tiro dell'artiglieria con immaginabili conseguenze per l'esito della battaglia. Allo scoppio della guerra i caccia erano dei semplici ricognitori armati, aerei di legno e tela, con motori che a stento riuscivano a tenerli in volo e mitragliatrici che spesso si inceppavano. Grazie alle nuove tecnologie, alle esperienze dei piloti e ai loro consigli alla fine della guerra i caccia divennero delle armi micidiali e molto più affidabili in grado di abbattere con facilità i primi bombardieri e di terrorizzare i soldati nemici con ripetuti mitragliamenti a terra. A differenza dei soldati di fanteria, il pilota, specialmente quello di caccia, era visto come una figura cavalleresca, coraggiosa e meritevole; in Germania il miglior asso, Manfred von Richthofen era visto come l'incarnazione dei valori della patria.

Allo scoppio della seconda guerra mondiale i caccia erano macchine completamente diverse da quelle utilizzate nella Grande Guerra. Dotate di motori molto più potenti, mitragliatrici di calibro maggiore e più affidabili, forme aerodinamiche e tettuccio chiuso, erano in grado di volare più a lungo, più velocemente e più alto dei loro predecessori e il loro impiego era decisivo per l'esito di una battaglia. Basti pensare all'importanza che ebbero nella Battaglia d'Inghilterra: fu la prima battaglia combattuta escluvimente dagli aerei e dimostrò l'importanza conquistata da una macchina che alla sua nascita era stata trattata con sufficienza dai vertici militari. I caccia furono fondamentali per il controllo dello spazio aereo: il dominio dei cieli era importante sia per evitare attacchi da parte di bombardieri nemici, sia per fornire appoggio alle truppe di terra mitragliando e bombardando l'esercito nemico. Lo sbarco in Normandia, ad esempio, fu possibile grazie anche al totale controllo aereo delle acque sopra la Manica.

Alcuni importanti caccia della seconda guerra mondiale furono gli americani P-51 Mustang, P-38 Lightning, P-47 Thunderbolt, i tedeschi Messerschmitt Bf 109 e Focke-Wulf Fw 190, gli inglesi Supermarine Spitfire e Hawker Hurricane, il giapponese Mitsubishi A6M Zero e l'italiano Macchi M.C.205.

La Messerschmitt fu la prima a realizzare un caccia con motori a reazione, il Me 262: il suo punto di forza era la velocità, che gli consentiva di piombare sulle formazioni di B-17 Flying Fortress, attaccarli e disimpegnarsi velocemente, senza che la scorta avesse il tempo di reagire. Il Me-262 era considerata da Hitler una delle famosi armi segrete che avrebbero inginocchiato gli eserciti alleati, anche se fu proprio una sua direttiva a impedire che questo avvenisse: aveva infatti imposto di utilizzare il Me-262 come bombardiere, un ruolo per il quale non era stato progettato. Sia grazie alla carenza di carburante negli ultimi anni di guerra, sia grazie a questa limitazione imposta da Hitler, il Me-262 non riuscì ad essere una vera difficoltà per gli alleati.

Durante la Guerra di Corea ci furono i primi scontri tra caccia a reazione, che videro come protagonisti gli F-86 Sabre americani e i MiG-15 coreani ma di costruzione sovietica. Questi aerei erano una via di mezzo tra i vecchi caccia della seconda guerra mondiale e i futuri caccia armati di missili: univano infatti le grande prestazioni date dai nuovi motori ai vecchi armamenti della guerra, le mitragliatrici e i cannoncini.

Con l'invenzione di motori a reazione capaci di far raggiungere velocità supersoniche, il design del caccia cambiò completamente. Gli aerei di questa nuova generazione infatti erano più grandi, più robusti e dotati di una nuova arma, il missile. Le velocità supersoniche resero impossibile l'uso delle mitragliatrici come arma principale, rendendo necessaria l'invenzione di un nuovo sistema per abbattere i velivoli nemici. Uno dei più famosi caccia di questa generazione fu l'F-4 Phantom, largamente impiegato durante la Guerra nel Vietnam inizialmente dalla marina, poi sia dall'USAF che dai Marines.

