Lingua sanscrita
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Sanscrito (संस्कृतम् [saṃskṛtam]) † | |
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Regioni:Parlato in: | India, Nepal, Bangladesh ed altre aree dell'Asia del sud; molti studiosi buddisti nei paesi dell'Estremo Oriente, come Cina, Giappone, Thailandia e Vietnam sono altrettanto capaci di comunicare in sanscrito. |
Persone: | 49.736 parlanti come prima lingua (1991) 194,433 parlanti come seconda lingua (1961). |
Classifica: | non nelle prime 100 |
Scrittura: | devanagari |
Filogenesi: |
Lingue indoeuropee |
Statuto ufficiale | |
Nazioni: | India |
Codici di classificazione | |
ISO 639-1 | sa |
ISO 639-2 | san |
ISO 639-3 | san (EN) |
Lingua - Elenco delle lingue - Linguistica | |
Il Sanscrito (संस्कृत in devanagari) appartiene alla famiglia delle lingue indoeuropee, è una lingua ufficiale dell'India, dalla quale derivano molte moderne lingue del paese (primo tra tutti l'hindi, la più diffusa); il termine sams-kr-ta significa, nell'antica lingua, "perfezionato" e può essere reso col latino con-fec-tus (si noti che la radice kr del sanscrito corrisponde alla radice fac, es. facio, del latino). Il ruolo di questa lingua nella cultura indiana è simile a quello del Latino e del Greco antico in Europa. In sanscrito furono composti molti testi classici, come ad esempio i Veda. Si distingue, solitamente (ma le diversità sono minime), tra sanscrito vedico e sanscrito classico, più tardo, nel quale furono scritte le grandi epiche indiane Mahābhārata e Ramayana.
La prima grammatica sanscrita stampata in Europa è stata compilata solo alla fine del XVIII secolo ad opera del missionario Paolino da San Bartolomeo[1]. Tuttavia già nel XVI secolo Filippo Sassetti, in alcune lettere dall'India indirizzate agli amici e alla famiglia, aveva indicato una certa somiglianza di alcune parole sanscrite con l'Italiano, ma l'affinità tra il Sanscrito e le altre lingue europee più diffuse risultò evidente nel 1786, quando Sir William Jones della East India Company presentò nella sede di Calcutta della Royal Asiatic Society un saggio, in cui dimostrava che la lingua sanscrita era riconducibile allo stesso ceppo linguistico delle lingue germaniche e delle lingue classiche più conosciute. Di qui, l'interesse del sanscrito da parte degli studiosi europei nel XVIII secolo, aprì la strada alla linguistica storica e comparata: in particolare furono comparati il sistema delle radici (es. kr, "fare", da cui karma; oppure tan, da cui: italiano danza = francese danse = inglese dance = tedesco tanz) e il sistema delle declinazioni del sanscrito con quelli delle lingue europee classiche e moderne (es. sanscrito pitar = greco pater = latino pater = tedesco Vater = italiano padre). La declinazione del sanscrito comprendeva otto casi, tra i quali lo strumentale e il locativo (cfr. le lingue baltiche e slave).
Il primo testo in Sanscrito sono i Rig-veda, uno dei libri sacri dell'Induismo. La maggior parte dei testi sopravvissuti oggi sono stati composti nell'India antica e medievale.
Indice |
[modifica] Parole in sanscrito utilizzate in italiano
[modifica] Parole in sanscrito
[modifica] Voci correlate
[modifica] Bibligrafia
- Saverio Sani, Grammatica sanscrita, Giardini, Pisa, 1991
[modifica] Note
- ^ Paulinus a S. Bartholomaeo. Sidharubam seu Grammatica Samscrdamica. Siddarupam. Cui accedit Dissertatio historico-critica in linguam Samscrdamicam vulgo Samscret dictam, in qua huius linguae exsistentia, origo, praestantia, antiquitas, extensio, maternitas ostenditur, libri aliqui ea exarati critice recensentur, & simul aliquae antiquissimae gentilium orationes liturgicae paucis attinguntur, & explicantur auctore Fr. Paulino a S. Bartholomaeo. (in lingua latina) Romae, ex typographia Sacrae Congregationis de Propaganda Fide, 1790.