Ferruccio De Ceresa
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Ferruccio De Ceresa (Genova, 24 maggio 1922 – Roma, 4 luglio 1993) è stato un attore italiano, attivo in teatro, cinema, radio e televisione..
Per il cinema - nel quale ha ricoperto diversi ruoli in generi diversi fra quelli del film giudiziario o poliziesco all'italiana - è stato anche doppiatore.
Proficua è stata la sua collaborazione con il Teatro Stabile di Genova, che non ha mai del tutto abbandonato pur lavorando in diverse altre compagnie teatrali. Si ricordano in particolare le interpretazioni in Retrò di Aleksandr Galin, La bocca del lupo (dal testo letterario di Remigio Zena, insieme a Lina Volonghi), L'anatra selvatica di Ibsen e I fisici di Dürrenmatt, per la regia di Marco Sciaccaluga.
Raffinato[citazione necessaria] lettore delle poesie di Camillo Sbarbaro e Giorgio Caproni (poeti prediletti[citazione necessaria]), capace - secondo la critica - di una recitazione tanto nervosa quanto moderna[citazione necessaria], è stato sposato con l'attrice Elsa Albani e il suo debutto sul palcoscenico risale all'inizio degli anni cinquanta dopo aver frequentato, con la stessa Albani e Alberto Lupo, il Teatro Sperimentale di Genova.
Per Carosello, dopo Carlo Campanini e prima di passare il testimone a Ernesto Calindri, fu testimonial nello spot pubblicitario di un liquore a base di carciofo.
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[modifica] Per il teatro
Notato da Giorgio Strehler, passò ben presto al Piccolo Teatro di Milano[1] per debuttare in ruoli impegnativi in lavori di Giraudoux, Shakesperare (Enrico IV e Giulio Cesare), Ferdinand Bruckner (Elisabetta d'Inghilterra), Gogol (Il revisore), Sartre (L'ingranaggio), Stefano Pirandello (Sacrilegio massimo) e Luigi Pirandello (Sei personaggi in cerca d'autore), Dino Buzzati (Un caso clinico) e Silvio Giovaninetti (L'oro matto).
Cresciuto alla scuola della commedia dell'arte, impersonò il ruolo di Brighella in Arlecchino, il servitore di due padroni di Carlo Goldoni, recitando con Rossella Falk ne La mascherata, di Alberto Moravia.
Entrato a far parte con Tino Buazzelli, Romolo Valli, Giancarlo Sbragia e Anna Maria Guarnieri della Compagnia dei Giovani fondata da Giorgio De Lullo (in cui resterà fino allo scioglimento), ha recitato in altri testi di Pirandello, come Così è (se vi pare), e ne La dodicesima notte, di Shakespeare, oltre che nell'adattamento teatrale de Il diario di Anna Frank.
Ha lavorato anche con Eduardo De Filippo, di cui ha interpretato fra l'altro L'arte della commedia, Il cilindro e Il sindaco del rione Sanità.
Altre sue interpretazioni di rilievo per il teatro hanno riguardato:
- Tre sorelle, di Cechov
- Nella giunga della città, di Brecht
- Il prezzo di, Miller
- Il ritorno a casa, di Harold Pinter
- Norman ai tuoi ginocchi, di Alan Ayckbourn
[modifica] Per la radio e la televisione
Interprete di radiodrammi nell'epoca d'oro della radio, per la televisione ha interpretato, soprattutto dalla fine degli anni cinquanta e per tutti gli anni sessanta e settanta, diversi sceneggiati televisivi e riduzioni per il piccolo schermo di famose opere teatrali.
Si ricordano: Tutto da rifare pover'uomo, da Hans Fallada, La cantatrice calva di Eugène Ionesco (con Franca Valeri, dal repertorio del teatro dell'assurdo), e, per la televisione-verità e a sfondo scientifico, L'ultimo segreto, diretto nel 1992 da Mario Perelli, sesto episodio della serie La piovra, il serial in sei puntate Storie di camorra, ispirato al libro La camorra di Vittorio Paliotti, ed ESP, diretto nel 1973 da Daniele D'Anza e dedicato alle percezioni extrasensoriali.
Fra le sue altre interpretazioni per la televisione[2] meritevoli di menzione sono quelle ne L'idiota, da Dostoevskij, Le mie prigioni, da Silvio Pellico (Sandro Bolchi, 1968, La coscienza di Zeno, dal testo di Italo Svevo (Daniele D'Anza, 1966), Il segreto di Luca, da Ignazio Silone, Istruttoria preliminare, da un soggetto di Enrico Roda, e, su sceneggiatura di Age & Scarpelli, Quel negozio di Piazza Navona.
Sempre per il piccolo schermo ha interpretato poi nel 1970 lo sceneggiato Un certo Harry Brent (regìa di Leonardo Cortese). È poi stato il Commissario Di Vincenzi nello sceneggiato del 1974 diretto da Mario Ferrero, mentre con Giuliana Berlinguer ha interpretato nel 1977 la miniserie L'esercito di Scipione.
Altri lavori per la televisione:
- I figli di Medea (Anton Giulio Majano, 1959)
- Ritorno dall'abisso (Mario Lanfranchi, 1963)
- La cittadella (Anton Giulio Majano, 1964)
- La fiera delle vanità, (Anton Giulio Majano, 1967, dal romanzo omonimo di William Makepeace Thackeray)
- Processo di famiglia (José Quaglio, 1968)
- Processi a porte aperte:
- Losey il bugiardo (Fulvio Tolosso, 1968)
- Il giocatore di scacchi (Lidia C. Ripandelli, 1968)
- La coscienza a posto (Italo Alfaro, 1972)
- Il giudice e il suo boia (Daniele D'Anza, 1972)
- Il sospetto (Daniele D'Anza, 1972)
- La scuola delle mogli (Vittorio Cottafavi, 1973)
[modifica] Per il cinema
La sua filmografia comprende:
- A cavallo della tigre (Luigi Comencini, 1961)
- Il morbidone (Massimo Franciosa, 1965)
- I sovversivi (Fratelli Taviani, 1967)
- Tre pistole contro Cesare (anche Tre ragazzi d'oro, Enzo Peri, 1966, non accreditato)
- Sissignore (Ugo Tognazzi, 1968)
- Il gatto selvaggio (Andrea Frezza, 1969)
- L'istruttoria è chiusa: dimentichi (Damiano Damiani, 1971)
- Il merlo maschio (Pasquale Festa Campanile, 1971)
- La violenza: quinto potere (Florestano Vancini, 1972)
- Per le antiche scale (Mauro Bolognini, 1975)
- Per amore (Mino Giarda, 1976)
- La messa è finita (Nanni Moretti, 1985)
- Atto di dolore (Pasquale Squitieri, 1990)
[modifica] Note
- ^ Dettagli: Archivio.piccoloteatro.org.
- ^ Dettagli: Teche.rai.it/1 e Teche.rai.it/2.
[modifica] Collegamenti esterni
Scheda su Ferruccio De Ceresa dell'Internet Movie Database