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Astrologia occidentale - Wikipedia

Astrologia occidentale

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bussola Nota disambigua – Se stai cercando altre forme di astrologia, vedi astrologia (disambigua).
(LA)
« Astra inclinant, non necessitant »
(IT)
« Gli astri influenzano, ma non costringono »

L'astrologia occidentale è la tradizione astrologica sviluppatasi in Europa a partire dal XIII secolo. Essendo la forma di astrologia più popolare in questi paesi, spesso in Occidente col termine "astrologia" si intende per antonomasia l'astrologia occidentale.

L'astrologia occidentale moderna sostiene l'esistenza di rapporti causali tra gli eventi astronomici del nostro sistema solare e le vicende degli esseri viventi che popolano la Terra, tali da permettere di pronosticarne le caratteristiche e destini mediante l'osservazione.

Secondo l'astrologa Liz Greene, "L'astrologia è un sistema simbolico. È una lente che utilizza un genere particolare di immagini o modelli simbolici, per dare un senso a modelli di vita più profondi che sarebbe, altrimenti, difficile comprendere a livello intellettuale." [1]

La comunità scientifica guarda invece all'astrologia come ad una pseudoscienza e una superstizione.

i simboli astrologici dei pianeti nella tradizione occidentale
i simboli astrologici dei pianeti nella tradizione occidentale

Indice

[modifica] Storia dell'astrologia occidentale

Universum - C. Flammarion, intaglio in legno, Parigi 1888. Colorazione: Heikenwaelder Hugo, Vienna 1998.
Universum - C. Flammarion, intaglio in legno, Parigi 1888. Colorazione: Heikenwaelder Hugo, Vienna 1998.

L'astrologia occidentale affonda le sue radici nell'antica astrologia babilonese (2000 a.C., secondo taluni; 3000 a.C., secondo altri[citazione necessaria]) e, fino a molti secoli dopo la nascita di Cristo, non si distingue sostanzialmente dall'astronomia.

Presso i popoli mesopotamici ed altre culture, lo studio e l'osservazione celeste erano affidati alle classi sacerdotali che registravano puntualmente ogni evento astronomico. Dopo le conquiste di Alessandro Magno la tradizione babilonese, molto evoluta, entrò in contatto con la semplice astrologia greca che la acquisì e la sviluppò ulteriormente, fondendo anche elementi della tradizione egiziana per dar vita all'astrologia ellenistica. Gli Egizi prima, e i Greci successivamente, avviarono un processo associativo tra corpi celesti e divinità, fino a riempire il cielo di dèi e miti, conformando alle loro tradizioni i nomi delle costellazioni e dei pianeti, nomi che ci rimangono ancor oggi in eredità.

Neanche la dottrina cristiana riuscì infatti a interrompere questa tradizione pagana, ma poiché il concetto di predestinazione si contrapponeva alla teoria del libero arbitrio, la Chiesa fu costretta a tollerare la teoria secondo la quale gli astri influenzano i cicli biologici delle creature terrestri, lasciando invece all'anima la completa libertà di determinare il proprio destino. Questo è testimoniato dalle numerose immagini astrologiche (sole, pianeti, costellazioni) presenti nelle chiese a simboleggiare il trascorrere del tempo e delle stagioni.

La stessa data della nascita di Cristo, che la Chiesa ha fissato approssimativamente in corrispondenza del solstizio d'inverno, ha creato una sorta di continuità fra i riti pagani relativi all'inizio di un nuovo anno e il culto della natività.

Durante l'alto medioevo furono le culture araba e persiana a preservare la conoscenza occidentale, inclusa l'astrologia che fu ulteriormente sviluppata. Tra le culture più avanzate nella registrazione degli eventi astronomici vi è quella islamico moresca, della quale si è continuato ad usare le tavole delle effemeridi sino ai giorni nostri. Queste tavole erano così ben compilate da costituire un modello per la redazione delle moderne tavole astronomiche ancora oggi fedelmente seguito.

Nel XIII secolo le scoperte astronomiche e le tradizioni astrologiche del mondo arabo tornarono in Europa sotto forma di commentari all'Almagesto e al Tetrabiblos di Tolomeo; la pubblicazione e il successo di queste opere segnano l'inizio della tradizione astrologica occidentale.

