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Joe D'Amato - Wikipedia

Joe D'Amato

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Joe D'Amato
Joe D'Amato
« Quello che noi abbiamo sempre cercato di fare è stato dare al pubblico quello che il pubblico voleva. Con passione ed entusiasmo. E senza un filo d'ipocrisia »
(Joe D'Amato)

Joe D'Amato, pseudonimo di Aristide Massaccesi (Roma15 dicembre 1936 – Roma23 gennaio 1999), è stato un regista, sceneggiatore, attore e direttore della fotografia, nonché produttore cinematografico italiano.

Numeri alla mano, può essere considerato il regista italiano più prolifico di sempre: oltre 200 film diretti, prodotti e fotografati. Ha sperimentato ogni genere possibile e ha contribuito ad inventarne di nuovi.

È noto per aver contaminato più generi nei suoi film, come il porno con l'horror, l'erotico con il thriller e lo spaghetti-western con la commedia e per aver diretto quasi tutti i film della serie erotica Emanuelle nera, interpretata da Laura Gemser. È considerato un regista di culto tra i fans del cinema horror, per aver diretto alcuni film splatter ed esagerati come Antropophagus, Buio Omega e Rosso sangue.

Nell'ultima fase della sua carriera si dedicò totalmente ai film pornografici, divenendo uno dei più conosciuti e apprezzati registi del genere.[1] Il suo Sesso nero, girato nel 1978 ma uscito nelle sale cinematografiche nel 1980, è considerato il primo film pornografico italiano.[1]

In suo onore ogni anno viene riproposto il "Joe D'Amato Horror Film Festival". Il regista ha anche utilizzato altri pseudonimi: Michael Wotruba, Peter Newton, Kevin Mancuso, John Larson, David Hills, Robert Yip.

Nel 1999 la rivista Nocturno ha prodotto un documentario sul suo lavoro, intitolato Joe D'Amato-Totally uncut, diretto da Roger Fratter.

Nel 2006 la prestigiosa Cinémathèque Française omaggiò il regista, proiettando le copie restaurate di Sesso nero e Antropophagus.[2]

Indice

[modifica] Biografia

[modifica] Gli inizi

Joe D'Amato iniziò a lavorare nel mondo del cinema a 14 anni, aiutando Eugenio Bava, padre di Mario Bava, nella realizzazione dei titoli di testa di alcuni film.

La sua carriera come direttore della fotografia iniziò nel 1951, a soli 15 anni, con il film E' l'amore che mi rovina diretto da Mario Soldati. Continuò a fare questo lavoro e fotografò tra gli altri film come Ercole al centro della terra di Mario Bava, Brucia ragazzo, brucia di Fernando Di Leo, Cosa avete fatto a Solange? di Massimo Dallamano e Paranoia di Umberto Lenzi. Come aiuto regista ha collaborato con registi quali Jean Luc Godard, per Il disprezzo, nel 1963.

[modifica] Le prime regie

Solo nel 1972 si decise a dirigere un film: Scansati... a Trinità arriva Eldorado, spaghetti-western comico, che però risulta firmato dal produttore Diego Spataro. Lo stesso vale per gli altri due film successivi. D'Amato appare nei titoli come direttore della fotografia o come sceneggiatore, ma non come regista. D'Amato in varie interviste rivelò che quella di non firmare film di diverso genere era una sua scelta, per non bruciarsi troppo velocemente la carriera.[1]

Il primo film sicuramente diretto da D'Amato è Sollazzevoli storie di mogli gaudenti e mariti penitenti - Decameron nº 69, un decamerotico del 1972.[1] Dopo un altro film di questo genere diresse nel 1973 il film di guerra Eroi all'inferno, quindi il peplum La rivolta delle gladiatrici, prodotto da Roger Corman e interpretato da Pam Grier.

Lo stesso anno D'Amato diresse l'unico film firmato col suo vero nome: La morte ha sorriso all'assassino, interpretato da Klaus Kinski, considerato un horror interessante[1] con alcune scene erotiche. Dopo questo film diresse Giubbe rosse, un western classico interpretato da Fabio Testi, che è il primo film firmato con lo pseudonimo Joe D'Amato, che fu un'idea del produttore Ermanno Donati.

Nel 1975 diresse Emanuelle e Françoise - Le sorelline, considerato uno dei suoi migliori film[1], un thriller erotico con alcune scene di cannibalismo.

