Lionel Stander

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Lionel Stander nel film La collina degli stivali

Lionel Jay Stander (New York, 11 gennaio 1908 – Los Angeles, 30 novembre 1994) è stato un attore statunitense.

[modifica] Biografia

Di origini russo-ebraiche, nasce nel Bronx nel 1908 e comincia l'attività di attore nel 1928, in teatro. Negli anni trenta diventa popolarissimo in radio anche grazie al suo timbro di voce molto particolare e dal 1935 prende parte a numerose produzioni cinematografiche.

Tra i fondatori dello Screen Actors Guild, il sindacato degli attori statunitensi, non nasconde le sue idee laburiste e sposa cause sociali di ogni tipo. Questo suo impegno politico lo fa presto, e molto facilmente, bollare come "possibile comunista", cosa che lo porta nel 1940 a finire nel mirino dalla "House Un-American Activities Committee". La commissione che indagava sulle attività comuniste raccoglie una testimonianza secondo la quale Stander sarebbe appartenuto al Partito Comunista. Queste rivelazioni, che lo accomunano ad altri grandi di Hollywood come Humphrey Bogart e James Cagney, bloccano la carriera di Stander tra il 1939 e il 1941, quando le circostanze belliche distraggono da queste vicende permettendogli un rientro nel cinema, anche se in parti secondarie.

La commissione di indagini sulle attività comuniste torna attiva nel 1947 quando Stander, nuovamente accusato, finisce definitivamente nella "lista nera di Hollywood". La censura riguarda solo il cinema, per cui Stander può continuare con successo l'attività in radio, in televisione e in teatro. Ma nel 1951 comincia un nuovo braccio di ferro con le autorità che, dopo l'attesissima deposizione presso la suddetta commissione, arrivata solo nel 1953, non fa che peggiorare la sua già precaria situazione facendo naufragare la sua carriera.

Per 10 anni deve rinunciare anche al teatro e dopo essersi arrangiato con vari mestieri, essendogli in pratica impedito di recitare, decide nel 1963 di trasferirsi a Londra e poi a Roma, aprendosi così una seconda carriera, in Europa.

In Inghilterra e soprattutto in Italia è protagonista di molti film fino a quando nel 1977 (la "House Un-American Activities Committee" si è definitivamente sciolta nel 1975) grazie a Martin Scorsese torna a partecipare ad una produzione americana, New York, New York.

La ritrovata popolarità presso il pubblico americano però si deve ad una serie Tv, Cuore e Batticuore (Hart to Hart) (1979-1984), e alla parte di Max, un leale e simpatico maggiordomo, cuoco ed autista a servizio di due detective interpretati da Robert Wagner e Stephanie Powers.

Riabilitato, torna stabilmente negli Stati Uniti con la sua ultima moglie (la sesta!) dove a seguito di un cancro ai polmoni, muore nel 1994.