I moderni caccia sono delle armi tecnologicamente avanzate, con prestazioni e caratteristiche impensabili pochi decenni fa. Possono raggiungere velocità supersoniche con molta facilità, la loro agilità è sorprendente, i computer di bordo rendono più facile il compito del pilota e soprattutto sono macchine in grado di svolgere più di un compito. Una caratteristica importante per un caccia moderno è l'instabilità: un caccia deve essere instabile per poter eseguire manovre acrobatiche spinte durante tutto l'inviluppo di volo. Con l'avvento degli aerei supersonici si riscontrò un'eccessiva stabilità alle velocità prossime a mach 1 (1220 km/h) e si perse la principale caratteristica del caccia: l'agilità. Si ricorse allora a profili aerodinamici che prevedevano grande instabilità a dispetto della difficoltà di pilotaggio, che però veniva azzerata dal sistema di volo fly by wire, attraverso il quale il computer di bordo trasmetteva gli impulsi che il pilota emetteva sui comandi di volo alle superfici di comando esterne, facendo fare all'aeroplano le manovre richieste. Famosi caccia di oggi sono l'F-14 Tomcat, l'F-15 Eagle, l'F-16 Fighting Falcon, l'Eurofighter Typhoon e l'F/A-22 Raptor.

[modifica] Caccia a reazione

L'evoluzione degli aerei da caccia dopo la seconda guerra mondiale può essere distinta in 5 evidenti generazioni.

[modifica] Prima generazione

P-80 Shooting Star
P-80 Shooting Star

Della prima generazione di caccia fanno parte il Gloster Meteor britannico, ampiamente prodotto ed esportato dopo la fine della Guerra, e il Lockheed P-80 Shooting Star americano, ricordato per essere il primo aviogetto da caccia ad entrare in servizio con le forze armate americane.
Questa generazione durò davvero pochi anni: infatti, già alla fine degli anni '40, gli alleati e i sovietici riuscirono a sviluppare gli studi tedeschi sull'ala a freccia, studi di cui erano entrati in possesso con l'occupazione della Germania.

[modifica] Seconda generazione

La seconda generazione di caccia a reazione era già molto evoluta rispetto ai primi insicuri aerei a getto, grazie all'adozione di motori decisamente più potenti e sicuri (affogati nella fusoliera e non più nelle semiali) ma soprattutto grazie all'uso dell'ala a freccia.

La Guerra di Corea, combattuta tra il 1950 e il 1953, vide l'impiego di agili caccia con motori a getto e ala a freccia, capaci di arrivare a più di 900 Km/h, dotati di armamento pesante (a volte a fianco dei cannoncini avevano razzi non guidati aria-aria). Gli aerei a elica reduci della seconda guerra mondiale, insieme con i primi jet, rimasero in servizio ancora per qualche anno ricoprendo compiti secondari.
I più famosi combattenti della Guerra di Corea furono il MiG-15 di produzione sovietica, esportato in Corea del Nord, e il North American F-86 Sabre americano. Il velivolo sovietico era la macchina migliore, ma il divario nell'addestramento degli equipaggi fece pendere la bilancia in favore del caccia americano.

Le industrie aeronautiche dei vari paesi iniziarono a fondersi e, spinti dal clima di Guerra Fredda, l'URSS, gli USA, la Francia e la Gran Bretagna (quest'ultima si ritirò molto presto), furono gli unici Paesi a potersi permettere di lanciarsi in una gara segnata da un'evoluzione rapidissima in cui i motori a getto arrivarono a sviluppare potenze incredibili: si raggiunse la velocità del suono (Mach 1) e rapidamente venne abbattuto il muro del suono. Nella prima metà degli anni '50 erano in servizio aerei capaci di volare agevolmente a Mach 1.1 - 1.3, ovvero 1.200-1.500 Km/h, quando fino ad un decennio prima la velocità massima si era attestata sui 700 Km/h dei più veloci aerei ad elica.

Tra i più importanti di questa generazione ci furono anche l'F-100 Super Sabre statunitense, il MiG-19 sovietico ed il Dassault Mystère francese.

[modifica] Terza generazione

La terza generazione fu distinta dalla "corsa alla velocità": una volta superato il "muro del suono", l'obiettivo era quello di arrivare a Mach 2.

Gli USA misero in campo l'F-4 Phantom, che in quegli anni stabilì numerosi primati di velocità, accelerazione, velocità di salita e quota. L'URSS mise in campo il MiG-21, un agile intercettore leggero da Mach 2, mentre la Francia realizzò il Dassault Mirage III. Questi 3 velivoli, nonostante siano ormai superati, sono ancora validi nei primi anni del XXI secolo, rimanendo in servizio in numerose forze aeree in varie parti del mondo.

