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Fine dei giorni - Wikipedia

Fine dei giorni

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« Come la folgore viene da oriente e brilla fino a occidente, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo»
« Nessuno vi inganni in alcun modo! Prima infatti dovrà avvenire l'apostasia e dovrà essere rivelato l'uomo iniquo, il figlio della perdizione, colui che si contrappone e s'innalza sopra ogni essere che viene detto "dio" o è oggetto di culto, fino a sedere nel tempio di D-o, additando se stesso come dio" »

Le credenze riguardanti la fine del mondo, note nell'ambito delle tre religioni abramitiche come fine dei giorni o tempo della fine (in inglese End Times o End of Days) epoca storica prospettata in molti testi apocalittici, usualmente si riferisce alle idee escatologiche presenti nei testi sacri del Giudaismo, Cristianesimo ed Islam. Il Tempo della Fine è spesso, ma non sempre, descritto come un tempo di tribolazione che precede la venuta di una figura messianica.

In senso più ampio, numerose religioni e tradizioni di fede hanno idee escatologiche sulla "Fine del Mondo o sulla fine dell'era corrente".

Sacrilegi contro tutte le religioni abramitiche all'interno della Cupola della Roccia - terza moschea più sacra per l'Islam, attigua alla Moschea al-Aqsa sul Monte del Tempio di Gerusalemme - secondo l'Apocalisse decreterebbero l'avvicinarsi della Battaglia di Armageddon.
Sacrilegi contro tutte le religioni abramitiche all'interno della Cupola della Roccia - terza moschea più sacra per l'Islam, attigua alla Moschea al-Aqsa sul Monte del Tempio di Gerusalemme - secondo l'Apocalisse decreterebbero l'avvicinarsi della Battaglia di Armageddon.

Indice

[modifica] Religioni abramiche

[modifica] Giudaismo

Nel giudaismo, il "Tempo della Fine" viene abitualmente chiamato anche la Fine dei Giorni (aharit ha-yamim, אחרית הימים), una frase che appare parecchie volte nella Tanakh. Anche se l'idea delle tribolazioni messianiche ha una posizione prominente nel pensiero giudaico, non è un processo immutabile isolato nella sua essenza, ma viene piuttosto associato ad un'immagine di redenzione senza sofferenza. Le due immagini sono a volte viste come la dicotomia di due diversi futuri possibili per Israele.

La "Fine dei Giorni" nella escatologia giudaica comprende una serie di temi interconnessi:

  • Messianismo giudaico
  • Il Mondo a Venire (Olam ha-Ba), un termine ambiguo che può riferirsi all'aldilà, al regno messianico sul mondo, oppure alla vita dei resuscitati.

Eventi tumultuosi rovesceranno il vecchio ordine mondiale, creando un ordine nuovo nel quale Dio viene universalmente riconosciuto come il governante di ogni cosa e di ogni persona. Uno dei saggi del Talmud dice, "Lasciate la fine dei giorni venire, anche se Io non vivrò per vederli", dal momento che il mondo sarà colmo di ogni possibile conflitto e sofferenza.

Nel Talmud, nel trattato di Avodah Zarah, a pagina 9A, si afferma che il mondo come lo conosciamo esisterà soltanto per seimila anni. Il calendario ebraico (luach) funziona completamente sull'assunto che quel tempo cominci con l'atto stesso della creazione di Adamo, l'uomo primigenio. Molte persone (specialmente Giudei conservatori ed i Giudei riformati oltre ad alcuni cristiani) pensano che gli anni della Torah, o Bibbia ebraica, siano soltanto simbolici. Secondo agli antichi insegnamenti giudaici, sostenuti anche dagli odierni ebrei ortodossi, gli anni sono da considerare letteralmente e consistentemente nel tempo, di 24 ore al giorno e per una media di 365 giorni all'anno. Calibrazioni accurate vengono eseguite con gli anni mancanti, per rendere conto della differenza tra il calendario lunare ed il calendario solare, dal momento che il calendario ebraico si basa su entrambi i sistemi. Dunque l'anno 2007 equivale a 5767 anni ebraici dalla creazione dell'uomo sul calendario ebraico attuale. In base a questo calcolo, la fine dei giorni avverrebbe poco prima o durante l'anno 2240 (Anno 6000 del calendario ebraico).

