Fiat C.R.32
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Fiat C.R.32 | ||
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Fiat C.R.32 con livrea prebellica |
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Descrizione | ||
Ruolo | Caccia | |
Equipaggio | 1 | |
Primo volo | 29 aprile 1933 | |
Entrata in servizio | 1935 | |
Costruttore | Fiat | |
Esemplari costruiti | 1.212[1] | |
Dimensioni | ||
Lunghezza | 7,45m | |
Apertura alare | 9,50m | |
Altezza | 2,63m | |
Superficie alare | 22,10m² | |
Peso | ||
A vuoto | 1.325 kg | |
Massimo al decollo | 1.850 kg | |
Propulsione | ||
Motore | FIAT A.30 RA bis 12 cilindri a V | |
Potenza | 600 CV | |
Prestazioni | ||
Velocità massima | 375 km/h | |
Autonomia | 680 km | |
Tangenza | 8.800 m | |
Armamento | ||
Mitragliatrici | 2 Breda-SAFAT da 7,7 mm | |
Bombe | fino a 100 kg di bombe, nelle versioni per l'attacco al suolo | |
Lista di aerei militari |
Il Fiat C.R.32 (Caccia Rosatelli, dal nome del progettista) era un aereo biplano da caccia italiano usato nel primo periodo della seconda guerra mondiale. Il principale utilizzatore fu la Regia Aeronautica, e venne impiegato dalle Aeronautiche cinese, ungherese, austriaca, venezuelana e spagnola, dove fu anche prodotto su licenza.
Indice |
[modifica] Il progetto
Progettato dall'ingegner Celestino Rosatelli, rappresentava uno sviluppo del Fiat C.R.30, suo precedente progetto, un aereo elegante e veloce che riscosse un grande successo.
Il C.R.32 era molto simile al suo predecessore: biplano dalla configurazione sesquiplana, con montati interalari a W (montanti tipo Warren) , struttura completamente metallica rivestito in duralluminio e tela, armato con due mitragliatrici da 7,7 mm, elica bipala azionata da un motore da 600 CV.
Il nuovo caccia era più piccolo, con una superficie alare minore e soprattutto presentava una diversa distribuzione dei pesi, ottenuta da una ricollocazione dei serbatoi, che consentivano al C.R.32 una velocità e maneggevolezza superiori al predecessore.
Il prototipo volò per la prima volta il 29 aprile del 1933, nel 1934 iniziò la produzione e nel 1935 fu consegnato ai reparti. Della versione originale furono prodotti 383 esemplari, di cui 291 destinati alla Regia Aeronautica, 76 all'Ungheria e 16 alla Cina.
[modifica] Versioni
- C.R.32bis : versione con 2 mitragliatrici Breda-SAFAT da 7,7 mm nell'ala inferiore, in aggiunta alle due in fusoliera. In molti degli esemplari consegnati le mitragliatrici alari furono rimosse per ridurre i pesi. Prodotta dal 1935, 328 esemplari.
- C.R.32ter : 2 mitragliatrici da 12,7 mm in fusoliera, al posto delle due da 7,7 mm. 103 esemplari.
- C.R.32quater : C.R.32 alleggerita. 298 esemplari. La produzione terminò nel 1939.
[modifica] Impiego nella Regia Aeronautica
Consegnato ai reparti della Regia Aeronautica a partire del 1935, l'aereo ebbe il suo battesimo del fuoco durante la Guerra civile spagnola nel 1936, con un lotto iniziale di 380 aerei. In questo conflitto a guadagnarsi una fama quasi leggendaria, dimostrandosi alla pari di alcuni caccia monoplani, come i Polikarpov I-16 delle forze repubblicane. Questo fu uno dei fattori che convinsero i vertici della Regia Aeronautica ad insistere nella produzione di aerei con formula biplana quando ormai il progetto era superato dai più veloci, più protetti e meglio armati monoplani. Questa scelta condusse l'Italia in condizione di inferiorità rispetto alle altre nazioni europee: allo scoppio della Seconda guerra mondiale i reparti da caccia italiani erano costituiti in prevalenza di biplani, con ancora di 294 C.R.32 e 300[2] C.R.42., più del doppio dei nuovi caccia monoplani disponibili. Unico velivolo rispetto al quale i caccia biplani italiani erano di prestazioni di poco superiori era il britannico Gloster Gladiator. L'ultimo biplano della RAF era, nel 1940, ormai quasi del tutto rimpiazzato dai moderni Hawker Hurricane e Supermarine Spitfire, e questo prestava ancora servizio solo in aree del meditteraneo e del Medio Oriente.
