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Classe Fletcher (cacciatorpediniere) - Wikipedia

Classe Fletcher (cacciatorpediniere)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

La classe Fletcher era una classe navale costituita da cacciatorpediniere tipici della Marina statunitense, costruiti durante la seconda guerra mondiale. Nate da un'evoluzione di progetti anteguerra, ma molto più grandi e robuste, furono costruite, in pochissimi anni, in oltre centocinquanta esemplari e rimasero in servizio in molte marine per circa cinquanta anni.

Schema della nave, si notano i 4 locali caldaie e turbine, i depositi munizioni-M-, le torri d'artiglieria, gli impianti binati da 40mm, e altri dettagli.
Schema della nave, si notano i 4 locali caldaie e turbine, i depositi munizioni-M-, le torri d'artiglieria, gli impianti binati da 40mm, e altri dettagli.

Indice

[modifica] Progetto della nave

Queste nuove navi da guerra armate con cinque cannoni da 127mm in installazioni singole e una decina di armi antiaeree, più bombe di profondità e dieci siluri, erano assai più grandi e potenti delle precedenti, le prime che si potevano considerare appartenenti al periodo bellico, grazie al maggior dislocamento erano ben più capaci di offrire un piattaforma di tiro sufficientemente grande e stabile per lo stesso armamento delle unità precedenti, decisamente sovraccaricate di armamenti rispetto alla mole, e che con un armamento pesante rispetto alla loro struttura complessiva, avevano problemi di stabilità.

Rispetto alle precedenti unità Benson/Livermoore esse disponevano di uno scafo allungato di 8,53m, più largo di 0,91m con ponte di tipo continuo senza castello prodiero che oltre ad abbassare il centro di gravità del vascello contribuiva anche a togliere punti deboli in cui gli sforzi avrebbero potuto accumularsi, specie in caso di esplosioni subacquee. L'albero maestro era stato eliminato e la nave poteva disporre di due fumaioli bassi e compatti, di dimensioni analoghe.

L'apparato propulsivo era costituito da turbine ad ingranaggi, come del resto era lo standard dell'epoca, che permetteva alla nave una velocità di circa 37 nodi, grazie alla potenza, scaricata su due assi, di ben 60.000hp, 10.000 in più dei Benson. Ogni gruppo di caldaie aveva un fumaiolo separato.

L'armamento principale era costituito da cannoni Mk 38 da 127/38 mm in cinque torrette singole, disposte come sui caccia tedeschi e americani che li precedettero due a prua e tre a poppa, una delle quali sul ponte. Questi cannoni erano armi duali, in quanto permettevano anche il tiro antiaereo e disponevano di radar di controllo del tiro, mentre L'armamento antiaereo vero e proprio disponeva di tre cannoni binati da 40mm e quattro mitragliere da 20 mm che permettevano rispetto alle mitragliere da 12,7mm un'effettivo fuoco antiaereo.

I cannoni Mk 38 in torrette singole totalmente chiuse, vennero utilizzati efficacemente grazie alle spolette di prossimità radar, così come anche grazie ai radar di controllo del tiro, presenti come dotazione standard. I cinque cannoni erano presenti anche sui Benson, ma il dislocamento di questi era di appena 1600 tonnellate, 600 in meno, e che era talmente eccessivo che almeno due di tali artiglierie ebbero smontati gli scudi protettivi.

Una sperimentazione tentata senza successo fu quella di installare, su quattro unità, un ricognitore leggero, al posto del terzo cannone a poppa, ma non ebbe successo. Questo però è stato uno dei pochissimi casi in cui un caccia dell'epoca ha almeno tentato di avere un velivolo a bordo, segno delle rilevanti dimensioni del progetto.

Il profilo della classe.
Il profilo della classe.
Il cacciatorpediniere Fletcher, unità capoclasse, nel 1960
Il cacciatorpediniere Fletcher, unità capoclasse, nel 1960
Vista dell'armamento anteriore dell'Halford.
Vista dell'armamento anteriore dell'Halford.

[modifica] Servizio

Dal febbraio 1942 vennero varati ben centosettantacinque scafi, ed al dicembre di quello stesso anno venivano già prodotti quattro navi al mese. Al settembre 1944 si era giunti ala fine del programma ed i Fletcher diventate le navi della categoria più diffuse a livello mondiale, combatterono pesanti scontri come quello del 1943, in cui presso l'isola di Vella Lavella, tre navi di questo tipo si scontrarono di notte con altrettante navi giapponesi. La O'Bannon prese un siluro e venne speronato dallo Chevalier, e se non fosse stato per il fatto che anche lo Yagumo prese ad un certo punto un siluro l'intera formazione americana poteva essere distrutta. I giapponesi persero un caccia, come gli americani, ma riuscirono a far passare il convoglio di rinforzi che scortavano.

