Bitti
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Bitti | |||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
|
|||||||||
Stato: | Italia | ||||||||
Regione: | Sardegna | ||||||||
Provincia: | Nuoro | ||||||||
Coordinate: | |||||||||
Altitudine: | 550 m s.l.m. | ||||||||
Superficie: | 215,88 km² | ||||||||
Abitanti: |
|
||||||||
Densità: | 16,12 ab./km² | ||||||||
Comuni contigui: | Alà dei Sardi (OT), Buddusò (OT), Lodè, Lula, Nule (SS), Onani, Orune, Osidda, Padru (OT) | ||||||||
CAP: | 08021 | ||||||||
Pref. tel: | 0784 | ||||||||
Codice ISTAT: | 091009 | ||||||||
Codice catasto: | A895 | ||||||||
Nome abitanti: | bittesi | ||||||||
Santo patrono: | San Giorgio | ||||||||
Giorno festivo: | 23 aprile | ||||||||
Sito istituzionale | |||||||||
Visita il Portale Italia |
Bitti è un comune di 3.481 abitanti della provincia di Nuoro.
Indice |
[modifica] Origine del nome
Il paese prende il nome dal sardo sa bitta (cerbiatta).
Secondo una leggenda, infatti, una cerbiatta venne uccisa da un cacciatore mentre si abbeverava in una fonte, l'attuale fontana de "Su Cantaru" all'interno del paese.
Il fatto viene richiamato anche da una poesia popolare di autore ignoto:
In sa untana nostra |
Nella nostra fontana |
[modifica] Storia
Le origini del paese risalgono alla preistoria. Il primo nucleo urbano si costituisce però solo in epoca romana.
Viene citato nel 1170 circa con il nome di "Bitthe".
Durante il Medioevo Bitti diviene capoluogo di curatoria del Giudicato di Gallura e poi, nel XIV secolo, entra a far parte del Giudicato di Torres.
Entra quindi a far parte del marchesato di Orani.
Segue poi le vicende sarde.
[modifica] Territorio
Bitti dista 38 km. da Nuoro, in una valle circondata dai colli di Sant'Elia, di Monte Bannitu e di Buon Cammino.
Il suo territorio comunale confina con le province di Sassari e Olbia-Tempio.
L'abitato, disposto ad anfiteatro, si è sviluppato intorno a un nucleo storico al cui centro è la chiesa di San Giorgio, e conserva le tipiche costruzioni in pietra.
Il comune è stato ampliato nel 1905 quando gli è stato accorpato il vicino comune di Gorofai.
[modifica] Economia
L'attività prevalente è l'allevamento ovino: nel paese operano infatti circa 150 aziende zootecniche.
Abbondante è anche la produzione lattiero-casearia, in particolare del formaggio pecorino, e del "pane carasatu", che viene venduto non solo in Sardegna, ma anche nella Penisola e all'estero.
Importante è anche la produzione artigianale di tappeti tessuti con il caratteristico telaio verticale, di ceramiche artistiche e la lavorazione del ferro e del legno.
[modifica] Gastronomia
Oltre al formaggio pecorino, a Bitti si produce la salsiccia, il "pane Carasatu" e alcuni dolci tipici.
[modifica] Sagre e Feste
- Falò di Sant'Antonio (16 gennaio)
- Festa patronale di San Giorgio (23 aprile)
- "S'iscravamentu" (Venerdì Santo)
- "S'incontru" (Pasqua)
- Festa della Madonna dell'Annunziata (terza domenica di maggio)
- Sagra della Madonna del Miracolo (30 settembre)
- "Su Nenneddu" (Natale)
- "Sas bullustrinas" (31 dicembre)
[modifica] Cultura
In campo musicale, Bitti è celebre per i sui gruppi a tenore: Tenores di Bitti "Remunnu 'e Locu" e "Mialinu Pira".
Recentemente hanno visto la luce altri gruppi in rapida ascesa: "Abba Luchente", "Santu Jorgeddu 'e Dure" e "Monte Bannittu".
[modifica] Luoghi Etnografici
- Museo della civiltà pastorale e contadina
- Museo multimediale del canto a tenores
[modifica] Complesso nuragico Romanzesu
Per approfondire, vedi la voce Complesso nuragico Romanzesu. |
Il complesso di Romanzesu si trova in località "Poddi Arvu" (il pioppo bianco) immerso in una foresta di sughere a 13 chilometri da Bitti.
