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Tommy - Wikipedia

Tommy

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Tommy
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Titolo originale: Tommy
Lingua originale: {{{linguaoriginale}}}
Paese: Gran Bretagna
Anno: 1975
Durata: 111'
Colore: colore
Audio: sonoro
Rapporto: {{{ratio}}}
Genere: musicale
Regia: Ken Russell
Soggetto: Pete Townshend
Sceneggiatura: Pete Townshend, Ken Russell
Produttore: {{{nomeproduttore}}}
Produttore esecutivo: {{{produttoreesecutivo}}}
Casa di produzione: {{{casaproduzione}}}
Distribuzione (Italia): {{{distribuzioneitalia}}}
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Art director: {{{nomeartdirector}}}
Character design: {{{nomecharacterdesign}}}
Mecha design: {{{nomemechadesign}}}
Animatori: {{{nomeanimatore}}}
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Episodi:
Fotografia: Dick Bush, Robin Lehman, Ronnie Taylor
Montaggio: Stuart Baird
Effetti speciali:
Musiche: The Who
Tema musicale: {{{temamusicale}}}
Scenografia: John Clark
Costumi: {{{nomecostumista}}}
Trucco: {{{nometruccatore}}}
Sfondi: {{{nomesfondo}}}
Sequel: {{{nomesequel}}}
Si invita a seguire le linee guida del Progetto Film


Tommy è un film basato su testi e musiche dell'album Tommy degli Who, ed è una delle prime opera rock nella storia della musica moderna, pubblicata nel 1969.

La pellicola, diretta da Ken Russell con la partecipazione di attori e cantanti tra i quali gli stessi Who, Jack Nicholson, Tina Turner, Elton John, Eric Clapton e Robert Powell, traspone sullo schermo la storia di Tommy.


[modifica] Trama

Il piccolo Tommy diviene cieco muto e sordo in seguito al trauma subito assistendo alla morte violenta del padre, un disperso aviatore della RAF, ucciso dal patrigno.
Il ragazzo sarà destinato ad una vita intensa e dolorosa, un viaggio di iniziazione che lo porterà ad essere affidato, a mano a mano, ad un patrigno alcolizzato ed opportunista; un predicatore, interpretato da Eric Clapton, la cui setta si rifà al mito ed all'immagine di Marilyn Monroe; una prostituta, Interpretata da Tina Turner, che prova a risvegliarne i sensi somministrandogli LSD; uno zio pervertito, il batterista del gruppo, Keith Moon, ed un cugino sadico.
Per fuggire dalle continue violenze, Tommy crea un suo spazio comunicativo legato al gioco del Flipper del quale diventa maestro a dispetto delle sue menomazioni. In breve la sua fama si diffonde fino a farne un mito, dopo la sconfitta del campione in carica, interpretato da Elton John, e - soprattutto - un grande fenomeno commerciale.
Spaccando lo specchio che ritrae il suo sguardo fisso nel vuoto, Tommy si libera da ogni vincolo con il passato, corre verso il mare scoprendo la grandezza della libertà e intende portare questo messaggio al mondo intero. Quasi come un moderno messia organizza una chiesa il cui intento è quello di far percorrere agli adepti lo stesso percorso di menomazione, sofferenza e liberazione seguito da Tommy. Al grido di Non ti crediamo scoppia la rivolta che culmina nella distruzione del santuario, l'uccisione dei genitori e l'annullamento della condizione divina di Tommy, che finalmente liberato da ogni legame può scalare una montagna e trovare la sua vera dimensione.

