Cancelliere
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Il titolo di cancelliere è utilizzato in vari ordinamenti per designare un funzionario con attribuzioni diverse. L'ufficio al quale il cancelliere è preposto è detto cancelleria.
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[modifica] Significati storici
Nell'impero romano erano detti cancellieri (latino: cancellarii, sing. cancellarius) gli uscieri posti al cancellus, la barriera che separava il giudice in udienza dal pubblico. Il titolo si è poi diffuso nei paesi influenzati direttamente o indirettamente dalla cultura romana, assumendo peraltro significati molto diversi secondo le epoche, i luoghi e i contesti.
Nel Medio evo e in epoca successiva il cancelliere era il funzionario al quale era affidata la custodia del sigillo ufficiale di un sovrano, signore, vescovo, comune o di altre istituzioni e curava la redazione e il rilascio dei documenti ufficiali. Alla cancelleria erano addetti i notai (latino: notarii, sing. notarius) che si occupavano della redazione dei documenti ufficiali. Potevano anche esserci più cancellieri, con a capo un gran cancelliere o arcicancelliere[1]. I cancellieri dei sovrani e dei signori erano normalmente di estrazione ecclesiastica. In certi casi queste figure finirono per assumere un ruolo di maggior potere, fino a divenire la più alta carica dopo il sovrano[2].
In particolare, nel Sacro Romano Impero vi erano tre arcicancellieri, uno per i territori germanici, uno (istituito nel 962) per il Regnum Italicum e uno (istituito nel 1032) per il Regno dei Burgundi; gli uffici spettavano, rispettivamente, all'Arcivescovo di Magonza, all'Arcivescovo di Colonia (che lo esercitava per mezzo di delegati, trovandosi al di fuori del territorio italiano) e all'Arcivescovo di Treviri. Con la Bolla d'Oro del 1356 fu confermata la tripartizione della cancelleria ma le funzioni furono concentrate nell'Arcivescovo di Magonza, che era anche principe elettore dell'Impero. Nel 1803 il titolo di arcicancelliere passò al principe elettore laico di Magonza per scomparire con la dissoluzione dell'Impero nel 1806.
Nell'ambito della Curia Romana esisteva una Cancelleria Apostolica, trasformata nel 1908 in Ufficio di Spedizione della Congregazione degli Affari Ecclesiastici Straordinari e abolita nel 1973. Era retta dal un cardinale che fino al 1908 era detto Vice Cancelliere (non è ben noto il motivo per cui si usasse questo titolo invece di quello, più ovvio, di cancelliere); dal 1908 assunse il titolo di Cancelliere ma la carica perse molte delle attribuzioni e del potere di un tempo. L'ordinamento canonico prevede tuttora una cancelleria diocesana, retta dal cancelliere diocesano, nell'ambito della curia diocesana.
Negli ordini cavallereschi il gran cancelliere era un'alta carica, subordinata solo al gran maestro, e lo è tuttora nel Sovrano Militare Ordine di Malta, dove ha attribuzioni paragonabili a quelle di un ministro degli interni e di un ministro degli affari esteri. La carica si è mantenuta anche negli attuali ordini, istituti dagli stati per il conferimento di onorificenze, ma ha da solito un ruolo puramente cerimoniale.
[modifica] Significati contemporanei
[modifica] Membro del governo
In alcuni ordinamenti contemporanei il cancelliere è un membro del governo con rango di primo ministro o di ministro oppure subordinato a quello di ministro.
In particolare, nei paesi di lingua tedesca il titolo di cancelliere equivale a quello di primo ministro. Era, infatti, capo del governo dell'Impero tedesco sorto nel 1871 e poi, a partire dal 1919, della Repubblica di Weimar il Cancelliere del Reich (Reichskanzler). Il titolo fu assunto da Adolf Hitler nel 1933; dal 1934, dopo la morte di Paul von Hindenburg, assunse anche la carica di capo dello stato e usò il titolo di Führer und Reichskanzler. Nel 1949, con la costituzione della Repubblica Federale Tedesca, al capo del governo fu attribuito il titolo di Cancelliere federale (Bundeskanzler). Lo stesso titolo è attribuito al capo del governo austriaco dal 1918 (in precedenza, dal 1821 al 1918, durante l'Impero Austriaco poi Austro-Ungarico, si usava il titolo di Presidente dei Ministri). Il titolo di cancelliere non è invece utilizzato dai Land tedeschi ed austriaci per i loro capi del governo. In epoca nazista, a partire dal 1941, fu denominata Cancelleria del Partito (Parteikanzlei) la segreteria del Partito nazista (NSDAP); Capo della Cancelleria del Partito era Martin Bormann.
