Pegasus (Cavalieri dello zodiaco)

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	« Vi sento talmente vicini, è così strano e insieme inebriante sapersi a tal punto uniti nella lotta, le stelle che agiscono perché la pace trionfi hanno operato il miracolo, 5 amici che hanno sempre creduto nella giustizia sono ora una cosa sola, le stelle uniranno anche le nostre auree cosmiche in un'unica sfavillante costellazione, per la pace... tutti insieme... amici! »
	(Pegasus durante la battaglia contro Gemini, episodio n°73)

Pegasus (天馬星座の星矢, Pegasus no Seiya^?), nella traduzione del manga Seiya di Pegasus, è un personaggio dell'anime e manga I Cavalieri dello zodiaco. È un Cavaliere di bronzo, appartenente alla costellazione del Pegaso.

Il suo nome originale in giapponese significa "freccia del cielo", ovvero "stella cadente".

Indice 1 Personaggio 2 Carattere 3 Armatura 4 La fonte del grande valore di Pegasus 5 Curiosità

[modifica] Personaggio

Pegasus è il primo dei cinque Cavalieri di bronzo protagonisti che compare nel manga, ed è il personaggio chiave dell'intera opera: è lui che riesce sempre a sconfiggere il nemico di turno, da Phoenix a Gemini, da Nettuno agli avversari affrontati nei primi quattro film. È anche il primo che sia riuscito ad acquisire il "settimo senso" (nella lotta alle dodici case contro Toro) e l'"ottavo senso" (per riuscire a raggiungere il mondo dei morti di Hades). Durante la saga di Hades, viene quasi ucciso dal dio, ma si salva, rimanendo però in coma, da cui si risveglia durante il quinto film, quello di Artemide. Al pari degli altri cavalieri, è orfano, e l'unico suo parente conosciuto è la sorella Patricia (Seika nel manga), che lui sospetta essere Castalia, la sua maestra, ma che poi, durante la serie di Hades, viene proprio da quest'ultima ritrovata.

Ha instaurato un profondo rapporto di amicizia con gli altri Cavalieri di bronzo (Sirio, Crystal, Andromeda e Phoenix) e c'è un'attrazione reciproca tra lui e Lady Isabel mai esplicitata chiaramente, anche perché ci sono almeno altre due spasimanti di Pegasus: Lania, una ragazza che stava con lui all'orfanotrofio, e Tisifone, acerrima nemica che si innamora di lui e lo salva in svariate occasioni; è molto testardo, e più volte, per questo motivo, ha rischiato la vita, ma ha anche salvato la Terra.

[modifica] Carattere

	« Non sottovalutare Pegasus, Mylock. Deve ancora nascere chi lo batterà. »
	(Lady Isabel)

Pegasus a livello caratteriale risponde abbastanza perfettamente ai canoni dei protagonisti tipici degli anime e manga giapponesi. Testardo, caparbio e molto simile ad un classico teenager giapponese, è meno intuitivo dei compagni ma per sorte o forza di carattere, è sempre l'ultimo ad arrendersi e sempre lui a sconfiggere il nemico finale di ogni serie.

Tende sempre a fare un po' lo sbruffone (soprattutto all'inizio di ogni avventura contro il primo nemico che incontra) ma col passare del tempo prende sempre più seriamente il suo ruolo da Cavaliere a protezione della dea Atena. Infatti all'inizio il suo unico obiettivo è quello di indossare l'armatura per uno scopo personale, trovare la sorella perduta, in seguito però si mette al servizio di Atena anteponendo la salvezza della dea, che rappresenta la giustizia e la salvezza della umanità in Terra, ai suoi scopi privati.

[modifica] Armatura

Note
L'armatura di Pegasus si è da sempre trovata in Grecia, almeno fino a quando Pegasus non la vince diventandone il legittimo proprietario, portandola con sè fino in Giappone. Non presenta particolari caratteristiche in quanto non ha doti uniche come le vestigia di Phoenix, Sirio, Cristal o Andromeda.

Alla fine della battaglia alle 12 Case l'armatura di Pegasus è forse quella che subisce più cambiamenti tra le 5 dei Cavalieri di Bronzo, divenendo Pegasus di Fuoco grazie al sangue donato da Ioria.

Danni
I primi danni subiti risalgno allo scontro contro Sirio, durante il quale sia l'elmo che il bracciale sinistro subiscono gravi danni, in seguito ai quali l'armatura muore. Dopo la prima riparazione del Grande Mur, nell'anime la Cloth rimane esteticamente uguale anche se aumenta in resistenza. In seguito si rompe il bracciale destro durante la caduta nello scontro contro Damian che però si ripara da solo dopo poco tempo. Durante i vari scontri con gli altri Cavalieri d'argento subisce altri danni, anche se esteticamente non si notano, venendo nuovamente riparata da Mur alla prima Casa, il quale ne aumenta ancora la resistenza. Alla fine della Corsa alle 12 Case, la corazza è in briciole ma rinasce grazie al sangue dei Cavalieri d'oro con nuovo aspetto. Nel corso della battaglia con Nettuno l'armatura subisce pesanti danni, che nella serie di Hades verranno cancellati dalla nuova forma assunta grazie al sangue di Atena.

