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Gran Premio d'Italia 1978 - Wikipedia

Gran Premio d'Italia 1978

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Bandiera dell'Italia   Gran Premio d'Italia 1978
Dettagli
311° GP del Campionato Mondiale di Formula 1
Gara 14 di 16 della Stagione 1978
Data 10 settembre, 1978
Nome ufficiale XLIX Gran Premio d'Italia
Circuito Monza
Percorso 5.800 km /
Distanza 40[1] giri, 232.000[2] km /
Tempo Soleggiato
Gara
Pole position Giro più veloce
Bandiera degli Stati Uniti Mario Andretti Bandiera degli Stati Uniti Mario Andretti
Lotus
1:37.520
Lotus
1:38.230
(nel giro 33 di 40)

Podio
1.
Bandiera dell'Austria Niki Lauda
Brabham
2.
Bandiera del Regno Unito John Watson
Brabham
3.
Bandiera dell'Argentina Carlos Reutemann
Ferrari


Indice

[modifica] Commento

Il gran premio d'Italia 1978 fu caratterizzato da un grave incidente alla partenza. Per i postumi di questo incidente il pilota svedese Ronnie Peterson perderà la vita.


Si muove il mercato piloti con Carlos Reutemann che firma per la Lotus e Ronnie Peterson che si accorda per sostitire James Hunt in McLaren.

Gimax, al secolo Carlo Franchi, trova un volante alla Surtees così come Alberto Colombo che viene iscritto sulla seconda Merzario. Così ben 5 piloti italiani prendono parte alle prove. Curiosa la vicenda di Harald Ertl. Iscritto dalla Ensign non si prequalificherà. Viene ingaggiato poco dopo dalla ATS per sostituire Jochen Mass. Anche questa volta però fallirà la qualificazione.


Mario Andretti conquista la solita pole davanti però a Gilles Villeneuve e non al solito Peterson (lo svedese è quinto). Terzo è Jean-Pierre Jabouille con una Renault che pian piano sta migliorando le prestazioni. In seconda fila c'è anche Niki Lauda.

Durante il warm-up Ronnie Peterson danneggia la sua Lotus, rendendola inutilizzabile per la gara. Per partecipare allora gli viene affidata il muletto, una Lotus 78, sulla quale viene montato il motore della vettura incidentata. Al termine del giro di formazione lo svedese rientra ai box per alcuni inconvenienti all’alimentazione ma viene rimandato in pista poco dopo.

Il via viene dato con le vetture che in fondo allo schieramento non sono ancora del tutto ferme sugli stalli di partenza. Alla variante Goodyear, vero e proprio imbuto, arriva primo Gilles Villeneuve seguito da Niki Lauda, Andretti, Jean-Pierre Jabouille, John Watson, Alan Jones, Jacques Laffite, Jody Scheckter e Riccardo Patrese.

Dietro si scatena un incidente che coinvolge dieci vetture. È lungo il lavoro dei commissari di pista per pulire il tracciato dai detriti. Quando si decide di ripartire Jody Scheckter fa sbattere la sua Wolf contro le barriere alla seconda di Lesmo. Il pilota è per fortuna incolume ma viene perduto altro tempo al fine di riparare il guardrail.

Si riparte alle 18:15, e la gara viene ridotta a soli 40 giri a causa dell'oscurità. Nuova partenza: Villeneuve e Andretti anticipano lo starter e guidano il gruppo seguiti ora da Jabouille, Lauda, Reutemann e Jones. Il motore turbo della Renault cede al sesto giro, mentre Watson risale fino alla quinta posizione dopo 9 giri.

La direzione di gara, dopo aver visionato le immagini della partenza, decide di penalizzare Villeneuve e Andretti di un minuto per partenza anticipata. Ora perciò è Lauda a condurre (anche se di fatto è terzo dietro ai due penalizzati) davanti a Reutemann, Watson e Alan Jones.

Al giro 18 Riccardo Patrese e Jacques Laffite superano Jones ma il padovano si ritira dieci giri dopo col motore rotto. Tre giri dopo Watson supera Carlos Reutemann mentre Jones è costretto a fermarsi per cambiare i pneumatici.