[modifica] Fine dei tempi nella visione giudaica

Secondo la tradizione giudaica, quelli in vita durante i tempi della fine vedranno:

  1. La riunione degli ebrei dispersi nella realtà geografica d'Israele,
  2. La disfatta di tutti i nemici di Israele,
  3. La ricostruzione dell'edificio (oppure il miracoloso riposizionamento per intervento divino) del terzo tempio ebraico di Gerusalemme e la restaurazione delle offerte sacrificali e del sacerdozio nel tempio,
  4. Il ritorno in vita dei morti (in ebraico techiat hameitim), oppure la Risurrezione intesa in qualche modo.
  5. Ad un certo punto, il Messia degli ebrei dovrebbe comparire, ed essere unto dagli alti sacerdoti come il Re di Israele. Lui dividerà i giudei di Israele nello loro suddivisioni tribali ancestrali nella terra promessa. Durante questo tempo, Gog, re di Magog, attaccherà Israele. Quali siano le nazioni di Gog e Magog risulta molto vago, praticamente indefinito. Magog combatterà una grande battaglia, nella quale molti moriranno in entrambi gli schieramenti, ma Dio interverrà a salvare i Giudei. Questa battaglia viene definita l'Armageddon. Dopo aver annientato questo suo nemico finale una volta e per tutte, in perfetto accordo alla costruzione di un mondo perfetto, Dio vieterà ed impedirà ogni forma malvagità dall'esistenza umana. Dopo l'anno 6000 (nel calendario ebraico), il settimo milennio sarà un era di santità, tranquillità, vita spirituale, e pace universale, era denominata dagli ebrei Olam Haba ("Mondo Futuro"), dove tutte le persone avranno una conoscenza diretta di Dio."

"Tutto Israele ha una porzione nel mondo a venire." (Talmud Sanhedrin 10:1) nel Ramban, lo scrittore Nachmanades interpreta il "mondo che verrà" come il bene ultimo e lo scopo della creazione. Dunque Nachmanades sostiene che il concetto del "mondo che verrà" in realtà si riferisca alla risurrezione dei morti. Un evento che dovrebbe accadere dopo l'avvenuto inizio dell'Era messianica. Nel libro del Ramban si legge che tutto il popolo d'Israele, tutti gli ebrei di tutti i secoli, includendo i suoi peccatori, avrà una porzione in questo periodo di risurrezione. (dalla Tzemach Tzedek, Derech Mitzvosecha, Legge di Tzitzis).

[modifica] Cristianesimo

Alcuni cristiani del I secolo erano convinti che la fine del mondo sarebbe venuta durante le loro vite, dal momento che Gesù (nella parabola delle vergini e le lampade) aveva insegnato ai suoi seguaci, di state allerta, mantenersi nella giustizia divina e vegliare ad ogni momento della propria vita. Quando i convertiti di San Paolo a Tessalonica vennero perseguitati dall'Impero Romano, essi pensarono che la fine dei tempi fosse arrivata (vedi II Tessalonicesi capitolo 2). Questa convinzione si era dissipata molto attorno all'anno 90 d.C., quando i cristiani commentavano tra di loro: "Abbiamo sentito queste cose riguardo alla [fine del mondo] sin dai giorni dei nostri padri, e guardate, siamo cresciuti fino a diventare anziani e nulla di questo ci è successo".[1]

Molti studiosi del cristianesimo ritengono che i libri dell'Apocalisse di Giovanni e del Vangelo di Giovanni siano stati scritti almeno un decennio dopo la distruzione operata dalle legioni romane dell'Imperatore Tito del secondo Tempio di Gerusalemme, ed il saccheggio e seconda diaspora degli ebrei, iniziato nell'anno 70 d.C. Questa convinzione è diffusa specialmente tra coloro che sostengono il dispensalismo (la credenza dominante tra la maggioranza degli evangelici americani). Ma alcuni studiosi dentro la cristianità divergono su questa opinione (vedi Preterismo) ed un grande dibattito si è sviluppato negli Stati Uniti in seguito alla pubblicazione del libro Before Jerusalem Fell (EN) , dell'americano Kenneth Gentry (EN) , che basandosi su scavi archeologici e su testi antichi (includendo lo stesso Libro della Rivelazione) sostiene che il libro dell'Apocalisse di Giovanni venne scritto durante il regno dell'imperatore romano Lucio Domizio Enobarbo, meglio noto come Nerone, attorno all'anno 60 d.C.