Si può dire che la storia dell'astrologia è - fino all'avvento del pensiero galileiano - intimamente intrecciata con quella dell'astronomia. Lo stesso Galileo e i suoi contemporanei erano astrologi e non era insolito per questi scienziati fornire consulenze astrologiche ai potenti signori dai quali spesso dipendevano.

[modifica] L'astrologia araba e persiana

Numerosi recuperi di discipline scientifiche classiche, come l'astronomia, la matematica, la geografia e la filosofia in Occidente sono dovuti al fatto che esse erano state conservate e studiate approfonditamente dal mondo islamico che - grazie all'opera di traduttori greci, siriaci, copti, ebraici, persiani e indiani - avevano acquisito un gran numero di conoscenze antiche a partire dall'VIII secolo, quando l'Europa attraversava quelli che sono stati chiamati i "secoli oscuri" dell'Alto Medioevo. L'astrologia, per le sue intime connessioni con l'astronomia in quei tempi, fu quindi anch'essa una delle discipline conservate e sviluppate.

Tra le prime distinzioni semantiche fra astronomia e astrologia ci è fornita dall'astronomo e astrologo persiano musulmano Abū Rayhān al-Bīrūnī, verso il 1000.[2]

[modifica] Astronomia araba

Centri di istruzione nel campo della medicina e dell'astronomia/astrologia sorsero a Baghdad e a Damasco, e il Califfo abbaside al-Mansur creò un importante osservatorio e una biblioteca annessa nella sua capitale di Baghdad, trasformandola nella città più importante del mondo a quell'epoca per quanto riguardava gli studi astronomici. A quel tempo le conoscenze astronomiche si accrebbero vistosamente ed è in quel contesto che fu inventato l'astrolabio da parte di al-Fazari. Fu tanto imponente questa conoscenza che si deve per questo agli arabi il fatto che tuttora i nomi delle stelle sono in gran parte derivati da quella lingua. Si fornisce qui sotto una lista parziale di alcuni fra i più importanti corpi stellari, con il loro significato originale:


SIGNIFICATO DEL NOME DELLE STELLE
Achernar "Fine del fiume"
Aladfar "Nuvole"
Aldebaran "Il seguente"
Alioth "La coda della pecora"
Algol "Il diavolo"
Altair "L'aquila (Il volante)"
Betelgeuse "Mano centrale"
Deneb "Coda"
Mizar "Cintura"
Rasolgethi "Testa dell'inginocchiato"
Rigel "Piede"
Vega "Cadente"

Il significato del nome delle stelle non può essere appieno capito senza riferirsi alle costellazioni di cui fanno parte e di come esse venivano vedute. Ulteriori dettagli dei nomi delle stelle si potranno trovare in. Alcuni astrologi includono ancora alcune stelle di alcune stelle nelle loro carte, insieme con i pianeti usati. Ad esempio, Aldabaran si dice che significhi "fiducia", energia e qualità di comando, mentre Vega si dice che indichi "buona sorte mondana". [3]

[modifica] Astrologia araba

[modifica] Eminenti astrologi arabi, ebraici, musulmani e persiani

[modifica] Nei primi secoli del Medio Evo

Astrologia, formella del Campanile di Giotto, Luca della Robbia, 1437-1439, Firenze
Astrologia, formella del Campanile di Giotto, Luca della Robbia, 1437-1439, Firenze

Per la maggior parte del Medio Evo, l'astrologia, come la magia in genere, non ebbe molto credito.

[modifica] Nel XIII secolo

Nel Duecento, a seguito delle traduzioni dall'arabo di testi astronomici, sorse, in Occidente, un forte interesse per l'astronomia e, conseguentemente, per l'astrologia. Pare che il primo trattato redatto da un occidentale (dopo il X secolo) sia stato il Tractatus de sphaera mundi (1240 circa) dell'inglese Giovanni di Sacrobosco (John of Holywood), destinato agli studenti dell'Università di Parigi.

Tra gli italiani, l'astronomo/astrologo che godette di maggior fama fu Guido Bonatti da Forlì, autore del Liber decem continens tractatus astronomiae (1275 circa).

