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Pietro del Portogallo (duca di Coimbra) - Wikipedia

Pietro del Portogallo (duca di Coimbra)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Regno del Portogallo Aviz

Giovanni I
Edoardo I
Alfonso V
Giovanni II
Manuele I
Giovanni III
Sebastiano I
Enrico I
Pietro, Duca di Coimbra e Reggente del Regno.
Pietro, Duca di Coimbra e Reggente del Regno.

Pietro di Aviz o principe Pietro delle Sette Parti (del Mondo) (in portoghese: Pedro, infante de Portugal, 1º duque de Coimbra o Infante D. Pedro das Sete Partidas [do Mundo]; Lisbona9 dicembre 1392 – Vila Franca de Xira20 maggio 1449) è stato un sovrano portoghese. Primo Duca di Coimbra e reggente del regno del Portogallo dal 1439 al 1448.

Indice

[modifica] Origine familiare

Figlio quartogenito del re del Portogallo João I o Giovanni I d'Aviz (figlio del re del Portogallo Pietro I il Giustiziere e della sua amante, Teresa Lourenço, figlia di un mercante di Lisbona, Lourenço Martins, sembra di origine galiziana) e sua moglie, Filippa di Lancaster, figlia Giovanni di Gand, duca di Lancaster (figlio di Edoardo III d'Inghilterra e zio del re d'Inhilterra, Riccardo II) e di Bianca di Lancaster (1345-1369) figlia di Enrico di Grosmont, primo duca di Lancaster.

[modifica] Biografia

Pietro fu uno dei figli favoriti di suo padre, il re Giovanni I, che gli fece avere una buona educazione ed una notevole istruzione, eccezionale per i tempi in cui i grandi sovrani e feudatari erano poco istruiti se non addirittura analfabeti.
Crebbe coi suoi cinque tra fratelli e sorelle che arrivarono all'età adulta, Edoardo, Enrico, Isabella, Giovanni e Ferdinando, in un ambiente tranquillo e privo di intrighi e fu particolarmente legato a Edoardo, il futuro re del Portogallo, e Giovanni, il futuro conestabile del Portogallo (Il grande poeta portoghese, Luís de Camões, li cita nel racconto epico, I Lusiadi, come Ínclita geração).

Nell'agosto del 1415, fu al fianco del padre e dei fratelli Edoardo ed Enrico alla conquista di Ceuta, ed il giorno dopo la presa della città fu fatto cavaliere con le armi che sua madre Filippa gli aveva fatto confezionare prima di morire (19 luglio 1415).
A seguito di questa impresa gli fu conferito il ducato di Coimbra congiuntamente al fratello Enrico che ricevette il ducato di Viseu (furono i primi due ducati creati in Portogallo).

Bandiera personale di Pietro del Portogallo (duca di Coimbra) col suo motto, il misterioso: «Désir»
Bandiera personale di Pietro del Portogallo (duca di Coimbra) col suo motto, il misterioso: «Désir»

