Citroën GS
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Citroën GS/GSA | |||||||||||||||||||||
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Premio Auto dell'anno nel 1971 | |||||||||||||||||||||
Costruttore: Citroën
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Altre caratteristiche
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La Citroën GS è un'autovettura presentata da Citroën nel 1970 e rimasta in produzione fino al 1986.
Indice |
[modifica] Storia
La GS esordì nell'estate 1970 come auto di classe medio-superiore, inserendosi in gamma tra la Ami 8 e la DS. L'originalità e l'avanguardia tecnica tipiche della marca erano presenti a piene mani anche nella GS. Le celebri sospensioni idropneumatiche (come sulla DS), il motore boxer raffreddato ad aria, i quattro dischi e la linea (opera Robert Opron, autore anche delle Ami 8, CX e SM) 2 volumi fastback a 4 porte molto profilata (il Coefficiente di resistenza aerodinamica era di 0,30). Tutta questa tecnologia le valse il titolo di Auto dell'Anno 1971. Tra i pregi della GS c'era senz'altro quello di aver reso accessibile ad una fetta più vasta di pubblico il sistema di sospensioni (di tipo indipendente) idropneumatico, basato su un circuito idraulico (comune anche ai freni ed alla trasmissione), al capo del quale stavano 4 sfere (una per ruota) riempite per metà di olio e per metà di gas. Il circuito era mandato in pressione da una pompa collegata al motore, variando la portata della quale si poteva indurire o ammorbidire l'assetto, alzare o abbassare la vettura. La GS poteva, inoltre, viaggiare anche su 3 ruote.
[modifica] L'evoluzione
Al momento della presentazione la GS era disponibile nella sola versione berlina a 4 porte, mossa da un motore a 4 cilindri contrapposti (di derivazione Panhard) di 1015 cc, abbinato ad un cambio manuale a 4 marce. La potenza era di 54cv, mentre gli allestimenti disponibili erano due: Comfort e Super. Comoda, spaziosa, dotata di una tenuta di strada eccellente, la GS aveva una sola pecca: mancava di elasticità a causa della piccola cilindrata. Ebbe, comunque, un grande successo. Nel 1971 vennero presentate le versioni station wagon a 2 o 4 porte. La prima, denominata Service, era più spartana, mentre la seconda, definita Break, aveva gli stessi allestimenti (Comfort e Super) della berlina. Nel 1972 vennero lanciate le GS Club (berlina e Break), mosse da un motore di cilindrata maggiorata a 1222cc e potenza di 65cv. Le Club potevano essere equipaggiate anche con cambio semiautomatico.
Nel 1973 venne presentata la GS Birotor, spinta da un motore Wankel rotativo. Il propulsore dalla Birotor era composto da 2 rotori di 995cc l'uno (per un totale di 1990cc) in grado di fornire 107cv. La crisi petrolifera del novembre di quell'anno (la Birotor consumava 12,8 litri di benzina per 100 km) e i problemi di tenuta del rotore limitarono la produzione a 847 esemplari. Più consona al periodo la G Special (solo berlina), con motore 1015 e allestimento semplificato. Nel 1974 arrivò un allestimento Pallas. Disponibile solo per la berlina con motore 1222, presentava finiture più ricche e allestimenti più curati. Contemporaneamente alla Pallas debuttarono le berline GS X e GS X2, dal piglio sportiveggiante. La prima era mossa dal motore 1015, la seconda dal 1222.
Nel 1977 un restyling esterno (mascherina diversa, luci posteriori ridisegnate, nuova fascia cromata sul cofano posteriore) ed interno (strumentazione tradizionale, nuova plancia, nuovi rivestimenti), interessò tutta la gamma, tranne la G Special (che rimase invariata). La gamma venne tuttavia riorganizzata. Il motore da 1015cc lasciava il posto al 1129cc (55cv) (G Special e GS Comfort), mentre le X e le X2 avevano paraurti neri, spoiler posteriore in gomma e fendinebbia. Sulle Club e Pallas berline il divanetto posteriore era ribaltabile. La Break rimaneva disponibile nelle versioni Comfort (1130cc) e Club (1222cc). Nel 1979 apparve anche la GS X3 con motore di 1299cc (69cv) e profili in plastica sulle fiancate.
Nel 1980 un restyling diede vita alla Citroën GSA, in pratica la seconda serie della GS. L'adozione del portellone posteriore, dei paraurti in plastica, di profili laterali in gomma, di nuovi gruppi ottici posteriori e di una diversa mascherina, furono le novità salienti. Anche l'interno venne completamente ridisegnato. La GSA Break condivise le modifiche (a parte il portellone che aveva già) della berlina. La GSA era mossa in tutte le versioni (Special, X1, Club, Pallas, Break Special e BreaK Club) dal motore di 1299cc da 69cv. Fino al 1983, tuttavia, rimase alla base della gamma la G Special, con carrozzeria della prima serie e motore di 1130cc. La GSA continuò ad essere venduta fino al 1986, ma nel 1983 fu affiancata dalla BX, che la sostituì gradualmente. Sono stati prodotti, tra GS e GSA, 2.474.346 esemplari.
[modifica] Dati tecnici
Caratteristiche tecniche - Citroën GS del 1971
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[modifica] Fonti
- Citroën GS in Quattroruote, Novembre 1971, Editoriale Domus, Milano
[modifica] Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene file multimediali su Citroën GS
[modifica] Collegamenti esterni
- Sito del Club italiano GS
- Sito ufficiale del RIASC, Registro Italiano Auto Storiche Citroen
- Sito tedesco dedicato alla GS
- Sito francese dedicato a GS e GSA
Citroën Modelli pre-bellici (1919-1939) - Type A | Traction Avant | Type B2-B10-B12 |
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