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Biathlon - Wikipedia

Biathlon

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Sven Fischer in azione
Sven Fischer in azione

Biathlon (dal greco per: due prove) è una disciplina sportiva invernale, in cui i partecipanti competono in due discipline, il tiro a segno con carabina e lo sci di fondo. L'attività agonistica internazionale è organizzata dalla International Biathlon Union (IBU). Biathlon è dunque l'unico sport sugli sci che internazionalmente non viene regolamentato dalla FIS, mentre in Italia rientra tra le discipline di competenza della Federazione Italiana Sport Invernali (FISI). Lo sport si è sviluppato continuamente e con gran successo, tanto che è diventato uno tra i più seguiti sport invernali in diversi paesi, aprendo dunque diverse possibilità di sfruttamento economico tramite i media, in particolar modo la televisione. Originariamente le competizioni si svolgevano a tecnica classica mentre a partire dalla fine degli anni '80 dello scorso secolo, le gare vengono esclusivamente effettuate a tecnica libera (o skating). Nonostante il nome quasi omonimo, il biathlon non deve essere confuso con il Biathle, disciplina estiva che unisce la corsa con il nuoto nell'ordine di corsa – nuoto - corsa.

Indice

[modifica] Storia

[modifica] Origini

La caccia sugli sci o strumenti di movimento simili agli sci può essere ricostruita per più di 5000 anni. Pitture trovate in caverne della Norvegia sono la dimostrazione che già l'uomo preistorico utilizzava sci per inseguire la preda quando si recava a caccia. Lo sci si era dimostrato lo strumento più idoneo per muoversi il più veloce possibile sulla neve. I primi documenti scritti di questa prassi si trovano sia nella storia cinese, che nella storia greca ed in quella romana. Del poeta romano Virgilio infatti esiste una descrizione della caccia sugli sci che viene datata all'anno 40 avanti Cristo. L'illustrazione di un cacciatore dotato di arco e freccia sugli sci è stata trovata su di una pietra datata all'anno 1050 proveniente dalla Norvegia.

Le origini del biathlon quale disciplina sportiva invece si trovano nel settore militare. Già agli inizi del periodo dei vichinghi, le popolazioni originarie del Nord della Norvegia riuscirono a difendersi dalle invasioni delle truppe vichinghe danesi impegnando l'ausilio degli sci per muoversi più velocemente. Nel Medioevo truppe e reggimenti interi dotati di sci, considerati veloci e particolarmente flessibili nell'impegno, erano parte fondamentale degli eserciti scandinavi e russi.

Nel XVIII secolo, lo sci divenne lo sport militare più importante nel Nord dell'Europa. Un bravo soldato sugli sci doveva padroneggiare sia il tiro come ovviamente essere in grado di correre sugli sci da fondo. È documentato il fatto che già nel 1767 soldati di confine tra i paesi della Svezia e Norvegia si confrontavano in gare durante le quali il soldato doveva effettuare una prova di tiro correndo contemporaneamente sugli sci. Fino all'organizzazione di gare e competizioni vere e proprie, svoltesi verso la fine del XIX secolo, la combinazione tra sci di fondo e tiro venne impegnata esclusivamente per la caccia o per fini militari.

[modifica] Sviluppo come disciplina militare

Al tiro
Al tiro

La prima associazione di biathlon venne fondata nel 1861 in Norvegia: il Club fucile e sci di Trysil. Nelle zone alpine invece, lo sci militare e lo sci in generale inizio il suo sviluppo appena verso la fine del XIX secolo. I primi campionati nazionali di sci militari sono documentati nell'anno 1895 in Germania, mentre nel 1912 in Norvegia venivano già disputate gare e competizioni individuali. Con tale anno infatti coincide una gara durante la quale l'atleta doveva percorrere una distanza prefissata e sparare due volte 10 colpi su altrettanti bersagli. Questa competizione può essere considerata molto simile all'attuale gara individuale. L'organizzazione della manifestazione spettava all'Esercito e pertanto tutti i partecipanti venivano esclusivamente scelti tra i soldati dei vari corpi – anche se ufficialmente la gara non era limitata solo a questi. Con l'inizio della produzione industriale di sci nei laboratori austriaci a partire dall'anno 1906, lo sport dello sci in generale ebbe un notevole sviluppo e diffusione.