In alcuni stati dell'America latina (ad esempio in Brasile) sono detti cancelliere e cancelleria rispettivamente il ministro corrispondente a quello che altrove prende il nome di ministro degli affari esteri e il suo dicastero. Peraltro, l'uso di denominare cancelleria il ministero degli affari esteri è molto diffuso nel gergo diplomatico e politico, anche laddove questa non è la denominazione ufficiale.
In Gran Bretagna il titolo viene utilizzato per designare alcuni membri del gabinetto:
- il Lord Cancelliere (Lord High Chancellor), in passato posto a capo del potere giudiziario (escluso quello della Scozia) e investito lui stesso di funzioni giudiziarie, ora ha un ruolo assimilabile a quello del ministro della giustizia in altri ordinamenti; fino al 2006 era anche presidente della Camera dei Lord;
- il Cancelliere dello Scacchiere (Chancellor of the Exchequer), con funzioni simili a quelle del ministro delle finanze o del tesoro in altri ordinamenti;
- il Cancelliere del Ducato di Lancaster, formalmente incaricato dell'amministrazione di tale ducato è in realtà un ministro senza portafoglio.
[modifica] Alto funzionario dello stato
In Svizzera il Cancelliere della Confederazione (Bundeskanzler in tedesco, Chancelier fédéral in francese), eletto dall'Assemblea federale, è il capo della Cancelleria federale, un ufficio di gabinetto (di "stato maggiore", secondo la dizione contenuta nella Costituzione svizzera) che supporta il Consiglio federale, alle cui riunioni il cancelliere partecipa con voto consultivo.
In alcuni ordinamenti (Svezia, Finlandia, Estonia) il cancelliere della giustizia è un alto funzionario, nominato dal governo in Svezia, dal capo dello stato in Finlandia, dal parlamento su proposta del capo dello stato in Estonia, incaricato di assicurare la legalità dell'azione del potere esecutivo, fornendo consulenza giuridica al governo e vigilando sull'operato della pubblica amministrazione; può avere anche la competenza di esaminare i reclami dei cittadini contro l'operato degli uffici amministrativi e concedere i relativi indennizzi, nonché di curare la difesa dello stato in sede processuale.
[modifica] Capo di un'università
In Gran Bretagna e in altri paesi del Commonwealth britannico è detto cancelliere il capo di un'università. Tuttavia, di solito, il ruolo attribuito al cancelliere è puramente onorifico e la direzione dell'università è di fatto attribuita ad un vicecancelliere (con eventualmente un procancelliere che presiede, in luogo del cancelliere, l'organo collegiale di governo); in Scozia e Canada anche il vicecancelliere ha solitamente un ruolo puramente onorifico e la direzione dell'università è di fatto attribuita al principal o president.
[modifica] Altri significati
In alcuni paesi europei (Spagna, Portogallo, Italia ecc.) il cancelliere è un funzionario, non diplomatico, che svolge compiti amministrativi nelle missioni diplomatiche e nei posti consolari.
In Italia il cancelliere è un organo ausiliario del giudice, il cui compito principale è documentarne gli atti. La figura corrispondente prende il nome di greffier nei paesi francofoni e di court clerk in quelli anglosassoni.
[modifica] Note
- ^ Talvolta, peraltro, questi titoli venivano usati anche quando c'era un solo cancelliere, per motivi onorifici
- ^ Per questo motivo si usa tradurre con “cancelliere” il titolo attribuito alla più alta carica dopo quella del sovrano in altri sistemi politici del passato, ad esempio il 丞相 (Cheng Xiang) o 宰相 (Zai Xiang) dell'Impero cinese.