See also ebooksgratis.com: no banners, no cookies, totally FREE.

CLASSICISTRANIERI HOME PAGE - YOUTUBE CHANNEL
Privacy Policy Cookie Policy Terms and Conditions
Fiat G.80 - Wikipedia

Fiat G.80

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Fiat G.80

Un FIAT G.80-3B, oggi al Museo storico dell'Aeronautica Militare di Vigna di Valle
Descrizione
Ruolo Aereo da addestramento basico avanzato
Equipaggio un pilota ed un allievo
Primo volo 9 dicembre 1951 (G.82: 1954)
Entrata in servizio mai
Costruttore FIAT
Progettista {{{progettista}}}
Esemplari costruiti 5 + 5 G.82
Dimensioni
Lunghezza 12,58 m
Apertura alare 11 m
Angolo di freccia alare {{{freccia_alare}}}
Altezza 4,02 m
Superficie alare
Carico alare {{{carico alare}}}
Superficie degli alettoni {{{superficie alettoni}}}
Freccia dello stabilizzatore {{{freccia stabilizzatore}}}
Area dello stabilizzatore {{{area stabilizzatore}}}
Freccia della deriva {{{freccia deriva}}}
Area della deriva {{{area deriva}}}
Carreggiata del carrello {{{carreggiata}}}
Passo del carrello {{{passo}}}
Peso
A vuoto 4.300 kg
Normale
Massimo al decollo 5.655 kg
Capacità combustibile {{{capacità_carburante}}}
Capacità combustibile {{{capacità_combustibile}}}
Capacità di carico {{{capacità}}}
Propulsione
Motore un turbogetto de Havilland Goblin (G.82: un Rolls-Royce Nene)
Potenza 1.600 kg/s (2450)
Spinta {{{spinta}}}
Prestazioni
Velocità massima 850 km/h a 1.500 metri (910)
Velocità di stallo {{{stallo}}}
Fattore di carico {{{g load}}}
Velocità variometrica {{{climb_rate}}}
Tempo di salita {{{tempo di salita}}}
Corsa di decollo {{{decollo}}}
Ingombro di pista {{{atterraggio}}}
Autonomia 450 - 1000 km (G.82: 1.150)
Raggio d'azione {{{raggioazione}}}
Tangenza (G.82) 12.300 m
Vita operativa {{{vita operativa}}}
Armamento
Mitragliatrici (G.82) due M3
Cannoni
Bombe (G.82) 227 kg
Missili
Piloni {{{piloni}}}
Altro
Note
Lista di aerei militari

Il Fiat G.80 rappresenta il primo aviogetto di progettazione nazionale giunto in produzione, sia pure senza il successo commerciale garantito dall'entrata in servizio con l'Aeronautica Militare. I suoi successivi sviluppi, il G.82 e il G.84, avrebbero potuto ritagliarsi un posto nel campo dell'addestramento intermedio, ma non ebbero a loro volta successo per vari motivi.

Indice

[modifica] Sviluppo

Nell'Italia del dopoguerra, la difficilissima situazione economica era grossomodo inversamente proporzionale alla volontà di riemergere dalla catastrofe appena terminata. L'industria aeronautica era stata ovviamente colpita, sia direttamente (con i bombardamenti) che indirettamente, ora che gli ordinativi per migliaia di apparecchi bellici per la Regia Aeronautica erano solo un ricordo. Inoltre, anche nel mercato estero venne sancita la definitiva supremazia anglo-statunitense, sia militare che, forse ancora più marcatamente, nell'esplodente mercato civile, ora che l'aviazione era entrata nella maturità. Formule superate, come quelle basate su tela verniciata, ali biplane, costruzione mista, motori anemici e così via erano decadute a favore di velivoli metallici, potenti e veloci.

In più, l'industria aeronautica italiana, per quanto ricchissima di ditte e valenti progettisti (con prodotti non sempre di prima scelta, comunque), era dipendente dall'estero per i motori, anche quando prodotti su licenza o derivati.