[modifica] Descrizione dell'opera

Gli anni Sessanta hanno segnato un’era, quella del Rock, come via di fuga, rifugio e rivolta dalla realtà industriale soprattutto in Gran Bretagna. Nel panorama della musica ed in particolare del rock si affacciarono numerosi gruppi che colsero nella realtà degradata della società oppressa dal lavoro meccanico industriale e dai conflitti militari colpevoli di inviare la gente disagiata al fronte ad opprimere gli altri popoli gli spunti necessari per alimentare l’estro creativo. Da questo contesto emersero numerose opere di carattere musicale scolpite nella storia del rock. Gli artisti degli anni Sessanta erano quasi tutti degli utopisti visionari o rivoluzionari pacifisti che avevano ricevuto un’educazione ispirata ad un alto senso democratico. In questo scenario si inseriscono i “The Who”, uno dei numerosi gruppi, che tralaltro partecipò al mega concerto di Woodstock per invocare la pace. Il quartetto formato da: Roger Daltrey: voce; John Entwistle: basso, corno francese e voce; Keith Moon: batteria; Pete Townshend: chitarra, tastiere e voce, agli esordi si presentava come una band che fin dai primi anni di comparsa nel mondo della musica rifiutava il leggero pop. Inevitabilmente la loro scelta cadde in un sound elettrico e vicino al Rhythm&Blues, una squisita miscela di sonorità molto vicina al panorama satunitense dell’epoca. Il segnale più evidente della loro svolta fu un singolo uscito nella seconda metà degli anni Sessanta dal titolo “Pinball wizard” il quale fece da apripista allo storico album “Tommy”. Un album “a tema” di forte critica al contesto socio-culturale e politico del tempo. La storia, che ha inizio con la canzone “overture” e la famosa “1921”, narra di un ragazzo che, rimane senza padre naturale da piccolo, perché spedito in guerra, mentre la madre che lo credeva disperso lo tradiva con un amante. Ma un giorno l’uomo tornò a casa e trovò la moglie con l’amante, travolto dall’ira e dalla passione l'amante lo uccide. Tommy assiste attonito davanti ad uno specchio alla tragica scena e ne rimane traumatizzato fortemente con la conseguente perdita della vista dell’udito e della parola. Così la sua vita si trasformò in un mix tra dolore e dure esperienze. La vita di Tommy viene messa a dura prova: l’incontro con Acid Queen, la regina dell’lsd, le torture del cinico cugino Kevin, la violenza dello zio Ernie. Sono momenti spiegati e rappresentati nel disco, nelle numerose riduzioni teatrali a Broadway e nella versione cinematografica del 1975 curata dal regista Ken Russell. Un film grottesco e psichedelico, pieno di colori sgargianti che fanno da contrasto alla vita “al buio” di Tommy, che inconsapevole della realtà, conoscerà il mondo attraverso l’immaginazione e l’oblio dei suoi sogni. Il suo unico modo per comunicare con l’esterno è il tatto, unico senso a lui disponibile e che userà per vincere una gara a flipper, disciplina che lo rese campione. Sostanzialmente, le tante esperienze che faranno parte del suo bagaglio di vita gli serviranno per capire il mondo ma il medico in suo soccorso spiegherà a lui e la madre che l’unico modo per comunicere con Tommy sarà attraverso gli specchi, “Go to the mirror boy”. La mamma rimase inorridita e decise di fare in frantumi tutti gli specchi della casa “Smash the mirror”, non rendendosene conto creerà una miracolosa cura che libererà Tommy dalla sua prigionia e che gli farà riaquistare tutti i sensi. Finalmente libero“I’m free”, Tommy potrà ricevere le ali della libertà, raffigurate come nella copertina del disco da degli uccelli intrappolati tra le sbarre. Lo specchio, invece, viene interpretato come metafora nell’opera; in esso rispecchia la società, i lati opposti della realtà. Nel momento in cui si rompono, si spezza l’immagine da essa rappresentata e questo non potrà che giovare a Tommy. L’autore Pete Townshend ci ha voluto far conoscre le stagioni dell’esistenza umana, un viaggio nella psiche umana che oltrepassa il dolore e poi rinasce. Ma l’opera capolavoro degli Who non era un progetto isolato, difatti Pete Townshend aveva già iniziato a lavorare al seguito di Tommy negli anni Sessanta, ma ne accantonò l’idea nel ’71, quando una versione provvisoria dell’opera fu presentata al pubblico senza riscuotere successo; i tempi non erano ancora maturi, difatti, solo recentemente è stata ultimata. Il titolo di quest’opera è Lifehouse (Casa della Vita), viaggio apocalittico nell’ultimo giorno del 1999 all’interno di una vasta “rete globale”-The Grid (la griglia), che fa da apripista al mondo web, nel quale tecnologia e rock procedono mano nella mano verso il futuro. Tuttavia, alcune canzoni come “Baba O’Riley”, “Behind Blue Eyes”, “Won’T Get Fooled Again”, scritte originariamente per Lifehouse, furono recuperate ed inserite nello storico album “Who’s Next”.

[modifica] Note


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