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Medioevo extraeuropeo - Wikipedia

Medioevo extraeuropeo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Indice

[modifica] Fine del mondo classico (400-600 d.c. c.a. )

Vaste confederazioni di popoli pastori nomadi attaccano quasi simultaneamente i grandi imperi eurasiatici che si estendevano senza soluzione di continuità dall’Atlantico al Mare della Cina. Mentre gli Unni Neri funestarono l’Europa, gli Unni bianchi o Eftaliti attaccarono la Persia e l'India.

In India abbatterono l'Impero della casata dei Gupta, mentre in Persia uccisero l’Imperatore sasanide, senza distruggere l'impero persiano.

Sul fronte cinese gli Hsiung-nu, un gruppo di popolazioni mongole aventi la stessa matrice degli Unni, insieme con altre a loro affini, devastarono la Cina a nord del Fiume Azzurro creando un susseguirsi di effimere dinastie e staterelli indipendenti in un clima di completa anarchia.

Più tardi i turchi di Toba-Wei imposero sulla Cina settentrionale il proprio dominio dal quale sorse la dinastia T’ang.

Il Tibet raggiunse l’unità nel 607.

Mappa delle civiltà nell'820 d.C
Mappa delle civiltà nell'820 d.C

[modifica] Periodo classico in America (300-900 d.c.)

Intorno al 600 le civiltà mesoamericane pre-azteche ebbero il loro massimo splendore.

I Maya videro fiorire le città-stato dello Yucatan, in particolare Chichen-Itza, raggiungendo un livello di sviluppo paragonabile a quello dell’Antico Egitto e di gran lunga superiore a quello europeo medievale grazie all’agricoltura prospera e al commercio intenso.

Eccellevano in astronomia e in matematica riuscendo ad elaborare concetti moderni come l’uso dello zero e a calcolare esattamente la durata dell’anno solare. Erigevano imponenti edifici in pietra legati alla religione. Intrattenevano forti contatti con altre civiltà avanzate del Messico per l’esportazione di ceramiche.

I Zapotechi ei Olmechi costituirono stati indipendenti rientranti sotto l’inflenza della civiltà di Teotihuacan, città grandiosa che basava la sua ricchezza sul commercio di ossidiana.

Contemporaneamente in Perù nascono due Imperi che unificano una miriade di piccole entità politiche e che si spartiscono il dominio sulle Ande. Pur non intrattenendo rapporti diretti con altre civiltà americane raggiungono un livello evolutivo simile a quello messicano.

Sotto l’influenza messicana, gruppi di indiani come gli Hopewell si organizzano in comunità agricole di coltivatori di mais sulla vastissima area dall’Atlantico alle Montagne Rocciose. Le restanti parti dell’America settentrionale e l’Argentina restano popolate da raccoglitori, cacciatori e pescatori mentre in questo periodo l’agricoltura viene introdotta in Brasile e nei Caraibi.

[modifica] America pre-colombiana

Nel II millennio gli Amerindi godevano di un livello di sviluppo assai differente, nel Nordamerica orientale e in gran parte del Sudamerica l’agricoltura era sviluppata, nell'Amazzonia, nel Chaco e nelle zone sub-artiche vivevano ancora cacciatori nomadi neolitici. Su tutti i popoli sovrastavano gli Imperi degli Inca e degli Aztechi, che raggiunsero l’apogeo alla fine del XV secolo.

Gli Aztechi provenivano da Nord e si rifugiarono su un isola del lago Texcoco la futura capitale Tecnochitlan. Fondarono un vasto Impero che comprendeva tutto il Messico centrale, grazie ad un potentissimo esercito, alleandosi prima con gli Stati più forti contro i deboli poi sottomettendo anche gli alleati. Alle tribù conquistate consentivano il mantenimento delle tradizioni ma imponevano pesanti tributi che se non pagati causavano spietate repressioni. Malgrado la ricchezza non conoscevano né la ruota né la scrittura. Venivano sacrificate in riti sanguinosi alla divinità oltre 50.000 persone all’anno.