Quando mancano 5 giri al termine Andretti passa Villeneuve e taglia il traguardo davanti al canadese; in classifica i due, penalizzati, sono effettivamente sesto e settimo. Vince così Lauda davanti a Watson, Reutemann, Laffite, Patrick Tambay e, appunto, Andretti e Villeneuve.

La Brabham coglie una doppietta che mancava da quattro stagioni (Gran Premio degli Stati Uniti 1974, Carlos Reutemann primo, Carlos Pace secondo). Dodicesima e ultima vittoria per una vettura motorizzata Alfa Romeo. Per Mario Andretti la certezza matematica del titolo iridato nel giorno più amaro.

[modifica] L'incidente di Ronnie Peterson

Ronnie Peterson parte male, forse il motore nell'incidente della mattina ha imbarcato sabbia, e viene intruppato nel gruppone, cui gli ultimi sono partiti praticamente lanciati. All'altezza della chicane Hunt e Peterson, affiancati in quel momento, vengono a contatto. La Lotus dello svedese sbanda senza più controllo e va ad urtare il guardrail che è posto all’imbocco del vecchio anello ad alta velocità. La Lotus esplode e si ferma in mezzo la pista. Ben dieci vetture rimangono coinvolte nei tamponamenti che si verificano nel frattempo. Inizialmente la responsabilità dell'accaduto viene attribuita a Riccardo Patrese che sarà anche costretto a saltare il gran premio di Watkins Glen. Successivamente il pilota padovano sarà completamente riabilitato, non ravvedendosi nella sua condotta in gara nessun errore.

Il caos che si verifica in pista è notevole, tanto da rallentare anche l'arrivo dei soccorsi. Peterson ha delle brutte fratture agli arti inferiori ma è ancora cosciente. Vittorio Brambilla, colpito al capo da un pneumatico perso da qualche vettura, viene trasportato all'ospedale in condizioni critiche.

Lo svedese perirà invece il giorno seguente a causa di un'embolia gassosa. Non fu mai chiarito, tra l'altro, se fu proprio l'embolia a causare la morte del pilota svedese o l'imperizia dei medici nell'eliminarla (si disse che, nel tentativo di asportarla, causarono una gravissima emorragia che avrebbe potuto condurre alle fatali complicazioni).

A seguito dell'incidente di Peterson la Svezia vieterà sul suo territorio gare di Formula 1.

[modifica] Classifica

Pos No Pilota Costruttore Giri Tempo/Ritiro Pos. Griglia Punti
1 1 Bandiera dell'Austria Niki Lauda Brabham-Alfa Romeo 40 1:07:04.54 4 9
2 2 Bandiera del Regno Unito John Watson Brabham-Alfa Romeo 40 +1.48 7 6
3 11 Bandiera dell'Argentina Carlos Reutemann Ferrari 40 +20.47 11 4
4 26 Bandiera della Francia Jacques Laffite Ligier-Matra 40 +37.53 8 3
5 8 Bandiera della Francia Patrick Tambay McLaren-Ford 40 +40.39 19 2
6 5 Bandiera degli Stati Uniti Mario Andretti[3] Lotus-Ford 40 +46.33 1 1
7 12 Bandiera del Canada Gilles Villeneuve[4] Ferrari 40 +48.48 2
8 14 Bandiera del Brasile Emerson Fittipaldi Fittipaldi-Ford 40 +55.24 13
9 29 Bandiera del Brasile Nelson Piquet McLaren-Ford 40 +1:06.83 24
10 22 Bandiera dell'Irlanda Derek Daly Ensign-Ford 40 +1:09.11 18
11 4 Bandiera della Francia Patrick Depailler Tyrrell-Ford 40 +1:16.57 16
12 20 Jody Scheckter Wolf-Ford 39 +1 Giro 9
13 27 Bandiera dell'Australia Alan Jones Williams-Ford 39 +1 Giro 6
14 33 Bandiera dell'Italia Bruno Giacomelli McLaren-Ford 39 +1 Giro 20
NC 17 Bandiera della Svizzera Clay Regazzoni Shadow-Ford 33 +7 Giri 15
Ret 35 Bandiera dell'Italia Riccardo Patrese Arrows-Ford 28 Motore 12
Ret 7 Bandiera del Regno Unito James Hunt McLaren-Ford 19 Distributore 10
Ret 37 Bandiera dell'Italia Arturo Merzario Merzario-Ford 14 Motore 22
Ret 15 Bandiera della Francia Jean-Pierre Jabouille Renault 6 Motore 3
Ret 6 Bandiera della Svezia Ronnie Peterson Lotus-Ford 0 Incidente mortale 5
Ret 3 Bandiera della Francia Didier Pironi Tyrrell-Ford 0 Incidente 14
Ret 16 Bandiera della Germania Hans Joachim Stuck Shadow-Ford 0 Incidente 17
Ret 30 Bandiera degli Stati Uniti Brett Lunger McLaren-Ford 0 Incidente 21
Ret 19 Bandiera dell'Italia Vittorio Brambilla Surtees-Ford 0 Incidente 23
DNQ 25 Bandiera del Messico Hector Rebaque Lotus-Ford
DNQ 10 Bandiera dell'Austria Harald Ertl[5] ATS-Ford
DNQ 9 Bandiera dei Paesi Bassi Michael Bleekemolen ATS-Ford
DNQ 18 Bandiera dell'Italia Gimax Surtees-Ford
DNPQ 23 Bandiera dell'Austria Harald Ertl Ensign-Ford
DNPQ 32 Bandiera della Finlandia Keke Rosberg Wolf-Ford
DNPQ 36 Bandiera della Germania Rolf Stommelen Arrows-Ford
DNPQ 38 Bandiera dell'Italia Alberto Colombo Merzario-Ford