[modifica] I viaggi

Nel 1418 iniziò a viaggiare e per dieci anni visitò tutta l'Europa: incontrò Giovanni II di Castiglia a Valladolid, proseguì per l'Ungheria, dove incontrò, l'imperatore del Sacro Romano Impero, Sigismondo ed entrò al suo servizio e dopo aver combattuto contro i Turchi e partecipato alla Crociata Hussita in Boemia fu ricompensato con il ducato di Treviso in nord Italia, nel 1422.
Nel 1424 lasciò i domini dell'impero per recarsi sull'isola di Patmos, dove incontrò, Murad II, il sultano dell'Impero Ottomano, e da lì si recò a Costantinopoli, la capitale dell'Impero bizantino, che lo impressionò non ostane che la sua posizione fosse disperata di fronte ad un attacco Ottomano. Da Costantinopoli si recò in Terra Santa, passando da Alessandria e da Il Cairo.
Nel 1425 visitò la Francia occidentale, passando da Parigi, per visitare l'Università, e poi l'Inghilterra, recandosi anche all'università di Oxford.
Nel 1426, giunse nelle Fiandre e per due anni rimase alla corte del duca di Borgogna, Filippo il Buono, che era vedovo da un anno; Pietro raccomandò a Filippo la sorella Isabella, come moglie (nel 1428-1429, Filippo inviò una delegazione in Portogallo, che includeva il pittore Jan van Eyck, che fece due ritratti alla principessa Isabella, e nel 1430 furono celebrate le nozze).
Nel 1427, da Bruges, Pietro scrisse al fratello, Edoardo, futuro re del Portogallo, la famosa lettera sulla corretta amministrazione dei regni.
Nel 1428, visitò il suo ducato di Treviso e si recò nella vicina Venezia, dove incontrò il Doge della Repubblica di Venezia, Francesco Foscari, che gli donò una copia de Il Milione, scritto da Marco Polo, libro che poi donò al fratello Enrico, il Navigatore, assieme alle carte e mappe che aveva comperato e raccolto durante i suoi dieci anni di viaggio.
Da Venezia, Pietro si recò a Roma dove fu ricevuto da papa Martino V, e da lì si diresse a Barcellona, dove negoziò con Alfonso V d'Aragona il matrimonio tra suo fratello, Edoardo e la sorella di Alfonso V, Eleonora, figlia del re della corona d'Aragona e di Sicilia, Ferdinando; infine concordò il suo matrimonio con Isabella di Urgell e quindi rientrò in Portogallo dopo oltre dieci anni di viaggi molto proficui di apprendimento.

[modifica] Matrimonio e regno del fratello Edoardo

Nel 1429, Pietro sposò Isabella di Urgell e Aragona, figlia del conte Giacomo II di Urgell (uno dei cinque pretendenti alla corona d'Aragona, nel 1410, conclusosi, nel 1412, col compromesso di Caspe).

Per approfondire, vedi la voce compromesso di Caspe.

Il 14 agosto 1433, quando suo padre morì di peste, suo fratello Edoardo divenne re e Pietro assecondò il fratello nel favorire la concordia della nazione ed a proseguire la politica del padre riguardo l'esplorazione marittima dell'Africa.

Nel 1437, i suoi fratelli Enrico e Fernando, detto il Santo, persuasero il re Edoardo a lanciare un'offensiva in Marocco per ottenere una migliore base africana per la futura esplorazione dell'Atlantico e anche per compensare la perdita di importanza commerciale di Ceuta da quando era divenuta parte del regno portoghese, nel 1415. Però Giovanni, il conestabile del Portogallo e Pietro, erano contrari all'iniziativa; avrebbero preferito evitare un conflitto con il re del Marocco. I fatti dettero loro ragione. L'attacco a Tangeri ebbe successo, ma a prezzo di alte perdite umane e ben presto la città fu perduta. Il fratello più giovane, Fernando, fu catturato, tenuto in ostaggio e morì in seguito in prigionia a Fes.

[modifica] La reggenza

Suo fratello Edoardo morì di peste, nel 1438, poco dopo l'attacco a Tangeri, come i suoi genitori, prima di lui. Alla sua morte, sul trono, gli successe il figlio Alfonso V detto l'Africano, che era minorenne, quindi, sotto la reggenza della regina madre, Eleonora.
Questa decisione (testamentaria del defunto re) non piacque alla popolazione di Lisbona, che iniziò a ribellarsi, ma mentre, suo fratello, Giovanni, spegneva ogni tentativo di ribellione, Pietro raccoglieva il malcontento intorno a sé, per cui fu richiesto alle cortes di pronunciarsi sulla reggenza:

  • lasciarla ad Eleonora, appoggiata dalla maggioranza dei nobili, come da volontà testamentarie, oppure
  • darla invece a Pietro, lo zio del re, che aveva l'appoggio di una parte della nobiltà ma sopratutto della borghesia cittadina.

Le cortes (pare che Pietro riuscisse negli intrighi meglio del fratellastro, Alfonso, conte di Barcelos e futuro duca di Braganza, che appoggiava la regina madre e stava coltivando un buon rapporto col nipote Alfonso V), nel dicembre del 1439, si pronunciarono per Pietro, che ricevette l'appoggio anche del fratello Giovanni.

