Gino Cervi
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Gino Cervi nel ruolo di Peppone
Gino Cervi, nome d'arte di Luigi Cervi (Bologna, 3 maggio 1901 – Punta Ala, 3 gennaio 1974), è stato un attore e doppiatore italiano.
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[modifica] Biografia
Attore dotato di grande presenza scenica, e di una notevole incisività recitativa, Gino Cervi è stato uno degli interpreti più versatili della storia dello spettacolo italiano, spaziando dal teatro serio e quello brillante, dal cinema, radio e alla televisione.
Figlio del critico teatrale Antonio, Gino Cervi respira l'aria del teatro sin da piccolo. Comincia ad amarlo così tanto che ancora bambino insiste affinché suo padre lo porti con sé ad assistere a qualche spettacolo. Alto, robusto, dotato di bella presenza, e di modi signorili e raffinati, Cervi comincia come filodrammatico, per esordire ufficialmente nel 1924 al fianco della celebre Alda Borelli ne La vergine folle di Henri Diamant Berger, tratta da un dramma di Henri Bataille.
Ottiene da subito un notevole successo, sia di pubblico che di critica, tanto che nel giro di dieci anni lavora con le più grandi compagnie italiane, per diventare poi primo attore nella compagnia Tofano-Maltagliati (1935-1937). La sua voce profonda e suggestiva, e la sua incisiva abilità recitativa, lo rendono uno dei più apprezzati interpreti di Goldoni, Sofocle, Dostoevskij e soprattutto di Shakespeare (di cui doppierà il personaggio di Amleto nella versione cinematografica che aveva come protagonista Laurence Olivier). Nel 1938, insieme ad Andreina Pagnani, Paolo Stoppa e Rina Morelli, Gino Cervi costituisce la compagnia semistabile del Teatro Eliseo di Roma, di cui assumerà la direzione nel 1939 [1].
Già nei primi anni '30 quindi, quello di Gino Cervi è un nome ben noto ed apprezzato del teatro italiano. Nello stesso periodo anche il cinema, che sin dagli inizi aveva attinto alle scene per fabbricare i proprio divi, scopre Gino Cervi, esattamente nel 1932. L'esordio cinematografico è con Frontiere, diretto da Cesare Meano, ma a farne un grande nome dello schermo, ci penserà il regista Alessandro Blasetti, rendendolo il protagonista di una fortunata serie di film storici, quali Ettore Fieramosca (1938), Un'avventura di Salvator Rosa (1939) e La corona di ferro (1941). Sempre Blasetti, nel 1942, lo dirige in un toccante film dai toni amari che precorre il neorealismo, Quattro passi fra le nuvole.
Negli anni '50 arriva lo straordinario successo con l'interpretazione della fortunatissima serie di film dedicata al personaggio letterario di Giovanni Guareschi, il sanguigno parroco emiliano Don Camillo. I film della serie saranno ben cinque - il primo, Don Camillo (1952) è diretto da Julien Duvivier - e vedono Cervi nei panni del bonario ma al contempo collerico sindaco comunista Peppone, in perenne lotta col prete del paese, l'altrettanto collerico Don Camillo, interpretato superbamente dal comico francese Fernandel. Guareschi, Fernandel e Gino Cervi dall'inizio della saga divennero ottimi amici, e i due attori hanno fatto da testimoni al matrimonio di Carlotta Guareschi, figlia dello scrittore[2]. Seguiranno, fino ai primi anni '60, altri film appartenenti al genere della commedia all'italiana, come Guardia, guardia scelta, brigadiere e maresciallo (1956), Anni ruggenti (1962) e Gli onorevoli (1963).
A metà degli anni '60 sarà la televisione a dare a Cervi una rinnovata notorietà. L'attore infatti, dal 1964 al 1972, sarà l'impeccabile interprete delle serie poliziesca Le inchieste del commissario Maigret, ispirata ai romanzi dello scrittore belga Georges Simenon. Qui Gino Cervi, al fianco della storica compagna d'arte Andreina Pagnani, tratteggia con arguzia e bonarietà il celeberrimo personaggio di commissario transalpino dal fiuto infallibile, amante della casa e della buona cucina. Lo stesso Simenon considererà quella di Cervi forse tra le migliori interpretazioni del personaggio di Maigret [3], anche se l'autore belga indicò Rupert Davis come migliore Maigret non francese[4]. La serie otterrà comunque un successo strepitoso, le puntate del Maigret televisivo con Gino Cervi sono state più volte replicate nei canali della RAI anche dopo la morte dell'attore, e poste in vendita in dvd e vhs fino anche in tempi piuttosto recenti.
Nel 1972 Cervi si ritira dalle scene, per spegnersi serenamente due anni dopo, all'età di settantadue anni.
[modifica] Note
- ^ Le informazioni riguardo la carriera teatrale dell'attore sono tratte dalla seguente pagina di MSN Encarta, [1]
- ^ (EN) Una foto dell'evento
- ^ Andrea Camilleri, intervista di M.G. Minetti - Lo Specchio de La Stampa, 25 maggio 2003)
- ^ Claude Gauteur. (FR) Simenon par Simenon. URL consultato il 15-4-2008.
[modifica] Filmografia parziale
I film interpretati da Gino Cervi sono stati oltre cento; tra essi si ricordano in particolare:
- 1935 Aldebaran (1935) di Alessandro Blasetti
- 1936 I due sergenti
- 1938 Ettore Fieramosca
- 1939 Un'avventura di Salvator Rosa (1939)
- 1940 Una romantica avventura
- 1940 Melodie eterne di Carmine Gallone
- 1941 La corona di ferro
- 1941 I promessi sposi
- 1942 La regina di Navarra
- 1942 Don Cesare di Bazan di Riccardo Freda
- 1942 Quattro passi fra le nuvole
- 1943 Tristi amori, di Carmine Gallone
- 1946 Le miserie del signor Travet
- 1948 I miserabili
- 1951 Cameriera bella presenza offresi...
- 1952 Don Camillo
- 1952 La signora senza camelie
- 1953 Il ritorno di Don Camillo
- 1954 Il Cardinale Lambertini
- 1955 Gli innamorati
- 1955 Don Camillo e l'Onorevole Peppone
- 1955 Il coraggio
- 1956 Guardia, guardia scelta, brigadiere e maresciallo
- 1957 Amore e chiacchiere
- 1960 Femmine di lusso
- 1960 La lunga notte del '43
- 1960 L'assedio di Siracusa
- 1960 Le olimpiadi dei mariti
- 1961 Don Camillo monsignore... ma non troppo
- 1962 Anni ruggenti
- 1963 Gli onorevoli
- 1963 Il cambio della guardia
- 1965 Il compagno Don Camillo
- 1967 Maigret a Pigalle
- 1972 Fratello ladro
Come doppiatore ha prestato la sua voce, tra gli altri, a Clark Gable (Accadde una notte di Frank Capra, 1934), James Stewart (Harvey di Henry Koster, 1950) e Laurence Olivier (Enrico V, 1946, Amleto, 1948 e Riccardo III, 1955).
[modifica] Prosa radiofonica
- Gli ultimi cinque minuti di Aldo De Benedetti regia Piero Masserano Taricco, giovedì 10 giugno 1954, secondo programma.
[modifica] Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su Gino Cervi