Grande Bufalo

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Il Grande Bufalo è una creatura immaginaria descritta da Michael Ende nel romanzo La storia infinita. Si tratta di un enorme esemplare di bufalo di porpora e, sebbene compaia soltanto in poche pagine del capitolo III (La vecchissima Morla), riveste un'importanza capitale negli sviluppi della storia; funge, infatti, da spirito-guida per Atreiu, al quale suggerisce - quasi ordina - di cercare la millenaria Morla.

[modifica] Descrizione

In tutto e per tutto simile a un comune bufalo di porpora, si distingue dai suoi simili per due particolari:

1. le dimensioni enormi, persino per un esemplare della sua specie (tanto che quando compare ad Atreiu, la sua testa sovrasta il guerriero "colmando tutto il cielo");
2. una macchia bianca sulla fronte, che lo rende chiaramente riconoscibile al cacciatore - Atreiu - che lo deve uccidere.

Inoltre, a differenza degli altri bufali, è in grado di parlare in sogno.

[modifica] Simbologia: da totem a spirito-guida

Il legame che vincola Atreyu al suo Bufalo-totem si sviluppa in modo speciale e personale rispetto a quelli instaurati dagli altri Pelleverde. Per questi ultimi, infatti, l'occasione per ribadire tale legame è essenzialmente la caccia, sia essa la prima (e quindi d'iniziazione) o meno. Atreyu, invece, sognando più volte e sempre in modo diverso - più completo - l'incontro con il suo totem, arriva a scorgere nel Bufalo di Porpora un vero e proprio spirito-guida, in grado di dargli un insegnamento oltre che una traccia da seguire nella Grande Ricerca.
Sebbene sia probabile che Ende non conoscesse l'opera di Buzzati, il modo complesso in cui si evolve il rapporto psicologico fra Atreyu e il Bufalo di Porpora, ricorda quello analogo fra Stefano e il colombre di un celebre racconto buzzatiano edito nel 1966. In entrambi, infatti, il sentimento della paura diviene poco per volta attrazione fatale verso il proprio destino fino alla scoperta di un alter ego, un lato (non necessariamente oscuro) della propria personalità che si vuole ma non si può fuggire. Così, il riconoscersi nello spirito-guida diviene, per Stefano e per Atreyu, un incontro con se stessi.
Nella Storia infinita, il tema dell'identità rivelata (quasi un'auto-agnizione) diviene centrale nel capitolo VI ("Le tre Porte Magiche"), in cui Atreyu si specchia nella Seconda Porta e vede l'immagine riflessa di Bastiano.

[modifica] Voci correlate

• Atreiu
• Bufali di Porpora
• Morla

La storia infinita di Michael Ende

I film: La storia infinita di Wolfgang Petersen (1984) | La storia infinita 2 di George Miller (1990) | La storia infinita 3 di Peter MacDonald (1994)

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