[modifica] Nel XV secolo

Nel Quattrocento, soprattutto in ambito neoplatonico fiorentino, l'astrologia assunse un carattere particolare, quello di modo per decifrare i segni che la natura e il divino lasciano all'uomo; ma non solo l'astrologia entrava nella vita comune in quanto serviva a fare calcoli su matrimoni, affari e persino guerre, essa invade le pitture murali dei palazzi quattrocenteschi, specie nelle corti del Nord Italia, mischiandosi con la mitologia. Il contraltare di tanti cicli di affreschi devoti fu il profano Salone dei Mesi realizzato a Ferrara da Francesco del Cossa ed Ercole de' Roberti. Parte della pittura profana del Rinascimento non potrebbe essere capita senza l'astrologia.

La distinzione e la separazione fra l'astronomia e le pratiche astrologiche diviene sempre più chiara e marcata con il progresso del pensiero scientifico.

Tuttavia, fino al XVI secolo, alcuni grandi astronomi, come Tycho Brahe e Keplero, non vedevano ancora alcuna contraddizione fra le due discipline.

Brahe, in particolare, fu un fervido cultore dell'astrologia ed un ugualmente fanatico avversario del sistema copernicano: sicché appare paradossale il fatto che la sua grande opera di astronomo contribuì molto a provare la fondatezza del sistema copernicano e allo sviluppo della scienza.

Galileo Galilei viene considerato pressoché universalmente il padre del metodo scientifico. Egli è noto per essere stato spesso afflitto da problemi finanziari. Nei suoi appunti e nella sua contabilità familiare, fortunatamente giunta sino a noi, sono riportati pagamenti ricevuti per oroscopi fatti ad alcuni suoi allievi. Alla Biblioteca Nazionale di Firenze è conservato un prezioso manoscritto galileiano che raccoglie diverse "carte natali" ovvero i calcoli astronomici e i pronostici che Galileo volle conservare. Tra questi i più importanti sono il proprio oroscopo, quelli delle figlie e quello dell'amico Giovanfrancesco Sagredo che si ricorda essere uno degli attori del Dialogo sopra i Massimi Sistemi.

C.S. Lewis ha osservato come l'interesse per la scienza e quello per l'astrologia siano andati crescendo di pari passo tra la fine del Medio Evo e l'età moderna, fino a raggiungere il culmine con la rivoluzione scientifica, nei secoli XVI e XVII: lo studioso inglese parla, a questo proposito, di "gemellarità", anche se ritiene "più robusta" la componente scientifica e "più gracile" quella magica.

[modifica] Descrizione del metodo astrologico

Esistono varie forme di astrologia sviluppatesi in varie parti del mondo. Il sistema occidentale si basa su un metodo analitico che parte dalla costruzione della carta natale dell'individuo, prendendo in considerazione, per il luogo e momento della sua nascita, la posizione di alcuni corpi astronomici interni al sistema solare (definiti pianeti, benché il gruppo includa anche sole e la luna, noti nel linguaggio astrologico anche come luminari).

L'influsso dei pianeti è interpretato in base a:

  1. la loro collocazione relativamente ad un sistema di riferimento esterno, tracciato lungo il piano dell'eclittica e suddiviso nei dodici segni dello Zodiaco, ciascuno dei quali occupa lo spazio di 30°;
  2. la loro situazione relativa ad un sistema di riferimento interno, composto dalle dodici case;
  3. i loro rapporti reciproci - noti come aspetti - ritenuti validi quando rispecchiano, esattamente od approssimativamente, determinate configurazioni geometriche.

La carta del cielo natale - nota come "tema natale" - viene calcolata in base alla data, l'ora e il luogo di nascita, Secondo l'astrologia, il tema natale rappresenterebbe l'impronta caratteriale ed il destino dell'individuo, individuo che può tuttavia sottrarsi parzialmente alle influenze degli astri attraverso il libero arbitrio.

Oltre a questo aspetto canonizzato ed essenzialmente meccanico, l'astrologia si basa sulla "sensibilità" dell'astrologo nell'interpretare queste relazioni geometriche. Infatti, ogni relazione può essere portatrice di vari significati, spesso in contrasto tra loro. La difficoltà dell'interpretazione sta nell'assegnare il giusto peso alle singole componenti così da dar vita a una sintesi unitaria e coerente.