I C.R.32 ancora in servizio all'inizio della Seconda guerra mondiale, vennero impiegati in Libia, principalmente per azioni di attacco al suolo, e successivamente in Sardegna alla base di Elmas, Grecia, Creta, poi per ultimo usato come aereo da addestramento.
Per le loro doti i C.R.32 vennero impiegati anche per manifestazioni acrobatiche in Italia ed all'estero. Famosi in queste esibizioni erano i piloti del 4° stormo con sede a Roma, con formazioni di 5 ÷ 10 velivoli.
[modifica] Altri operatori
- Fu il primo cliente estero, ordinandone 16 esemplari nel 1933. Differivano dalla versione originale per le mitragliatrici Vickers. Diedero buona prova come contrasto all'invasione giapponese nel periodo 1934 - 1936. Considerato superiore ai biplani Curtiss Hawk, spina dorsale della caccia cinese dell'epoca, furono però da essi soppiantati, poiché l'aereo statunitense richiedeva un carburante di più facile reperimento.
- Hungarian Air Force: 76 esemplari acquistati tra il 1935 - 1936, destinati principalmente all'addestramento alla caccia. Nel marzo 1939 furono impiegati dall'offensiva ungherese contro la Cecoslovacchia. Gli ungheresi rimotorizzarono uno dei C.R.32 con un radiale Gnome-Rhome 14M "Mars" da 750 CV. L'aereo raggiungeva la a velocità massima di 420 km/h a 4.000, ma il progetto di rimotorizzazione di tutto il lotto di velivoli fu annullato a causa dell'impossibilità di ottenere un fornitura di quei motori.
- 45 esemplari di C.R.32bis ordinati nel 1936. Dopo l'Anschluss e l'assorbimento nella Luftwaffe dell'Aeronautica Austriaca, gli esemplari rimasti (36) vennero ceduti all'Ungheria.
- 10 esemplari ordinati nel 1937, ma mai consegnati.
- 60 C.R.32ter consegnati nel 1937; 27 C.R.32quater consegnati nel 1938; Nel 1939, al termine della Guerra civile spagnola, l'Aviazione Legionaria italiana cedette alla Spagna i suoi C.R.32. L'Aviación di Siviglia produsse 100 C.R.32 su licenza, con la designazione di Hispano Ha 132L Chirri. La produzione terminò nel 1942. Alcuni di questi velivoli rimasero in servizio fino al 1953 come addestratori acrobatici.
[modifica] Velivoli attualmente esistenti
- Museo storico dell'Aeronautica Militare di Vigna di Valle, Bracciano (RM): Un esemplare di Hispano Ha 132L, costruito in Spagna e donato all'Aeronautica Militare Italiana nel 1955.
- Museo del Aire, Madrid: Un esemplare di C.R.32 restaurato con parti provenienti da un Hispano Ha 132L.
[modifica] Note
- ^ 1.212 esemplari in 11 versioni (C.R.33 esclusi); inclusi gli Hispano Ha 132L Chirri prodotti su licenza in Spagna.
- ^ linea di volo della Regia Aeronautica al 10 giugno 1940, considerando i soli velivoli in Italia. Dei caccia monoplani, il 10 giugno i Macchi M.C.200 ammontano a 156 velivoli, e i Fiat G.50 a 118. Nelle cifre relative alla distinzione caccia monoplani/biplani non si sono considerati i caccia assaltatori, quali i Breda Ba.65 ed i caccia ricognitori, quali gli IMAM Ro.44.
[modifica] Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene file multimediali su Fiat C.R.32
[modifica] Collegamenti esterni
- www.preservedaxisaircraft.com - sezione dedicata ai velivoli Fiat (tra cui i C.R.32) della seconda guerra mondiale ancora esistenti
- www.aerei-italiani.net Fiat C.R.32
- www.aerei-italiani.net Fiat C.R.33
Serie Gabrielli: G.2 · G.5 · G.8 · G.12 · G.18 · G.46 · G.49 · G.50 · G.55 · G.56 · G.59 · G.80 · G.82 · G-91 · G-91Y · G.222 ————————————— |
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