Da queste competizioni nacque nel 1910 la gara di Pattuglia militare, considerata la disciplina preparativa del biathlon nella sua forma moderna. Mentre nel biathlon moderno le gare venivano da sempre disputate come competizioni individuali o di staffetta, la pattuglia militare fu fino al 1930 esclusivamente una competizione di squadra. La pattuglia militare infatti doveva essere composta da un ufficiale, un sottufficiale e da due soldati. La distanza da percorrere variava tra i 25 km ed i 30 km, e la prova di tiro veniva effettuata a circa metà percorso in posizione a terra. Per ogni bersaglio centrato veniva concesso alla squadra, che doveva raggiungere compatta il traguardo, un abbuono di 30 secondi sul tempo impegnato.

La maggior diffusione di questa disciplina sportiva si ebbe negli anni '20 e '30 dello scorso secolo. Durante la settimana internazionale dello sport dell'anno 1924, solo successivamente dichiarata dal COI quali primi giochi olimpici invernali, la competizione di pattuglia militare fece parte del programma ufficiale di gare. Pure in occasione delle edizioni dei giochi olimpici del 1928, 1936 e 1948, la gara venne disputata come disciplina dimostrativa del programma olimpico. Negli anni dal 1930 al 1941 vennero svolti campionati mondiali di pattuglia militare, durante i quali vennero assegnati titoli sia in competizioni a squadra come pure in competizioni individuali. In occasione di campionati nazionali militari nonché campionati mondiali militari, la gara di pattuglia militare viene svolta tutt'ora.

[modifica] La storia moderna

Al termine della Seconda Guerra Mondiale alla disciplina sportiva venne – per ovvie ragioni – tolto il carattere meramente militare ed aperta per atleti anche non facenti parte di corpi organizzati militarmente. In occasione dei giochi olimpici invernali del 1948 oltre alla gara di pattuglia militare venne svolta pure la competizione di Pentathlon invernale, disciplina nella quale gli atleti dovettero cimentarsi nell'equitazione, scherma, tiro a segno, sci di fondo e discesa libera – quale contrapposizione invernale al Pentathlon moderno estivo. La disciplina considerata dimostrativa, fece parte del programma olimpico solo in quell'occasione. Il 3 agosto 1948 venne fondata la Union Internationale de Pentathlon Moderne (UIPM) che ben presto segnalò interesse ad inserire nella sua organizzazione una sua sezione per una disciplina invernale. La decisione presa fu la combinazione tra corsa e tiro a segno. Su proposta del presidente dell'UIPM, il generale svedese Sven Thofelt, venne introdotto la denominazione ufficiale di Biathlon.

Il COI approvò il Biathlon nel 1954 come disciplina sportiva a sé stante e nel 1955 venne introdotto da parte dell'UIPM il concetto per il Pentathlon invernale moderno. Il regolamento per le gare di questa disciplina venne approvato in un congresso svoltosi in Australia il 17 novembre 1956 e con tale data coincide l'inizio di fatto dell'attività dell'UIPM quale associazione internazionale per entrambe le discipline sportive. Formalmente la sezione biathlon venne inserita nell'UIPM nel 1957 e nel 1968 la denominazione dell'organizzazione internazionale venne modificata in UIPMB. La sezione biathlon rimarrà associata a quest'organizzazione, pur operando separatamente ed autonomamente, cioè come avendo una sua associazione internazionale all'interno dell'associazione tetto, fino alla fondazione dell' International Biathlon Union (IBU) avvenuta nel 1993. La separazione formale delle due organizzazioni avverrà appena nel 1998.

[modifica] Storia del biathlon femminile

La storia del biathlon femminile invece è molto più recente di quella maschile. Solo nel 1980, in occasione del congresso internazionale dell'UIPMB svoltosi a Sarajevo, venne approvato il regolamento per competizioni femminili di biathlon. Seguì nel 1981 la prima competizione internazionale femminile svoltasi nell'allora Cecoslovacchia. Nel 1984 si svolse la prima edizione dei campionati mondiali di biathlon femminile. Fino al 1988 tale competizione si svolgerà separatamente dall'edizione maschile. L'inserimento nel programma olimpico avvenne in occasione dei giochi olimpici 1992 di Albertville. Nonostante l'inizio decisamente tardivo nei confronti delle competizioni maschili, il biathlon femminile ha avuto uno sviluppo velocissimo e notevole, tanto che al giorno d'oggi non ha nulla da invidiare alle competizioni maschili per ciò che riguarda l'internazionalità delle partecipanti o il livello agonistico raggiunto.

