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Piazze di Napoli - Wikipedia

Piazze di Napoli

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Le piazze di Napoli hanno un notevole valore artistico, storico, architettonico e turistico; la loro storia accompagna quella della città da secoli, da sempre sono parte integrante della vita cittadina, dai mercati o dai grandi eventi pubblici e politici, costituiscono un ulteriore elemento di fascino della città.

Di seguito una lista delle principali piazze monumentali di Napoli:

Indice

[modifica] Piazza del Municipio (P. Castello)

La piazza è una delle più grandi d'Europa, di forma semi-rettangolare, è abbellita grazie alla presenza di Castel Nuovo, mentre sul lato orientale vi è il teatro mercadante. La piazza si trova in prossimità del porto, storicamente, fu teatro di grandi partenze di massa (gli emigranti che giunti a Napoli, partivano per Le Americhe). Oggi, segue ancora la sua vocazione storica: è uno dei luoghi del potere della città, su di essa anche il Palazzo San Giacomo voluto da Ferdinando I di Borbone, nell'interno, la Pontificia Real Basilica di San Giacomo degli Spagnoli.

Piazza Bellini e i resti delle mura greche
Piazza Bellini e i resti delle mura greche

[modifica] Piazza Bellini

La piazza ha un forma rettangolare e si estende nel centro antico; è stata sempre il cuore "intellettuale" della città perché è circondata da numerose sedi universitarie, nonché dal Conservatorio di San Pietro a Majella; al centro è posta la statua di Vincenzo Bellini. Sullo slargo sovrasta il Complesso di Sant'Antonio delle Monache a Port'Alba e palazzi monumentali del 500-600 e nel limite occidentale vi sono alcuni resti delle mura della Neapolis greco-romana.

[modifica] Piazza dei Martiri (P. della Pace)

A Napoli, per secoli, le fu vietato di estendersi al di fuori delle mura, questa piazza è sorta intorno al 600, una delle prime costruzioni-simbolo delle espansioni ad ovest. La piazza è di forma triangolare è dedicata a tutti i napoletani caduti per la libertà, il monumento rappresentantivo è costituito da un obelisco circondato da quattro leoni di marmo, sulla sommità la statua che simboleggia la "virtù dei martiri". Intorno, palazzi monumentali, tra cui uno di Luigi Vanvitelli.

La Fontana della Sirena in Piazza Sannazaro
La Fontana della Sirena in Piazza Sannazaro

[modifica] Piazza Sannazaro

Piazza Sannazaro è una delle piazze meno conosciute di Napoli ma molto suggestiva, grazie alla presenza della Fontana della Sirena, alla realizzazione della quale ha partecipato anche Francesco Jerace. Si trova tra Mergellina e Piedigrotta.

[modifica] Piazza Piedigrotta

Piazza Piedigrotta è di forma irregolare, storicamente, è stata teatro di una delle più grandi tradizioni popolari (la Festa di Piedigrotta) una festa che mescola credenze cattoliche a quelle pagane. Su di essa, di scorcio, la stazione antica e monumentale di Mergellina, l'imponente fascino del Palazzo Odeon e la Basilica di Santa Maria di Piedigrotta, meta di pellegrinaggi.

[modifica] Piazza Cavour

Piazza Cavour di Napoli (già Largo delle Pigne), si allarga a est del Museo Archeologico Nazionale e al fondo, Porta San Gennaro, voluta per la fine della peste del 1656, le fa da cornice. Nei dintorni della piazza è visibile la facciata della pregevole Chiesa del Gesù delle Monache: essa doveva avere un aspetto assai più grande rispetto a come la vediamo oggi; infatti, doveva costituire una sorta di Pantheon della famiglia reale aragonese. Le ulteriori ampliazioni non vennero proseguite poiché la famiglia venne emarginata con la costituzione del viceregno.

