Era (tempo)
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Nel linguaggio della cronologia si usa il termine era per indicare il conteggio degli anni a partire da una data particolare. p.es. la nascita di Gesù Cristo per l'era cristiana, l'Egira per l'era musulmana, la creazione del mondo per le ere ebraiche e bizantina.
La definizione precisa di era richiede lo studio dei tempi e la distinzione delle epoche. In storia ogni avvenimento può servire come punto di avvio per valutare quelli seguenti, ma in tal modo gli errori si accumulano senza che sia possibile alcun controllo.
Le ere impiegate dagli analisti di ogni tempo sono assai numerose e la conversione delle date da un'era all'altra risulta talvolta delicata, dato che gli anni hanno raramente lo stesso punto di partenza e non sempre la stessa durata.
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[modifica] Le ere presso i popoli antichi
[modifica] Sumeri ed egiziani
I Sumeri non si servivano di ere e davano a ciascun anno un nome particolare. In Egitto e a Babilonia si contavano gli anni di ciascun regno.
[modifica] I greci e l'era delle olimpiadi
Nella Grecia primitiva ci si serviva di un'unità di tempo più estesa dell'anno, la generazione, cui si attribuiva un valore di 27 anni (Dionigi di Alicarnasso) o più.
L'era più usata dai greci fu quella delle Olimpiadi le date venivano espresse indicando il numero dell'anno dell'olimpiade in corso (periodo di quattro anni) e il numero di olimpiadi trascorso dal punto di partenza adottato, 776 a.C. Questo metodo di numerazione per olimpiadi restò in uso a lungo presso i Greci e i Romani anche dopo l'abolizione ufficiale dei giochi olimpici da parte di Teodosio (394 d.C.).
In epoca ellenistica le ere si moltiplicarono: si contarono gli anni a partire dalla ascesa al trono del capo della dinastia.
[modifica] Arabi
L'era dei Seleucidi iniziò con il 312 a.C. (rientro trionfale di Seleuco a Babilonia dopo la vittoria di Gaza) e si mantenne localmente in uso in Asia fin sotto la dominazione araba. La si trova ricordata sotto varie denominazioni: era dei contratti presso gli Ebrei (perché obbligati a far uso di tale era nello stipulare i contratti); era dei Greci o di Alessandro presso i Siriani cristiani e gli Arabi; era dell'uomo dalle due corna, presso gli Arabi, per allusione alle corna di Ammone che comparivano sulla effigie numismatica di Alessandro, ecc. Meno usate furono le ere degli Arsacidi, dei Sassanidi e di Yazdgard. Molti documenti fanno uso nello stesso tempo delle due ere dei Seleucidi e degli Arsacidi (il cui punto di inizio si colloca intorno al 250 a.C.). L'era dei Sassanidi comincia nel 224-226 d.C. Yazdgard fu l'ultimo sovrano della dinastia: dopo la sua morte si continuò a riferire le date all'anno del suo avvento al trono (632 d.C.) dando così inizio ad una nuova era.
[modifica] L'era di Nabonassar
Il geografo e astronomo Claudio Tolomeo nel II secolo d.C. creò l'era di Nabonassar, il più antico sovrano cui fosse riuscito a rimontare nelle sue tavole cronologiche. Questo re di Babilonia aveva preso il potere nel 747 a.C. Tale numerazione fu usata solo dagli storici, dai quali fu anche seguita un'era detta di Filippo Arrideo (uno dei successori di Alessandro) che si raccorda esattamente a quella di Nabonassar.
[modifica] I Romani e l'era ad urbe condita
Mentre l'era giuliana (da Giulio Cesare) è un'era di computo analogo creata nel 45 a.C. e praticamente non usata (contrariamente al calendario giuliano), i Romani istituirono sistemi di datazione importanti, adottati in gran parte del mondo romano: gli anni venivano designati col nome dei due consoli in carica e a datare dalla fondazione di Roma. L'era di Roma (ab urbe condita), la più comunemente usata dagli storici e utilizzata fino al XIX secolo, è quella stabilita da Varrone che inizia nel 753 a.C., mentre l'anno 754 risale ai calcoli di Cicerone. L'era capitolina o dei fasti capitolini che poggia sulle liste dei consoli è in ritardo di un anno sulla precedente; in realtà vi sono non poche incertezze sulla durata del periodo regio in Roma e l'adozione della data di Varrone deriva piuttosto dalla autorità del compilatore che dalle fonti storiche sopravvissute. La cessazione del consolato diede vita a un'era postconsolare usata per qualche tempo con un computo degli anni a partire dal console FI. Basilio.
