Totuccio Contorno

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Salvatore Contorno , detto Totuccio, (Palermo, 20 maggio 1946) è un criminale italiano, fu membro della mafia siciliana.

Contorno, divenuto un pentito nell'ottobre del 1984, seguendo l'esempio di Tommaso Buscetta, diede informazioni dettagliate sugli affari interni a Cosa nostra.
Le sue testimonianze furono cruciali nel maxiprocesso contro la mafia siciliana a Palermo e nel processo Pizza connection a New York negli anni ottanta.

Nel 1975 Totuccio Contorno, ufficialmente di professione macellaio, fu iniziato alla famiglia mafiosa di Santa Maria di Gesù a Palermo da Stefano Bontade, un membro influente della Commissione di Cosa nostra. Contorno e Bontade erano soliti essere compagni di caccia all'inizio degli anni sessanta. Contorno divenne un soldato della "famiglia" e fu uno degli uomini fidati di Bontade. Divenne un contrabbandiere di sigarette e un trafficante di eroina. I suoi cugini, i fratelli Grado, dalla Turchia importavano morfina, che veniva raffinata in eroina nei laboratori in Sicilia. Fu coinvolto in rapine per le quali fu condannato a 22 anni di prigione.

[modifica] Seconda guerra di mafia

Nella seconda guerra di mafia tra i corleonesi e i palermitani venne assassinato Bontade, il suo capo, nell'aprile del 1981. Il 25 giugno successivo, Contorno sfuggì ad uno spettacolare agguato tesogli da un commando omicida capitanato da Pino Greco "Scarpuzzedda" e Giuseppe Lucchese (i killer preferiti dei Corleonesi) sul cavalcavia tra via Ciaculli e via Giafar. Grazie al suo proverbiale sangue freddo, Contorno riuscì ad uscirne incolume e a salvare al contempo il bambino di undici anni (un amichetto del figlio) che casualmente si trovava con lui sulla macchina. Mentre si nascondeva alle Autorità ed ai corleonesi, Contorno invia lettere anonime alla polizia, rivelando informazioni sulla mafia, sui suoi membri, le varie fazioni e le minacce che stava subendo. Il Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato Antonino Ninni Cassarà sviluppò un rapporto con Contorno come informatore, chiamandolo in codice: Fonte di Prima Luce.

Contorno fu arrestato il 23 marzo 1982 a Roma dove stava preparando l'omicidio di Giuseppe Pippo Calò, giudicato dallo stesso Contorno responsabile dell'Omicidio di Bontade. Nel suo appartamento furono ritrovati 150Kg di hashish e 2Kg di eroina. L'arresto probabilmente gli salvò la vita. Contorno infatti è stato uno dei pochi sopravvissuti della fazione perdente della seconda guerra di mafia.

[modifica] Maxiprocesso

Nella prima fase istruttoria del maxiprocesso di Palermo, Contorno rifiutò di collaborare.
Nell'ottobre del 1984 assunse invece un atteggiamento collaborativo, in concomitanza con la decisione di Tommaso Buscetta di collaborare.

Una settimana dopo furono pubblicati 127 arresti di garanzia contro i mafiosi. Contorno ricevette così uno sconto di pena di 6 anni per la sua collaborazione. Fu anche un testimone fondamentale per l'inchiesta Pizza connection. Tuttavia i guai di Contorno non terminarono: la sua condotta testarda guastò i rapporti con i servizi americani incaricati della sua protezione. Nel 1989 fu arrestato a Palermo, quando tutti pensavano che si trovasse invece in America. Nel dicembre 2004 è stato arrestato a Roma in flagranza di reato, con l'accusa di tentata estorsione.

Bibliografia

• Saverio Lodato, Trent'anni di mafia, Milano, BUR Saggi, 2006
• Saverio Lodato, La Mafia ha vinto. Intervista con Tommaso Buscetta, Milano, Mondadori, 2007