Le prime notizie risalgono al 1919, quando l'archeologo Antonio Taramelli, durante dei lavori di ricerca dell'acqua, scoprì il pozzo sacro.
Si tratta di un villaggio nuragico esteso per oltre sette ettari risalente all'età del bronzo, vicino alla sorgente del fiume Tirso, e che comprende il pozzo sacro, un centinaio di capanne, due templi a megaron, un tempio rettangolare, un anfiteatro ellittico a gradoni, e una grande struttura labirintica.
Il toponimo Romanzesu deriva dalla presenza di testimonianze di epoca romana risalenti al II - III sec. d.C.
[modifica] Chiese
- Santu Jorgi - San Giorgio Martire Chiesa Parrocchiale Bitti
- Sa Pietate - Madonna della Pietà
- Sas Grassas - Madonna delle Grazie
- Santu Michelli - San Michele Arcangelo
- Cumbentu (Santa Ruche) - Chiesa di Santa Croce
- Sant'Elia (profeta)
- Bonaera (e Santa Tzigliana) - Chiesa della Madonna di Bonaria e Santa Giuliana (vergine e martire)
- Bonu Caminu - Madonna del Buon Cammino
- Santu Juanne 'e S'Ena - San Giovanni Battista
- Santu Matzeu - San Matteo (apostolo)
- S'Annossata - Santuario della SS. Madonna dell'Annunziata
- Santa Maria 'e Dure - Santa Maria
- Babbu Mannu - SS. Trinità
- Sant'Istevene 'e Dure - Santo Stefano (martire)
- Santa Luchia 'e Dure - Santa Lucia (vergine e martire)
- Santu Jorgeddu 'e Dure - San Giorgio di Suelli (vescovo)
- Sant'Antoni - Sant'Antonio da Padova
- Sa Defessa - Madonna della Difesa
- Su Meraculu - Santuario di Nostra Signora del Miracolo
- Su Sarvatore - SS.mo Salvatore Chiesa Parrocchiale Gorofai
- Sa 'e Velitza - SS.mo Salvatore Chiesa del cimitero
[modifica] Personaggi bittesi noti
- Giovanni Proto Arca (Bitti, 1562 - ? 24 agosto 1599): gesuita, scrittore e studioso di storia.
- Raimondo Delogu - Remunnu 'e Locu (Bitti, 17?? - Bitti 18??): poeta-improvvisatore, satiro.
- Melchiorre Dore (Bitti, 1770 - Nuoro, 1851): prete, letterato e poeta scrisse Sa Jerusalem victoriosa.
- Diego Mele (Bitti, 22 gennaio 1797 - Olzai, 16 ottobbre 10 1861): prete e poeta satirico che con le sue poesie scese in campo contro l'Editto delle Chiudende.
- Giuseppe Musio (Bitti, 15 maggio 1797 - Roma, 23 gennaio 1876): magistrato e politico, senatore del Regno d'Italia.
- Giorgio Asproni (Bitti, 1808 - Roma, 1876): politico, deputato del parlamento subalpino prima e della camera del Regno d'Italia in seguito.
- Michelangelo Pira - Mialinu (Bitti, 1928 - Capitana di Quartu Sant'Elena, 1980): antropologo, scrittore e politico, studioso della lingua sarda e dei suoi problemi.
- Raimondo Turtas: maggiore studioso - tra l'altro - della Chiesa sarda.
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Ciccolini Giuseppe dal 28/05/2007
Centralino del comune: 0784 418024
Email del comune: infotiscali@comunedibitti.it
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Collegamenti esterni
- Sito ufficiale del comune di Bitti
- Sito ufficiale dei Tenores di Bitti "Remunnu 'e Locu"
- Sito ufficiale dei Tenores di Bitti "Mialinu Pira"
- Informazioni su Michelangelo Pira "Mialinu Pira"
- Bitti vista dal satellite con GoogleMaps
[modifica] Voci correlate
- Complesso nuragico Romanzesu
- Tenores de Bitti
- Michelangelo "Mialinu" Pira
- Deputato Giorgio Asproni
- Senatore Giuseppe Musio
- Nuoro
- Sardegna
- Portale Sardegna: accedi alle voci di Wikipedia che parlano di Sardegna