La FIAT, principale superstite anche in campo aeronautico, riprese la produzione di vari modelli dell'ultimo periodo bellico, come il G.55/59 e alcuni aerei da trasporto.

Dopo l'esperienza del Caproni-Campini C.C.1 con motoreattore, l'industria italiana non ebbe nessun'altra realizzazione all'attivo nel campo della propulsione a getto nei successivi 11 anni. Dal momento che il Caproni era un velivolo ancora legato alla tecnologia dei motori a pistoni, il primo jet vero e proprio di progettazione italiana dovette restare ancora a lungo atteso, fino a che la FIAT non incaricò il migliore dei suoi ingegneri, Giuseppe Gabrielli, per l'entrata da protagonista nel mondo delle nuove, promettenti macchine a reazione.

Il nuovo aereo, almeno in origine solo inteso come addestratore, avrebbe dovuto essere il sostituto dei G.59, anch'essi prodotti in qualità di aerei d'addestramento basico. Lo sviluppo venne probabilmente iniziato verso la fine degli anni '40. Il prototipo venne fatto muovere per la prima volta con le prove a terra (rullaggio) a Torino, ma poi per il decollo della venne addirittura scelto l'aeroporto di Foggia-Amendola, dove venne trasportato in treno. Pilotato dall'ing. Catella, eseguì il primo volo il 9 dicembre 1951.

[modifica] Tecnica

Si trattava di una macchina metallica, come la colorazione argentea lasciava intuire, monoplana, monomotore, e biposto. Il velivolo aveva una fusoliera assai tozza e di forme poco rastremate, simile a quella dell'F-80 statunitense (anzi, del TF-80C/T-33).

Le ali erano dritte e sottili, i piani di coda con gli equilibratori orizzontali sistemati (col solito raccordo ad ogiva) sulla parte bassa del timone verticale. Una costola dorsale raccordava la coda all'abitacolo, costituito da 2 posti in tandem, con discreta visibilità e seggiolini eiettabili. Il carrello era basso, triciclo anteriore.

[modifica] Motore

Il motore era un de Havilland Goblin a flusso centrifugo, e questo spiega perché la macchina era munita di una fusoliera tozza. Questo motore inglese, lo stesso del Vampire, aveva in questo caso un'ugello di scarico convenzionale, data la struttura della fusoliera, e due prese d'aria sistemate sotto il primo posto dell'abitacolo, piccole e con sezione a "D". Nel prototipo originario esse erano assai più grandi: comunque dovevano alimentare un motore capace di non più di 1.590 kg di spinta.

[modifica] Versioni

La futuribile famiglia dei G.80 comprendeva vari apparecchi tali da meritare menzione:

  • G.80-3A da attacco al suolo e ricognizione
  • G.81-1B con motore de Havilland Ghost da 2.200 kg di spinta.
  • G.82: doveva essere il modello definitivo, dotato addirittura di un Rolls-Royce Nene 21 da 2.450 kg di spinta. Introduceva armi come due mitragliatrici M3 nel muso e 225 kg di carico subalare. Compì il primo volo il 23 maggio 1954.
  • G.82: da caccia notturna, forse simile all'F-94 Starfire
  • G.82-1B: con motore Nene da 2.270 kg.
  • G.84-1B: con motore Allison J35 da 2.450 kg di spinta.

[modifica] Epilogo

Il primo G.80 aveva la denominazione completa di G.80-1B ed era il modello basico; in seguito venne prodotta una piccola serie di 4 apparecchi di preserie, designati G.80-3B, che avrebbero dovuto essere seguiti da altre 7 macchine, cancellati a favore del G.82 (anche il G.81 venne quindi cestinato in breve tempo), il vero e proprio aereo "definitivo" della famiglia.

Il G.82 aveva un motore molto più potente, che costringeva a installare piccoli serbatoi alle estremità alari, un leggero armamento, paragonabile a quello del T-33, e molte altre piccole innovazioni, ma ormai era davvero tardi per sperare di entrare nel business dell'industria.