L'astrologia cerca inoltre di prevedere gli avvenimenti della vita di un individuo mediante i transiti, vale a dire il raffronto tra tema natale e carta del cielo del momento da prendere in esame (noto come oroscopo progressivo) o mediante il cosiddetto oroscopo solare, calcolato ogni anno quando il sole ritorna alla posizione di nascita.

È detta sinastria la parte dell'astrologia che paragona due carte del cielo individuali per stabilire il grado di armonia fra due persone.

Ciascun pianeta rappresenta varie simbologie che si colorano del segno nel quale il pianeta viene a trovarsi. L'astrologia tradizionale indica alcuni segni che si trovano in perfetta sintonia con i caratteri del pianeta, definiti come domicilio. Qualora esso si trovi nei segni opposti (ovvero in esilio) la sua influenza è viceversa ridotta o snaturata.

Ogni pianeta ha anche un segno detto di esaltazione, dove le sue caratteristiche vengono per l'appunto esaltate. Qualora venga a trovarsi nel segno opposto a quello di esaltazione, il pianeta si definisce invece in caduta.

L'identificazione del segno di esaltazione ha trovato opinioni discordanti fra gli astrologi occidentali, in particolare la scuola di Lisa Morpurgo sostiene posizioni diverse da quelle indicate dall'astrologia tradizionale.

La posizione delle case (o campi) è determinata dal moto di rotazione terrestre. La prima casa inizia con l'Ascendente e ciascuna casa rappresenta un settore della vita. La posizione dei pianeti nelle case determina il settore della vita dove l'influenza del pianeta andrà maggiormente a manifestarsi.

Tradizionalmente un pianeta si considera legato ad una casa anche se precede di due o tre gradi l'inizio (o cuspide) della casa stessa. Alcune culture astrologiche differiscono dall'astrologia occidentale perché spostano di 6 gradi indietro l'inizio di ogni casa e considerano come punto più forte della casa il punto mediano. Un pianeta viene quindi associato alla casa il cui centro è più vicino al pianeta.

I quattro angoli del cielo - noti rispettivamente come Ascendente (il punto all'orizzonte ad oriente), Medium Coeli (Zenit), Discendente (il punto all'orizzonte ad occidente), Imum Coeli (Nadir) - sono considerati i punti cardinali di un tema natale. Il pianeta che occupa tali posizioni assume una posizione dominante nell'oroscopo. L'astrologo André Barbault ha per esempio rilevato che determinati pianeti, per esempio Marte, Giove e Saturno, avevano un picco di frequenza in certe posizioni, particolarmente attorno al Medium Coeli e all'Ascendente, per soggetti appartenenti a determinate categorie. Per esempio su un campione di 3142 militari la posizione di Marte si concentra significativamente attorno alle posizioni dei quattro angoli del cielo. Situazione analoga per la posizione di Saturno su un campione di 3305 scienziati e quella di Giove su 1270 attori celebri. (André Barbault, Traité Pratique d'Astrologie, Editions du Seuil, Paris 1961 - Pubblicato in Italia da Astrolabio nel 1979).

Alcuni astrologi considerano significativa la posizione crescente o calante di un corpo celeste vale a dire in apparente allontanamento o avvicinamento al sole rispetto alla longitudine geocentrica vista dalla terra. Il caso più noto è quello della Luna, la cui posizione crescente verso la Luna piena o calante verso la Luna nuova è tenuta in gran conto in svariate attività, particolarmente in agricoltura dove si ritiene che la luna crescente favorisca la crescita e quella calante il contrario. Vi sono stati, in nome della scienza, tentativi di dimostrare l'influsso della luna e tentativi contrari di sfatare tale influenza.

Tutto ciò ha avuto scarso riscontro sull'opinione degli agricoltori che continuano ad osservare le fasi lunari secondo la loro tradizione ed esperienza.

[modifica] Astrologia popolare

La forma di popolarizzazione più nota dell'astrologia, che trova larga diffusione specialmente nei mezzi di comunicazione di massa, è quella che riduce detto schema interpretativo al solo segno zodiacale, intendendo come tale la posizione zodiacale del sole nella carta natale dell'individuo. Tale semplificazione rende inevitabilmente gli oroscopi molto vaghi ed imprecisi, in quanto devono adattarsi ad un numero enorme di individui.