[modifica] Diffusione e popolarità

Il biathlon viene praticato particolarmente nelle classiche nazioni europee di sport invernali nonché nell'America del Nord. Specialmente in Scandinavia ed in Russia, il biathlon è considerato come una disciplina sportiva tra le più seguite. Dagli anni 90 dello scorso secolo ed in particolar modo dall'inizio di questo millennio, il biathlon è diventato pure uno degli sport invernali più popolari e seguiti in Germania – fatto ovviamente collegato ai successi internazionali raggiunti da questa nazione in questi ultimi anni. Tutte le gare di coppa del mondo infatti vengono trasmesse in diretta dalle TV tedesche ed il pubblico presente nelle sedi di coppa del mondo aumenta di anno in anno. Il biathlon può essere considerato pure disciplina con una certa tradizione in Italia, in particolar modo nelle terre altoatesine, da dove hanno origine la maggior parte degli atleti praticanti questo sport degli ultimi decenni. In Austria ed in Svizzera invece, lo sport è a tutt'oggi poco diffuso, rimanendo assolutamente all'ombra del più amato e seguito sci alpino. Nonostante entrambe le nazioni abbiano atleti capaci di prestazioni di alto valore (basti pensare alla medaglia di bronzo raggiunta dall'Austria in occasione della staffetta maschile dei mondiali di Hochfilzen del 2005), ciò che manca è l'interesse da parte di un pubblico più vasto per diffondere la popolarità di questo sport. Inoltre la profonda crisi della credibilità di alcuni atleti austriaci emersa in seguito alla razzia dei Carabinieri durante i giochi olimpici di Torino proprio presso il soggiorno dei biatleti austriaci, ha ulteriormente inciso negativamente sulla popolarità di questa disciplina. Ulteriore apertura continentale è riuscita tramite il coinvolgimento dell'Asia e la nazione emergente degli ultimi anni è senza dubbio la Cina che sempre più si affaccia al raggiungimento di traguardi di prestigio internazionale, in modo particolare nel biathlon femminile.

[modifica] Attrezzatura e poligono

[modifica] Sci

Per praticare il biathlon vengono usati sci da fondo normali, del peso di circa 1250 g con una larghezza di circa 5 cm. La lunghezza dello sci varia dall'altezza dell'atleta e non vi esistono limitazioni di regolamento. Le apposite scarpette vengono attaccate allo sci circa a metà lunghezza dello stesso però in una maniera tale da consentire che la parte posteriore della scarpetta possa staccarsi dallo sci durante ogni singolo passo, cioè onde consentire una maggiore spinta nel movimento in avanti. Fanno parte dell'attrezzatura di ogni atleta due racchette della lunghezza pari a circa l'altezza della spalla dell'atleta stesso. Con queste l'atleta ottiene sia il sostegno che la spinta in avanti coordinata dal movimento delle gambe per assumere la maggior velocità possibile. Della dotazione dell'atleta non possono mancare le apposite tute aerodinamiche.

[modifica] Fucile

In occasione di manifestazioni di biathlon svoltesi prima del 1977 vennero impegnati esclusivamente fucili a grosso calibro. La distanza di tiro variava dai 100 m per il tiro in piedi ai 150, 200 e 250 m per il tiro in posizione a terra. Dal 1978 vennero introdotti fucili leggeri a piccolo calibro(.22 lfB), il cui peso varia dai 3,5 ai 6 kg e la cui ripetizione avviene esclusivamente manualmente. Fucili con ripetizione automatica o semiautomatica sono vietati. La pressione sul grilletto che aziona l'arma deve come minimo raggiungere i 500 grammi. La distanza di tiro è unitariamente di 50 m sia per la prova a terra che per la posizione in piedi.

Il dispositivo di puntamento dell'arma è composto da una tacca di mira che comunque non può avere effetto d'ingrandimento del bersaglio, e di un cerchio di mirino posizionato sulla fine anteriore della canna da fuoco. Questo cerchio di mirino può essere sostituito in caso di visibilità limitata. In tale circostanza viene impegnato il cosiddetto mirino di nebbia. Questo tipo di mirino ha una maggior apertura per consentire che più luce possa riflettere sull'arma e di conseguenza raggiungere una visibilità migliore. L'arma e la munizione necessaria deve essere portata dall'atleta stesso durante tutta la competizione.

[modifica] Munizione

La munizione ha un diametro di 5,6 millimetri e non può superare la velocità di sparo di 320 m/s. Nella maggior parte dei casi, sia il fucile che la munizione necessaria viene testata in apposite camere frigo per escludere o almeno minimalizzare il più possibile la possibilità di disfunzione totale o la modifica delle traiettorie di tiro nelle circostanze dell'impegno in competizione, cioè con temperature varianti dai +10 ai –15° C.