Alcune delle statue che sovrastano Piazza della Vittoria
Alcune delle statue che sovrastano Piazza della Vittoria
Piazza del Gesù Nuovo
Piazza del Gesù Nuovo

[modifica] Piazza della Vittoria

La piazza è denominata della Vittoria, perché secondo i vincitori della battaglia di Lepanto, fu la Madonna ad intervenire per il buon esito. La figlia del comandante di una delle flotte cristiane volle la costruzione dell'omonima Chiesa che sovrasta appunto lo slargo. La piazza, è una delle più belle di Napoli, a nord, su di essa, sono poste le statue neoclassiche della Villa Comunale di Napoli (o Reale). Vicino al mare vi è la colonna di cipollino ritrovata presso il campanile dellla Cattedrale di Napoli (è stata collocata qui nel 1914, in memoria di tutti i caduti del mare).

[modifica] Piazza del Mercato

Piazza del Mercato è una delle più grandi Piazze di Napoli, storicamente, era qui che si svolgevano le esecuzioni capitali, conseguenza verificatasi in seguito alla decapitazione di Corradino di Svevia. Gli Angioini, dapprima, ne fecero un grande centro commerciale cittadino e snodo fondamentale dei traffici provenienti da tutto il Mediterraneo. La piazza è caratterizzata da una netta influenza egiziana; lo slargo è ornato da due fontane formate da obelischi piramidali e circondate da 4 sfingi (oggi le fontane sono in gravissimo stato di degrado, una è posta sul lato est e l'altra sul lato ovest), inoltre è abbellita dalla presenza di Santa Croce al Mercato e da Sant'Eligio Maggiore.

[modifica] Piazza del Gesù Nuovo

Piazza del Gesù Nuovo è una delle piazze più importanti della città, sia per la sua posizione molto centrale (è attraversata da Spaccanapoli ed è a pochi passi da via Toledo e da Piazza Dante), sia perché ospita alcuni monumenti molto importanti, come la Basilica di Santa Chiara, la Chiesa del Gesù Nuovo e l'Obelisco dell'Immacolata. È una delle piazze simbolo del centro storico della città, o più in particolare, del centro antico.

Largo Monteoliveto
Largo Monteoliveto

[modifica] Largo Monteoliveto

Il popolo l'ha sempre chiamata Largo Monteoliveto e non piazza; perché in effetti da l'idea più di uno slargo, o meglio di un quadrivio. È attraversata da Via Sant'Anna dei Lombardi, Via Monteoliveto e Via Trinità Maggiore: la piazza è importante soprattutto perché conserva due opere di altro valore storico ed architettonico: La Fontana di Monteoliveto e il Palazzo Gravina che è un'insolita testimonianza dell'uninione di due architetture: quella toscana e quella romana; il palazzo è stato protagonista anche di importanti vicende storiche; qui visse Benedetto XIII; la presenza dell'architettura fu rilevante anche durante la Repubblica Partenopea e i moti liberali del 1848.

[modifica] Piazza della Repubblica

Piazza della Repubblica è una delle piazze che sfociano sul lungomare di Napoli, è caratterizzata dal monumento dedicato alle Quattro giornate di Napoli; la città fu la prima in Italia a liberarsi da sola senza l'aiuto alleato, dall'occupante tedesco; il monumento è curato anche con pannelli di Marino Mazzacurati, inoltre vi è il Palazzo Bovino, in stile neorinascimentale di Giuseppe Pisanti.

[modifica] Piazza del Plebiscito (P. Santo Spirito)

Piazza del Plebiscito
Piazza del Plebiscito

La Piazza del Plebiscito di Napoli fu per secoli uno slargo irregolare, dove si svolgevano le feste popolari attorno alle cosiddette macchine da festa, che venivano periodicamente innalzate da grandi architetti (famose quelle di Ferdinando Sanfelice e di Francesco Maresca). Solo dall'inizio del Seicento in poi fu gradatamente "regolarizzata", anche a causa della costruzione del nuovo Palazzo Reale, opera di Domenico Fontana. Ma fu solo all'inizio dell'Ottocento, durante il periodo napoleonico, che la piazza cambiò completamente volto. Per ordine dei monarchi francesi, essa fu interamente ridisegnata e ripensata: furono demoliti i troppi edifici religiosi che ne limitavano lo spazio ed impedivano di inserirla al meglio nel contesto urbano circostante ed in luogo di essi vennero eretti palazzi di stato, a cornice del famoso emiciclo dorico in pietra lavica e marmo, voluto da Gioacchino Murat su disegno di Leopoldo Laperuta, al centro del quale avrebbe dovuto essere un altro edificio civile, consacrato ai fasti dei napoleonidi. Al centro del colonnato spicca la Basilica di San Francesco di Paola, che ne è l'elemento dominante e fu eretta da Ferdinando I, come ex voto per aver riconquistato il regno dopo il decennio di dominio francese. Isolate sulla piazza, di fronte alla Basilica, s'innalzano le statue equestri di Carlo III di Borbone e di Ferdinando I.