Come per i 5 G.80, anche i 5 G.82 prodotti vennero dati in carico al Reparto Sperimentale Volo come anche la scuola d'addestramento di Foggia-Amendola.

Il G.80 era un velivolo dalle caratteristiche oneste, ma assai pesante (molto più del di poco successivo Aermacchi MB-326) e dalle prestazioni poco brillanti. Non c'è dubbio che il G.82 avrebbe potuto far di meglio, nonostante l'aumento di peso, ma il fatto è che entrambi costavano non poco per le scarse risorse disponibili all'epoca. Inoltre, il G.82 non venne selezionato per il concorso NATO del 1954 relativo ad un'addestratore avanzato, concorso che comunque non andò molto oltre anche per un altro motivo. Quando arrivò la decisione americana di rimettere in forze gli eserciti delle nazioni europee, per tema di vederle cadere sotto il giogo del comunismo, allora un enorme numero di aerei, navi e carri armati venne spedita a prezzi stracciati nel vecchio continente.

Il G.80/82, giunto a maturazione con un paio d'anni di troppo, non sopravvisse alla concorrenza dei T-33, praticamente regalati e di ottime caratteristiche, né poi rialzò le proprie quotazioni con l'avvento dell'Aermacchi MB-326 e il programma, per quanto alla lunga abbastanza promettente (date le caratteristiche dei nuovi modelli in fase di studio, anche per compiti di prima linea), finì rapidamente in un vicolo cieco.

[modifica] Bibliografia


Aeroplani FIAT
Serie Gabrielli:  G.2  ·  G.5  ·  G.8  ·  G.12  ·  G.18  ·  G.46  ·  G.49  ·  G.50  ·  G.55  ·  G.56  ·  G.59  ·  G.80  ·  G.82  ·  G-91  ·  G-91Y  ·  G.222

—————————————
Serie bombardieri Rosatelli:  B.R.  ·  B.R.1  ·  B.R.2  ·  B.R.3  ·  B.R.4  ·  B.R.20
Serie caccia Rosatelli:  C.R.1  ·  C.R.5  ·  C.R.10  ·  C.R.20  ·  C.R.25  ·  C.R.30  ·  C.R.32  ·  C.R.33  ·  C.R.40  ·  C.R.41  ·  C.R.42
—————————————
R.2  ·  R.22  ·  R.700  ·  A.120  ·  A.S.1  ·  B.R.G.  ·  F.C.20  ·  R.S.14  ·  M.F.4

Altre lingue


aa - ab - af - ak - als - am - an - ang - ar - arc - as - ast - av - ay - az - ba - bar - bat_smg - bcl - be - be_x_old - bg - bh - bi - bm - bn - bo - bpy - br - bs - bug - bxr - ca - cbk_zam - cdo - ce - ceb - ch - cho - chr - chy - co - cr - crh - cs - csb - cu - cv - cy - da - de - diq - dsb - dv - dz - ee - el - eml - en - eo - es - et - eu - ext - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - fr - frp - fur - fy - ga - gan - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - hi - hif - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - ja - jbo - jv - ka - kaa - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mdf - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - mt - mus - my - myv - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nl - nn - no - nov - nrm - nv - ny - oc - om - or - os - pa - pag - pam - pap - pdc - pi - pih - pl - pms - ps - pt - qu - quality - rm - rmy - rn - ro - roa_rup - roa_tara - ru - rw - sa - sah - sc - scn - sco - sd - se - sg - sh - si - simple - sk - sl - sm - sn - so - sr - srn - ss - st - stq - su - sv - sw - szl - ta - te - tet - tg - th - ti - tk - tl - tlh - tn - to - tpi - tr - ts - tt - tum - tw - ty - udm - ug - uk - ur - uz - ve - vec - vi - vls - vo - wa - war - wo - wuu - xal - xh - yi - yo - za - zea - zh - zh_classical - zh_min_nan - zh_yue - zu -