Renzo De Vecchi

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Renzo De Vecchi
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Dati biografici
Nome	Renzo De Vecchi
Nato	3 febbraio 1894 Milano
Paese
Nazionalità
Passaporto
Morto	1967
Altezza	1,63 cm
Peso	62 kg
Dati agonistici
Disciplina	Calcio
Specialità
Categoria
Record
Ranking	°
Ruolo	Terzino
Squadra	Ritirato
Ritirato
Carriera
Giovanili
Club professionistici
1909-1913	Milan	64 (7)
1913-1929	Genoa	218 (31)
Nazionale
1910-1925	Italia	43 (0)
Carriera da allenatore
Incontri disputati
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Palmarès
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito

Renzo De Vecchi (Milano, 3 febbraio 1894 – 14 maggio 1967) è stato un calciatore italiano; giocava nel ruolo di terzino.

Giocò nel Milan e nel Genoa CFC. Fu molto apprezzato nel ruolo di terzino sinistro. È da considerarsi uno dei più grandi calciatori italiani di tutti i tempi.

[modifica] Curriculum

• Giovanili

Piccolo e minuto, giocò nelle giovanili del Milan da mezz'ala sinistra, anche se all'esordio in prima squadra, avvenuto nel 1909 a soli 15 anni, già occupava il ruolo che sarà suo di terzino sinistro. Alla sua precocità e alla sua abilità è legato un curioso aneddoto, secondo il quale, rubato il pallone a quel mostro sacro del calcio milanista ed italiano degli esordi che fu Herbert Kilpin, ricevette un calcione nel sedere a rimprovero.

• La maturità calcistica

Arrivò tra le fila del Genoa (di cui diventerà un monumento) a soli 19 anni.

Era il 1913 e per il giovanissimo giocatore fu sborsata la cifra record di 24mila lire. Presto si confermò una colonna della nazionale maggiore, ed uno dei più forti giocatori italiani.

Con la maglia rossoblu De Vecchi vinse lo scudetto 1914-15 nel campionato interrotto sul finire dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale, replicando poi con i successi del 1922-23 e 1923-24.

Si ritirò dal calcio giocato al termine della stagione 1928-29, a 35 anni.

[modifica] Note tecniche

Autentico monumento del calcio italiano, fu soprannominato dai tifosi genoani "il figlio di Dio", perché così bene al pallone si giocava solo in paradiso. Comandava la difesa con autorità, mettendosi in luce per il suo tempismo sia nel gioco di testa che in quello d'anticipo, oltre ad avere un piede sinistro vellutato. Non era raro vederlo passare dalla difesa all'attacco quando c'era da recuperare un risultato. Dotato di un tiro precisissimo, De Vecchi disponeva di doti tecniche e atletiche tali che gli permettevano di ricoprire diversi ruoli. Fu senza dubbio il miglior giocatore che abbia mai vestito la casacca a quarti rossoblù, e senz'altro uno dei migliori terzini della storia del calcio italiano.

Nel Genoa giocò per 17 stagioni; giocatore correttissimo, in tutta la carriera fu espulso una sola volta, in una gara di spareggio contro la Juventus in cui l'arbitro Varisco cacciò dal campo addirittura tre genoani. In nazionale fu capitano a lungo e giocò 43 partite fino al suo addio nel 1925. Esordì il 26 maggio 1910 quando fu chiamato in nazionale come riserva e subentrò nella partita contro l'Ungheria, la seconda in assoluto degli azzurri, che ancora vestivano la maglia bianca. Rimane tuttora il più giovane esordiente in nazionale, a 16 anni, 3 mesi e 23 giorni (il primato però non è sicuro perché c'è incertezza sulla data di nascita di un altro giovane giocatore, Pietro Antonio Gavinelli). Si racconta che al momento di entrare in campo per sostituire Aldo Cevenini era così emozionato da non trovare nemmeno gli scarpini, tanto da dover calzare le scarpe da passeggio. La leggenda dice che De Vecchi mai una volta venne superato in dribbling da un avversario, e in effetti c'è una testimonianza di Della Valle, storico attaccante del Bologna, che non ebbe difficoltà a dichiarare come in decine e decine di incontri mai e poi mai gli fosse riuscito di dribblare il grande Renzo.

[modifica] Cronologia presenze e reti in Nazionale