Operazione Bagration
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Operazione Bagration | |||||||
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Parte della seconda guerra mondiale | |||||||
Il Fronte Orientale al tempo dell'Operazione Bagration. |
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Schieramenti | |||||||
Germania | Unione Sovietica | ||||||
Comandanti | |||||||
Ernst Busch | Alexsandr Vasilevsky, Georgy Zhukov | ||||||
Effettivi | |||||||
800.000 uomini | 1.700.000 uomini | ||||||
Perdite | |||||||
300.000 morti, 600.000 feriti o dispersi, 116.000 prigionieri |
ca 60,000 morti,110,000 feriti,dispersi o malati |
Fronte Orientale (1941-45) |
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Barbarossa – Białystok-Minsk – Silberfuchs – Smolensk – Uman – 1ª Kiev – Odessa – Leningrado – Tifone – 1ª Rostov – Mosca – Toropets-Kholm – Sebastopoli – 1a-Rzhev-Vyazma – Slavjansk – 2ª Kharkov – Operazione Blu – 1ª Voronezh – Caucaso – Stalingrado – Velikiye Luki – Urano – 2ª Rzhev-Sychevka – Saturno – Krasny Bor – Operazione Spark – 3ª Kharkov – Kursk – Belgorod – 4ª Kharkov – Korsun – 2a-Kiev – Kamenets-Podolsky – Narva – Crimea – Târgul Frumos – Bagration – Lvov-Sandomierz – Romania – Debrecen – Baltico – Budapest – Vistola-Oder – Balaton – Berlino – Halbe – Praga |
Operazione Bagration (in russo: Oперация Багратион, Operatsiya Bagration) fu il nome in codice dato dallo stato maggiore sovietico all'offensiva sviluppata nel corso dell'estate del 1944 dall'Armata rossa in Bielorussia e nella Polonia orientale che portò alla completa disfatta delle forze dell'Asse in tali regioni: le operazioni militari ebbero inizio il 22 giugno 1944 e terminarono il 1° agosto, anche se l'esercito sovietico continuò a conquistare posizioni sino al 27 agosto, o secondo alcuni storici, sino al 19[citazione necessaria].
Indice |
[modifica] Le forze contrapposte
I sovietici, in vantaggio numerico, schieravano sul campo le seguenti forze:
- 31.000 cannoni e mortai;
- 5.200 carri e cannoni semoventi cingolati;
- 6.000 aerei;
I tedeschi avevano a disposizione le seguenti forze:
- 37 divisioni, di cui solo 28 di primo impiego;
- 400 mezzi cingolati;
- 40 aerei, successivamente portati a 100;
Le Divisioni Sovietiche erano composte da circa 10.000 uomini; quelle tedesche erano incomplete a causa delle perdite subite nella guerra di posizione sostenuta nel corso dell'ultimo anno di guerra, e dovuta alla presenza di piazzeforti (la cui costruzione fu decisa da Adolf Hitler) che mise i tedeschi nell'impossibilità di muoversi e quindi di sfruttare agilmente le forze disponibili.
[modifica] Svolgimento dell'offensiva
Il 22 giugno 1944 Bagramian e Ivan Danilovic Cerniakovskij (1906 - 18 febbraio 1945) attaccarono il Gruppo d'armate Centro e in meno di 48 ore distrussero la resistenza tedesca della III armata intorno a Vitebsk, inoltre la VI divisione si dissolse di fronte all'attacco sovietico.
Al LIII corpo d'armata, che era la guarnigione di Vitebsk, Hitler proibì di ritirarsi, così quando questo il 27 giugno si arrese aveva solo 200 uomini, di cui 180 feriti. Secondo il comunicato sovietico, i vincitori trovarono nella sacca 20.000 cadaveri e fecero tra il 25 e il 27 giugno 10.000 prigionieri, così non pare un miracolo che ne rimanessero 200. Nella parte opposta della Bielorussia lo svolgimento delle operazioni non andò meglio per i tedeschi, anzi, andò peggio.
Il generale Rokossovskij (1895 - 1968) il 24 giugno partì all'offensiva per conquistare Bobrujsk, difesa dal XXXV corpo d'armata. Dopo tre giorni di accaniti combattimenti il generale sovietico ruppe le resistenze e tra la sera del 27 e il mattino del 28 giugno accerchiò i tedeschi, che in numero di 16.000 si arresero il 29 giugno, lasciando nella sacca 18.000 cadaveri. Le forze tedesche rimaste tentarono di sfuggire ai sovietici, ma si pose loro l'ostacolo della Beresina e dei numerosi caccia sovietici, così che dei 100.000 uomini che avevano tentato la fuga, ne sopravvissero solo 30.000. Inoltre la VI divisione fanteria venne distrutta a Mogilev e la XII a Orsha, il XII, XXVII e XXXIX corpo d'armata vennero accerchiati vicino Minsk il 3 luglio e il giorno stesso la città venne liberata. Dopo numerosi tentativi, il 6 luglio i tedeschi, in numero di circa 50.000, riuscirono a uscire dalla sacca, ma i 3 giorni di circondamento erano coistati loro 40.000 morti e 15.000 prigionieri. L'8 luglio l'ultima "sacca mobile" si arrese alle linee russe con 17.000 uomini, dopo aver esaurito tutte le munizioni.