Colore
Nel manga l'armatura si presenta sempre monocromatica di colore azzurro-bianco, similmente come le vestigia del Cigno, nell'anime invece presenta principalmente una colorazione argentata/bianca, con bordature rosse e le decorazioni gialle e nere. In seguito nelle versioni successive si perdono i bordi rossi, rimangono però le parti gialle e gli occhi rossi di Pegaso sul diadema.

Differenze

• 1a versione - Nell'anime la parte superiore dell'armatura in quanto a percentuale di corpo coperta ricalca abbastanza fedelmente l'originale della versione cartacea: l'elmo è però completo e i coprispalle sono più grandi, i bracciali sono uguali tra loro mentre nel manga il destro era differente dal sinistro poiché proveniva dalla coda della forma animale dell'armatura (nell'anime la coda non viene utilizzata come parte dell'armatura del Cavaliere, diventando quindi un pezzo in più), il pettorale non presenta invece differenze. Sotto la cintura è dotata di frange, a differenza della versione originale che appariva maggiormente decorata ma senza frangiatura. Gli schinieri coprono completamente le gambe, superando anche le ginocchia, in netto contrasto con il manga dove le gambe restano completamente scoperte, ad eccezione di due piccole ginocchiere. Nell'anime quindi inizialmente l'armatura protegge una grande percentuale del corpo del Cavaliere, la parte meno coperta è soltanto il petto, dove il pettorale protegge giusto la zona del cuore.

[modifica] La fonte del grande valore di Pegasus

Pegasus non è il più forte dei 5 cavalieri di bronzo nel senso letterale del termine, infatti molte volte nell'anime lo si vede in difficoltà con nemici che poi saranno sconfitti da altri, coadiuvato e sostenuto dai suoi amici, tanto per citare qualche esempio possiamo ricordare:

• la battaglia con Virgo in cui rimane a terra privo di sensi (episodi n°56);
• lo scontro con Scorpio in cui cadde insieme a Sirio dopo aver ricevuto la cuspide scalatta (episodio n° 60);
• l'episodio con Megres di Asgard in cui venne rinchiuso in una teca di ametista (episodio n°88);
• cade nella dimensione oscura e si salva solo grazie alla parte buona di Arles;

Ciò che contraddistingue Pegasus è che ne fa la punta di diamante del gruppo dei 5 bronze saint è la forza che trae dai legami di amicizia e lealtà che lo unisce agli altri cavalieri e a Lady Isabel; è dotato di una incredibile forza di volontà che lo sorregge, non si abbatte mai a differenza degli altri cavalieri, e riesce ad essere ironico anche nei momenti di maggiore difficoltà, gli altri cavalieri di bronzo lo ammirano per questo e nonostante sia il più giovane lo considerano il loro leader, colui che riesce ad infondere in loro il coraggio con il solo esempio. E' attraverso questo legame che i 5 cavalieri di bronzo possono unire i loro cosmi in uno solo, Pegasus riesce a contenere in sè il potere degli altri 4 cavalieri più il suo e ad usarlo per rinforzarsi e per continuare la battaglia contro i nemici. Il nemico finale infatti, rimane sempre impressionato e intimorito dall'unione dei cosmi dei 5 cavalieri di Atena, che in Pegasus riescono a convogliare una forza tale da esplodere in un intero universo e combattere come fossero un unico cavaliere. E' il legame dell'amicizia, quindi, il segreto del potere di Pegasus, la fonte ultima da cui trae la forza necessaria per affrontare le difficoltà estreme. E' da ricordare la commovente scena dell'episodio 72 nell'anime: Pegasus ormai privo dei 5 sensi, stremato e debole sulle scalinate della stanza di Arles vicino alla statua di Atena, sentì dapprima la voce di Andromeda e poi quella degli altri cavalieri, tutti ormai caduti, che lo esortavano ad andare avanti e a non aver paura di proseguire; quì Pegasus che credeva di essere rimasto solo viene guidato così dalle voci dei suoi amici verso la statua della Dea Atena per salvare la vita di Lady Isabel; e quindi oltre la morte, oltre lo stremo delle forze, oltre il dolore e la perdita fisica dei compagni di battaglia, l'amicizia diviene il potere superiore che permette di vincere le forze oscure e che permette agli eroi protagonisti di salvare la giustizia ed l'umanità dalle forze del male.

[modifica] Curiosità

• Nella versione italiana dell'anime, Pegasus "cita" più volte noti poeti italiani: ad esempio, nell'episodio 11 I cavalieri neri, cita il verso finale del sonetto Alla sera di Ugo Foscolo (..."spirto guerrier ch'entro mi rugge").