Gli Incas accrebbero il loro potere sulle altre popolazioni nel XV secolo quando arrivarono a costituire un Impero che comprendeva Perù, Ecuador, Bolivia, Cile settentrionale ed Argentina settentrionale. Dalla capitale Cuzco si esercitava un rigido controllo sulle province grazie ad una solida burocrazia, ad una religione di stato, ad un forte esercito ed ad una rete di comunicazioni che attraversava tutto l’Impero. L’accrescimento finale potrò ad un insostenibile sforzo per le istituzioni ed all’arrivo di Pizarro era scoppiata una guerra civile che aveva diviso il territorio in due parti.

[modifica] Gli stati africani fino al 1500

L’area mediterranea e sahariana è attraversata dalle carovane arabe che diffondono la fede islamica e nel Maghreb (Africa nord-occidentale) si formano i solidi Imperi musulmani degli Almohadi e degli Almoravidi.

Lungo il corso del Niger si susseguono grandi stati che sorgono grazie al forte impulso del commercio tran-sahariano, sono potenti regni celebri in tutto l’Islam e la Cristianità per la loro ricchezza dovuta all’abbondanza di miniere aurifere. Le capitali sono immense città dotate di mura possenti dove si affollano mercanti di ogni nazionalità. Timbuktu e Djennè sono sedi di rinomate università che attirano studiosi e letterati da tutto il mondo.

Il Ghana dal 700 al 1000 vive l’età dell’oro del medioevo africano, l'Impero del Mali fondato circa nel 1200 sottomette tutta l’Africa occidentale, il Songhai nasce al termine di questo periodo.

Nel nord della Nigeria fioriscono le città-stato degli Haussa e nel Ciad il regno Kanem.

Ai confini delle foreste nigeriane vicine alle coste le tribù si organizzano per formare i cosiddetti “stati delle foreste” come il Benin, l’Oyo e l’Akan intorno al 1300.

Nel Sudan e in Etiopia resistono alla diffusione dell’Islam alcuni regni cristiani.

Il regno cristiano di Axum che in passato dominava il Mar Rosso ma dopo la distruzione della sua flotta ad opera dei musulmani si ritira verso l’interno.

La penetrazione musulmana sulle coste dell’Oceano Indiano inizialmente si limita a delle stazioni commerciali fino al Mozambico, che diventano poi vere e proprie colonie formando un area commerciale comprendente le zone affacciate sull'Oceano Indiano.

Nell'interno dell'Africa centrale e meridionale si fondono diversi popoli di agricoltori di origine bantu e creano sviluppati stati centralizzati in Congo e nello Zimbabwe, produttore di oro, portando le tecniche di lavorazione del ferro a sud.

[modifica] L’Oceania prima dell’arrivo degli Europei

Gli aborigeni sono già da tempo penetrati verso l’interno dell'Australia sfruttando le ricche risorse che offre il sottosuolo. Ai primi pionieri che sbarcarono sul continente si contavano oltre 300.000 aborigeni divisi in ben 500 tribù.

I colonizzatori polinesiani giunsero sulle isole neozelandesi intorno all'850 provenienti probabilmente dalle isole Marchesi, al centro del Pacifico. Come in Australia, le aree dei primi insediamenti erano circoscritte alle coste orientali. Le ricchezze delle pianure spinsero a sfruttare intensamente anche l’entroterra, e tra il 1100 e il 1300 vaste zone dell’Isola del Sud divennero terreno di caccia dei Maori.

Nel 1300 venne completata la colonizzazione di tutte le isole del Pacifico.

[modifica] India (600-1500 d.c.)

Durante il medioevo indiano nella regione si diffusero le tre grandi religioni asiatiche: buddismo, induismo e islamismo. Nonostante i disordini politici si vide inoltre un’alta fioritura civile nelle arti, nella letteratura e nella filosofia.

Nel VII secolo, dopo la caduta dell'Impero Gupta, il re-guerriero Sri-Harsha riuscì a unificare la valle del Gange in un unico regno.

Lotte intestine per il controllo delle pianure settentrionali portarono l'India a dividersi in tre regni, in conflitto perenne con le altre popolazioni locali e con gli Arabi.