[modifica] Poligono e bersaglio

Il poligono è dotato di 30 corsie di tiro. Gli atleti sparano su cinque bersagli per corsia di tiro, i quali si trovano ad una distanza di 50 m. Il diametro del bersaglio che deve essere centrato misura 4,5 cm (per la posizione a terra) rispettivamente 11,5 cm (per la posizione in piedi). Il centrare del bersaglio viene segnalato mediante copertura con una piastra bianca del bersaglio nero stesso. L'errore al tiro invece viene punito o con un giro di penalità di 150 m per errore (staffetta, partenza in linea, inseguimento e sprint) oppure con una penalità di un minuto per errore (gara individuale) sul tempo di gara finale.

Nei primi anni, gli atleti dovettero sparare su bersagli di carta oppure palloncini gonfiati. Questi vennero sostituiti da bersagli di vetro che però si dimostrarono poco affidabili, dato che talvolta si frantumavano più per il freddo che per l'abilità degli atleti. A partire dai campionati mondiali del 1981 ebbe inizio l'impiego del bersaglio di metallo nero, il quale – in caso di centro – azionava una leva che copriva il bersaglio con la predetta piastra bianca. Tale sistema è ancora in parte in uso nei nostri tempi. A partire dalla metà degli anni 90 dello scorso secolo venne man mano introdotto un sistema moderno computerizzato con bersagli elettromeccanici e registrazione automatica dei centri effettuati. Tramite l'impatto del proiettile sul bersaglio nero, si attiva, mediante un apposito sensore, un impulso che posiziona la piastra bianca davanti al bersaglio nero, segnalando in questo modo il centro effettuato. Per attivare tale meccanismo è necessario che l'impatto all'interno del diametro del bersaglio da centrare sia di almeno ¾ del proiettile.

[modifica] Tipologie delle gare

La disciplina sportiva biathlon viene svolta in diverse tipologie di gara, le quali da una parte seguono sempre lo stesso principio base di competizione, ma si distinguono l'una dall'altra a causa di diverse regolamentazioni. In occasione della Coppa del Mondo di biathlon, di campionati del mondo di biathlon oppure giochi olimpici al momento vengono disputate cinque discipline diverse, cioè gare individuali, sprint, ad inseguimento, di partenza in linea e di staffetta.

[modifica] Gare individuali

[modifica] Gara individuale

La gara individuale è la disciplina più vecchia delle competizioni di biathlon. Gli atleti partono singolarmente con un intervallo di tempo di 30 secondi. Gli uomini corrono sulla distanza di 20 km, le donne 15 km. Le prove di tiro sono quattro, due per ciascuna posizione però alternando l'ordine (sempre però nell'ordine di a terra-in piedi-a terra-in piedi). Per ogni errore al tiro viene sommato al tempo finale una penalità di un minuto. Agli inizi delle gare in questa competizione la penalità prevista era addirittura di tre minuti, per essere man mano ridotta alla misura odierna. Questo tipo di gara favorisce lievemente gli atleti più sicuri nel tiro che veloci sugli sci, dato che recuperare un minuto sugli sci è un impresa che necessità di doti e capacità sugli sci da fondo particolari. Inoltre bisogna evidenziare che gli atleti impegnano di norma ca. 20-25 secondi per un giro di penalità di 150 m e pertanto l'errore al tiro può essere quasi paragonato a due giri di penalità. Sempre meno competizioni in questo tipo di gara, che corrisponde alla maggior distanza percorsa dagli atleti in questo sport, vengono disputate nel corso della coppa del mondo di biathlon, dato che le manifestazioni risultano poco spettacolari e poco interessanti per il pubblico.

[modifica] Sprint

Disciplina analoga alla gara individuale con partenza singolare con un intervallo di 30 secondi. La distanza da percorrere invece è di 10 km per gli uomini, mentre per le donne oggi misura 7,5 km dopo che fino all'anno 1989 le stesse percorrevano solo 5 km.

Differenza con la gara individuale consiste in modo particolare nelle prove di tiro che sono solo due : la prima in posizione a terra, la seconda in piedi. Inoltre gli errori di tiro vengono puniti con un giro di penalità di 150 m per errore, per il quale l'atleta impegna mediamente tra i 20 e 25 secondi, allungando così la sua prova. Al momento si tratta della disciplina che più spesso viene organizzata nel corso della coppa del mondo di biathlon, dato che spesso l'esito di questa gara viene preso come base per la prova ad inseguimento.