Anche per questo la maggior parte degli astrologi afferma che l'oroscopo giornaliero, comunemente presentato dai media, ha un'attendibilità quasi nulla.[citazione necessaria]

[modifica] Relazione tra astrologia e astronomia

Per lungo tempo astrologia e astronomia sono state strettamente legate, ma a partire dall'introduzione del metodo scientifico le loro strade si sono lentamente separate.

Nonostante ciò, capita ancora oggi che le due discipline vengano confuse. Diversamente dall'astronomia, l'astrologia non è una scienza, in quanto si basa su un sistema di relazioni causali non dimostrato.

Inoltre, è interessante notare che il campo d'indagine dell'astrologia è limitato agli eventi astronomici interni al nostro sistema solare e all'influsso da essi esercitato sulla vita terrestre. In questo senso, si può affermare che l'astrologia mantiene una prospettiva geocentrica, mentre l'astronomia, a partire dalla rivoluzione copernicana non assegna al nostro pianeta una posizione privilegiata nell'universo.

[modifica] Astrologia ed esoterismo

I filosofi e i maestri di sapienza della Grecia antica solevano distinguere i loro insegnamenti in: "esoterici", da esoterikos, "interno", ed "essoterici", da exoterikos, "esterno", destinati ad un pubblico più vasto rispetto alla cerchia dei loro discepoli.

Gli insegnamenti esoterici hanno sempre comportato una connotazione di segretezza, trattandosi di argomenti esistenti ma non conoscibili neppure dai maestri, ovvero conoscibili solo ad una ristretta cerchia di iniziati "ai misteri". Tralasciando la prima categoria, esempi tipici della seconda categoria possono essere considerati la magia e l'alchimia.

L'astrologia può essere considerata una disciplina di confine. Infatti i suoi principi fondamentali sono basati su elementi e nozioni astronomiche e trigonometriche accessibili a chiunque, mentre l'associazione a questi elementi e nozioni dei significati simbolici presuppone "la capacità di percepire, riconoscere ed interpretare lo spirito interiore nascosto nei simboli stessi".

È questa la capacità che, riconosciuta dai maestri, consentiva ai discepoli di far parte del gruppo ristretto nel quale si apprendevano gli insegnamenti occulti.

Questa capacità deve essere particolarmente sviluppata nell'astrologia, in quanto gli elementi costitutivi di un tema natale, che sono sostanzialmente i pianeti, i segni e le case, rappresentano ognuno una pluralità di elementi simbolici, di valenza anatomica, psicologica, funzionale, di corrispondenza con personaggi, animali, metalli, colori.

Anche se è possibile ipotizzare ulteriori elementi astronomici di interpretazione non ancora studiati a fondo, si può pensare ai satelliti dei principali pianeti del Sistema solare, agli asteroidi o alle comete, è indubbio che è impossibile determinare con procedimenti scientifici un'interpretazione, e tanto meno controllare la ripetitività di certe configurazioni, sulla base dei presupposti delle pluralità di cui sopra.

In sintesi, l'astrologia è una disciplina esoterica, fallibile come tutte le discipline umane e umanistiche, che non ha nulla a che vedere con la scienza, ma che richiede in chi ci si accosta delle doti particolari; ovvero, occorre "sentire dentro di sé" i pianeti ed i segni.

Gli astrologi moderni, i quali accolgono generalmente molti concetti junghiani, tra i quali l'inconscio individuale e l'inconscio collettivo, sostengono che la simultaneità dell'influsso dei pianeti e dei segni tanto nella psiche personale che nell'ambiente circostante, se riconosciuta appropriatamente, realizza un ponte pressoché unico che può collegare la comprensione di sé stessi con la comprensione del mondo esterno (A.T. Mann, L'Arte Rotonda)

Ciò potrebbe portare a realizzare il noto aforisma dei filosofi presocratici: "Conosci te stesso e conoscerai il mondo".