[modifica] Classifiche

[modifica] Costruttori

* Team Punti
1 Bandiera del Regno Unito Lotus-Ford[7] 86
2 Bandiera del Regno Unito Brabham-Alfa Romeo 53
3 Bandiera dell'Italia Ferrari 40
4 Bandiera del Regno Unito Tyrrell -Ford 36
5 Bandiera della Francia Ligier-Matra 19
6 Bandiera del Brasile Fittipaldi-Ford 15
7 Bandiera del Canada Wolf-Ford 14
8 Bandiera del Regno Unito McLaren-Ford 14
9 Bandiera del Regno Unito Arrows-Ford 8
10 Bandiera degli Stati Uniti Shadow-Ford 6
11 Bandiera del Regno Unito Williams-Ford 5
12 Bandiera del Regno Unito Surtees-Ford 1

[modifica] Per Paese

* Paese Punti
1 bandiera Francia 65
2 bandiera Stati Uniti d'America 64
3 bandiera Svezia 51
4 bandiera Austria 44
5 bandiera Argentina 35
6 bandiera Regno Unito 33
7 bandiera Brasile 15
8 Sud Africa 14
9 bandiera Italia 9
10 bandiera Canada 8
11 bandiera Australia 5
12 bandiera Svizzera 4
13 Germania Ovest 2
14 bandiera Messico 1

[modifica] Note

Salvo indicazioni diverse le classifiche sono tratte da Sito di The Official Formula 1

  1. ^ Corsa prevista su 52 giri, ridotta a causa del ritardo dovuto agli incidenti.
  2. ^ Previsti inizialmente 301,600 Km.
  3. ^ Giunto primo viene poi penalizzato di un minuto per partenza anticipata.
  4. ^ Giunto secondo viene poi penalizzato di un minuto per partenza anticipata.
  5. ^ Ertl iscritto dalla Ensign viene poi ingaggiato dalla ATS per sostituire Jochen Mass.
  6. ^ Matematicamente campione del mondo piloti per la stagione 1978.
  7. ^ Già matematicamente campione del mondo costruttori per la stagione 1978.
Gara precedente:
Gran Premio d'Olanda 1978
FIA Formula 1 Campionato Mondiale
Formula 1 stagione 1978
Gara successiva:
Gran Premio degli Stati Uniti-Est 1978

Gara precedente:
Gran Premio d'Italia 1977
Gran Premio d'Italia Gara successiva:
Gran Premio d'Italia 1979


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