Studiosi più conservatori di solito collocano la stesura dei vangeli sinottici prima della caduta di Gerusalemme. Alcuni cristiani liberali pensano che la scrittura degli altri tre vangeli sinottici siano da datare a dopo la caduta di Gerusalemme. Paul Barnett un teologo australiano di Sydney, mette in discussione queste opinioni e situa il vangelo di Giovanni ad una data ancora anteriore.

[modifica] Cattolicesimo

I cattolici fanno riferimento al 25° capitolo del Vangelo di Matteo, nel versetto dove Gesù Cristo afferma che "nessuno conosce l'ora o il giorno," eccetto il Padre. Mentre alcuni credono che la predizione delle date o dei tempi sia futile, altri credono che Gesù abbia anticipato i segni che indicherebbero che "la fine dei giorni" si avvicina. Alcuni di questi segni includono disastri naturali, rivolte civili, ed ogni genere di inconsueta catastrofe della massima entità. Del tempo preciso, comunque, Gesù accenna soltanto che verrà come un "ladro nella notte."

Secondo il Catechismo della Chiesa Cattolica, le credenze cattoliche attorno al "tempo della fine" vengono espresse nella Professione di Fede, il Credo.[2]

[modifica] Protestantesimo

I millenaristi si concentrano sulla questione se gli autentici credenti vedranno la tribolazione o saranno preservati perché salvati all'ultimo momento da essa grazie al ratto salvifico, una questione che causa divisione nei circoli evangelici. Gli amillenaristi credono che il tempo della fine includa tutta l'era cristiana compresa tra l'ascensione al cielo di Gesù Cristo, fino all'ultimo giorno, e sostengono che i "mille anni" siano da considerare una metafora.

Nell'ambito della cristianità protestante le credenze sulla fine dei giorni variano molto. I cristiani premillenaristi, che credono che la Fine dei Giorni sia cosa dei giorni nostri, abitualmente ricostruiscono una scaletta di eventi con un certo grado di specificità che culminerà nella fine del mondo. Per alcuni autori, eventi peculiari del XX secolo, come la rifondazione di Israele, la costruzione dell'Unione Europea, oppure le Nazioni Unite sono visti come elementi chiave, attori con un ruolo profetizzato nel libro dell'Apocalisse di Giovanni.

Tra i Premillenaristi dispensazionalisti, alcuni interpretano passi delle scritture (i 144.000 puri dell'Apocalisse) come riferiti ad un gruppo di credenti "perfetti", che verranno salvati in modo soprannaturale e trasportati in Cielo dagli angeli di Dio in un evento chiamato il "ratto salvifico" (in inglese "rapture") prima che le tribolazioni profetizzate nel Libro della Rivelazione abbiano luogo.

'La fine dei giorni' può anche riferirsi semplicemente a un passaggio da da una particolare era o lungo periodo nella relazione tra uomo e Dio. I seguaci di questa visione spesso citano la seconda lettera a Timoteo di San Paolo, e tracciano analogie tra la fine del XX secoloe l'inizio del XXI secolo.

[modifica] Utilizzo del Apocalisse di Pietro in ambito riformato

I libri ebraici di profezie posteriori all'esilio come il libro di Daniele ed il libro di Ezechiele vengono sottoposti a nuova esegesi da parte dei teologi cristiani protestanti, e dunque nuove interpretazione appaiono nella tradizione della riforma, e sono spesso combinate con predizioni apocalittiche provenienti dagli oracoli sibillini e dall'intero ambito della letteratura apocalittica, che include il libro dell'Apocalisse attribuito a Giovanni, il libro apocrifo noto come Apocalisse di Pietro, ed il secondo libro di Esdra.