Altre battaglie si svolsero in altre parti del Pacifico, ma alla fine della guerra queste navi vennero impiegate maggiormente per la scorta delle flotte d'invasione sul territorio europeo e sui territori dove erano presenti guarnigioni giapponesi, in cui la maggiore minaccia era costituita dagli U-Boot tedeschi e dai Kamikaze e pertanto gli scontri diretti con le navi maggiori furono rari.

Nel dopoguerra i Fletcher vennero ampiamente mantenuti in servizio, spesso con ammodernamenti consistenti, sia nella flotta americana, dove via via vennero collocati in riserva, sia nelle flotte straniere, e negli anni '50 molte unità della classe entrarono a far parte del Programma FRAM che consisteva nella riconversione della flotta di cacciatorpediniere alla lotta ASW con aggiornamenti soprattutto nei sensori di scoperta e nelle artiglierie antiaeree, in particolare con tre cannoni binati da 76/50mm Mk 33, nuove armi apparse alla fine della guerra. Le unità che entrarono nel programma vennero anche dotate nella prima fase detta FRAM I del Porcospino, rimosso, per essere sostituito da un lanciarazzi antisommergibile nella seconda fase, detta FRAM II, nella quale in alcune unità venne rimosso il cannone di poppa per l'installazione di un ponte di volo per un elicottero antisommergibile. Nonostante questo, esse finirono la loro carriera operativa prima delle successive e migliorate Gearing. Eppure, ancora nel 1990 nella Marina Greca vi erano ben sei esemplari in servizio, tre in quella brasiliana e altre in quella taiwanese, solo per citarne alcuni, mentre un esemplare il cacciatorpediniere BAM Cuitlahuac ex USS John Rodgers (DD-574), trasferito alla marina messicana nel 1968, è andato in disarmo solo il 16 luglio 2002. La marina greca oltre alle unità acquistate dagli Stati Uniti, acquistò anche quattro Fletcher dismessi dalla Bundesmarine tedesca, di cui due entrati in servizio ed altri due cannibalizzati per pezzi di ricambio.

Furono molte le unità della classe che oltre al secondo conflitto mondiale presero anche parte sia alla guerra di Corea che alla guerra del Vietnam, mentre le unità cedute a partire dagli '50 a marine di nazioni amiche sono andate così distribuite:

Il cacciatorpediniere ARA Almirante Brown (D-20) ex USS Heermann (DD-532) ceduto all'Argentina nel 1960
Il cacciatorpediniere ARA Almirante Brown (D-20) ex USS Heermann (DD-532) ceduto all'Argentina nel 1960

[modifica] Navi museo

Il cacciatorpediniere USS Cassin Young ormeggiato al museo navale di Boston.
Il cacciatorpediniere USS Cassin Young ormeggiato al museo navale di Boston.

Quattro navi sono state trasformate in museo, tre negli Stati Uniti ed una in Grecia. Le quattro navi sono le seguenti:

Verrà utilizzata in questa veste anche la ex USS John Rodgers (DD-574) che gli Stati Uniti hanno riacquistato dal Messico per questo scopo.

Il cacciatorpediniere USS Kidd al museo navale di Baton Rouge
Il cacciatorpediniere USS Kidd al museo navale di Baton Rouge
Il cacciatorpediniere USS The Sullivans ormeggiato come nave museo a Buffalo
Il cacciatorpediniere USS The Sullivans ormeggiato come nave museo a Buffalo

[modifica] L'ammutinamento del Velos

Tra le navi cedute a marine estere, il cacciatorpediniere greco Velos, il 23 maggio 1973, durante la dittatura dei colonnelli, fu protagonista di un clamoroso ammutinamento. L'unità navale, al comando di Nicholaos Pappas, mentre era impegnata in una manovra coordinata NATO si ammutinò, rifiutando di ritornare in Grecia, come forma di protesta verso il governo militare.