[modifica] Inseguimento

La gara ad inseguimento (alle origini chiamata di caccia all'uomo) è una disciplina che venne introdotta nella coppa del mondo di biathlon dell'anno 1996, mentre la prima prova di questa disciplina durante un campionato del mondo avvenne nel 1997. Hanno diritto al via i primi 60 atleti (agli inizi solo i primi 30 atleti) classificati di una precedente competizione sprint o individuale – a seconda di quale dei due tipi di gara si svolge come ultima gara precedente questa disciplina. Ormai è comunque quasi esclusivamente una gara sprint a decidere l'ordine di partenza di questa disciplina, dato che i distacchi in media inferiori delle gare sprint nei confronti delle gare individuali comportano una maggiore spettacolarità di questa competizione con continui cambi di posizione. L'ordine di partenza e l'intervallo di tempo tra un atleta e l'altro viene dunque dettato e determinato dal risultato della precedente competizione. Il vincitore della gara individuale o sprint parte come primo della gara ad inseguimento. Questo viene seguito dagli atleti nell'intervallo corrispondente al distacco che hanno racimolato nella gara individuale o sprint, cioè con il pettorale pari al loro posizionamento nella competizione precedente. Se la gara ad inseguimento viene preceduta da una gara sprint, il distacco viene riportato 1 a 1 in questa competizione, mentre in caso di una gara individuale il distacco viene dimezzato.

La distanza da percorrere durante questa competizione, la quale di norma si svolge il giorno seguente oppure due giorni dopo la gara individuale o sprint precedente, è di 12,5 km per gli uomini e di 10 km per le donne. Le prove di tiro sono quattro – due per posizione e sempre nell'ordine di due a terra seguite da due in piedi. Per ogni errore al tiro, l'atleta deve percorrere un giro di penalità di 150 m.

Questa disciplina viene regolarmente organizzata nelle gare di coppa del mondo, dato che si è dimostrata spettacolare e particolarmente interessante per la sua diffusione via televisione. È sicuramente la gara che ha condizionato massimamente la popolarità di questo sport, dato che i continui cambi di posizione, l'enorme possibilità di migliorare un risultato nei confronti della gara precedente, come pure veri e propri drammi al poligono di tiro, che hanno cancellato sogni e medaglie ormai considerate sicure, entusiasmano un sempre più vasto pubblico. Il primo atleta a raggiungere il traguardo è di conseguenza il vincitore della prova. Ulteriori momenti di spettacolarità sono dati dal fatto, che gli atleti si misurano direttamente sia sul percorso come pure al poligono di tiro e non a distanza come vale per la gara individuale o sprint. Emozioni particolari e suspence sono garantiti quando i distacchi al via sono decisamente minimi.

[modifica] Partenza in linea

La gara di partenza in linea è stata introdotta nella coppa del mondo di biathlon dell'anno 1998, mentre la prima competizione di questo tipo in occasione di campionati del mondo si ebbe l'anno seguente nel 1999. Pertanto è la disciplina introdotta più recentemente. Agli ultimi giochi olimpici di Torino 2006 verranno assegnate le prime medaglie olimpiche di questa disciplina.

Hanno diritto al via solo i primi 30 atleti della classifica attuale di coppa del mondo. Di questa regolamentazione fa eccezione la gara di partenza in linea in occasione di campionati del mondo oppure di giochi olimpici. In tali circostanze gli atleti con diritto al via sono i primi 15 della classifica di coppa del mondo, nonché tutti i vincitori di medaglie della competizione mondiale o olimpica in corso. I restanti posti disponibili vengono assegnati ad atleti che nel corso della competizione mondiale o olimpica abbiano ottenuto il maggior numero di punti validi per la coppa del mondo. Ciò nonostante vige un contingentamento per nazione, con un limite di quattro atleti per nazione. Nelle gare di coppa del mondo tale limitazione non è data. La gara di partenza in linea viene sempre disputata come ultima prova individuale delle competizioni internazionali.

Nelle prove di coppa del mondo il diritto di partenza di un atleta posizionato tra i primi 30 di classifica assoluta che rinuncia al via per varie ragioni viene assegnato al 31-esimo, 32-esimo e via dicendo classificato, a seconda delle rinunce espresse. Per le competizioni mondiali o olimpiche (durante le quali sono ben poche le rinunce) i posti vacanti vengono assegnati seguendo il predetto ordine di punteggio di coppa del mondo raggiunto durante la competizione mondiale o olimpica.