Questi caccia si scontrarono in diverse occasioni negli anni '60 e '70 nelle guerre arabo-israeliane e nella Guerra del Vietnam. L' F-4 americano fu un progetto rivoluzionario: era il primo caccia-bombardiere studiato per essere un aereo multiruolo.
Ma essere l'idea vincente non assicurò anche essere l'aereo vincente: infatti soprattutto per la mancanza di tecnologie adeguate a costruire un aereo simile, ne risultò un "perfetto mediocre": era un mediocre caccia, un mediocre ricognitore e un mediocre bombardiere. Soffriva specialmente nel combattimento ravvicinato contro il più agile MiG-21, tanto che la guerra del Vietnam si concluse con un modesto 3 a 1 a favore dell'F-4 rispetto ai MiG-17, MiG-19 e MiG-21 (la guerra di Corea si era conclusa con un 13 a 1 dell'F-86 sul MiG-15).

Un F-4 ancora in volo nel 1982
Un F-4 ancora in volo nel 1982

Durante la Guerra del Vietnam (come era già successo nelle precedenti guerre combattute dall'arma aerea) i paesi produttori di aerei da combattimento (URSS e USA in testa) si dovettero confrontare con le nuove sfide che erano venute alla luce nella guerra. Così i sovietici avevano scoperto che i loro MiG (17/19/21) avevano un'autonomia troppo corta per un aereo moderno, gravi mancanze nell'elettronica, non avevano un buon radar per l'inseguimento dei bersagli, nessuna capacità di navigazione indipendente e tutto questo li portava a carenze nella capacità di colpire i bersagli oltre il raggio visivo. Infatti, grazie all'armamento missilistico a lungo-medio raggio, era nata la guerra dei puntini o più formalmente BVR ovvero "Beyond Visual Range" (testualmente "Oltre il raggio visivo").

Da parte loro gli americani si erano resi conto di aver avuto troppa fiducia nei nuovi concetti di combattimento aereo (radar di bordo avanzato, armamento missilistico, grande componente elettronica) tralasciando precedenti concezioni che si erano invece rivelate ancora necessarie, come la maneggevolezza, la leggerezza e l'uso di una mitragliatrice di bordo per i combattimenti ravvicinati.

In URSS nacquero così caccia intercettori come i MiG-23, i MiG-25, e venivano aggiornati i Tu-128 e Su-15, mentre negli USA nascevano quelli che sarebbero stati i caccia di maggior successo nei 30-40 anni successivi: l'F-14 Tomcat, l'F-15 Eagle, l'F-16 Fighting Falcon e l'F/A-18 Hornet.

Questi aerei sono ancora in prima linea al giorno d'oggi in attesa della sostituzione, non perché obsoleti, ma perché sono ormai arrivati al limite temporale di impiego.

[modifica] Quarta generazione

Dalla Guerra del Vietnam l'industria aeronautico-militare americana imparò molto più velocemente rispetto ai colleghi in Unione Sovietica: così già alla fine degli anni 1970, gli USA avevano in linea gli F-14, F-15, F-16 e F/A-18 che sono caccia della quarta generazione, mentre i sovietici avevano realizzato macchine del tutto ritenibili di terza generazione. Queste macchine si mostrarono subito inferiori alle controparti occidentali nelle battaglie aeree sui cieli del Libano all'inizio degli anni 1980 tra Siria (armata dall'URSS) e Israele (armato dagli USA). Così solo a metà degli anni '80 l'URSS riuscì a far volare i suoi caccia di quarta generazione: i MiG-29, MiG-31 e Su-27, del tutto pari ai 4 grandi "F" americani.

Un tipico esempio di caccia di 4° generazione, l'F-15 Eagle
Un tipico esempio di caccia di 4° generazione, l'F-15 Eagle

Anche la Francia riuscì a sviluppare alcuni buoni aerei come il Dassault Mirage F.1 (distintosi nelle file irachene nella guerra contro l'Iran e famoso per gli attacchi sulle petroliere con missili antinave), ma soprattutto il Dassault Mirage 2000, un vero caccia-bombardiere di quarta generazione.

Iniziò anche lo sviluppo di aerei da guerra tra nazioni alleate: venne così alla luce il Tornado, sviluppato da Gran Bretagna, Germania e Italia che così unite si riaffacciarono sulla produzione nazionale di aerei da combattimento, svincolandosi parzialmente dalle importazioni USA.