Nel 1442, dopo la morte di Giovanni, Pietro cercò una riconciliazione col fratellastro, Alfonso, creandolo il 30 dicembre dello stesso anno, primo duca di Braganza (che divenne così il nobile più ricco e potente del regno), mentre continuava a portare avanti una politica che soddisfaceva la borghesia cittadina e un poco meno la grande nobiltà; inoltre riprese a concede sussidi al fratello Enrico che poté continuare le spedizione per l'esplorazione dell'Atlantico.

Nel 1445, quando il rapporto tra Pietro ed Alfonso di Braganza sembrava essere migliorato, quasi normalizzato, il matrimonio tra il re, Alfonso V e Isabella di Coimbra, la figlia di Pietro, offese enormemente Alfonso di Braganza, che riteneva che il re doveva sposare una delle sue nipoti e pertanto i rapporti tra Pietro, il reggente e Alfonso di Braganza, lo zio più ascoltato da Alfonso V si guastarono in modo definitivo.

[modifica] La morte

Alfonso V, che aveva raggiunto la maggior età nel 1446, dal 9 giugno del 1448, cominciò a governare direttamente senza più bisogno della reggenza dello zio Pietro, anzi sotto l'influenza dell'altro zio, Alfonso I di Braganza, che gli suggerì di annullare tutti i provvedimenti presi da Pietro durante la reggenza. Cosa che Alfonso V fece il 15 settembre creando malumore in Pietro.
Alfonso di Braganza, ora principale consigliere del re, cominciò a mettere in giro la voce che Pietro non condividendo le posizione del re fosse un ribelle e nel 1449, lo fece dichiarare apertamente un ribelle, facendo precipitare gli eventi che portarono alla rottura che sfociò in una guerra aperta, che vide Pietro alleato del proprio figlio, Pietro di Coimbra nuovo conestabile del Portogallo, contro Alfonso di Braganza ed il re Alfonso V, che si concluse con la battaglia d'Alfarrobeira, nelle vicinanze di Vila Franca de Xira, dove il duca di Coimbra perse la vita ed il figlio, il conestabile del Portogallo, dovette lasciare il Portogallo e andare in esilio in Castiglia (riuscì ad entrare in possesso dei titoli e dei feudi del padre solo dopo il 1454, anno in cui si riappacificò col re Alfonso V).
Sulla morte di Pietro vi è ancor oggi incertezza sul fatto che Pietro forse non morì durante il combattimento ma fu assassinato da uno dei suoi stessi uomini.

Con la morte di Pietro il regno del Portogallo cadde sotto l'influenza di Alfonso di Braganza, che aveva più potere del re e lo esercitò sino all'anno della sua morte (1461), mentre la figura di Pietro fu riabilitata dal nipote, Giovanni II del Portogallo, tredicesimo re del Portogallo, che citò spesso il nonno Pietro e perseguitò la casa di Braganza, forse anche perché aveva determinato la morte del più grande dei principi della Ínclita geração.

[modifica] Curiosità

Il soprannome Infante D. Pedro das Sete Partidas [do Mundo] gli fu attribuito per i suoi numerosi viaggi al di fuori dei confini portoghesi, infatti ha il significato di: principe Pietro delle sette parti (del mondo), cioè ha conosciuto praticamente tutto il mondo.

[modifica] Discendenza

Dalla moglie Isabella, Pietro ebbe sei figli:

  • Pietro di Coimbra (1429-1466), conestabile del Portogallo e re della corona d'Aragona
  • Giovanni di Coimbra (1431-1457), sposò Carlotta di Lusignano, erede del trono di Cipro
  • Isabella di Coimbra (1432-1455), regina del Portogallo, moglie di Alfonso V
  • Giacomo di Coimbra (1434-1459), cardinale e arcivescovo di Lisbona
  • Beatrice di Coimbra (1435-1462), sposò Adolfo di Clèves, signore di Ravenstein
  • Filippa di Coimbra (1437-1493), si occupò del nipote, Giovanni II del Portogallo, facendogli da seconda madre.

[modifica] Voci correlate

[modifica] Bibliografia

  • Edgar Prestage, Il Portogallo nel medioevo, in Cambridge University Press - Storia del mondo medievale, vol. VII, pp. 576-610, Garzanti, 1999
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