American Idiot
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American Idiot | ||
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Artista | Green Day | |
Tipo album | Studio | |
Pubblicazione | 2004 | |
Durata | 57 min: 20 sec | |
Dischi | 1 | |
Tracce | 13 | |
Genere | Pop punk Punk rock Pop Rock |
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Etichetta | Reprise Records | |
Produttore | Rob Cavallo Green Day |
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Registrazione | Febbraio 2003 - gennaio 2004 | |
Note | Esiste una edizione speciale con un libretto contenente 52 pagine a colori. In più una special edition contenete un bonus DVD con i video ed i making off di "Holiday" e "Boulevard of Broken Dreams" |
Green Day - cronologia | ||
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Album precedente Shenanigans (2002) |
Album successivo Bullet in a Bible (2005) |
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American Idiot è il nono album studio del gruppo punk-rock statunitense Green Day.
Indice |
[modifica] Il disco
Si tratta di un concept album e di una rock opera in stile Tommy degli Who.
L'album, uscito il 21 settembre 2004 dalla Warner Music Company, è il seguito dell'album Warning, che fu uno dei meno amati lavori della band. È il loro album più venduto (oltre 22 milioni di copie nel mondo) e più famoso, assicurando al gruppo numerosissimi premi e la fama planetaria.
I brani di punta del disco sono "Boulevard of broken dreams", la ballata "Wake Me Up When September Ends", "Holiday" e ovviamente, il singolo title-track "American Idiot". Il lavoro passa alla storia come l'album dei Green Day con il maggior successo di vendite dopo Dookie (1994), che vendette oltre 14 milioni di copie. Oltre a conquistare la vetta delle classifiche l'album ha riscosso un notevole apprezzamento da parte della critica e del pubblico, aumentando la popolarità della band a livello internazionale.
[modifica] Temi
Una delle tematiche dell'album è l'attacco rivolto all'"americano idiota". Il gruppo critica il "paranoico stile di vita americano dove tutto passa dai media che trasmettono ciò che vogliono far credere alla gente", nonché il vero American Idiot , che "sta là fuori, seduto sul divano assorbendo ciò che i mass media offrono". Tra i bersagli polemici dei Green Day c'è il presidente degli Stati Uniti George W. Bush, definito "l'americano idiota" e accusato di aver provocato una guerra, quella in Iraq, inutile, causando migliaia di morti. Si polemizza anche verso la politica di molti presidenti (nella canzone "Holiday").
L'altro tema trattato nell'album è quello di un ragazzo ribelle (nel brano "Jesus of Suburbia") che si sente perso e solo. Irato con il mondo intero, desidera fare quel che vuole ed essere libero, così scappa di casa, ma allo stesso tempo è molto confuso e cade nella trappola dell'alcool e della droga, arrivando al punto di non sapere cosa fare della propria vita e a meditare il suicidio. Dopo aver provato la dura vita in strada, alla fine, aiutato da una ragazza di cui si è innamorato, cerca di capire in cosa crede, per cosa si batte e cosa vuole veramente da sé stesso.
[modifica] Il significato delle canzoni
La storia inizia con le canzoni American Idiot e Jesus of Suburbia: il protagonista (Jimmy) è un ragazzo qualunque, che attraverso queste due canzoni dice quello che non gli sta bene e cosa non vuole essere. In Holiday è descritta la sua voglia frenetica di fare confusione e di non interessarsi del mondo. Boulevard of Broken Dreams descrive il suo stato d'animo dopo l'ennesima sbornia, quando si rende conto che rifiutando così i problemi non li risolverà mai e si ritroverà sempre da solo. Are We the Waiting' parla della sua crisi di identità e della sua alienazione, come evidenziato dalla strofa Siamo noi l'attesa? Cosa si aspettano gli altri da me?. St.Jimmy è il personaggio che sblocca la situazione: una persona con molta più esperienza di Jimmy gli fa conoscere ciò che lui non aveva mai provato: la droga (Give Me Novacaine). Successivamente Jimmy incontra una ragazza (She's a Rebel), se ne innamora (Extraordinary Girl) e viene lasciato con una lettera (Letterbomb). Si ritrova di nuovo in solitudine, un po' come prima di conoscere St.Jimmy (ovvero si sente come in Boulevard of Broken Dreams, con la differenza che la canzone che descrive il suo stato d'animo ora è Wake Me Up When September Ends). Infine decide di tornare a casa (Homecoming). Alla fine della sua storia, nonché del disco, Jimmy si rende conto di non aver risolto niente, e tutto ciò che gli rimane è il ricordo della ragazza di cui si è innamorato (Whatsername).