Gli atleti partono in linea, cioè contemporaneamente per percorrere la distanza di 15 km (maschi) o 12,5 km (donne). Le prove di tiro sono quattro – due per posizione e sempre seguendo l'ordine di due prove a terra seguite da due prove in piedi. Per ogni errore sui 20 bersagli da centrare, l'atleta deve percorrere un giro di penalità di 150 m che va ad allungare la sua prova. La disciplina necessità di un percorso decisamente largo nelle battute iniziali onde consentire a tutti gli atleti le stesse possibilità, e pertanto viene organizzato solo in poche occasioni durante le prove di coppa del mondo. Dall'altra parte sono proprio le fasi iniziali della gara, le battaglie di posizione lungo il percorso e il fatto che il primo atleta a tagliare il traguardo sia il vincitore della competizione a comportare che pure questa disciplina venga considerata tra le più popolari e spettacolari del biathlon.

[modifica] Gare a squadre

[modifica] Staffetta

Una staffetta è composta da quattro atleti di una nazione e dello stesso sesso. La partenza avviene in linea e la distanza da percorrere da ciascun frazionista è di 7,5 km (maschi) rispettivamente 6 km (donne). Per ciascun frazionista sono previste due prove di tiro – una in posizione a terra ed una in piedi. In totale dunque la staffetta comprende otto prove di tiro – quattro a terra e quattro in piedi. All'incontrario di tutte le altre gare, ciascun atleta dispone per ciascuna prova di tiro della possibilità di massimamente tre ricariche per tentare di centrare i bersagli mancati durante la prima serie di cinque colpi. La ricarica manuale impegna un tempo pari a circa 10 secondi. In pratica per ogni prova di tiro l'atleta dispone di otto colpi per centrare cinque bersagli. Se ciò nonostante dovessero rimanere dei bersagli non centrati, l'atleta dovrà percorrere un giro di penalità di 150 m per ogni bersaglio mancato.

La distanza da percorrere dalle donne in questa disciplina è stata più volte modificata. Le prime gare di staffetta per le donne venivano disputate da tre atlete che percorrevano 5 km. Nel 1991 la gara venne modificata in 4 x 7,5 km (dunque pari a quella maschile), per essere modificata ulteriormente nel 2003 in 4 x 6 km – distanza che viene percorsa a tutt'oggi.

[modifica] Staffetta mista

A partire dai primi anni 90 dello scorso secolo vennero introdotte e messe alla prova diverse competizioni a squadre per rendere lo sport del biathlon ancora più interessante per una ancor più grande massa di pubblico. Per citare solo un esempio basti pensare al World Team Challenge che nel 2002 si è disputato addirittura nello stadio di calcio Arena auf Schalke di Gelsenkirchen – in tale occasione gremito di pubblico. La competizione consisteva in una gara di staffetta mista, composta da una donna ed un uomo, che dovevano percorrere una distanza totale di 15 km.

La forma più recentemente introdotta è la staffetta mista per 4 atleti, composta da due donne e da due uomini. Ciascuna delle donne percorre la distanza di 6 km, mentre per gli uomini la distanza da percorrere misura 7,5 km. Per ogni atleta le prove di tiro sono due - una per posizione. Del resto le regole sono identiche alla "classica" gara di staffetta. Per questa disciplina si svolse, nel corso delle finali delle gare di coppa del mondo dell'anno 2005 disputatesi a Khanty-Mansiysk, per la prima volta una prova valida quale campionato del mondo di questa disciplina („Mixed Relay World Championship“ fu la denominazione ufficiale del programma di gare delle finali). Già nel 2007 la disciplina è parte del programma ufficiale di gara dei campionati del mondo di biathlon che si svolgeranno a febbraio ad Anterselva in Alto Adige, Italia.

[modifica] Gara a squadre

Questa disciplina venne svolta nelle edizioni dei campionati mondiali di biathlon negli anni dal 1989 al 1998, in diverse gare di coppa del mondo però mai in occasione di giochi olimpici invernali.

Una squadra venne composta da quattro atleti di una nazione i quali dovevano percorrere in gruppo una distanza di 20 km (maschi) o 15 km (femmine). Quattro furono i poligoni di tiro (a terra-in piedi-a terra-in piedi), ed in ogni occasione la prova di tiro doveva essere disputata da un atleta diverso, tanto che ogni atleta doveva cimentarsi una sola volta durante tutta la gara. Il resto della squadra doveva attendere la fine della prova di tiro ed per ogni errore al tiro tutta la squadra doveva percorrere un giro di penalità di 300 m (cioè il doppio di un giro di penalità normale). Cronometrato veniva il tempo dell'ultimo atleta della squadra che raggiungeva il traguardo, ma le regole prevedevano che la differenza tra il primo e l'ultimo atleta della squadra non poteva essere superiore ai 50 m oppure ai 15 secondi. Il regolamento di questa disciplina venne più volte modificato per renderla più spettacolare, ma la disciplina non ebbe particolar successo sia da parte degli atleti che in particolar modo nell'interesse del pubblico. Infine venne sostituita dalla gara di partenza in linea.

