19P/Borrelly
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Scoperta |
28 dicembre 1904 | |
Scopritore |
Alphonse Louis Nicolas Borrelly | |
Designazioni alternative |
1905 II; 1911 VIII; |
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(epoca di riferimento: 8 settembre 2001)
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Semiasse maggiore | 3,59 UA | |
Perielio | 1,35 UA | |
Afelio | 5,83 UA | |
Periodo orbitale | 6,8 anni | |
Inclinazione orbitale | 30,3° | |
Eccentricità | 0,624 | |
Ultimo perielio | 14 settembre 2001 | |
Prossimo perielio | 26 luglio 2008 | |
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Dimensioni | 4 x 8 km [1] | |
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Magnitudine apparente da Terra |
7,5° (max)
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Magnitudine apparente da [[{{{pianeta_madre}}} (astronomia)|{{{pianeta_madre}}}]] |
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Magnitudine app. | ||
Diametro apparente da Terra |
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Diametro apparente da [[{{{pianeta_madre}}} (astronomia)|{{{pianeta_madre}}}]] |
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Parallasse | ||
Moto proprio | ||
Velocità radiale |
19P/Borrelly, anche denominata come Cometa Borrelly, è una cometa periodica del Sistema solare. Fu scoperta da Alphonse Louis Nicolas Borrelly durante una normale ricerca di comete a Marsiglia, il 28 dicembre 1904. È stata analizzata da vicino dalla sonda Deep Space 1. A differenza delle altre comete e secondo i dati inviati dalla sonda, la superficie sarebbe secca e priva di ghiaccio.
La cometa ha effettuato diversi passaggi moderatamente ravvicinati con Giove che ne hanno perturbato l'orbita nel corso dei secoli. Il prossimo incontro, previsto per il 14 maggio 2019, avverà ad una distanza di 0,44 UA e causerà una riduzione della distanza perielica e una riduzione del periodo orbitale. Si prevede che il nuovo valore della distanza al perielio sarà compreso tra le 1,35 e le 1,31 UA, mentre il nuovo valore del periodo porbitale tra i 6,83 ed i 6,57 anni.
Una tipicità della cometa Borrelly è l'asimmetricità della sua coda, riportata nelle osservazioni storiche e riscontrata anche durante il sorvolo della sonda Deep Space 1 [2].
[modifica] Il fly-by della sonda Deep Space 1
Il 21 dicembre 2001 la sonda Deep Space 1, lanciata per testare nuove tecnologie per lo spazio, effettuò un fly-by della cometa Borrelly. Il sorvolo della cometa fu programmato nell'estensione della missione e rappresentò un bonus inaspettato. A dispetto della guasto al sistema di orientamento, Deep Space 1 riuscì a rimandare a terra ciò che all'epoca furono considerate le migliori immagini e dati scientifici riguardanti una cometa. Inoltre, durante l'incontro furono programmate osservazioni della cometa dalla Terra per mezzo del Telescopio spaziale Hubble [3] e di altri strumenti osservativi, anche radar.
Le osservazioni ravvicinate rivelarono un nucleo di 8 km di lunghezza, attivo. Le variazioni topografiche e fotometriche misurate hanno permesso di stimare un periodo di rotazione di circa 25 ore. Al momento dell'incontro (otto giorni dopo il passaggio al perielio), dal nucleo fuoriusciva un potente getto in direzione del Sole, perpendicolarmente all'asse di rotazione [4]. Il getto principale era accompagnato da due getti più deboli, uno nell'emisfero della cometa in direzione del Sole e l'altro in direzione della coda.
[modifica] Riferimenti
- ^ La cometa Borrelly sul JPL Small-Body Database Browser
- ^ D.T. Young et al., Solar wind interactions with Comet 19P/Borrelly, Icarus 167 (2004) 80–88 PDF
- ^ H. A. Weaver et al. (2003) Hubble Space Telescope STIS Observations of Comet 19P/Borrelly during the Deep Space 1 Encounter The Astronomical Journal 126 444-451 PDF
- ^ Soderblom et al (2002) Encounter With Comet 19p/Borrelly: Results From The Deep Space 1 Miniature Integrated Camera And Spectrometer, Lunar and Planetary Science XXXIII PDF
[modifica] Collegamenti esterni
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