Alcuni cristiani fondamentalisti ritengono che le profezie bibliche si compiranno letteralmente. Vedono coincidenze tra le predizioni apocalittiche ed il mondo contemporaneo con le sue guerre mondiali e regionali, l'uso di armi di distruzione di massa, tremendi terremoti, uragani e carestie, come l'inizio delle "doglie del parto" che Gesù Cristo descrive nel Vangelo di Matteo (Cap. 24:7-8) ed in quello di Marco (Cap.13:8). I cristiani fondamentalisti credono che l'umanità abbia avuto il suo inizio nel giardino dell'Eden, e che abbia la sua conclusione nella battaglia del monte Har Megiddo, dove l'attuale sistema mondiale, con i sui difetti e qualità, terminerà per dar luogo ad un mondo nuovo.

[modifica] Seconda venuta del Cristo

L'uso contemporaneo del termine Fine dei Giorni si è evoluto nell'uso in una serie di credenze letterali portate avanti da alcuni millenaristi cristiani. Queste credenze tipicamente includono le idee che l'Apocalisse biblica sia imminente e che sono presenti vario indizi nella storia attuale che sono presagio dell'approssimarsi di un momento drammatico e sconvolgente della storia umana che sarà noto come la battaglia di Armageddon. Queste idee sono state ampiamente sostenute in un certo modo, dal movimento avventista (Millenariti), dai Testimoni di Geova, ed in una forma lievemente diversa dai premillenialisti dispensazionali.

Movimenti religiosi che aspettano la seconda venuta di Cristo, e che predicono che ci sarà un cataclisma globale, seguito da un rinnovamento materiale e spirituale, generalmente sono chiamati avventisti, e sono sorti e scomparsi molte volte durante l'era cristiana; ma sono diventati particolarmente diffusi e persistenti durante e dopo la Riforma Protestante. Studiosi come Shakers ed Emanuel Swedenborg (che considerava la seconda venuta di Gesù Cristo come simbolica, e che la dava per avvenuta nel 1757), ed altri, svilupparono interi sistemi religiosi attorno al problema centrale della seconda venuta, che a loro parere veniva chiarificata da nuove profezie o da doni speciali della rivelazione. I Millenariti sono diversi gruppi religiosi che similarmente confidano su qualche particolare dono d'interpretazione (che pensano di possedere), che permetterebbe loro di poter stabilire la data del ritorno di Cristo.

La differenza maggiore tra il movimento "Millerita" dell' ottocento e quelli Avventisti, oppure quelli che credono nell'esistenza di profezie contemporanee, é quella che William Miller ed i suoi seguaci fissarono il 1844 come tempo per la "Seconda Venuta" (Second Coming) in base a calcoli calendariali basati sulle interpretazioni delle apocalissi bibliche. Questo tipo di calcoli, più o meno basato sul testo biblico, appare anche in alcune profezie contemporanee, ma pochi profeti contemporanei della "Fine dei Tempi" li utilizzano per fissare una data; molto spesso le loro cronologie necessitano di "momenti di avvio" ben precisi, come guerre future, distruzione dei templi di Gerusalemme o dell'intero stato di Israele, l'instaurazione del Marchio della Bestia, e catastrofi morali, ed in seguito sentenziano che il giudizio di Dio stia per abbattersi contro il mondo piagato da conflitti ed immerso nella più profonda corruzione.

[modifica] Preterismo

Un'altra concezione del 'Tempo della Fine' nota come Preterismo differenzia tra i concetti di 'tempi della fine' e 'fine del tempo', e suggerisce una diversa comprensione di queste profezie, nel senso che le storicizza collocandole nel primo secolo dopo Cristo, più specificamente nell'anno 70 d.C., quando il Secondo Tempio di Gerusalemme venne distrutto, ed i sacrifici animali che li si celebravano si fermarono del tutto, per la prima volta dopo molti secoli. In questa visione, il concetto di 'Tempo della Fine', piuttosto che la 'fine assoluta del tempo' o del pianeta Terra, si referisce alla dissoluzione del patto tra Dio ed Israele, sancito ai tempi di Abramo, e continuato con Mosè e con Re David. A differenza di tutti gli altri sistemi teologici cristiani, il Preterismo mantiene una visione esclusiva ed unica sull'esatta natura e cronologia del cosiddetto 'Tempo della Fine', che i sacerdoti cristiani preteristi insegano come avvenuto nel primo secolo dopo Cristo.

