Warner Bros.
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Warner Bros. | |
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Fondazione | 1923 a Hollywood |
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Persone chiave |
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intrattenimento |
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Sito web | www.warnerbros.com |
Progetto Economia |
La Warner Bros., abbreviazione di Warner Bros. Entertainment, Inc., chiamata anche Warner Brothers, è una importante casa di produzione cinematografica e televisiva statunitense.
È consociata della società madre Time Warner, e ha sede in Burbank, nello stato federale della California. Le divisioni che fanno parte della società sono: Warner Bros. Pictures, Warner Bros. Television, Warner Home Video, Warner Bros. Interactive Entertainment, Warner Bros. Consumer Products, Warner Bros. Animation e DC Comics. Warner è anche proprietaria di una buona parte della emittente: The CW.
Indice |
[modifica] Storia [1]
Viene fondata nel 1923 dai fratelli Harry (presidente), Albert, Sam e Jack, con sede negli studi di Burbank, California, negli Stati Uniti. Nel 1925, acquista il circuito di ditribuzione della Vitagraph e l'anno successivo sviluppa un accordo con la Western Electric per il sistema sonoro Vitaphone, che consiste nell'utilizzo di tracce sonore registrate su disco sincronizzate alle immagini durante la proiezione.
Nel 1926, lo studio produce il primo film con sistema Vitaphone, Don Giovanni e Lucrezia Borgia (Don Juan) di Alan Crosland, con John Barrymore. Nel 1927 soprende tutti producendo il film Il cantante di jazz, diretto ancora da Crosland con Al Jolson, che contiene una sequenza sonora; la novità tecnologica permette alla Warner di ottenere un Premio Oscar speciale per l'importante apporto allo sviluppo del cinema. L'anno successivo è la volta di Lights of New York, primo film interamente parlato. Nello stesso periodo acquisisce la catena di sale della Stanley Company.
Negli anni trenta, lo studio si specializza nella produzione di film dallo stile concitato e crudo, spesso riguardanti tematiche sociali. Particolarmente riuscita è la serie di film di gangster che lancia nomi come James Cagney, con Nemico pubblico (Public enemy, 1931) di William Wellman, Edward G. Robinson, con Piccolo Cesare (Little Caesar, 1931) di Mervyn LeRoy, e Humphrey Bogart con Una pallottola per Roy (High Sierra, 1941) di Raoul Walsh.
Non si lascia scappare però anche il genere del musical: nel 1933, si concentra nella realizzazione di due tra i più importanti musical del decennio, quali Quarantaduesima strada (42nd Street) di Lloyd Bacon e La danza delle luci (Gold Diggers, del 1933), di Mervyn LeRoy, impreziositi soprattutto dalle coreografie di Busby Berkeley.
Lo studio avrà molti fastidi a causa di una diva determinata e tumultuosa quale Bette Davis, che nel 1936 viene citata dalla Warner quando si trasferisce in Inghilterra per girare altri film. L'attrice perderà la causa ma provocherà un grande scossone nello studio-system hollywoodiano, così da poter realizzare film sempre targati Warner ma di livello, come Figlia del vento (Jezebel, 1938) e Ombre malesi (The letter, 1940), entrambi diretti da William Wyler.
A partire dagli anni trenta, la Warner Bros. comincia, peraltro, a produrre la fortunata serie di cartoni animati Looney Tunes, capitanati da personaggi come Bugs Bunny e Daffy Duck (frutto della bravura di animatori come Jack King e Friz Freleng).
Negli anni della seconda guerra mondiale, lo studio si dedica alla produzione di film di successo, spesso propagandistici, come il celeberrimo Casablanca (Casablanca, 1942) di Michael Curtiz, con Humphrey Bogart ed Ingrid Bergman. Verso la fine del decennio la Warner rinvigorisce la carriera di Joan Crawford, permettendole di guadagnarsi un Oscar per Il romanzo di Mildred (Mildred Pierce, 1945) di Michael Curtiz. Dà poi una svolta a quella di Olivia de Havilland, anche lei costretta a battersi per poter partecipare a film migliori, e lancia future dive come Lauren Bacall e Doris Day.
Negli anni cinquanta, lo studio perde la proprietà delle sale della Stanley Company, ma non si lascia abbattere, producendo film di successo con nomi del calibro di Judy Garland - che rinasce grazie al successo di È nata una stella (A star is born, 1954) di George Cukor -, la già citata Doris Day, James Dean - col celebre Gioventù bruciata (Rebel without a cause, 1955) di Nicholas Ray -, e Audrey Hepburn - nell'apprezzato musical My fair Lady (My fair Lady, 1964) di George Cukor.
