Ford DLD
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Con il nome Ford DLD si intende una famiglia di motori diesel per uso automobilistico prodotti a partire dal 2001 dalla sussidiaria tedesca della Casa automobilistica statunitense Ford. Gran parte di questi motori sono stati sviluppati in joint-venture con il gruppo automobilistico francese PSA.
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[modifica] Caratteristiche e versioni
I motori DLD fanno parte di un programma di rinnovamento della gamma motoristica fissato dalla Ford tedesca alla fine degli anni '90. Tale programma mirava alla realizzazione di nuovi motori a gasolio di fascia media per equipaggiare i propri modelli di segmento B, C e D.
Per contenere i costi di produzione, la Ford si è accordata con il Gruppo PSA, anch'esso con un progetto analogo in cantiere. Tale accordo prevedeva l'inizio di una joint-venture per la produzione di nuovi motori. Una gran parte di tale programma di rimodernamento sarebbe passata proprio attraverso tale joint-venture. Un'altra parte, invece, prevedeva l'evoluzione di un motore già esistente.
Da tale progetto nacquero i motori DLD, disponibili da 1.4, 1.6 e 1.8 litri. Tali motori prevedevano l'adozione della tecnologia common rail.
Tali motori hanno esordito nel 2001. Parte di questi motori, ossia quelli nati dalla joint-venture con il Gruppo PSA, sono stati montati tra l'altro anche su modelli Peugeot e Citroën.
L'architettura generale dei motori DLD prevede 4 cilindri in linea. Per il resto presentano svariate differenze tra di loro.
I motori DLD sono entrati a far parte di una più ampia famiglia di motori Ford, denominata Duratorq, della quale fanno parte tra l'altro anche altri motori sviluppati anch'essi in joint-venture proprio con il Gruppo PSA.
Di seguito vengono descritte le caratteristiche delle tre varianti.
[modifica] DLD-414 e DLD-416
Si tratta dei due motori progettati e sviluppati in joint-venture con il Gruppo PSA. Sono due motori rispettivamente da 1.4 ed 1.6 litri, realizzati interamente in lega di alluminio e disponibili in varie versioni. Sono stati montati su svariati modelli Ford, Mazda, Peugeot e Citroën. Presso il Gruppo PSA, tali motori hanno preso la sigla DV.
Per approfondire, vedi la voce PSA DV. |
[modifica] DLD-418
E' il motore più grande dei tre, ed è stato l'unico a non essere sviluppato in joint-venture con il Gruppo PSA. Con gli altri due motori non ha infatti alcuna parentela costruttiva, ma piuttosto si tratta d un'evoluzione del precedente 1.8 turbodiesel denominato Endura-D. In ogni caso, alla Ford si è comunque deciso di annettere tale versione nella famiglia dei motori DLD. Dal punto di vista dimensionale, il nuovo motore riprende le misure dell'unità Endura-D. Vengono mantenute quindi le misure di alesaggio e corsa, pari ad 82.5x85 mm, e quindi anche la cilindrata di 1753 cc.
Al contrario dei due motori più piccoli, il motore DLD-418 è realizzato interamente in ghisa, proprio come l'unità che l'ha preceduto. Il monoblocco è stato però irrigidito, così come le bielle. Inoltre, i pistoni sono stati dotati di un sistema di raffreddamento dedicato. Ed ancora, l'albero motore ha ricevuto nuovi cuscinetti ed un volano bi-massa per meglio smorzare le vibrazioni. Oltre a ciò, il sistema di lubrificazione ha ricevuto un nuovo radiatore per lo smaltimento del calore accumulato dall'olio durante il suo tragitto.
Ma le novità di rilievo non sono finite qui: rispetto al motore Endura-D cambia soprattutto il sistema di alimentazione, che ora è di tipo ad iniezione diretta common rail, con centralina di gestione progettata dalla Lucas e sviluppata dalla Delphi, in grado di immettere gasolio nei cilindri ad una pressione di 1400 bar.
Come nel 1.8 che lo ha preceduto, il DLD-418 ha la distribuzione di tipo monoalbero in testa con due valvole per cilindro.
La sovralimentazione è affidata ad un turbocompressore Garrett a geometria variabile. Il propulsore DLD-418 è stato proposto in più varianti, le cui caratteristiche ed applicazioni sono descritte di seguito.
[modifica] Versione da 115 CV
E' stata la prima versione di questo motore ad esordire. La potenza massima raggiunge i 115 CV a 3800 giri/min, mentre la coppia massima raggiunge i 250 Nm a 1850 giri/min, che possono diventare quasi 280 per alcuni secondi grazie ad un dispositivo di overboost. Questa unità è stata prodotta dal 2001 al 2004, ed ha trovato applicazione sulle Ford Focus 1.8 TDCi 115CV prodotte in quel periodo.
A partire dal 2005 quest'unità è stata aggiornata, lasciando invariata la potenza massima, ma migliorando l'erogazione di coppia, che ha raggiunto così i 280 Nm senza bisogno di overboost. In tale configurazione, il motore è stato montato su:
- Ford Focus Mk2 1.8 TDCi 115CV (dal 2005);
- Ford C-Max 1.8 TDCi (2005-07).
[modifica] Versione da 100 CV
Nel 2002, un anno dopo l'esordio della versione da 115 CV, è stata proposta anche una versione depotenziata, la cui potenza massima raggiungeva solo 100 CV a 3850 giri/min, con 240 Nm di coppia massima a 1750 giri/min. Questo propulsore è stato montato fino al 2004 sulle Ford Focus 1.8 TDCi 100CV.
[modifica] Altre versioni
Poco tempo dopo l'introduzione della versione da 100 CV, ne è stata lanciata una ancora più depotenziata, poiché raggiungeva 90 CV di potenza massima a 4000 giri/min, con una coppia massima di 220 Nm a 1700 giri/min. Questa unità motrice è stata montata sul Ford Tourneo 1.8 TDCi 90CV prodotto a partire dal 2003. Per tale modello, in seguito, sarebbero nate altre due varianti di tale motore, rispettivamente da 75 e 110 CV.
In alcuni mercati (ma non in Italia) nel 2006 è stato ripreso il 1.8 TDCi da 100 CV, ma aggiornato in modo da erogare 280 Nm di coppia massima. Tale propulsore è stato montato sulle Mondeo 1.8 TDCi e Galaxy 1.8 TDCi destinate a tali mercati. Per questi modelli e per le Ford S-Max, sempre in alcuni mercati (e sempre non in quello italiano), è stato proposta una variante da 125 CV e 320 Nm di coppia massima.