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Bufali di Porpora - Wikipedia

Bufali di Porpora

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

I Bufali di Porpora sono creature immaginarie del Regno di Fantàsia descritte da Michael Ende nel romanzo La storia infinita.

Indice

[modifica] Descrizione

I Bufali di Porpora vivono nel Mare Erboso, dietro le Montagne d'Argento, e - come scrive l'autore stesso - "sono grandi all'incirca il doppio di tori e vacche normali"; possiedono inoltre un olfatto assai sviluppato. Il lucido e setoso mantello color porpora dà il nome a questa specie pacifica ma ugualmente temibile, non solo per le dimensioni ma soprattutto per via delle "grandi corna possenti, dalle estremità acuminate e taglienti come pugnali".
L'unico vero pericolo per i Bufali di Porpora è rappresentato dal popolo dei Pelleverde, che li caccia con solo arco e frecce secondo un leale codice cavalleresco.
Queste creature sono descritte soprattutto nel capitolo "II. La chiamata di Atreiu", corrispondente alla lettera "B" (come "Bufalo", "Büffel" in tedesco).

[modifica] Modelli di riferimento

Per la fisionomia e le vicende connesse ai Bufali di Porpora, Ende si è chiaramente ispirato ai bisonti ed ai pellerossa. Da qui riprende infatti sia l'idea di un mondo "primitivo" e genuino, sia quella quella del totem.
Gli unici cambiamenti significativi rispetto al modello riguardano il colore del mantello, connesso (in modo non troppo nascosto) al tema della scrittura e, in particolare, delle lettere dell'alfabeto.

[modifica] Simbologia

Il mantello dei Bufali di Porpora ha il medesimo colore del mantello dei Pelleverde e dell'inchiostro usato da Ende per narrare le vicende del mondo reale nella editio princeps tedesca (poi seguìta dalle successive, anche in altre lingue) de La storia infinita.
La corrispondenza di tali colori può avere due motivazioni diverse:

  1. Nel primo caso, i Pelleverde - tra cui Atreiu - indossano un mantello intessuto con i peli dell'animale con cui intrecciano gran parte della loro vita, in virtù della caccia e del codice cavalleresco ad essa legato. Nel caso di Atreiu inoltre, il quale "rinuncia" ad uccidere il proprio Bufalo di Porpora, questo diventa per lui un totem, un animale-guida che gli indica la pista da seguire, fino alla vecchissima Morla, per trovare una cura alla malattia dell'Infanta Imperatrice. Per di più Bastiano (cap. XVI), nel labirinto del Tempio delle Mille Porte, trova le tracce dell'amico Atreiu proprio scegliendo le varie porte in base a forme, materiali e per l'appunto colori (ovvero il verde del Mare Erboso, il rosso porpora dei Bufali e il verde oliva della pelle degli Erbiani).
  2. Nel secondo caso, l'allusione all'inchiostro rosso si legherebbe indissolubilmente ad una metafora, piuttosto scoperta, della scrittura; vale a dire di come le storie nascano dalle lettere dell'alfabeto. La corrispondenza, probabile ma non certa, sarebbe resa ancora più evidente dal fatto che l'altro colore, il verde (con cui ne La storia infinita sono invece narrate le vicende nel Regno di Fantàsia), ha il suo corrispettivo nel Mare Erboso.

[modifica] Il totem e i rituali della caccia e dell'iniziazione

Il Bufalo di Porpora costituisce un esempio di alter ego, in cui Atreiu non proietta i propri lati negativi, le proprie ombre, secondo il tipico processo della proiezione; egli riconosce invece in questa creatura ciò che è simile, ciò che a lui la accomuna, attraverso la cosiddetta ricognizione.
I Bufali di Porpora sono leali e forti come i Pelleverde, per i quali rappresentano un valido avversario da temere e rispettare. Essi, infatti, non sono unicamente una fonte di cibo: oltre alla carne, forniscono anche l'occasione di un rito iniziatico e una prova di coraggio, in cui gli stessi Pelleverde possono soccombere.
Sarà proprio lo spirito-guida di Atreyu, un Bufalo di Porpora riconoscibile dalla macchia bianca sulla fronte, ad indicare al protagonista la strada da seguire o - meglio - la sua meta, vale a dire la vecchissima Morla che vive al centro delle Paludi della Tristezza (per il legame speciale tra Atreiu e il suo totem vedi la voce "Simbologia del grande bufalo").

[modifica] B come Bufalo

È possibile che Ende, a proposito della metafora dell'inchiostro, avesse presente l'Indovinello veronese

Se pareba boves
alba pratalia araba
albo versorio teneba
negro semen seminaba.

Si spingeva avanti i buoi (le dita)
solcava un campo bianco (la carta)
teneva un aratro bianco (la penna d'oca)
seminava un seme nero (l'inchiostro)

Sebbene i Bufali di Porpora non rimandino direttamente alla scrittura, è difficile, infatti, pensare che il riferimento ai buoi-dita dell'indovinello non sia stato un modello per quello bufali-lettere di Ende.
Se è vero che i Pelleverde non sanno né leggere né scrivere (come dimostra Atreiu nel capitolo "XVII. Un drago per l'eroe Inrico"), questo popolo sa tuttavia seguire le impronte dei Bufali di Porpora e leggere in esse la storia recente di tali creature. Inoltre, è proprio un Bufalo di Porpora che guida Atreiu portandolo al capitolo successivo, come se fosse esso stesso una lettera dell'alfabeto che scrive il seguito della storia. Una vaga allusione a questa funzione dei Bufali di Porpora potrebbe anche essere nel capitolo "XIV. Goab, il Deserto colorato" che, contrassegnato dalla lettera "N" corrisponde in modo quasi speculare al capitolo "II. La chiamata di Atreiu", contrassegnato dalla lettera "B". Qui, Bastiano lascia le proprie iniziali (B B B) su una duna color azzurro ultramarino, scrivendole con della sabbia rosso fuoco presa da un'altra duna. I due colori rimandano naturalmente ai due inchiostri usati nella stampa de La storia infinita ed è possibile (sebbene appaia una forzatura del testo) ravvisare in quelle tre lettere delle stilizzazioni, per la forma a gobba della B e per l'iniziale in sé, di tre bisonti.
Questa lettura potrebbe essere corroborata dal fatto che, poco dopo aver lasciato un segno del proprio passaggio, Bastiano esprime il desiderio di dimostrare il proprio coraggio facendo apparire una creatura (Graogramàn), con cui confrontarsi come facevano i Pelleverde con i Bufali di Porpora.

[modifica] Voci correlate

La storia infinita di Michael Ende
I film: La storia infinita di Wolfgang Petersen (1984) | La storia infinita 2 di George Miller (1990) | La storia infinita 3 di Peter MacDonald (1994)
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