I preteristi credono che attorno all'anno 70 d.C. si sono compiute la Seconda Venuta del Cristo, la profanazione del Tempio, la distruzione di Gerusalemmme, l'avvento dell'Anticristo, la Grande Tribolazione, l'avvento del Giorno del Signore ed il Giudizio Finale, quando le truppe dell'imperatore romano Tito saccheggiarono Gerusalemme, distruggendo il Secondo Tempio.

I proponenti del preterismo totale non credono nella risurrezione dei morti in senso fisico, e collocarono questo evento, assieme alla Seconda Venuta di Cristo nel 70, mentre i preteristi parziali credono nella risurrezione dei morti nella futura Seconda Venuta.

Molti preteristi credono che i cristiani che vivevano nel primo secolo erano letteralmente "rapiti" fuori dalla Terra nella comunione con Cristo. Molti alteravano i loro corpi, con il digiuno e sacrifici, per assomigliare al Cristo. I Preteristi considerano che il termine 'Tempo della Fine' non si riferisce agli ultimi giorni del pianeta Terra oppure agli ultimi gorni dell'umanità, ma che sia da collegarsi alla fine del Patto Antico, quello della Legge Mosaica che Dio manteneva in esclusività con Israele fino all'anno 70 d.C. (Per i dettagli sui brani utilizzati dai preteristi, si rimanda alla versione in inglese di questa pagina)

[modifica] Profezie dispensaliste

L'Anticristo, stampa di Lucas Cranach il Vecchio (1521) In questa immagine l' Anticristo è mostrato mentre indossa la corona "triregno" del papato romano.
L'Anticristo, stampa di Lucas Cranach il Vecchio (1521) In questa immagine l' Anticristo è mostrato mentre indossa la corona "triregno" del papato romano.

La reinstaurazione di Israele nel 1948 diede un impulso più forte al sistema di credenze dispensaliste; la storia delle molte guerre sostenute da Israele, nel corso della seconda metà del XX secolo, contro i suoi vicini arabi, non fà altro che rafforzare queste opinioni. Dopo la Guerra dei Sei Giorni nel 1967 e la guerra del Kippur nel 1973, negli anni settanta a molti cristiani fondamentalisti sembrò plausibile che i conflitti nel Medio Oriente potessero pavimentare la via al conflitto finale della Battaglia di Armageddon.

Alcuni capofila del movimento come Hal Lindsey, dichiararono inoltre, che strutture come la Comunità Economica Europea, fondata con il Trattato di Roma era una forma di rinnovato Impero Romano, e che sarebbe divenuto il regno dell'incombente Anticristo e della Bestia. Una reincarnazione dell'Impero Romano, si trova anche preconizzata nella visione del futuro lasciata dagli scrittori del Nuovo Testamento. Si riteneva significativo il fatto che nei primi anni settanta vi erano sette nazioni nella Comunità Economica Europea; somiglianza che la rendeva paragonabile al dragone a sette teste della Rivelazione. Hal Lindsay pensa che la profezia si compirà quando l'Unione Europea diventerà gli Stati Uniti dell'Europa ed emergerà come una superpotenza con una politica estera e militare totalmente compatta ed autonoma dagli USA. Secondo Lindsay l'anticristo potrebbe essere il Presidente dell'Unione Europea o un successore in quel ruolo o uno simile, in un' Europa unita in modo sostanziale e non soltanto formale.