[modifica] Piazza San Gaetano

Piazza San Gaetano è una storica ed importante piazza di Napoli e corrisponde all'antico Foro della citta. La Piazza in epoca greca ospitò l'Agorà e in quella romana il Foro. Oggi ospita due edifici religiosi di estrema importaza cattolica e artistica, San Paolo Maggiore e San Lorenzo Maggiore. In questa piazza si riunivano le dodici fratrie del popolo; qui si ricevevano gli anbasciatori stranieri per trattare la pace o la guerra; qui il popolo napoletano accorreva in armi al suono delle campane, per respingere i Longobardi e i Saraceni.

[modifica] Piazza Dante

Scorcio del foro carolino
Scorcio del foro carolino

Piazza Dante è caratterizzata dal foro carolino di Carlo III di Borbone, le 26 statue rappresentano le virtù del sovrano; la monumentale opera è stata eretta da Luigi Vanvitelli. La piazza, prima di questa svolta, veniva chiamata Largo Mercatello appunto perché oltre ai mercati e ad altri scambi commerciali, non rappresentava una snodo particolarmente rilevante. La piazza oggi è uno snodo cruciale per la città, inoltre è un'importante meta turistica in quanto inoltre su di essa si affacciano tre chiese monumentali, Santa Maria di Caravaggio, San Domenico Soriano, e San Michele a Port'Alba. Il Convitto Nazionale ospita due chiostri di cui uno, è una rara testimonianza di architettura romanico-gotica; al centro, la statua del poeta. La piazza è stata di recente sottoposta ad un restauro, contemporaneamente alla realizzazione Stazione Dante della Metropolitana di Napoli, ad opera dell'architetto Gae Aulenti, che ne ha restituito il disegno originario di Vanvitelli.

[modifica] Piazza Carlo III

Piazza Carlo III (già Piazza del Reclusorio) ha una forma ad emiciclo nella quale confluiscono molte importanti arterie della zona (via Foria, corso Garibaldi, via Sant'Alfonso Maria De Liguori, via Sant'Antonio Abate, via Alessio Mazzocchi e via Don Bosco). Su di essa sorge tra le più grandi opere dell'Illuminismo, il Real Albergo dei Poveri, opera dell' architetto fiorentino Ferdinando Fuga, cui fu commissionato da Carlo III di Borbone il quale cullava l'illusorio desiderio di farne la dignitosa residenza di tutti i poveri della nazione.

Piazza Trieste e Trento. In primo piano la Fontana del Carciofo, sullo sfondo il Teatro San Carlo
Piazza Trieste e Trento. In primo piano la Fontana del Carciofo, sullo sfondo il Teatro San Carlo

[modifica] Piazza Trieste e Trento

Per approfondire, vedi la voce Piazza Trieste e Trento.

La Piazza confina con un'altra ben più nota, Piazza del Plebiscito, ha una forma asimmetrica ed angolosa, lo slargo ha la denominaziona attuale grazie ai Savoia, la piazza ospita la seicentesca Chiesa di San Ferdinando (Napoli) e la Fontana del Carciofo. Nel palazzo al n. 48 ha sede il Museo Giuseppe Caravita Principe di Sirignano, dedicato agli artisti napoletani di Ottocento-Novecento. Lo storico Caffè Gambrinus conserva le decorazioni create da alcuni importanti artisti napoletani di fine 800 (ma anche di Gabriele D'Annunzio e di Filippo Tommaso Marinetti).