Nel 1967, la società viene rilevata dalla Seven Arts e nel '69, sotto l'egida dell'impero finanziario e multinazionale Kinney, la denominazione muta in Warner Communications. Tra i successi degli anni settanta ricordiamo Tutti gli uomini del presidente (All the President's men, 1976) di Alan J. Pakula e tutti i film di Stanley Kubrick, da Arancia meccanica (A clockwork orange, 1971) in poi.
Inoltre hanno anche provveduto alla resa cinematografica della saga di Harry Potter; il giorno 11 luglio 2007 è uscito nei cinema il quinto episodio, Harry Potter e l'Ordine della Fenice.
[modifica] The WB
Oggi la Warner, che ormai fa parte del gruppo editoriale cui fa capo il celebre Time Magazine, si è specializzata anche nella produzione televisiva (WB Television), realizzando serie di successo come Streghe, Dawson's Creek e Settimo cielo.
Ora la WB Television, data la forte perdita di telespettatori, ha deciso di fondersi con il canale UPN, di proprietà della CBS. Si è così dato vita ad un nuovo canale, la The CW, che prenderà i programmi di punta delle due emittenti in difficoltà. Resteranno programmi come Supernatural, Gilmore girls (Una mamma per amica), 7h Heaven (Settimo cielo). La programmazione di alcune serie spariranno per questioni di budget, come Everwood, che chiuderà i battenti alla quarta stagione, e verranno create nuove serie. I proventi delle nuove serie in progettazione saranno divisi tra WB e CBS.
La The WB, l'ultima notte di trasmissione del canale, ha trasmesso, in un blocco di 5 ore, gli episodi pilota degli show che in passato hanno fatto la storia del canale. Lo speciale è stato intitolato The Night of Favourites and Farewells. Si è iniziato con il pilota di Felicity, seguito da Angel, il pilota di 2 ore del cult Buffy, The Vampire Slayer e concludersi quindi con Dawson's Creek; invece del solito logo della WB, ci furono invece le date di partenza delle serie e, durante le pause pubblicitarie tra un pilot e l'altro, apparsero varie frase come "Volti che non dimenticherai mai", "nome che ricorderai per sempre", "un network che ha definito una generazione sta per dirvi addio" e "stai con noi per un ultima notte". Per finire, un video musicale della durata di un minuto e mezzo con tutti gli attori di serie di successo del canale, tra cui Rose McGowan e Alyssa Milano per Streghe, Amanda Bynes e Jennie Garth per Le cose che amo di te, Sarah Michelle Gellar, David Boreanaz, Charisma Carpenter e James Marsters per Buffy, The Vampire Slayer e Angel, Melissa Joan Hart per Sabrina, vita da strega, Alexis Bledel e Lauren Graham per Gilmore Girls, Jared Padalecki e Jensen Ackles per Supernatural, Michael Rosenbaum e Selma Blair per Zoe, Duncan..., Treat Williams e Emily VanCamp per Everwood, Keri Russell per Felicity, Jessica Biel, Beverley Mitchell e Stephen Collins per 7th Heaven, Michelle Williams, James Van Der Beek, Joshua Jackson e Katie Holmes per Dawson's Creek e moltri altri ancora. Durante il video vennero trasmesse delle frasi: "Per 11 anni, siamo entrati nelle vostre case. Vi abbiamo fatto sorridere, e ora, vi diciamo addio. Da tutti noi alla The WB, grazie." Per concludere, la mascotte del canale, la rana Mitchigan, ringrazia i suoi telespettatori. L'ultima notte di trasmissione, il network ha avuto una media di spettatori pari a 2.000.000 di spettatori circa, con uno share del 2%; questo perché alcuni affiliati del canale si erano già convertiti a The CW.
[modifica] Curiosità
- I fratelli Warner, all'inizio della loro attività, aprirono una piccola sala cinematografica di 99 posti chiamata La Cascata, a New Castle, Pennsylvania. Le sedie per sedersi furono fornite ai giovani imprenditori da un'agenzia di pompe funebri, però quando essa organizza veglie funebri, gli spettatori de La Cascata rimanevano in piedi.[2][3]
[modifica] Note
- ^ Le informazioni di questa sezione, tranne quelle riguardanti Harry Potter, sono tratte dal libro "Le Garzantine - Cinema" di Gianni Canova, Garzanti, 2002.
- ^ http://www.theriverplex.com/First_Warner_Theatre.php
- ^ Spigolature, «La Settimana Enigmistica», 2007, 3925, ISSN 1125-5226