[modifica] Filmografia

L'allegro inganno (The Gay Deception), regia di William Wyler (1935)
Io vivo la mia vita (I Live My Life), regia di W.S. Van Dyke (1935)
Sarò tua (If You Could Only Cook), regia di William A. Seiter (1935)
Ho amato un soldato (I Loved a Soldier), regia di Henry Hathaway (1936)
La via lattea (The Milky Way), regia di Leo McCarey (1936)
Paradisi artificiali (The Music Goes 'Round), regia di Victor Schertzinger (1936)
È arrivata la felicità (Mr. Deeds Goes to Town ), regia di Frank Capra (1936)
Cercasi segretaria (More Than a Secretary), regia di Alfred E. Green (1936)
É nata una stella (A Star Is Born), regia di William A. Wellman (1937)
L'ultimo gangster (The Last Gangster), regia di Edward Ludwig (1937)
Il prode faraone (Professor Beware), regia di Elliott Nugent (1938)
Anche i boia muoiono (Hangmen Also Die!), regia di Fritz Lang (1943)
Guadalcanal (Guadalcanal Diary), regia di Lewis Seiler (1943)
Preferisco la vacca (The Kid from Brooklyn), regia di Norman Z. McLeod (1946)
Ha vinto Bob! (A Boy, a Girl and a Dog), regia di Herbert Kline (1946)
Meglio un mercoledì da leone (The Sin of Harold Diddlebock), regia di Preston Sturges (1947)
Chiamate Nord 777 (Call Northside 777), regia di Henry Hathaway (1948)
Infedelmente tua (Unfaithfully Yours), regia di Preston Sturges (1948)
Il caro estinto (The Loved One), regia di Tony Richardson (1965)
Spogliarello per una vedova (Promise Her Anything), regia di Arthur Hiller (1965)
Cul-de-sac, regia di Roman Polanski (1966)
Sette volte sette, regia di Michele Lupo (1968)
Sull'orlo della paura (A Dandy in Aspic), regia di Anthony Mann, Laurence Harvey (1968)
Al di là della legge, regia di Giorgio Stegani (1968)
C'era una volta il West, regia di Sergio Leone (1968)
Infanzia, vocazione e prime esperienze di Giacomo Casanova, veneziano, regia di Luigi Comencini (1969)
Zenabel, regia di Ruggero Deodato (1969)
La collina degli stivali, regia di Giuseppe Colizzi (1969)
Stanza 17-17 palazzo delle tasse, ufficio imposte, regia di Michele Lupo (1971)
Per grazia ricevuta, regia di Nino Manfredi (1971)
La gang che non sapeva sparare (The Gang That Couldn't Shoot Straight), regia di James Goldstone (1971)
Siamo tutti in libertà provvisoria, regia di Manlio Scarpelli (1971)
Tutti fratelli nel west... per parte di padre, regia di Sergio Grieco (1972)
Te deum, regia di Enzo G. Castellari (1972)
Crescete e moltiplicatevi, regia di Giulio Petroni (1972)
Piazza pulita, regia di Luigi Vanzi (1972)
Milano calibro 9, regia di Fernando Di Leo (1972)
All'onorevole piacciono le donne - Nonostante le apparenze... e purché la nazione non lo sappia, regia di Lucio Fulci (1972)
Le avventure di Pinocchio, regia di Luigi Comencini - sceneggiato Tv (1972)
Don Camillo e i giovani d'oggi, regia di Mario Camerini (1972)
L'isola del tesoro (Treasure Island), regia di John Hough (1972)
Colpiscono senza pietà (Pulp), regia di Mike Hodges (1972)
Paolo il caldo, regia di Marco Vicario (1973)
Mordi e fuggi, regia di Dino Risi (1973)
Partirono preti tornarono... curati, regia di Stelvio Massi (1973)
La mano nera - prima della mafia, più della mafia, regia di Antonio Racioppi (1973)
Il tuo piacere è il mio, regia di Claudio Racca (1973)
Di mamma non ce n'è una sola, regia di Alfredo Giannetti (1974)
Innocenza e turbamento, regia di Massimo Dallamano (1974)
La via dei babbuini, regia di Luigi Magni (1974)
Giubbe rosse, regia di Joe D'Amato (1974)
La novizia, regia di Piergiorgio Ferretti (1975)
L'uccello nero (The Black Bird), regia di David Giler (1975)
San Pasquale Baylonne protettore delle donne, regia di Luigi Filippo D'Amico (1976)
Cassandra Crossing (The Cassandra Crossing), regia di George P. Cosmatos (1976)
New York, New York, regia di Martin Scorsese (1977)
Uppercut (Matilda), regia di Daniel Mann (1978)
L'ultimo colpo (The Squeeze), regia di Antonio Margheriti (1978)
1941: Allarme a Hollywood (1941), regia di Steven Spielberg (1979)
Bellifreschi, regia di Enrico Oldoini (1987)
Strega per un giorno (Wicked Stepmother), regia di Larry Cohen (1989)
Cookie, regia di Susan Seidelman (1989)
The Last Good Time, regia di Bob Balaban (1994)