Nel Basso Impero, si prese l'abitudine di contare il tempo per indizioni, l'indizione essendo un periodo fiscale di quindici anni che risaliva a Diocleziano: tale era, che iniziava nel 297-298 o nel 312-313 d.C., trovò larga applicazione nell'alto medioevo, tanto in Oriente che in Occidente. Durante l'Impero si fece inoltre uso di molteplici ere differenti: a quelle dell'epoca ellenistica, conservate in numerosi luoghi, si aggiunsero ere locali proprie di città o province: nelle province greche dell'Impero numerose città adottarono un'era che partiva dalla loro annessione all'Impero o dalla concessione della loro autonomia. Tali furono i casi, qualche decennio avanti o dopo Cristo, di Adana, Amio, Amasya, Mopsueste, Sinope (persino due ere contemporaneamente), ecc. Un certo numero di ere partono dal 64 al 61 a.C. in onore dell'autonomia accordata da Pompeo (Gerasa, Pella, Antiochia, Gaza) o dal 48-47-46 a.C. (autonomia accordata da Cesare). I papiri di Ossirinco in Egitto hanno permesso di constatare l'impiego in questa città di almeno otto ere diverse. Le ere provinciali datano dall'istituzione della provincia (Macedonia, 148 a.C.; Mesia Superiore, 86 d.C.; Dacia, 106 d.C.). L'era di Spagna con origine nel 38 a.C. comincia col primo giorno dell'anno successivo all'assegnazione del governo della Spagna a Ottaviano.
[modifica] Le ere ebraiche
Gli Ebrei hanno talvolta misurato il tempo iniziando dall'uscita dall'Egitto, dalla cattività babilonese (586 a.C.), dalla costruzione del secondo Tempio (538 a.C.), dalla liberazione per opera dei Maccabei (143 a.C.). La cronaca di Eusebio di Cesarea fa uso di un'era di Abramo che risale al 2016 a.C.
Oggi il calendario ebraico fa uso di un'era mondiale, o dalla creazione del mondo tradizionalmente fissata al 3760 AC.
[modifica] L'era dei martiri o di Diocleziano
Prima che si affermasse l'era cristiana (vedi oltre) i cristiani hanno fatto uso dell'era detta di Diocleziano o dei martiri che iniziava nel 284 d.C. anno di insediamento di Diocleziano come imperatore romano, e la cui vera origine si ricollega al problema del computo ecclesiastico della Pasqua. L'era di Diocleziano è ancor oggi usata dalla chiesa Copta in Egitto.
[modifica] L'era cristiana (o volgare)
L'era cristiana (o era dionisiana) la cui adozione, estremamente diffusa, è attestata dalla frequente denominazione di «nostra era» o «era volgare» risale a Dionigi il Piccolo, che la propose nel VI sec. fondandosi su tradizioni di computo ecclesiastico e scegliendo per ragioni pratiche l'anno 31 per la Passione e la Resurrezione. La nascita di Cristo viene ad essere anticipata o posticipata a seconda dello stile usato: moderno, Incarnazione, Natività ...
In effetti l'era cristiana fu adottata ufficialmente solo molti secoli dopo Dionigi. Fino all'VIII secolo è usata solo da cronisti e storici. Nell'VIII secolo cominciò ad essere usata nei paesi anglosassoni. La Chiesa cattolica continuò a usare l'era di Diocleziano e solo a partire dal pontificato di Giovanni XIII (965-972) la cancelleria pontificia adotta l'era cristiana. In Spagna fu adottata solo nel XIV secolo.
Oggi il calendario gregoriano e l'era cristiana sono divenuti quasi universali e sono usati anche nei paesi estranei alle tradizioni cristiane, in genere affiancando i calendari tradizionali.
Sono stati usati diversi stili a seconda della data adottata come inizio dell'anno (25 dicembre, 1 gennaio, 1 marzo, 25 marzo, Pasqua).
Per gli anni antecendenti la nascita di Cristo (AC avanti Cristo) esistono due differenti notazioni: la notazione degli storici, di gran lunga la più usata, che non prevede un anno 0 e che passa direttamente dall'anno 1 AC all'anno 1 DC e la notazione degli astronomi che prevede un anno 0, che equivale all'1 AC, e conteggia algebricamente gli anni precedenti, p.es. -1 per il 2 AC, -2 per il 3 AC ...
