Castel del Rio
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Castel del Rio | |||||||||
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Stato: | Italia | ||||||||
Regione: | Emilia-Romagna | ||||||||
Provincia: | Bologna | ||||||||
Coordinate: | |||||||||
Altitudine: | 230 (200-1.000) m s.l.m. | ||||||||
Superficie: | 45,25 km² | ||||||||
Abitanti: |
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Densità: | 28 ab./km² | ||||||||
Frazioni: | Belvedere, Giugnola, Moraduccio, Valsalva | ||||||||
Comuni contigui: | Casalfiumanese, Casola Valsenio (RA), Firenzuola (FI), Fontanelice, Monterenzio, Palazzuolo sul Senio (FI) | ||||||||
CAP: | 40022 | ||||||||
Pref. tel: | 0542 | ||||||||
Codice ISTAT: | 037014 | ||||||||
Codice catasto: | C075 | ||||||||
Santo patrono: | Sant'Ambrogio | ||||||||
Sito istituzionale | |||||||||
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Castel del Rio (Castel de Rè in romagnolo) è un comune di 1.248 abitanti della provincia di Bologna. Sorge lungo il corso del fiume Santerno, 25 km a monte della citta di Imola. Paese a vocazione turistica è inserito metà strada fra la painura padana ed il crinale dell'appennino Tosco-Emiliano. Caratteristici i monumenti storici e tipica la coltivazione del prodotto IGP Marrone di Castel del Rio.
Indice |
[modifica] Luoghi d'interesse
- Centro storico di orgine medioevale - Palazzo Alidosi sec. XV° - Ponte Alidosi sec. XV° - Chiesa sec. XV° - Ruderi rocca Cantagallo sec. XI° - Ruderi chisa Valmaggiore sec. XIII° - Ruderi rocca Castellaccio sec. XII° - Frazioni medioevali di Belvedere e Giugnola - Museo della Guerra e linea Gotica - Museo del Castagno
[modifica] Storia
I primi insediamenti riscontrati sono di origini celtiche databili fra il V° e VI° sec. a.c. (di cui sono state rinvenute tombe con corredi funebri); benché parzialmente urbanizzato e percorso da vie di comunicazione anche in epoca romana, ebbe massimo splendore nel periodo a cavallo fra il tardo Medioevo ed il Rinascimento. L'attuale capoluogo fu fondato attorno al V-VI° sec. d.c. con il nome di Massa di S. Ambrogio da una agiata famiglia lombarda in fuga dalle incursioni barbariche, da cui il Patrono S. Ambrogio in comune con Milano. A partire dal X° sec abbiamo la nascita di fortificazioni e rocche e la variazione della toponomastica in Castrum, da cui il nome Castrum Rivi dal quale dicende l'odierno Castel del Rio. Nell'anno 1076 il castello cadde nelle mani di Matilde di Canossa poi, dopo varie vicissitudini, l'imperatore Ottone IV investe la famiglia Alidosi quale padroni del feudo di Massa di S. Ambrogio. La dominazione del casato sul territorio si protrarrà per oltre quattro secoli. Molteplici rocche e castelli sono ancora visibili sul territorio furono appartenenti oltre che agli Alidosi, ai Cantagallo e marginalmente Sforza e Medici, presenti in questi luoghi fra l'XI° ed il XVI° sec. Il periodo di massimo splendore e potenza si ha a cavallo del 1500, quando, anche grazie alle fortune del Card. Francesco Alidosi, sorgono i grandi monumenti che ancor oggi possiamo ammirare. A fine 1400 iniziano i lavori per la costruzione del Palazzo Alidosi (ora sede del Municipio), opera grandiosa progettata presumibilmente dal Bramante (o da Francesco da Sangallo) e rimasta incompiuta per la mancanza di risorse all'avanzare dlle opere e degli eventi. Contemporanea è la costruzione del Ponte Alidosi, commissionato da Obizzo, fratello regnante di Francesco, ed iniziata nel 1499; il ponte fa parte dell'elenco dei Monumenti Nazionali dal 1897. Nel 1638 si conclude la dominazione degli Alidosi, la cui influenza si estese a tutta la Romagna ed oltre. Avviene a seguito di un lungo contenzioso con lo stato Pontificio che infine assoggetta il Comune che era stato minuscolo ma indipendente per più di 400 anni. Successivamente resta sotto la Stato Pontificio, si ha un periodo di parziale declino sino al 1794, quando l'invasione post rivoluzionaria delle truppe francesi detrmina un nuovo assetto elevando Castel del Rio a Distretto. Seguono anni di fermento dovuti al tentativo di restaurazione da parte dello Stato Pontificio; a metà del 1800 una delegazione locale partecipa attivamente alla riorganizzazione amministrativa. Il Comune entrerà poi far parte del nascente Stato italiano, seguono anni di stabilità e prosperità (vedasi dati demografici). Nel primo conflitto mondiale il Comune pagherà il suo tributo di sangue mandando al fronte molti giovani abitanti. Durante il secondo conflitto mondiale la zona subì disagi e distruzioni da parte dei bombardamenti alleati, e l'occupazione tedesca provocò morti e deportati. Gli abitanti contribuirono alla Resistenza e alla guerra di liberazione dal settembre del 1944, attuando anche però fucilazioni sommarie e violenze verso la popolazione civile. La linea Gotica avanzò lungo il territorio lasciando tracce indelebili. (Da visitare: Museo della Guerra, Ponte Alidosi, Palazzo Alidosi, Rocche)
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Salvatore Cavini (lista civica) dal 14/06/2004
Centralino del comune: 0542 95906
Email del comune: urp@casteldelrio.provincia.bologna.it
- Classificazione climatica: zona F, 3300 GR/G