Letteratura horror
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La letteratura dell'orrore o horror è quella branca della letteratura fantastica votata alla rappresentazione di situazioni che provocano orrore o paura nel lettore.
Una narrazione si può definire a carattere horror quando fa uso in maniera preponderante della tecnica letteraria della suspence, ovvero il lento insinuarsi di un dubbio o la lenta rivelazione di verità agghiaccianti nell'animo di chi legge.
La letteratura a carattere orrorifico muove i primi passi con l'avvento del romanticismo e il crescente gusto per il fantastico e il soprannaturale nella cerchia degli intellettuali. Le maggiori produzioni letterarie di questo periodo si trovano, com'è lecito attendersi, nell'ambito della produzione nordica ed anglosassone, trovando l'apice con Edgar Allan Poe e Howard Phillips Lovecraft.
I due, tutt'ora considerati padri di questo genere, Poe per quanto riguarda l'ambito macabro e grottesco e Lovecraft per quello fantastico, hanno fatto delle loro immaginazioni e visioni autentiche pietre miliari, basti ricordare il Ciclo di Cthulhu per il Solitario di Providence o i Racconti del grottesco del tormentato Poe.
Numerose sono le contemporanee contaminazioni della letteratura horror, tanto da rendere difficile a volte distinguerla da filoni splatter o fantasy.
Tra i contemporanei, si ricordano Stephen King, autore di numerosi best-seller, e Clive Barker. Meritevoli di menzione sono anche Jean Ray, Dan Simmons, Peter Straub, James Herbert, Ramsey Campbell, Jonathan Carroll, Robert McCammon, Anne Rice e Joe R. Lansdale.
[modifica] In Italia
In Italia non si può riscontrare una corrente letteraria specificamente votata al genere horror. Solo in modo episodico alcuni autori (tra cui nomi illustri come Pirandello, Soldati, o Buzzati) hanno scritto opere che possono, a vario titolo, rientrare nel perimetro della narrativa di paura. Solo a partire dalla seconda metà degli anni novanta, sulla scia del grande successo ottenuto oltreoceano dai best seller di autori come Stephen King, alcuni narratori italiani delle generazioni più giovani si sono dedicati al genere horror, con lavori che, pur essendo in alcuni casi influenzati dai titoli degli scrittori anglosassoni, risentono di interessanti influssi della cultura anche folcloristica del nostro paese. Tra essi, si distinguono Valerio Evangelisti, autore della saga fantascientifica e horror dell'Inquisitore Eymerich, Eraldo Baldini, Gianfranco Nerozzi, Tiziano Sclavi (conosciuto, più che per la narrativa, per le sceneggiature del popolare fumetto Dylan Dog edito da Sergio Bonelli dal 1986). Nel 2007 l'editore Baldini & Castoldi Dalai manda in stampa un'antologia dell'horror italiano denominata Incubi, curata da Raul Montanari. Nel 2008 l'editore Blu Press ha lanciato in edicola la rivista HORROR SHOW, diretta da Andrea Bassanelli e Dario Gulli, che mensilmente si occupa di cinema, letteratura, fumetti, game e musica horror.