[modifica] L'Europa dell'Anticristo

Questi convincimenti sono stati rafforzati dal associazione di Israele con l'Unione Europea il 1° giugno del 2000, alla fine di un negoziato iniziato nel 1995. Questo accordo permette ad Israele di cooperare con l'U.E. nei campi dell'industria, commercio, trasporto, comunicazione ed energia, in questo modo Israele sarebbe ufficialmente legata all'ennesima "reincarnazione" dell'Impero Romano. Secondo questa visione, viene così sancita l'associazione di Israele con l'Europa "dell'Anticristo" (ignorando il dettaglio che sono 23 nazioni e non dieci, ma forse si riferisce alle antiche nazioni pre-invasioni-barbariche dell'impero romano: bretoni, celti, daci, etruschi, fenici, galli, greci, iberici, italioti, retici in unione agli ebrei).

[modifica] Numero e marchio della bestia: 666

L'anticristo si suppone che possa diventare il leader o dittatore di un "unico governo mondiale." Egli prometterà la pace al mondo mentre allo stesso tempo porterà i Cristiani verso l'apostasia, ed imporrà un "unico sistema monetario mondiale" basato sul numero 666, dove tutti avranno il Numero della Bestia tatuato sul corpo oppure iniettato sotto la pelle in un chip RFID (che è un transponder miniaturizzato in grado di permettere alle persone di comprare o vendere merci e servizi, oltre a localizzarle al passaggio per porte, ascensori, ecc.). Come gli imperatori romani del periodo pagano, l'anticristo imporrà orribili forme di martirio sui cristiani che si opporranno a questo sistema. Ad un certo punto dopo la sua comparsa, un gran numero di giudei si sarebbe convertito al cristianesimo ed avrebbero predicato il vangelo... dopo il salvataggio dei Cristiani, "rapiti" dalla terra grazie al ratto salvifico (in inglese "rapture").

I credenti nel sistema di profezie cominciarono a leggere i titoli dei giornali, domandandosi quali leader mondiali potessero assumere il ruolo di anticristo, e domandandosi se la violenza nel Medio Oriente potesse essere un segno dell'approssimarsi dell'Armageddon.

Molti mettevano in guardia contro cose banali come il Social Security number ed il codice a barre UPC, temendo che questi numeri di identificazione potessero essere precursori del più temibile "Numero della Bestia", che secondo alcune interpretazioni dell'Apocalisse destina l'anima personale alla dannazione.

[modifica] L'anticristo "pacificatore mondiale"

Hal Lindsey sostiene che l'anticristo assumerà il suo ruolo inizialmente come pacificatore mondiale, ruolo che il Profeta Daniele menzionerebbe in Daniele 9:27. Questo principe (secondo alcuni già attivo nella scena mondiale) organizzerà un accordo o giuramento di pace con Israele per un periodo di sette anni. Possibilmente assieme al disarmo globale, lui prometterà di assicurare la pace nel mondo dopo una guerra del futuro particolarmente distruttiva (Ma che non sarà l'ultima). Il suo alleato sarà la "Prostituta di Babilonia che apparve al veggente Giovanni nel 17 capitolo dell'Apocalisse. Il profeta Giovanni vide questa misteriosa protagonista cavalcando la bestia e controllandola per un corto periodo di tempo. Questa entità (forse simbolica) porterà alla Apostasia nella chiesa cattolica oppure a qualche sistema globale di falsa religione unica.

[modifica] L'anticristo "dittatore mondiale"

Verso la metà dei sette anni finali, un mondo tormentato dalla peste e dalle tribolazioni domanda all'anticristo di guidarlo. La loro speranza risiede sul fatto che un dittatore mondiale li possa liberare dal caos bestiale che il governo della prostituta sacra ad Astarte, riuscì a scatenare e che in seguito non riuscì più a controllare. A quel punto l'Anticristo sarà posseduto da una bestia demoniaca proveniente dall'Abisso, e dunque diventerà in pieno "La Bestia".

Il profeta Daniele, di nuovo nel capitolo di Daniele 9:27 afferma che a quel punto questo "principe" porrà fine alla celebrazione del sacrificio ebraico di animali, rito quotidiano nel tempio, (che per quella data sarà stato ripreso sul Monte del Tempio di Gerusalemme, cosa che comporta forse la distruzione della Cupola della Roccia). In seguito esecrerà il luogo, commettendo pubblici sacrilegi non molto dissimili a quelli fatti dal governante seleucide greco Antioco IV Epifane.

