Celestino Rosatelli
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Celestino Rosatelli (Belmonte Sabino, 8 aprile 1885 – Torino, 23 settembre 1945) è stato un ingegnere aeronautico italiano.
[modifica] Biografia
Celestino Rosatelli nacque a Belmonte in Sabina a nove chilometri da Rieti da una famiglia assai povera di contadini. Il padre si chiamava Bernardino Rosatelli e la mamma Apollonia Santini. Avendo notato le brillanti attitudini matematiche di Celestino, i genitori riuscirono a mantenerlo agli studi a prezzo di alcuni sacrifici e vendendo pezzi del podere di famiglia.
Celestino frequentò quindi la Scuola industriale di Roma ed il suo rendimento scolastico fu tale da meritargli una borsa di 500 lire annue. Tenendo lezioni private di matematica riuscì a mantenersi agli studi presso la Regia Scuola di ingegneria di Roma, dove coseguì la laurea il 31 ottobre del 1910 con una tesi intitolata "Progetto di un viadotto in ferro".
Nel 1911 fequentò un corso, presso il Battaglione Specialisti del Regio Esercito, di "teoria e costruzioni di dirigibili" tenuto dall'ingegner Rodolfo Verduzio. Divenne inoltre assistente per il corso di Meccanica applicata alle costruzioni.
Messa da parte la sua passione per i ponti, Celestino Rosatelli fu assegnato alla Direzione tecnica dell'Aviazione militare di Torino con il grado militare di sottotenente. All'istituto lavorò al progetto, del 1916, dello SVA assieme ad Umberto Savoia e Rodolfo Verduzio. Il caccia venne costruito nel 1917 presso l'Ansaldo.