La protesta scoppiò quando, durante un pattugliamento tra la penisola italiana e la Sardegna, il capitano e gli ufficiali ricevettero via radio la notizia che in Grecia erano stati arrestati alcuni ufficiali di marina che avevano contestato il regime. Il comandante del Velos faceva parte di un gruppo di ufficiali democratici decisi ad obbedire alla costituzione. Pappas convinto che l'arresto dei suoi compagni avesse negato ogni speranza di poter agire dall'interno, decise di portare la situazione del suo paese all'attenzione dell'opinione pubblica con un gesto clamoroso. Dopo aver comunicato all'equipaggio le sue intenzioni ed averne registrato l'adesione alla protesta, il comandante del Velos comunicò le sue intenzioni al quartier generale della NATO citando il preambolo dell'atto di costituzione della NATO stessa: ...tutti i governi... sono determinati a difendere la libertà, i diritti e la civiltà dei loro popoli, fondati sui principi della democrazia, della libertà individuale e del governo della legge. Lasciata la formazione alleata fece rotta verso Roma e, ancorato il Velos di fronte a Fiumicino, un gruppo di rivoltosi prese terra a bordo di alcune lance e si diresse all'aeroporto; da lì telefonarono alle agenzie di informazione internazionale, comunicando l'ammutinamento e la decisione di tenere una conferenza stampa il giorno seguente.

L'azione del Velos produsse un notevole interesse internazionale. Il capitano, sei ufficiali e venticinque sottufficiali ottennero asilo politico in Italia. In realtà l'intero equipaggio avrebbe voluto seguire il comandante ma gli ufficiali chiesero di rimanere a bordo e di ritornare in Grecia allo scopo di comunicare alle famiglie ed agli amici quanto era accaduto. Il Velos ritornò in Grecia il mese successivo con un nuovo equipaggio. Dopo la caduta del governo militare il comandante Pappas e gli altri ammutinati rientrarono in patria dove vennero reintegrati nei ranghi della marina.

Il cacciatorpediniere Velos
Il cacciatorpediniere Velos
Il cacciatorpediniere Velos ex USS Charrette (DD-581) ormeggiato al Pireo come nave museo
Il cacciatorpediniere Velos ex USS Charrette (DD-581) ormeggiato al Pireo come nave museo

[modifica] Voci correlate

Altre classi di cacciatorpediniere americani:

[modifica] Altri progetti



[modifica] Unità italiane

Classe Fante
ex Classe Fletcher della US Navy

Descrizione generale
 · 
Tipo  cacciatorpediniere
Classe  Fante
Numero unità {{{numero_unità}}}
Costruttori  {{{costruttori}}}
Cantiere 
Matricola 
Ordine 
Impostazione
Varo 
Completamento 
Entrata in servizio 
Proprietario 
Radiazione 
Destino finale  Radiate
Caratteristiche generali
Dislocamento  Pieno carico: 3.100 t
Stazza lorda  t
Lunghezza  114,76 m
Larghezza  12 m
Altezza  m
Pescaggio  5,41 m
Profondità operativa  m
Ponte di volo 
Propulsione  4 caldaie
2 gruppi di turbine a ingranaggi
2 eliche
60.000hp
Velocità  33 nodi
Autonomia  6.000miglia a 15nodi
Capacità di carico 
Numero di cabine  {{{numero_di_cabine}}}
Equipaggio  250
Passeggeri 
Equipaggiamento
Sensori di bordo 
Sistemi difensivi 
Armamento  artiglieria:

siluri:6 tubi lanciasiluri da 533mm in 2 impianti trinati

Corazzatura 
Mezzi aerei 
Note
Motto 
Soprannome 

[modifica] Classe Fante

La Marina Militare acquistò tre di queste unità negli anni 1969-'70, allo scopo di sostituire i cacciatorpediniere della Classe Artigliere. Queste unità che subirono delle modifiche rispetto all'armamento originale costituirono nella Marina Militare Italiana la Classe Fante. Trattandosi di unità molto usurate prestarono servizio solamente per un quinquennio, tranne il Lanciere che venne subito posto in disarmo e cannibalizzato per fornire pezzi di ricambio alle altre due unità gemelle. Le unità acquistate erano infatti inizialmente due, la USS Walker (DD-517) ribattezzata Fante e la USS Taylor (DD-468) ribattezzata Lanciere che entrarono a far parte della Marina Militare nel giugno 1969, ma le disastrose condizioni del Lanciere spinsero ad acquistare nel gennaio del 1970 una terza unità la USS Prichett (DD-561) ribattezzata Geniere e usare il Lanciere per fornire pezzi di ricambio alle due unità gemelle.

il cacciatoepediniere Walker a Pearl Harbor nel 1956
il cacciatoepediniere Walker a Pearl Harbor nel 1956
il cacciatoepediniere Walker dopo il trasferimento alla Marina Militare
il cacciatoepediniere Walker dopo il trasferimento alla Marina Militare

[modifica] Bibliografia sul Velos

[modifica] Collegamenti esterni

Cacciatorpedinieri Classe Fante
Fante|Geniere|Lanciere
Marina Militare Italiana


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