Utente:Ogrizzo/Prova
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Campione d'Italia | |||||||||
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Stato: | Italia | ||||||||
Regione: | Lombardia | ||||||||
Provincia: | Como | ||||||||
Coordinate: | |||||||||
Altitudine: | 273 m s.l.m. | ||||||||
Superficie: | 1,6 km² | ||||||||
Abitanti: |
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Densità: | 1 368,8 ab./km² | ||||||||
Frazioni: | Capernago, Castello, Cottima, Fornaci, Fornace, Ori, Posero, Sasso del Cane, Scirèe, Scigogna, Valdancio | ||||||||
Comuni contigui: | Arogno (CH-TI), Bissone (CH-TI), Lugano (CH-TI), Melide (CH-TI), Paradiso (CH-TI) | ||||||||
CAP: | 22060 | ||||||||
Pref. tel: | (+4191) | ||||||||
Codice ISTAT: | 013040 | ||||||||
Codice catasto: | B513 | ||||||||
Nome abitanti: | campionesi | ||||||||
Santo patrono: | San Zeno | ||||||||
Giorno festivo: | 12 aprile | ||||||||
Sito istituzionale | |||||||||
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Campione d'Italia è un comune di 2 190 abitanti[1] della provincia di Como. Costituisce un'exclave italiana nel Cantone svizzero del Ticino, separata dal resto d'Italia dal Lago di Lugano e dalle montagne.
Indice |
[modifica] Storia
Le prime notizie risalgono al I secolo a.C. quando i romani vollero fondare un posto avanzato di guardia dalle incursioni dei Rezi e degli Elvezi e venne costruito un castrum col nome di Campilionum. Durante le invasioni barbariche non si sa' più nulla del castrum. Poi venne occupato dai Longobardi.
Si hanno nuovamente notizie di Campione dal 756 e riguardano la donazione di un uliveto alla locale basilica di San Zenone. Nel 769 venne donato un altro uliveto alla basilica. Ma l'anno più importante per Campione è il 777, anno in cui muore Totone, possidente longobardo di Campione che cede il territorio di Campione alla chiesa di Sant'Ambrogio di Milano.
Il comune di Campione appartiene all'Italia in conseguenza della decisione assunta dalla popolazione di rimanere a far parte della Regno Lombardo-Veneto quando il resto del Ticino decise di annettersi alla Confederazione elvetica nel 1798. Le frazioni di San Martino e Casaccia situate nella sponda opposta del lago di Lugano con la Convenzione Italo-Svizzera di Lugano del 5 ottobre 1861 passano alla Svizzera. L'appellativo d'Italia è stato aggiunto nel 1933, durante il Fascismo. Il villaggio ha subito un forte sviluppo edilizio residenziale e turistico, in particolare dopo l’apertura nel 1933 del Casinò municipale; completamente riedificato nel 1999 con lineee e proporzioni tali da sconvolgere il volto dell’intero abitato.
[modifica] Arte
La chiesa di San Zenone, documentata dal 756, fu fondata dalla famiglia di Totone; ricostruita nel sec. XIV, trasformata secondo lo stile barocco nel sec. XVIII e sconsacrata dal 1967 (adibita a galleria per l’esposizione di mostre artistiche).
Nel Viale Marco da Campione la nuova Chiesa parrocchiale di San Zenone è un monumentale edificio con chiesa inferiore e slanciato campanile, realizzato negli anni 1966-1967 da Mario Salvadè con copertura in cemento armato precompresso; il fonte battesimale del 1576 proviene dall’antica parrocchiale.
Su un terrazzo direttamente raggiungibile dal lago mediante una monumentale scalinata doppia i quattro rampe la chiesa di Santa Maria dei Ghirli, meta di pellegrinaggio, contiene importanti cicli di affreschi databili dal Trecento fino al Seicento.
In Piazza Roma l’Oratorio di San Pietro, documentato dal 1148, è posto all’entrata dell’antico centro del borgo. Indagini archeologiche condotte nel 1994 hanno appurato le origini medievali della fondazione. Lo scavo ha permesso d’individuare cinque fasi d’uso. In età altomedievale l’area venne adibita a necropoli, successivamente su di essa fu edificata una chiesa dedicata ai Santi Nazario e Vittore, del sec. VIII, con funzione cimiteriale. Agli inizi del sec. XII fu costruita una nuova chiesa intitolata a San Pietro sfruttando la navata della precedente comenartece. In epoca tardomedievale si procedette all’apertura di una porta laterale e all’ampliamento delle finestre, mentre nel sec. XCVIII subì radicali trasformazioni all’interno. Il nartece fu demolito alla fine dell’Ottocento e negli anni ’40 del sec. XX la facciata fu intonacata e decorata con un graffito di gusto barocco, cancellato poi durante il recente restauro e ristrutturazione degli anni 1992-1996 diretti da D. Banaudi.