Gli aerei di quarta generazione sono caratterizzati da una buona elettronica di bordo, con capacità di colpire bersagli a lunga distanza (oltre ai 150 Km) facendo affidamento al radar di bordo e ai missili a lungo raggio, e non perdendo efficacia nei combattimenti a breve raggio, dove contano su una maneggevolezza e rapidità di risposta che portano la macchina a compiere potenziali evoluzioni che il pilota non può permettersi per non perdere conoscenza. Queste prestazioni ottenute grazie a studi aerodinamici avanzati, materiali compositi, motori molto potenti e comandi di volo elettronici fly-by-wire. Sono inoltre dotati di mitragliatrice fissa di bordo e piccoli e agili missili a breve raggio a ricerca di calore. La loro velocità massima è compresa tra Mach 2 e Mach 2.5.

In questi aerei il concetto dominante è la capacità "multiruolo", ovvero la capacità di compiere ogni sorta di missione, ripercorrendo la strada segnata dall'F-4 20 anni prima, ma questa volta potendo contare sulle tecnologie necessarie. Sono aerei che hanno dimostrato di saper vincere una guerra da soli: basta pensare all'operazione Desert Storm nel 1991 o alla guerra del Kosovo (operazione Allied Force), la prima guerra nella storia combattuta e vinta solo dagli aerei. Sono anche gli aerei famosi per l'utilizzo di bombe guidate. Nonostante l'uso improprio e del tutto colloquiale di "bombe intelligenti", bisogna riconoscere che i moderni attacchi aerei fanno molte meno vittime civili rispetto ai bombardamenti a tappeto usati nella Seconda guerra mondiale.

Si può affermare che i moderni caccia esaltino i concetti delle generazioni precedenti in un solo aereo, unendo il tutto ad un'elettronica di navigazione ed attacco avanzate.

[modifica] "Quarta generazione e mezza" e quinta generazione

Anche l'Italia contribuisce allo sviluppo dell'F-35 "Joint Strike Fighter"
Anche l'Italia contribuisce allo sviluppo dell'F-35 "Joint Strike Fighter"

All'inizio degli anni 2000 si prospetta l'entrata in servizio della quinta generazione di caccia. Per lo più traggono la loro origine dai 4 grandi F americani di quarta generazione: il Gripen svedese, il Dassault Rafale francese, l'Eurofighter Typhoon europeo, l'F/A-18E/F Super Hornet americano e il Su-35/37 russo sono cacciabombardieri che posseggono tutti i concetti della quarta generazione esaltandoli con l'uso dei nuovi materiali compositi, potenza dei motori e basso consumo di carburante ed elettronica, il tutto per facilitarne la manutenzione, l'aggiornamento e il dispiegamento, con grande risparmio economico e di ore lavorative del personale di terra.

I cacciabombardieri citati però non costituiscono un vero passo avanti in prestazioni sui precedenti modelli di quarta generazione. Secondo uno studio britannico, in un combattimento aereo reale tra un F-15C (quarta generazione) ed un EF-2000, Saab Gripen, Sukhoi Su-37, Dassault Rafale si conterebbe un lieve vantaggio dei caccia di quinta generazione del tipo 1.2-1.3 F-15C abbattuti per ogni caccia di 5° generazione perso, quindi nulla di rilevante e del tutto cancellabile dall'esperienza del pilota. I caccia di 5° generazione farebbero la differenza sul piano logistico, dove con poca manutenzione a costo minore sarebbero già pronti per un nuovo volo, mentre l'F-15C sarebbe ancora a terra a completare la sua manutenzione.

Per questo tutti i nuovi modelli di caccia che stanno entrando in servizio in questi anni vengono chiamati di "quarta generazione e mezza", lasciando la definizione di "quinta generazione" per gli F-22 Raptor (i primi esemplari sono stati consegnati nel 2005) e F-35 "JSF" statunitensi. Questi aerei costituiscono davvero un passo avanti, integrando tutte le capacità fin qui concentrate nei cacciabombardieri con in più la tecnologia stealth di cui fanno uso e che gli permette di colpire prima di essere individuati, di volare praticamente indisturbati nello spazio aereo ostile, di portare a termine la missione anche in ambiente saturo di difese antiaeree e di ottenere la superiorità aerea anche in forte inferiorità numerica.