[modifica] La "Grande Tribolazione" di 3 anni e mezzo

Mostrandosi finalmente come la Bestia, l'Anticristo assume il ruolo del dittatore mondiale e cerca d'imporre il sistema economico del 666, basato su una moneta unica e sul chip RFID sottopelle. Allora la sua persecuzione contro i cristiani e gli ebrei diventa forsennata e senza precedenti. Daniele menziona un periodo di tre anni e mezzo di intense tribolazioni e travaglio. Questi fatti vengono raccontati anche da Gesù Cristo nel Discorso del Monte degli Ulivi. In Apocalisse 13 il profeta Giovanni di Patmo colloca i limiti di questa grandissima persecuzione in 42 mesi biblici pari a tre anni e mezzo. Gli studiosi della escatologia biblica la definiscono come la "Grande Tribolazione". E coincide con il tempo dei "problemi di Giacobbe" menzionati in Geremia ed alla profanazione e sacco di Gerusalemme raccontata a Giovanni nel capitolo 11 dell'Apocalisse.

[modifica] Armageddon

Eventualmente l'Anticristo, sotto la minaccia delle armate che si avvicinano dall'oriente, convince le armate dell'occidente ad attaccare Israele. Nel punto apicale della storia, Gesù ritorna nella sua "Parusia" (seconda venuta). Distrugge le armate che si sono riunite per attaccare Gerusalemme. Tutte queste armate verranno distrutte in un attimo, le "loro carni corrotte prima di toccare terra" (bombe nucleari ?)nel territorio della Valle di Meggido o Valle di Jezreel nel nordovest di Israele. Questa momento culminante è noto come la "Battaglia di Armageddon".

I destini separati delle Chiese cristiane e di Israele, cosa inerente al dispensalismo è un problema particolare per gli ebrei e per alcuni cristiani evangelici. Gli evangelici che rifiutano il dispensazionalismo, come quelli che sostengono l'idea del ratto post-tribolazione, (o più accuratamente un ratto posteriore alla risurrezione, posteriore alla tribolazione), vedono sia la Chiesa che Israele mentre entrano nel crocicchio della Fine dei Tempi assieme.

[modifica] Escatologia islamica

Per approfondire, vedi la voce Escatologia islamica.

[modifica] Escatologia non abramitica

  • Per conoscere le idee su argomenti simili all'Apocalisse, propugnate da Buddhisti, Induisti e degli indiani Hopi Maya, Lakota, Hopi, nochè dai culti Zoroaastriani, si prega consultare la voce: escatologia non abramitica della Wikipedia italiana.

[modifica] Voci correlate

[modifica] Fonti

[modifica] Note e collegamenti internet

  1. ^ (EN) Clemens Romanus; Hoole, Charles H. (translator, 1885). First Epistle. ca. 95. URL consultato il 2007-06-30.
  2. ^ Una spiegazione della dottrina cattolica può essere trovata nello archivio del sito internet della Santa Sede

[modifica] Bibliografia

[modifica] Bibliografia legata a filmografia

  • Boyer, Paul. When Time Shall Be No More: Prophecy Belief in Modern American Culture. ISBN 0-674-95129-8
  • Graham, Billy. Approaching Hoofbeats: The Four Horsemen of the Apocalypse. ISBN 0-380-69921-4
  • Lindsey, Hal. The Late Great Planet Earth (1970 Bantam edition, seventeenth printing); current ISBN 0-310-27771-X
  • Lindsey, Hal. The 1980s: Countdown to Armageddon (1981), ISBN B00005VA37
  • Oropeza, B. J. 99 Reasons Why Nobody Knows When Christ Will Return, ISBN 0-8308-1636-4
  • Ruthven, Jon. The Prophecy That Is Shaping History: New Research on Ezekiel's Vision of the End. ISBN 1-59160-214-9

[modifica] Versioni bibliche

[modifica] Saggi e letteratura generale

[modifica] Collegamenti esterni


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