Georgij Konstantinovič Žukov
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Statua equestre di Žukov a Mosca
Georgij Konstantinovič Žukov (in russo Гео́ргий Константи́нович Жу́ков [?]) (Strelkovka, 1 dicembre 1896 – Mosca, 18 giugno 1974) è stato un generale e politico russo.
La data di nascita è 19 novembre 1896 secondo il calendario giuliano. È noto per aver condotto, durante la Seconda guerra mondiale, l'Armata Rossa alla liberazione dell'Unione Sovietica dall'occupazione nazista, all'occupazione della maggior parte dell'Europa Orientale ed alla conquista della capitale tedesca, Berlino.
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[modifica] Biografia
Partecipò al primo conflitto mondiale come soldato di cavalleria. A causa dell'abbandono della guerra della Russia, Žukov si vide obbligato ad arruolarsi nell'Armata Rossa, durante la rivoluzione, come comandante di squadrone nella I armata di cavalleria.
Comandante di reggimento di cavalleria nel 1925, nel 1933 fu posto alla testa della IV divisione cosacchi del Don.
Nel 1937 ebbe il comando del VI Corpo d'armata cosacchi. Nel 1939 fu spedito in Estremo Oriente per organizzare e comandare la guerra di frontiera in Mongolia, che si concluse con la pesante sconfitta delle forze giapponesi .
Grazie a questa importante vittoria, Žukov divenne un personaggio militare affermato al livello nazionale e stimato dai vertici dello stato maggiore. Nel 1940 infatti fu nominato comandante del distretto militare di Kiev e più tardi capo di Stato Maggiore generale. In qualità di generale di SM collaborò attivamente assieme al generale Timošenko, con il quale seppe riorganizzare al meglio la sfoltita e dimessa Armata Rossa.
Nel 1941 poiché in contrasto con Stalin sulla necessità di abbandonare Kiev, a causa dell'invasione nazista, venne esonerato dal compito di generale di Stato Maggiore, restando tuttavia membro dello stesso, divenendo comandante del fronte di riserva. In tale nomina riuscì, nonostante tutto, a bloccare, al fronte del settore di Smolensk, l'inesorabile avanzata delle forze tedesche che puntavano su Mosca.
L'8 settembre 1941, prese su di sé il comando del fronte di Leningrado e nell'ottobre dello stesso anno assunse il comando di tutto il fronte occidentale riuscendo a imporre una quasi definitiva battuta d'arresto alle truppe tedesche e a difendere magistralmente Mosca.
Dopo altri contrasti con Stalin e conseguenti declassamenti, emerse nuovamente, riuscendo ad organizzare, in condizioni del tutto sfavorevoli, la difesa di Stalingrado ed il successivo contro attacco grazie a cui l'Armata Rossa riuscì ad annientare in maniera definitiva la VI armata nazista di Friedrich Paulus.
Nel luglio del 1943, ritrovato slancio e potenza, l'Armata Rossa sotto il comando dell'inesauribile generale Žukov, poté al fronte del settore di Kursk ed in varie successive offensive, sconfiggere le provate forze tedesche e liberare l'intera Russia Bianca, l'Ucraina ed infine la Bulgaria (solo nel agosto del 1944) dall'occupazione dell'esercito di Hitler. Nel settembre del 1944 fu inviato in Polonia a combattere nel saliente di Varsavia. Il 15 novembre ebbe il comando di condurre la definitiva operazione che avrebbe portato alla conquista di Berlino. Mentre inglesi, canadesi e americani avanzavano dalla Francia, conquistando il lato ovest della Germania, Žukov varcato l'Oder, batté gli americani sul tempo conquistando per primo una Berlino in macerie.
L'8 maggio 1945 ricevette la dichiarazione di resa di tutte le forze armate tedesche firmata dal rappresentante Keitel.
Dopo ciò fu nominato comandante delle truppe sovietiche in Germania; a cause delle crescenti ostilità con Stalin (tanto forti da spingere Stalin a mettere sotto indagine della NKVD, la polizia segreta, lo stesso generale), il quale temeva Žukov poiché lo vedeva come un pericoloso concorrente del favore popolare, fu destinato a incarichi di scarsa importanza.
Ministro della difesa nel 1955, sotto il governo Krusciov fu inspiegabilmente destituito nel 1957. Visse quindi come semi-recluso e lontano dalla vita pubblica fino al 9 maggio 1965. Per il ventesimo anniversario della resa tedesca, avvenuta l'8 maggio 1945, in occasione delle celebrazioni ufficiali fu invitato ad un banchetto al Cremlino da Leonid Brežnev. Dopo quest'avvenimento, pur essendo stato riabilitato ufficialmente, non ricomparve più in pubblico fino alla sua morte. Žukov è considerato uno fra i più grandi strateghi della seconda guerra mondiale; decisivo il suo apporto alla vittoria in favore degli Alleati.
[modifica] Onorificenze e medaglie
Ordini della Bandiera Rossa (3) Ordine dei Sopravvissuti di I classe (2) Ordine della Vittoria (2) Virtuti Militari con Grande Croce e Stella Legione di Merito Croce di San Giorgio (russia) |
[modifica] Voci correlate
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