All’interno l’edificio attuale è costituito da un’aula rettangolare coperta da volta a crociera; sotto il pavimento in vetro sono visibili le fondamenta dell’abside antica e una sepoltura longobarda; le pareti e la volta sono ornati di un pregevole ciclo di affreschi trecenteschi, da mettere in relazione con le trasformazioni del 1326 (iscrizione sopra il portale laterale), raffiguranti Storie della Vergine e di Cristo, teorie di Santi e apostoli, l’Ascensione miracolosa di Elia, sulle pareti e la Majestas Domini coi simboli degli Evangelisti sulla volta.
Tra gli edifici civili notevole in Via Fusina n. 4 la Casa unifamiliare contraddistinta dal ritmo delle strutture portanti coperte da volte a botte, realizzata da Dolf Schnebli (n. 1928) nel 1959.
[modifica] Bibliografia
- B. Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Lugano-Porza 1980, 323-326.
- AA.VV., Il Santuario dei Ghirli in Campione d’Italia. Guida storico-artistica, Edizioni Pedrazzini, Locarno 1984.
- AA.VV., Guida d’arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 359-362.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Exclave
Campione d'Italia è fortemente integrato dal punto di vista economico e amministrativo con la Svizzera: si utilizza il Franco Svizzero, fa parte della rete telefonica svizzera Swisscom, appartiene ad entrambi i sistemi postali elvetico (CH-6911) ed italiano (I-22060) e gode di particolari privilegi fiscali e doganali.
Anche le targhe automobilistiche sono con targa svizzera (TI) e non italiana (CO).
Campione d'Italia ha la particolarità di essere un'exclave separata dalla madrepatria da un lago: è possibile raggiungere l'Italia da Campione attraversando il Lago di Lugano senza entrare in territorio svizzero, infatti l'Italia con il D.P.R. 633/72 riconosce le acque del Lago di Lugano come acque non territoriali.
Lo stesso D.P.R. 633/72 riconosce Campione come territorio italiano, ma lo esclude dal territorio soggetto al fisco, così come Livigno. Campione d'Italia è un'exclave italiana circondata dal territorio svizzero ed è parte integrante dello Stato italiano con una superficie di circa 2,6 km² (0,9 km² di terraferma e 1,7 km² di lago 'territoriale').
L'estensione è molto esigua (la parte di terraferma è il doppio della Città del Vaticano) considerando che la conformazione orografica di forte pendenza rende possibile l'urbanizzazione su una superficie ancora minore. Infatti, la larghezza del territorio va dai pochi metri all'estremità nord ai circa 650 m (in linea d'aria) di quella meridionale con una variazione altimetrica di circa 324 m (dai 271 m al livello del lago ai 595 in corrispondenza del termine di confine). L'estensione lineare nord-sud del territorio è di circa 2,5 km.
La lunghezza della linea di confine è di circa 7 km dei quali 3,4 km terrestri. Il confine è considerato aperto senza controlli di frontiera con barriere e/o casette doganali.
[modifica] Il Casinò
Campione è famosa per ospitare uno dei quattro casinò italiani, regolato da una legislazione risalente a prima della Seconda Guerra Mondiale, più favorevole rispetto a quella italiana e svizzera. Dopo il trasloco avvenuto nel 2007 nel moderno edificio concepito dall'architetto ticinese Mario Botta, il Casinò di Campione è oggi per dimensioni la più grande struttura di questo genere in Europa e nel 2007 si è guadagnato il titolo di ecomostro.
[modifica] Gemellaggi
Italia, Toscana, Contrada della Chiocciola, Siena, per via della comunanza degli stemmi.
[modifica] Araldica
Il Comune di Campione d’Italia usa uno stemma araldico così composto: uno scudo sannitico moderno partito. Nel primo settore, d’oro, c’è il pastorale d’argento; nel secondo, rosso, c’è la mano tagliata brandente una sferza di cinque corde di cuoio (staffile). In capo, d’argento, c’è la chiocciola. Questo, grazie alla concessione dell’allora Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro dell’8 gennaio 1997.
Interpretazione dello stemma.
- Il pastorale allude al periodo in cui la località era feudo dell’abate di Sant'Ambrogio a Milano.
- La mano con la sferza è il tradizionale attributo del santo patrono milanese per la sua opera di custode e difensore della fede contro gli Ariani (rappresentato nell’atto di sferzare gli eretici anche nel gonfalone del Comune di Milano).
- La chiocciola alluderebbe alla fantasiosa derivazione da CAMPUS HELICEUS (“campo delle chiocciole” dal latino “helice” e dal greco “helix”: chiocciola, appunto), in altri casi è stata associata ai maestri campionesi che si portavano dietro i loro beni (conchiglia) e che lasciavano il segno ovunque andassero, grazie alle loro opere ed a i loro lavori.
Lo scudo è accompagnato da un nastro con la scritta COMMUNITAS CAMPILIONI, da Campilia (a sua volta derivato da campus) insieme di appezzamenti di terra coltivabili.
[modifica] Galleria
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Maria Paola Mangili Piccaluga (lista civica) dal 29/05/2007
Centralino del comune: 031 272 463 - +41 916 419 141
Email del comune: protocollo@comunecampione.ch
[modifica] Cap
I-22060 CH-6911
[modifica] Note
- ^ http://demo.istat.it, 28/02/2007.
[modifica] Collegamenti esterni
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