[modifica] Competizioni internazionali

[modifica] Giochi olimpici invernali

Durante i giochi olimpici del 1924 di Chamonix venne organizzata la disciplina dimostrativa di pattuglia militare, che può essere considerata la disciplina che precedette la forma del biathlon moderno. La gara si svolse il 29 gennaio 1924 e fu la prima volta che una tale gara venne organizzata con partecipazione di un pubblico non esclusivamente militare. Anzi la maggior parte delle 1.307 persone presenti (indicazione ufficiale del comitato olimpico francese) era personale civile. Nessuna gara di tutto il programma nordico ebbe un tale afflusso nonostante le avverse condizioni di tempo che avevano comportato addirittura il ritiro di 2 delle 6 squadre partite. Oggi questa gara viene considerata disciplina dimostrativa, ma in tale occasione la distinzione non venne fatta in questo senso, bensì tra disciplina originaria e disciplina di rappresentazione, tanto che la gara risulta a tutt'oggi nel medagliere del COI.

In occasione dei giochi olimpici del 1928, 1936 e 1948 le competizioni si svolsero esclusivamente quale disciplina dimostrativa del programma olimpico.

Solo dopo il suo sviluppo quale disciplina esclusivamente di carattere sportivo e non militare, il biathlon ottenne la sua approvazione pure dal Comitato Olimpico Internazionale. Così in occasione dei giochi olimpici 1960 di Squaw Valley, per la prima volta nella storia la gara maschile dei 20 km fece parte del programma olimpico ufficiale. La staffetta maschile 4 x 7,5 km divenne olimpica in occasione dei giochi olimpici 1968, mentre la gara sprint si svolse per la prima volta ai giochi olimpici 1980.

Il biathlon femminile divenne olimpico in occasione dei giochi olimpici 1992 di Albertville. Le competizioni femminili sono suddivise in maniera analoga alle gare maschili, però con percorsi sugli sci da fondo più brevi. Con l'inserimento nel programma olimpico della gara ad inseguimento in occasione dei giochi olimpici 2002 di Salt Lake City e della gara di partenza in linea (giochi olimpici 2006 di Torino) le competizioni olimpiche sono aumentate a cinque sia per gli uomini che per le donne.

[modifica] Mondiali di Biathlon

articolo principale: Mondiali di biathlon

I primi campionati mondiali di biathlon maschili si svolsero nel 1958 a Saalfelden in Austria. Il numero di partecipanti fu decisamente modesto con soli 25 atleti rappresentanti sette nazioni. Fece parte del programma di gare esclusivamente la gara individuale. La staffetta e la gara sprint venne appena aggiunta nelle edizioni successive.

Dall'edizione dei mondiali del 1984, questi vengono pure disputati per le donne, comunque fino al 1984 in un'edizione separata dall'edizione maschile. Solo i mondiali del 1989 uniranno le due edizioni dimostrandosi un'ottima scelta e decisione. Il programma di gara venne più volte modificato ed in particolare man mano vennero aggiunte le nuove discipline che si sono dimostrate spettacolari durante le gare di coppa del mondo (gara ad inseguimento, partenza in linea, staffetta mista).

Inoltre vengono organizzati da parte dell'IBU i campionati mondiali per staffette miste tra uomini e donne, mondiali biathlon estivo e campionati mondiali per juniores e giovani.

[modifica] Coppa del mondo di biathlon

La Coppa del mondo di biathlon è una serie di competizioni organizzate dall'IBU nel periodo da dicembre a marzo di ogni anno aperte sia a uomini che a donne. Di norma si svolge in nove tappe in altrettanti centri di biathlon e perlopiù con due o tre competizioni per centro. La Coppa del mondo viene organizzata per maschi dal 1978 mentre per le donne introdotta nel 1983.

[modifica] Centri di biathlon

Le gare di coppa del mondo nonché i campionati mondiali di biathlon vengono principalmente disputati nei seguenti centri:

[modifica] I maggiori esponenti

Il biatleta con i miglior risultati in occasione di Giochi Olimpici Invernali è senza dubbio Ole Einar Bjørndalen con 5 medaglie d'oro, 3 medaglie d'argento ed 1 medaglia di bronzo seguito da Ricco Groß (4-3-1), Sven Fischer (4-2-2), Mark Kirchner (3-2-0),Michael Greis (3-0-0), Frank-Peter Roetsch (2-1-0) nonché tra le donne da Kati Wilhelm (3-3-0) ed Uschi Disl (2-4-2).