[modifica] Piazza San Domenico Maggiore

Per approfondire, vedi la voce Piazza San Domenico Maggiore.

E' stata voluta da Alfonso I d'Aragona, a lui si deve la grande scalinata affianco dell'abside della chiesa, è un'importante piazza della città perché, storicamente, rappresenta il limite orientale delle mura greche di Neapolis, la piazza, nei secoli, ha assunto molteplici ruoli, da quelli politici a quelli commerciali finanche a quelli occulti, data la vicinanza della Cappella Sansevero. Lo slargo ospita la chiesa basilicale di San Domenico Maggiore. La facciata della basilica è caratterizzata da un'evidente influenza orientale; è accompagnata dall'omonimo obelisco di Francesco Antonio Picchiatti ed è inoltre circondata da palazzi monumentali.

[modifica] Piazzetta Nilo

Per approfondire, vedi la voce Piazzetta Nilo.

Nella Napoli greco-romana vi si stabilirono larghe colonie di egiziani (provenienti da Alessandria d'Egitto); le colonie erano formate da ceti sociali differenti tra loro (viaggiatori, mercanti, schiavi, ecc..); i napoletani non si dimostrarono avversi a questo popolo, anzi, le colonie vennero soprannominate le "nilesi", in onore del vasto fiume egiziano. Gli Alessandrini decisero di erigere una statua che ricordasse la loro terra natia (la Statua del Dio Nilo, detta "Corpo di Napoli"). L'opera è posta lì da quasi duemila anni, anche se non sono mancati i casi di tentato rastrellamento o annebbiamento. La zona, come allora, è contraddistinta da un via vai continuo. Nella piazzetta, anche la Chiesa di Sant'Angelo a Nilo, conosciuta anche come Cappella Brancaccio; fu eretta inizialmente in stile gotico ed arricchita secondo il gusto catalano; ma, infine, completamente rimaneggiata secondo i stilemi del barocco; nelle sue vicinanze la biblioteca brancacciana che conserva numerosi antichi manoscritti. Nelle adiacenze della piazzetta, vi sono numerose altre architetture monumentali (Chiesa di San Nicola a Nilo, Palazzo Carafa dei Principi di Montorio, ecc..).

[modifica] Piazza Giovanni Bovio (Piazza Borsa)

Piazza Giovanni Bovio è conosciuta tra i napoletani con l'antico nome di Piazza della Borsa (per vero, è detta semplicemente piazza Borsa), così chiamata per via del Palazzo della Borsa. Ebbe origine nella seconda metà dell'Ottocento durante il cosiddetto periodo del Risanamento, quando con la scusa del colera vennero abbattute numerose abitazioni per fare posto a Corso Umberto. Fino al 2001 al centro della piazza si poteva ammirare la Fontana del Nettuno, oggi situata nell'antica sede di Via Medina per facilitare i lavori della metropolitana.

[modifica] Piazza Nicola Amore (Piazza Quattro Palazzi)

Piazza Nicola Amore, attraversata da Corso Umberto, risale anch'essa al cosiddetto periodo del Risanamento, ed è intitolata al sindaco di Napoli che ne fu l'artefice. Non riveste alcun particolare interesse se non per la curiosità di avere, come Piazza Bovio, un secondo nome: è detta infatti 'e quatt' palazz' , o Piazza Quattro Palazzi, dal numero degli edifici che su di essa si affacciano.

[modifica] Piazza Garibaldi

Piazza Garibaldi è una delle più note piazze di Napoli in quanto è sede della Stazione di Napoli Centrale. Purtroppo nonostante gli interventi di recupero che si stanno realizzando come la costruzione di una Stazione della Metropolitana la piazza versa nel degrado in preda ad ambulanti e parcheggaitori abusivi.È spesso balzata agli onori della cronaca per il degrado che insieme alla zona circostante soffre in particolare a partire dagli anni novanta. Nel 2000 sono stati aperti i cantieri della Metropolitana e da allora ancor di più la piazza ha assunto un aspetto disordinato e il tasso di degrado è diventato intollerabile.


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