Don Camillo (romanzo)
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Don Camillo - Mondo piccolo | |
Titolo originale | Mondo Piccolo "Don Camillo" |
Autore: | Giovannino Guareschi |
Anno (1ª pubblicazione): |
1948 |
Genere: | raccolta di racconti |
Sottogenere: | - |
EDIZIONE RECENSITA | |
Anno: | 2001 |
Editore: | Rizzoli |
Collana: | Scala italiani |
Pagine: | 360 |
ISBN | 8817867713 |
Progetto Letteratura |
« Così vi ho detto, amici miei, come sono nati il mio pretone e il mio grosso sindaco della Bassa.[...]Chi li ha creati è la Bassa. Io li ho incontrati, li ho presi sottobraccio e li ho fatti camminare su e giù per l'alfabeto. » | |
(Giovannino Guareschi, Mondo piccolo "Don Camillo e il suo gregge", opera citata, pag. XIV)
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Don Camillo (titolo originale: Mondo Piccolo "Don Camillo") è la più nota raccolta di racconti (o romanzo a episodi) del giornalista e scrittore italiano Giovannino Guareschi. La prima pubblicazione risale al marzo 1948 e avvenne per i tipi dell'editore Rizzoli.
Don Camillo è l'opera prima[1] di una serie (Mondo Piccolo) ambientata in un non meglio definito piccolo centro della bassa padana, e incentrata sulle vicende umoristiche, ma verosimili di un parroco di campagna, don Camillo, e del sindaco comunista e meccanico del paese, Peppone, amici-nemici nell'Italia del dopoguerra.
Di grande successo, l'opera verrà riedita decine di volte e ne verrà tratta, nel 1952, anche una prima trasposizione cinematografica, dal titolo Don Camillo, con protagonisti Fernandel (Don Camillo) e Gino Cervi (Peppone), e ambientata a Brescello, un paese della bassa padana in provincia di Reggio Emilia.
Indice |
[modifica] Trama
In un paese, non ben identificato, della bassa parmense vicino al fiume Po, il parroco don Camillo e il sindaco comunista Peppone, avversari nella politica e negli ideali, si "contendono" i cuori e le anime dei loro paesani. Tra episodi comici e dichiarazioni di saggezza popolare, le loro contese si risolvono nella reciproca comprensione.
Alcuni episodi umoristici:
- Il battesimo dove don Camillo e Peppone si prendono a sberle per via del nome proposto per il figlio di quest'ultimo (Lenin, Libero, Antonio); sconfitto nella scazzottata, Peppone ritornerà sui suoi passi proponendo il nome Camillo, Libero, Antonio, ma finirà col battesimo del bambino col nome Libero, Camillo, Lenin su istanza del soddisfatto don Camillo, che dice: "Quando hanno un Camillo vicino, i tipi come quello là non hanno niente da fare".
- La Festa dove don Camillo osserva indispettito Peppone abbattere un pupazzo con le sue stesse sembianze in un baraccone della fiera del paese.
- Una partita di calcio tra la squadra di don Camillo e quella di Peppone che, conclusasi con la vittoria dei rossi, si scopre essere poi stata comprata dal sindaco; Peppone aveva offerto 500 lire in più all'arbitro rispetto al prete, il quale pure aveva tentato di corrompere l'arbitro.
[modifica] Bibliografia
- Giovannino Guareschi, Don Camillo - Mondo piccolo, edizione illustrata, collana La Scala Rizzoli, Milano, 2001
- Guareschi, Mondo Piccolo "Don Camillo e il suo gregge", dodicesima edizione, Rizzoli, Milano, 1963
- Internet movie database, per le informazioni sul film
[modifica] Note
- ^ Un primo racconto su don Camillo e Peppone, Peccato confessato, sarebbe dovuto uscire su un settimanale nel dicembre del 1946, ma ne venne rifiutata la pubblicazione. La circostanza viene citata da Guareschi stesso nell'introduzione nella seconda raccolta della serie (Mondo piccolo "Don Camillo e il suo gregge", opera citata, pag. XIII).
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