L'atleta più decorato a Campionati del Mondo è Frank Luck con ben 11 medaglie d'oro, 5 medaglie d'argento e 4 medaglie di bronzo. Viene seguito da Alexander Tichonov (11-4-1), Ricco Groß (9-5-4) ed Jelena Golovina (9-5-3).

La Coppa del Mondo (nel senso di classifica finale di coppa del mondo) maschile venne vinta per cinque volte dal solo Ole Einar Bjørndalen (5x primo, 5x secondo, 2x terzo), per quattro volte da ben due atleti: Frank Ullrich (4x primo, 1x secondo, 1x terzo classificato), Raphaël Poirée (4x primo, 1x secondo, 1x terzo classificato). Tra le donne rimane irragiunto il primato di Magdalena Forsberg con 6 vittorie consecutive. Viene seguita da Eva Korpela con due vittorie ed un secondo posto e da Anfissa Reszova con due vittorie. Invece sono tante le atlete tedesche, che attualmente dominano le gare individuali, ad aver vinto per una volta la classifica totale, cioè Martina Glagow (stagione 2002/03), Kati Wilhelm (stagione 2005/06), Andrea Henkel (stagione 2006/2007) e Magdalena Neuner (stagione 2007/2008). Per l'Italia il miglior risultato fu il secondo posto nella classifica finale ottenuto da Nathalie Santer (moglie di Ole Einar Bjørndalen – attualmente gareggia per la federazione belga) nella stagione 1993/1994. Bisogna comunque evidenziare che il biathlon femminile si trovava appena agli inizi del suo sviluppo. Il miglior risultato maschile invece fu il secondo posto di Patrick Favre nella stagione 1994/1995. Quattro atleti italiani invece si sono classificati al terzo posto: Johann Passler (1987/1988), Andreas Zingerle (1990/1991). Pier Alberto Carrara (1992/1993) e Wilfried Pallhuber (1994/1995).

In assoluto tra i maggiori esponenti di tutti i tempi della disciplina possiamo ricordare, tra gli uomini Ole Einar Bjørndalen, Raphaël Poirée e Sven Fischer, tra le donne Magdalena Forsberg e Olena Zubrilova.

Le nazioni più importanti di questa disciplina sono Russia (ex URSS), Norvegia e Germania.

[modifica] Discipline simili

  • Biathlon estivo
    Il biathlon estivo è una combinazione tra la corsa ed il tiro a segno. È diffuso quasi esclusivamente a carattere regionale e viene praticato in pochi paesi europei. Questa disciplina non deve essere confusa con le gare che vengono svolte dagli atleti di biathlon invernale durante i mesi estivi, dato che queste si svolgono gareggiando su ski-roll.
  • Biathlon con tiro con l'arco
    Il regolamento del biathlon con tiro con l'arco è analogo a quello del biathlon invernale. Originariamente le competizioni vennero organizzate dalla IBU stessa. Dal 1 aprile 2005 invece, è la Federazione Internazionale di Tiro con l'Arco (FITA) ad organizzare le singole competizioni. Infatti gli atleti gareggiano con arco e freccia.
  • Biathlon in moto
    Si tratta di una combinazione tra il Motocross ed il tiro a segno. Disciplina sportiva con pochi praticanti ma fortemente seguita in particolar modo nei paesi del ex Germania Est.

Christian De Lorenzi

[modifica] Biathlon paralimpico

Il biathlon può essere praticato anche da persone con disabilità fisiche o visive. Nel caso di disabilità agli arti inferiori, al posto degli sci si utilizza uno slittino montato su sci da fondo. Le persone affette da cecità o ipovisione sono accompagnate da una guida lungo la pista di fondo, mentre al poligono utilizzano un fucile elettronico dotato di un dispositivo di puntamento acustico.

L'attività agonistica internazionale è organizzata dall'International Paralympic Nordic Skiing Committee (IPNSC). Per le competizioni internazionali vale il regolamento della IBU integrato da apposite disposizioni dettate dall'IPNSC; la differenza più evidente riguarda il trasporto dell'arma, che viene lasciata al poligono, anziché essere portata sulla schiena durante la parte di sci. Il biathlon è stato inserito nel programma dei Giochi Paralimpici invernali a partire dai VI Giochi Paralimpici invernali di Lillehammer 1994.

[modifica] Voci correlate

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