Biplano

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Un biplano è un aeroplano che ha due ali, solitamente di uguale dimensione, montate una sopra l'altra: quella inferiore allo stesso livello della parte bassa della fusoliera, mentre quella superiore è montata sopra. Normalmente le due ali sono sovrapposte e sono sorrette da ridigi sostegni verticali o oblique posizionati simmetricamente rispetto alla fusoliera in modo tale da creare una struttura rigida e resistente. A volte le due ali si sovrappongono solo parzialmente: l'ala superiore può essere montata leggermente spostasta in avanti rispetto a quella inferiore o viceversa; questo accorgimento è stato adottato per minimizzare le reciproche interferenze aerodinamiche tra le due ali.

La replica dell'aerosilurante Firey Swordfish

I biplani generano maggiore portanza dei monoplani a parità di apertura alare, ma quasi tutti possiedono anche una terza superficie orizzontale, come l'equilibratore, che controllano il beccheggio o l'angolo d'attacco dell'aereo. Una o entrambe le ali sono dotate di alettoni o flap per il controllo del rollio e della velocità.

[modifica] Storia

I biplani riscossero molto successo fin dagli albori dell'aviazione, quando le sezioni alari erano molto sottili e di conseguenza la struttura dell'ala aveva bisogno di essere rinforzata da cavi di supporto esterni. La configurazione a due ali permetteva il rinforzo reciproco, aumentando la resistenza dell'intera struttura. Un altro vantaggio era che avendo le ali più corte erano molto manovrabili. Un grande difetto invece risiede nel fatto che le due ali generano delle reciproche interferenze aerodinamiche, riducendo la portanza prodotta da entrambe: ciò significa che a parità di superficie alare producono più resistenza e meno portanza di un monoplano.

Biplano in volo

Il primo vero aereo della storia, il Flyer dei Fratelli Wright, era un biplano: fino agli anni '30 i biplani venivano preferiti ai monoplani perché erano più agili e leggeri. Con l'introduzione di nuovi materiali, più resistenti e leggeri, e di nuove tecnologie, il monoplano prese definitivamente il sopravvento fino ai giorni nostri.

In Italia, il biplano era amato anche dai piloti militari: preferivano un aereo agile e leggero piuttosto che uno certamente più resistente, ma complessivamente più pesante. Questo portò a gravi errori di valutazione del Ministero dell'Aeronautica fascista che, alla vigilia e durante la seconda guerra mondiale, si ostinò nella produzione di aerei da caccia biplani invece che di moderni e competitivi monoplani. Infatti il Fiat C.R.42 è stato l'ultimo biplano ad essere usato operativamente in guerra, nonché il caccia più prodotto dall'industria aeronautica italiana (oltre 1.700 esemplari). Nonostante la sua palese inferiorità qualitativa rispetto ai più moderni Hawker Hurricane o Supermarine Spitfire, in mano a bravi piloti il Falco riuscì ad abbattere diversi aerei nemici.

Il biplano acrobatico Pitts S-1

Al giorno d'oggi i biplani vengono usati solo in ruoli molto particolari, come per le acrobazie aeree o per le disinfestazioni agricole.

Alcuni famosi biplani sono il Flyer (primo aereo del mondo), il Boeing Stearman (a cui è associata l'immagine degli acrobati che camminano sulle ali), il de Havilland Tiger Moth, l'aerosilurante Fairey Swordfish e il più recente Antonov An-2. Alcuni moderni biplani, come l'Antonov An-3 (sviluppo dell'An-2), sono equipaggiati con motori a turboelica.

[modifica] Sesquiplano

Il sesquiplano è un biplano in cui l'ala inferiore ha un'apertura sensibilmente inferiore rispetto a quella dell'ala superiore: in alcuni casi la lunghezza è sufficiente solo per ospitare le strutture che sorreggono l'ala superiore. Famosi sesquiplani erano i caccia italiani Fiat C.R.32 e C.R.42.
Un sesquiplano invertito, è invece un biplano in cui è l'ala superiore a presentare una lunghezza inferiore. Questa configurazione era meno diffusa rispetto alla sesquiplana tradizionale.
La denominazione di sesquiplani si estende anche ai piani di coda biplani che presentino caratteristiche sesquiplane.

Un sesquiplano è un biplano in cui la superficie dell'ala superiore sta alla superficie di quella inferiore nel rapporto 3 a 2 . Non è corretto esprimere tale definizione in termini di sola apertura alare.