[modifica] L'era bizantina
A partire dal VII secolo viene usata nell'Impero d'oriente un'era dalla creazione del mondo fissata al 5508 AC, così che l'anno 1 di questa era è il 5509 AC.
L'era bizantina fu usata dai greci e dalla chiesa ortodossa fino alla caduta dell'Impero bizantino e anche oltre quella data. In Russia fu abrogata dallo zar Pietro il grande il 1 gennaio 1700.
[modifica] L'era musulmana (dell'egira)
I paesi musulmani hanno adottato a partire dal 640 d.C. sotto 'Umar l'era dell'egira". Gli anni (lunari) vengono contati a partire dal 16 luglio 622 dell'era volgare, data alla quale Maometto si trasferì dalla Mecca a Medina.
[modifica] Le ere moderne
[modifica] L'era repubblicana francese
L'era repubblicana francese fu instaurata durante la Rivoluzione con un decreto del 24 novembre 1793 ed entrò in vigore il 26 novembre dello stesso anno; se ne fissò il punto di partenza al 22 settembre 1792, data della proclamazione della repubblica (1° vendemmiaio), e fu soppressa in Francia alla fine del 1805 terminando così il 10 nevoso XIV (31 dicembre 1805), mentre nella Repubblica Italiana venne abolita il 17 febbraio 1802.
[modifica] L'era fascista
In Italia si ebbe inoltre un'era fascista, computo degli anni, dal 28 ottobre 1922, introdotto dal regime fascista e conclusosi contemporaneamente alla caduta del regime stesso.
[modifica] Cina e India
Fino all'instaurazione della repubblica (1912) i Cinesi hanno diviso i tempi in periodi di lunghezza variabile che hanno finito per confondersi ciascuno con la durata di un regno. Dopo il 1912 gli anni sono datati (anno I anno II, ecc.) a partire dall'era repubblicana. Una trentina di ere differenti sono state utilizzate in India, fondate tanto sull'avvento di una dinastia più o meno locale, quanto sulla data di un avvenimento religioso come il Nirvāṇa di Buddha. La più usata tanto nell'India propriamente detta quanto nei paesi di cultura indiana è l'era gaka che corrisponde al 78-79 d.C.
[modifica] I giorni nostri
Attualmente viviamo, l'Era Atomica, iniziata con lo scoppio della prima bomba atomica nel 1945, l'Era Spaziale iniziata con il lancio della sonda sputnik, l'Era dell'Informazione e l'Era Informatica iniziata con l'invenzione dei computer e dei mass media.
[modifica] Ere mondiali
Infine numerose ere, dette ere mondiali, si collegano a diverse date ipotetiche della creazione del mondo o dell'apparizione dell'uomo. Se ne contano alcune decine che utilizzano in diversi modi i dati numerici dell'Antico Testamento, essi stessi divergenti secondo le diverse edizioni. Si fa generalmente risalire la creazione del mondo tra il 5500 e il 5000 a.C.
Tra queste ere si possono ricordare quelle di Clemente Alessandrino (5600 a.C.), di Eusebio di Cesarea, di Afraate o era bizantina che inizia il 31 marzo 5508 a.C. (usata a Bisanzio e in Russia fino al XVIII sec.) e l'era degli Ebrei, introdotta dal rabbino Hillel nel IV sec. che parte dal 1° tishrī 3761 a.C. e che è rimasta in vigore nelle sinagoghe e nello Stato d'Israele fino ai nostri giorni.
[modifica] I tempi geologici
I tempi geologici sono durati circa 5.500 milioni di anni, ma solamente gli ultimi 540 sono ben conosciuti per mezzo dei fossili; essi sono stati suddivisi dai geologi in ere di durata differente come risulta, con larga approssimazione, dalla tabella seguente:
| ERA | DATA D'INIZIO (mil. di anni fa) |
|---|---|
| Quaternario o Neozoico |
|
| Terziario o Cenozoico |
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| Secondario o Mesozoico |
|
| Primario o Paleozoico |
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| Archeozoico o Precambriano |
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[modifica] Fonti bibliografiche
Adriano Cappelli - Cronologia, Cronografia e Calendario Perpetuo - Hoepli - Milano 1998
[modifica] Voci correlate
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