Lo stesso giorno un comunicato sovietico annunciò che i tedeschi avevano perso 200.000 morti e 85.000 prigionieri in 16 giorni. Paul Carell (1911 - 1997) affermò che il Gruppo d'armate Centro perse tra 350.000 e 400.000 uomini, fra morti, feriti e dispersi, ai quali vanno aggiunti 80.000-90.000 soldati arresisi. Il disastro della Bielorussia era stato dunque peggiore di quello di Stalingrado, tanto più che che quando Paulus si arrese il secondo fronte era solo una lontana minaccia per il Terzo Reich.
[modifica] I tedeschi in difficoltà
Dopo questo considerevole successo Bagramian, Cernakovskij, Rokossovskij e Saharov sfruttarono la vittoria di Minsk e nelle successive tre settimane fecero un'avanzata media tra 15 e 25 chilometri al giorno. I generali tedeschi riuscirono a convincere Hitler a non far fare più piazzeforti e così i tedeschi subirono meno perdite, ma a prezzo di sacrifici territoriali:
- 13 luglio: Cernakovskij prende Vilnius
- 14 luglio: Rokossovskij si impadronisce di Pinsk
- 16 luglio: Cerniakovskij passa io Niemen e Saharov occupa Grodno
- 18 luglio: Rokossovskij passa la frontiera polacco-sovietica degli accordi di Teheran
- 23 luglio: libera Lublino
- 27 luglio: Saharov prende Bialystok
- 28 luglio: Rokossovskij prende Brest-Litowsk
- 31 luglio: si trova a Praga
- 1 agosto: Cerniakosskij raggiunge Kalvarija
- 2 agosto: Kaunus cade in suo possesso
Per giunta il 13 luglio i sovietici cominciarono un'altra offensiva e accerchiarono il XIII corpo d'armata intorno a Lemberg e Brody il 15 luglio. Il 23 luglio i tedeschi si arresero in numero di 17.000 e i vincitori contarono 30.000 morti nella sacca. Tra il 28 e il 31 luglio i sovietici coprirono la distanza di 195 chilometri e sul I fronte d'Ucraina di 200.
E il 25 luglio un comunicato sovietico annunciava che i tedeschi avevano perso dal 22 giugno 380.000 morti e 155.000 prigionieri. Queste cifre sono in estremis accettabili ma i 2.700 carri armati distrutti o catturati corrispondenti all'effettivo di 17 divisioni lo sono molto di meno.
[modifica] Arresto dell'offensiva
Ciò non toglie che a volo d'uccello si misurino non meno di 400 chilometri tra Vitebsk e Kaunas, 650 tra Orsa e Varsavia e 310 tra Luck e Sandomierz. Significa che l'offensiva era arrivata al punto di esaurimento strategico. Le truppe sovietche erano stremate per la lunga avanzata e avevano perso molti uomini tra morti, feriti e dispersi, circa 700.000.
Così verso il 10 agosto le truppe tedesche inflissero una dura sconfitta alla II armata sovietica, che le costò 3.000 morti e 6.000 prigionieri. I sovietici inoltre vennero respinti su tutti i fronti e subirono dure perdite, così si può dire che al 16 agosto la situazione era stabilizzata.
In quegli stessi giorni scoppiò l'insurrezione di Varsavia (1 agosto) e le truppe sovietiche non aiutarono i polacchi, malgrado si trovassero a 30-50 chilometri da Varsavia, perché, come riporta lo storico militare David Glantz, ciò avrebbe significato un masiccio riordinamento delle truppe, con il conseguente indebolimento delle principali battaglie contro i tedeschi. Josif Stalin inoltre non era favorevole all'insurrezione, che faceva riferimento all'area politica del governo polacco in esilio a Londra e lasciò le esauste truppe sovietiche a riorganizzarsi per riprendere l'offensiva in seguito. Inoltre ostacolò attivamente i tentativi di aiuto inglesi ed americani agli insorti polacchi.
Le perdite da ambo le parti sono difficili da calcolare. I sovietici persero circa 770.000 uomini tra morti e feriti tra il 22 giugno e il 14 agosto 1944, fino a quando cioè cacciarono i tedeschi da ogni lembo del suolo russo. Si sa che dal 1 giugno al 30 agosto, cioè in 3 mesi, i tedeschi persero 916.860 uomini tra morti feriti e dispersi e dal 22 giugno al 14 agosto dovettero subire perdite di circa 700.000 uomini, quasi come i sovietici. Alcuni sostengono che i sovietici ebbero 243.000 morti e 850.000 feriti e dispersi, mentre i tedeschi 215.000 morti e 600.000 feriti e dispersi. Stalin disse invece che erano stati uccisi oltre 400.000 tedeschi, e ne erano stati fatti prigionieri 180.000, ma non parlò delle perdite sovietiche. Con questa offensiva il Gruppo d'armate Centro venne annientato.