Una scena di Emanuelle e Françoise - Le sorelline
Una scena di Emanuelle e Françoise - Le sorelline

[modifica] La serie Emanuelle nera

Nel 1976 D'Amato diresse Emanuelle nera - Orient Reportage, considerato il vero sequel di Emanuelle nera, diretto da Adalberto Albertini nel 1975. (Emanuelle e Françoise-Le sorelline, nonostante il titolo, non ha niente a che fare con la serie). Fu il primo film della serie diretto da D'Amato, che in seguito diresse altri quattro film e fece divenire la serie di successo.[1]

Qui il regista incontrò l'attrice indonesiana Laura Gemser, e iniziò con essa un duraturo sodalizio. Gli Emanuelle nera erano ispirati all'Emmanuelle francese, solo che il nome era scritto con una sola emme e la protagonista era una bella fotoreporter di colore. Questi film erano un misto di avventura, erotico e addirittura in un caso anche di cannibal movie, ed erano girati in location esotiche. I film hanno avuto un gran successo e sono stati scritti dalla giornalista Maria Pia Fusco e dal regista Piero Vivarelli. La serie ufficiale comprende nove film, D'Amato diresse Emanuelle in America, dove ci sono delle agghiaccianti scene di snuff movie scambiate all'epoca per vere, e alcuni inserti hard; Emanuelle e gli ultimi cannibali, dove Emanuelle ha a che fare addirittura con i cannibali; Emanuelle: perché violenza alle donne? che narra tra l'altro della tratta delle bianche, infine La via della prostituzione sempre sull'argomento prostituzione.

Una scena di Emanuelle: perché violenza alle donne?
Una scena di Emanuelle: perché violenza alle donne?

[modifica] Il periodo erotico-esotico

Nel 1978 D'Amato girò nell'isola di Santo Domingo l'action Duri a morire, interpretato da Luc Merenda.

Nello stesso anno, sempre a Santo Domingo, girò anche Sesso nero che pero' fu distribuito nelle sale cinematografiche nel 1980, e Papaya dei Caraibi, film erotico che diede inizio al cosiddetto "periodo erotico-esotico" del regista.

Tra il 1978 e il 1981 D'Amato girò infatti otto film erotici sovente contaminati con l'horror, lanciando questo genere che ha la caratteristica di girare film erotici in ambienti molto esotici come i Caraibi. In particolare D'Amato diresse una serie di film ambientati a Santo Domingo, con attori locali - lanciò tra l'altro l'attrice Lucia Ramirez - e un budget minimo. Questi film avevano anche inserti hard, girati da Mark Shanon, Lucia Ramirez e Annj Goren.

Papaya dei Caraibi è il primo di essi, e presenta tutte le caratteristiche dei film successivi: l'ambientazione esotica, l'erotismo misto all'horror e una particolare attenzione per i riti vudù tipici dei luoghi. Anche la storia verrà ripresa negli altri film.

Dopo l'uscita di Papaya dei Caraibi, il produttore Franco Gastaldi commissionò a D'Amato quattro film erotici-hard da girare a Santo Domingo. D'Amato girò quindi uno dietro l'altro Orgasmo nero, che lanciò Lucia Ramirez, Le notti erotiche dei morti viventi, un horror-porno considerato il suo film più curioso e delirante,[1] Porno Holocaust, altra commistione tra horror e porno, Hard Sensation, un thriller porno, Porno esotic love, riedizione in chiave hard di Eva nera, diretto dal regista nel 1976 e Paradiso blu, interpretato dalla figlia di Ingmar Bergman, Ann Bergman, che firmò anche la regia per motivi economici.[1]

[modifica] Gli horror

Una scena di Antropophagus
Una scena di Antropophagus

D'Amato è famoso anche per aver girato un pugno di horror molto splatter. Antropophagus è un cannibal movie metropolitano, con scene insostenibili (come un feto divorato che fu scambiato all'epoca per una scena snuff,[1] ed è diventato un cult per gli amanti del genere, tanto da essere stato rifatto dal regista tedesco Andreas Schnaas con il titolo Antropophagus 2000 nel 1999. Anche Buio omega (che mostra un cuore addentato) e Rosso sangue, film noto soprattutto per la scena della babysitter infilata in un forno e lasciata cuocere, sono divenuti film di culto per le loro scene estreme e scioccanti.

Horror possono essere considerati anche Caligola, la storia mai raccontata, versione hard della storia del noto imperatore romano e Le notti erotiche dei morti viventi, in cui ci sono zombi e scene hard.