[modifica] Premi e progetti
Con American Idiot i Green Day si sono aggiudicati moltissimi premi durante tutto il 2005, fra i piu prestigiosi ed importanti sono:
- il due Grammy come best rock album del 2005 e come "record of the year" del 2006 per Boulevard Of Broken Dreams
- l'MTV Music Award best album
- il premio American Music Award come best pop-rock album
- ed il premio Billboard come best Billboard 200 album group
In più l'album è diventato multiplatino in vari paesi d'Europa e ben quattro volte disco d'oro in America.
Lo strepitoso successo dell'album ha indotto la band a pensare di trasporre l'esperienza musicale appena vissuta in un film il cui titolo dovrebbe essere American Idiot-The Motion Picture.
Prima della fine del 2005 i Green Day avevano rivelato in alcune interviste di avere del nuovo materiale sul quale cominciare a lavorare, ancorché non hanno confermato né smentito la papabile uscita del nuovo album.
Alla fine del 2005 è stato lanciato un documentario live, intitolato Bullet in a Bible, in una doppia confezione contenente anche il CD.
[modifica] Singoli
Il primo singolo dell'album con contenuti polemici verso il presidente degli Stati Uniti George W. Bush e la sua politica, i media e l'alienazione che, a detta della band, sarebbe imperante negli USA. Il titolo è una parafrasi di "American Idol", un reality musicale americano.
Traccia #4 dell album. Secondo singolo, sicuramente uno dei brani più belli del disco che si piazza subito al n. 1 nelle classifiche di mezzo mondo. Il brano racconta la confusione psicologica del ragazzo (Jesus of suburbia) che si sente solo e perso; a volte spera che qualcuno lo trovi e lo aiuti ad affrontare la situazione, mentre è convinto di non saperla affrontare da solo.
Il video del singolo, invece, ha guadagnato ben 7 degli 8 premi ai quali era stato candidato degli MTV Video Music Awards 2005 tenuti a Miami il 28 agosto.
Terzo singolo e traccia #3, canzone anti-guerra che critica i politici in maniera molto esplicita.
Traccia #11. Si tratta di una ballata (in stile Good Riddance) dalla durata di oltre 4 min., scritta da Billie Joe Armstrong in memoria di suo padre che morì di cancro quando aveva solo 10 anni.
Sicuramente uno dei pezzi più forti dell'album ma anche uno dei più belli. C'è chi pensa che la canzone sia anche una riflessione su quello che è accaduto l'11 settembre in America.
Altrettanto bello ed esplicito è il video del singolo (dalla durata di 7 minuti crica), che tratta il tema dalla guerra e ciò che essa provoca: soltanto dolore e dispiacere. Il video è stato interpretato da Jamie Bell e Evan Rachel Wood e diretto da Samuel Bayer come tutti i precedenti estratti da American Idiot.
Quinto singolo è la traccia #2 ed è una mini rock'n'roll opera di 9 minuti circa. Il video del singolo è stato però censurato a causa di alcune scene "forti", che non sono state ritenute adatte al piccolo schermo; perciò dalla TV viene trasmessa una short version da 6 o 9 minuti, mentre la long version (14 min.) è reperibile solo su internet. Il videoclip è interpretato dall'emergente attore americano Lou Taylor Pucci che, nei panni del Gesù di periferia, tra alcool , droghe e una madre disinteressata, fa di tutto per potersene andare dalla "citta dei dannati" nella quale vive. Jesus of Suburbia è piu che un semplice personagio, è l'alter ego di Billie Joe Armstrong. Infatti la "city of the damned" è niente meno che Berkeley.
Traccia #6. E una canzone che rimanda alle radici dei Green Day, piena di quella carica punk che ha caratterizzato i primi lavori della band.
[modifica] Tracce
- American Idiot - 2:57
- Jesus of Suburbia - 9:07
- I. Jesus of Suburbia - 1:50
- II. City of the Damned - 1:51
- III. I Don't Care - 1:31
- IV. Dearly Beloved - 1:09
- V. Tales of Another Broken Home - 2:38
- Holiday - 3:52
- Boulevard of Broken Dreams - 4:20
- Are We the Waiting - 2:42
- St.Jimmy - 2:55
- Give Me Novacaine - 3:25
- She's a Rebel - 2:00
- Extraordinary Girl - 3:33
- Letterbomb - 4:06
- Wake Me Up When September Ends - 4:45
- Homecoming - 9:18
- I. The Death of St. Jimmy
- II. East 12th St.
- III. Nobody Likes You
- IV. Rock and Roll Girlfriend
- V. We're Coming Home Again
- Whatsername - 4:12
[modifica] Formazione
[modifica] Gruppo
- Billie Joe Armstrong - voce e chitarra
- Mike Dirnt - basso e voce
- Tré Cool - batteria
[modifica] Altri musicisti
- Jason White - Seconda Chitarra
- Jason Jeremy Freese - Pianoforte, Chitarra, Armonica, Sassofono
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