Nell'XI secolo i Cola riunirono le turbolente regioni meridionali e gli imperi musulmani fecero continue incursioni nell’India occidentale.

I Mongoli guidati da Gengiz Khan e dai discendenti invasero l’India a più riprese dal XIII secolo al XV secolo Nel XIII secolo il Sultanato di Delhi della dinastia Mogul divenne la maggiore entità politica dell’India e la sua supremazia consolidò il dominio islamico che rimase tale fino alla conquista inglese.

[modifica] Cina, Corea e Giappone prima dei Mongoli

La dinastia Sui riunifica il paese e si esce dal Medioevo cinese caratterizzato da invasioni e crisi politiche

Sotto la dinastia T’ang una Cina burocraticamente efficiente, fortemente centralizzata e decisamente cosmopolita allargò i suoi confini al Vietnam e alla Corea, respinse gli attacchi dei nomadi e fondò protettorati in Asia centrale fino Samarcanda. Nel 751 presso Talas gli Arabi sconfissero gli eserciti cinesi fissando i rispettivi confini. Nel paese si formò una rete di città-mercato.

L’influenza culturale cinese si estese in Giappone, in Manciuria e in Corea dove sorsero stati autonomi basati sulle istituzioni cinesi.

La Corea, resasi indipendente dalla Cina finisce sotto il controllo dello stato Silla.

Il Giappone costituisce un forte regno centralizzato delle dinastie Yamato.

Al crollo dello stato T’ang si sostituì la dinastia Sung, più chiusa e diffidente della precedente. Perse tutti i territori esterni alla Cina Propria e subì continue pressioni nemiche ma godette di una ineguagliabile prosperità economica e culturale. Si diffuse l’istruzione, la stampa, il teatro, la capitale divenne la maggiore metropoli mondiale e fiorirono l’agricoltura e le industrie. Si tramutò in una potenza marittima civile e militare.

Dal 618 al 1278 la Cina era immensamente più popolosa, ricca e progredita dell’Europa contemporanea; per tutto questo periodo fu la massima potenza mondiale e la sua civiltà fu la più splendida mai esistita.

Nella Cina settentrionale intorno al 1150 si formano regni cino-barbarici. I Sung si ritirano oltre lo Yang-Tze.

Nel 1279 i Mongoli invasero la Cina. L’occupazione causò immensi danni, la popolazione fu decimata e il commercio sconvolto. Kubilay Khan fonda la dinastia a Yuan e stabilisce la capitale a Pechino. Di lui ce ne parla Marco Polo nel Milione.

[modifica] L’asia sud-orientale

Il sud-est asiatico medioevale fu caratterizzato dalla comparsa di numerose entità politiche che si spartirono la regione anche se in molte zone dove erano presenti minoranze etniche o tribù isolate.

Il Vietnam settentrionale fu cinese sotto i T’ang ma quando si rese indipendente come Dai Viet annesse anche la parte meridionale controllata dal Champa.

La Cambogia fu soggetta al dominio delle città-tempio dei Khmer.

Il Siam o Thailandia fu invaso dai popoli Thai e poi cadde sotto i Birmani.

Nella Malacca e nella Sumatra si formarono Sultanati di mercanti islamici che diffusero la religione in Indonesia.

[modifica] La Cina sotto i Ming (1368-1644 d.c.)

La dinastia nacque da una rivolta popolare contro gli occupanti Mongoli. Per tutto il XIV secolo i Ming si impegnarono a ripristinare l’economia disastrata dai Mongoli. Fu caratterizzata dell’avversione verso il commercio e dalla centralità dell’agricoltura in mano ai piccoli proprietari. L’esercito contava 1 milione di uomini sotto Yongle, l’ultimo imperatore che adottò una politica estera aggressiva.

Tra il 1405 ed il 1433 Zheng He compì 7 spedizioni oltremare fino al Capo di Buona Speranza e forse anche all'America. Nonostante l’abbandono delle innovazioni dei Sung all’inizio della dinastia la Cina era ancora la nazione più avanzata al mondo.

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