Il regista tornò a questo genere solo alla fine della sua carriera, con Frankenstein 2000 - Ritorno dalla morte, girato nel 1992.

[modifica] I fantasy

D'Amato diresse anche questo genere di film, con la trilogia di Ator, ispirata a Conan il barbaro e composta da Ator l'invincibile, La vendetta di Ator e Ator III - The Hobgoblin, e Anno 2020 - I gladiatori del futuro, curioso misto di western e fantasy.

[modifica] I porno

Il rapporto tra Joe D'Amato e il cinema pornografico iniziò nel 1976, quando per Emanuelle in America girò degli inserti hard interpretati da Marina Frajese e Rick Martino. Il film, pero', in Italia uscì in versione soft mentre all'estero uscì in versione hard. Solo nel 2004 uscì anche in Italia un DVD con la versione integrale del film. Stessa sorte anche per Emanuelle nera: perché violenza alle donne?.

Nel 1978 D'Amato girò il suo primo film pornografico, che è considerato anche il primo film hard italiano: Sesso nero. In quegli anni D'Amato contaminò il porno con vari generi, quindi scene hard sono presenti anche in Porno Holocaust, Caligola, la storia mai raccontata, Hard Sensation e Le notti erotiche dei morti viventi. Tuttavia questi film erano appunto una contaminazione di vari generi, con storie horror o thriller.

Il primo film totalmente hard di D'Amato risale al 1993, quando girò ben cinque hard: Rosa, Il labirinto dei sensi, Chinese Kamasutra, Aladin e I racconti della camera rossa. Dopo il 1993, la produzione di D'Amato fu dedicata totalmente al cinema pornografico, girando film dalla trama strutturata e rivisitando in chiave hard vari generi o epoche: tra i titoli più curiosi sono degni di nota Il marchese De Sade, Marco Polo e la storia mai raccontata, Tarzan 2, Le intoccabili e Robin Hood - La leggenda sexy.

Gli hard di D'Amato furono interpretati dalle più note star del genere, come Rocco Siffredi, Selen, Eva Henger e Erika Bella.

Nel 1997 D'Amato girò il thriller erotico La jena, quindi ritornò al porno. Il suo ultimo film fu Showgirl. Morì il 23 gennaio 1999, a causa di un attacco di cuore.

[modifica] La Filmirage

D'Amato nella seconda metà degli anni ottanta fondò una sua casa di produzione, la Filmirage, specializzata in film horror e thriller, girati per la maggior parte negli Stati Uniti.

Con la Filmirage D'Amato ha contribuito a scoprire nuovi registi come Michele Soavi, e a rilanciare vecchi maestri come Lucio Fulci e Umberto Lenzi.

[modifica] Filmografia (parziale)

[modifica] Note

  1. ^ a b c d e f g h i j Gordiano Lupi. Erotismo, orrore e pornografia secondo Joe D'Amato. Roma, Mondo Ignoto, 2004. ISBN 88-89084-49-9.
  2. ^ Nocturno alla Cinémathèque, scheda disponibile qui; ultimo accesso il 7 novembre 2007.

[modifica] Bibliografia

  • Gordiano Lupi. Erotismo, orrore e pornografia secondo Joe D'Amato. Roma, Mondo Ignoto, 2004. ISBN 88-89084-49-9

[modifica] Voci correlate

[modifica] Collegamenti esterni

Gli erotici-esotici di Joe D'Amato
Film Papaya dei Caraibi | Sesso nero | Orgasmo nero | Le notti erotiche dei morti viventi | Porno Holocaust | Hard Sensation | Porno esotic love | Paradiso blu
Gli horror di Joe D'Amato
Film La morte ha sorriso all'assassino | Emanuelle e gli ultimi cannibali | Buio Omega | Antropophagus | Le notti erotiche dei morti viventi | Porno Holocaust | Rosso sangue | Caligola, la storia mai raccontata | Frankenstein 2000 - Ritorno dalla morte
La serie di Emanuelle nera
Serie ufficiale: Emanuelle nera | Emanuelle nera - Orient Reportage | Emanuelle in America | Emanuelle nera 2 | Emanuelle: perché violenza alle donne? | Emanuelle e gli ultimi cannibali | La via della prostituzione | Violenza in un carcere femminile | Blade Violent - I violenti
Serie non ufficiale: Velluto nero | Emanuelle bianca e nera | Suor Emanuelle | Le notti porno del mondo
Portale cinemaProgetto cinemaLaura GemserJoe D'AmatoBruno Mattei


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