[modifica] Argomenti contrari all'astrologia e risposte degli astrologi

Le prime critiche all'astrologia risalgono a Lucrezio e Cicerone. Questa è una breve lista degli argomenti principali:

  • Dal punto di vista scientifico, la critica più importante è che ogni volta che l'astrologia è stata messa alla prova secondo criteri rigorosi e obiettivi, non ha dimostrato alcun potere di previsione.[citazione necessaria]
  • La posizione in cielo dei segni zodiacali risale a vari millenni fa e risulta oggi senza alcune relazione con le costellazioni. Infatti, per effetto della precessione degli equinozi i segni zodiacali dovrebbero essere spostati di circa un mese in avanti (ad esempio il leone passerebbe dal 23 luglio-22 agosto al 17 agosto-16 settembre) per essere compatibili col movimento del Sole, e comunque le costellazioni a cui fanno riferimento non portano certo ad una durata uguale per ognuno di essi. Una grande costellazione (l'Ofiuco) posta nel bel mezzo dello Zodiaco è del tutto ignorata.
  • Una relazione causale tra movimenti celesti e destino delle persone non è mai stata provata.
  • Se i pianeti effettivamente influenzano la vita degli uomini, gli astrologi avrebbero dovuto notare da secoli la presenza dei pianeti Urano, Nettuno e Plutone, ben prima che questi venissero scoperti dagli astronomi grazie alle previsioni della meccanica celeste. Inoltre, nel Sistema solare esistono migliaia di corpi minori del tutto ignorati dall'astrologia, anche se alcuni di essi rivaleggiano con i pianeti più piccoli come dimensione: alcuni (come Ganimede, un satellite naturale di Giove) sono più grandi di Mercurio, altri (come Eris o Cerere) sono di dimensioni superiori o paragonabili a quelle di Plutone, eppure nessuno di essi compare in alcun oroscopo.
  • La presenza di Plutone negli oroscopi presenta anche un altro problema in astrologia: data la forte inclinazione della sua orbita, esso viene osservato talvolta ben lontano dall'eclittica: cosa accade alla sua supposta influenza quando esso è posizionato fuori dallo zodiaco?[citazione necessaria]
  • Dal punto di vista metodologico, le interpretazioni sono vaghe, imprecise e lasciate all'arbitrio dell'astrologo.
  • Le versioni popolari (come l'oroscopo giornaliero basato semplicemente sulla posizione del sole) sono estremamente riduttive e talmente vaghe da potersi adattare a qualunque persona.
  • Se la configurazione degli astri (al momento della nascita) influenza il destino o il carattere di una persona, allora i gemelli che nascono a pochi minuti di distanza dovrebbero sempre condividere lo stesso destino o carattere (questa obiezione risale a Sant'Agostino).
  • Non esiste alcuna forza conosciuta che potrebbe dar luogo agli effetti previsti dall'astrologia. Quelle conosciute sono sicuramente da eliminare: per esempio, la forza di gravità di un'infermiera è molto più influente di quella di Giove al momento della nascita.
  • Se l'influenza dei corpi nel nostro sistema solare dipende dalla loro massa, allora l'influenza di Plutone dovrebbe essere (data la distanza e la minore massa) milioni di volte inferiore a quella di Giove, e perfino inferiore a quella dell'asteroide Cerere; se la massa non conta nulla, allora ogni piccolo corpo (comprese le decine di migliaia di asteroidi) che orbita intorno al Sole dovrebbe influenzare la nostra vita (in sostanza, gli astrologi — come gli antichi astronomi — studiano degli oggetti — i pianeti — senza preoccuparsi delle loro caratteristiche fisiche, di cosa siano in realtà).
  • L'autoriconoscimento nei profili personali forniti dall'astrologia può essere attribuita al cosiddetto Effetto Forer, e cioè la tendenza dell'individuo a credere che una descrizione sia ritagliata perfettamente su misura propria, anche quando essa è formulata in termini molto generici.

A questi argomenti gli astrologi rispondono che:

  • Gli effetti di talune configurazioni astrologiche offrono riscontri statistici (affermazione confutata dagli scienziati, le cui verifiche sperimentali hanno dato esito negativo).
  • L'astrologia occidentale non attribuisce alcun potere d'influsso alle costellazioni, e quindi alle stelle che le compongono. Essa invece attribuisce significato solo ai segni zodiacali, che dividono l'eclittica in 12 parti di uguale ampiezza; quattro di questi iniziano in coincidenza con i due solstizi e i due equinozi. A causa del noto fenomeno della precessione degli equinozi, costellazioni astronomiche e segni zodiacali non hanno più alcun rapporto.
  • I satelliti possono essere oggetto di interpretazione e infatti la luna lo è. Ma la loro posizione è quasi identica a quella dei rispettivi pianeti.
  • L'astrologia riconosce le zone d'ombra dovute alla presenza all'interno del sistema solare di corpi minori di recente scoperta, ma rivendica di aver saputo rendere organici al proprio sistema i nuovi pianeti, a partire da Urano. Inoltre alcuni astrologi hanno iniziato ad indagare le caratteristiche dei pianeti transplutoniani prima che questi fossero scoperti, ipotizzandone la presenza in quanto necessari a completare il quadro delle relazioni tra pianeti e segni zodiacali. [4]
  • L'oroscopo basato solo sulla posizione del Sole ha infatti scarso valore, nonostante la sua diffusione massmediatica. L'astrologia deve considerare il quadro astrale nel suo complesso.
  • L'astrologia non nega né il condizionamento dato dal mondo esterno né il ruolo del patrimonio genetico nella formazione dell'individuo.
  • L'imprecisione delle interpretazioni riflette sia la complessità del sistema, che deve tenere conto delle posizioni di tutti i pianeti, delle dodici case e dei rapporti reciproci, sia, nel caso dell'oroscopo natale, la complessità di ogni singolo individuo.
  • L'astrologia moderna si configura sempre meno come un metodo di previsione e sempre più come una metodologia per indagare la natura dell'uomo da un punto di vista psicologico e sociale.

[modifica] Note

  1. ^ Liz Greene, Linguaggio astrale n.128/2003
  2. ^ S. Pines (September 1964), "The Semantic Distinction between the Terms Astronomy and Astrology according to al-Biruni", Isis 55 (3), pp. 343-349.
  3. ^ Sasha Fenton, Understanding Astrology, The Aquarian Press, London. 1991.
  4. ^ Cfr. André l'Eclair, Il primo dei tre pianeti transplutonii, in Astrologia oggi, a cura di Serena Foglia, Milano 1976, e, nello stesso volume, Massimo Frisari, Nuovi problemi ed evoluzione dell'astrologia

[modifica] Bibliografia

[modifica] Bibliografia specialistica

  • Omraam Mikhaël Aïvanhov, Lo Zodiaco, Chiave dell'Uomo e dell'Universo, Edizioni Prosveta 1999
  • André l'Eclair, "Il primo dei tre pianeti transplutonii", in Astrologia oggi, a cura di Serena Foglia, Milano 1976
  • Massimo Frisari, Nuovi problemi ed evoluzione dell'astrologia.
  • Stephen Arroyo, L'astrologia e i quattro elementi, Astrolabio 1988
  • Stephen Arroyo, Astrologia Karma Trasformazione, Astrolabio 1990
  • Liz Greene, La relazione interpersonale, Astrolabio 1989
  • Dane Rudhyar, La pratica dell'astrologia, Astrolabio 1985
  • Dane Rudhyar, I segni astrologici come ritmo della vita, Astrolabio 1988
  • Belysario, Frammenti di Astrologia: manuale astrologico a libero uso, Ed. LS, Bologna 2000
  • Laura Poggiani, Introduzione all'Astrologia Medica , Ed. Tip. Pistoiese 2001
  • Kocku Von Stuckrad, Storia dell'Astrologia, dalle origini ai nostri giorni, Mondadori, 2007
  • Fabio Borghini, Astri e Libero Arbitrio , Ed. Mir, Montespertoli - FI, 2001 3a ediz
  • Fabio Borghini, Astrologia Karmica al Computer , Ed. Loggia de Lanzi, Firenze, 1995
  • Fabio Borghini, Le Dodici Case evolutive , Ed. Mir, Montespertoli - FI, 1997
  • Fabio Borghini, Astrologia Lunare, l'anima progressa , Ed. Loggia de Lanzi, Firenze 1999
  • Fabio Borghini, Astrologia Karmica della Coppia , Ed. Mir, Montespertoli - FI, 2002
  • Tommaso Palamidessi, Astrologia Mondiale , Ed. Archeosofica - FI, 1985 2a ediz

[modifica] Voci correlate

[modifica] Altri progetti

[modifica] Collegamenti esterni

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