L'F-22 e il JSF sono dei veri capolavori di tecnologia aerospaziale, ma ad un costo unitario di costruzione elevatissimo: sommando i costi di progettazione a quelli di produzione vera e propria e dividendoli per il numero di aerei in ordine, basta pensare che un F-22 costerà tra i 150 e i 250 milioni di dollari, a seconda della quantità che alla fine verrà prodotta. Nello stesso studio britannico già citato, il rapporto di vittore previsto è di 10 Su-37 abbattuti per ogni F-22 perso. Tuttavia nelle varie esercitazioni aeree (esempio le esercitazioni Red Flag) tenute dall'entrata in servizio, l' F-22A è stato contrapposto ai migliori caccia tuttora in servizio nell'USAF di 4° generazione come l'F-15C/E, F-16C, F/A-18A+/C. In tutte queste esercitazioni, partendo in schiacciante inferiorità numerica e con regole di combattimento sfavorevoli (i nemici "eliminati" potevano rientrare in combattimento), gli F-22 sono sempre riusciti a strappare la vittoria con ratei di abbattimenti simulati di 100 caccia nemici a 0 o 1. In più di un'occasione, i piloti dei caccia avversari hanno riportato la frustrazione di essere nel raggio visivo degli F-22 (quindi il pilota li vedeva concretamente), ma non riuscire ad ottenere un aggancio con nessun genere di arma (radar o IR) sul caccia di 5° generazione, che sfruttando la maggiore manovrabilità in breve eliminava l'avversario anche nell'arena a corto raggio.

[modifica] I vari tipi di caccia

[modifica] Caccia multiruolo

Al giorno d'oggi i caccia non svolgono un solo compito, ma sono in grado di svolgerne diversi: questo perché il costo unitario e i costi di manutenzione sono talmente alti che una spesa simile sarebbe ingiustificata per un velivolo dalle capacità ridotte. Nascono così i caccia multiruolo, aerei in grado di svolgere diverse missioni, dall'intercettazione, al bombardamento, alla ricognizione. Questo è possibile grazie alle avanzate tecnologie che lo rendono estremamente versatile di fronte a diversi compiti. Esempi di questo tipo di aerei sono l'F-16, l'F/A-18 Hornet e l'Eurofighter Typhoon.

[modifica] Caccia intercettore

Il caccia intercettore è di solito considerato il caccia puro, quello il cui unico compito è l'abbattimento di aerei nemici. Sono in grado di combattere ad una grande distanza dalla loro base grazie all'elevata autonomia e sono in grado di raggiungere velocità supersoniche; inoltre l'accoppiata radar/sistema d'armi li rende in grado di distruggere obiettivi oltre il raggio visivo (BVR, Beyond Visual Range). Esempi lampanti di questo tipo di caccia sono l'F-14 Tomcat, l'F-15 Eagle, il MiG-25 ed il MiG-31. Gli intercettori sono destinati a confluire nei caccia da superiorità aerea.

[modifica] Caccia notturno

I caccia notturni erano degli aerei operativi nella seconda guerra mondiale attrezzati appositamente per le intercettazioni notturne ed attaccavano grazie all'uso dei primi radar di bordo. Erano più grandi e più pesanti dei normali caccia proprio perché ospitavano a bordo le apparecchiature del radar. Dall'inizio degli anni sessanta non esistevano più caccia esclusivamente notturni perché quelli di nuova generazione avevano le capacità per operare in qualsiasi condizione. Famosi aerei di questo tipo furono l'americano P-61 Black Widow e il tedesco Junkers Ju 88 G.

Il Northrop P-61 Black Widow
Il Northrop P-61 Black Widow

[modifica] Caccia da superiorità aerea

È un caccia progettato con lo specifico intento di garantire una superiorità tecnica e prestazionale nel combattimento aereo. Solitamente sono apparecchi molto costosi e vengono quindi prodotti in minore quantità rispetto ai caccia generalmente più limitati nella capacità di combattimento aereo. I più classici esempi di caccia per superiorità aerea oggi sono l'F-15 Eagle (per cui il termine è stato coniato), il Sukhoi Su-27 mentre il più moderno F-22 Raptor è un caccia da supremazia aerea.

[modifica] Caccia d'attacco

È un caccia usato per attaccare importanti obiettivi di terra o di mare. La differenza con gli aerei d'attacco è che rimane in grado di combattere gli altri aerei. L'F/A-18 Hornet è un caccia d'attacco imbarcato, che verrà sostituito con il più moderno caccia F/A-18 Super Hornet.

[modifica] Caccia ognitempo

Con questo aggettivo si definiscono i caccia in grado di combattere di giorno, di notte e in qualsiasi condizioni meteo. Tutti i caccia moderni sono ognitempo.

[modifica] Voci correlate

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