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Brigata Sassari - Wikipedia

Brigata Sassari

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Brigata Sassari

Scudetto della Brigata
Attiva 1915-1943, 1958-oggi
Nazione Italia
Alleanza
Servizio Esercito
Tipo Arma di Fanteria
Ruolo Fanteria meccanizzata
Dimensione
Parte di
Guarnigione/QG
Equipaggiamento
Soprannome Dimonios - Diavoli Rossi
Patrono
Motto Sa vida pro sa Patria
Colori
Marcia Dimonios
Mascotte
Battaglie/guerre Battaglia degli Altipiani
Offensiva del Piave
Anniversari 28 gennaio
Decorazioni
Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
Onori di battaglia
Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria

Croce di Cavaliere

Reparti dipendenti
Comandanti
Comandante corrente Generale di Brigata Carlo FORTINO
Capo cerimoniale
Colonnello del reggimento
Comandanti degni di nota
Simboli
Fregio 151º Reggimento Sassari
Fregio 152º Reggimento Sassari
Simbolo
Progetto:Guerra

La Brigata Sassari è una Brigata di fanteria meccanizzata dell'Esercito Italiano, parte del 2º Comando delle Forze di Difesa del Centro Sud Italia e delle Isole, con sede a San Giorgio a Cremano, Napoli.

È una delle unità italiane più presente nei teatri operativi in missioni di peacekeeping.

Organigramma
Organigramma

La Brigata Sassari è stata costituita il 1º marzo 1915 in due reggimenti, il 151º Fanteria a Sinnai (Cagliari) e il 152º Fanteria stanziato a Tempio Pausania: la particolarità di questi reparti è che sono composti quasi interamente da sardi, e quindi sono uniti da un forte senso di gruppo. Già in passato vi erano stati gruppi militari formati da conterranei sardi, tra cui il Terçio de Cerdena del periodo aragonese, il Reggimento di Sardegna del periodo Sabaudo e la Brigata Cagliari operante tra il 1862 e il 1991[1].

Le sedi principali della Brigata Sassari: il Monumento ai Caduti, il Comando nella Caserma La Marmora e la sede del 152º sulla Carlo Felice.
Le sedi principali della Brigata Sassari: il Monumento ai Caduti, il Comando nella Caserma La Marmora e la sede del 152º sulla Carlo Felice.

Indice

[modifica] La prima guerra mondiale

La Brigata Sassari venne subito messa in servizio nella prima guerra mondiale, dove combatté sull'Isonzo e ottenne la citazione sul bollettino del Comando Supremo come migliore unità, per le sue azioni eroiche negli scontri di Bosco Cappuccio, Bosco Lancia e Bosco Triangolare. Nel 1916 combatté sull'altopiano di Asiago, ricevendo la prima medaglia d'oro per la riconquista dei monti Fior, Castelgomberto e Casera Zebio.
In seguito alla Battaglia di Caporetto la Sassari combatté sul Piave per fermare le truppe austriache che già avevano occupato tutto il Friuli e parte del Veneto. Nel 1918 combatté nella battaglia dei Tre Monti prendendo il Col de Rosso, il Col d'Echele e il Monte Valbella, ottenendo una seconda medaglia d'oro.

La Brigata Sassari ebbe in queste azioni un alto numero di vittime, il 13,8% degli effettivi contro il 10,4 della media, marcando 2164 vittime e 12858 feriti e dispersi. Per questo sforzo venne insignita di 6 Ordini Militari di Savoia, 9 medaglie d'oro, 405 medaglie d'argento, 551 medaglie di bronzo, oltre a due Medaglie d'oro al valor militare per ognuno dei due reggimenti. Inoltre, venne scelta per il mantenimento in servizio alla cessazione delle ostilità.

Nel 1926 la Brigata di fanteria Sassari venne rinominata 12ª Brigata di Fanteria e vi confluì il 12º reggimento di Fanteria, proveniente dalla Brigata "Casale". Nel 1934 assunse il nome di Brigata di Fanteria Timavo, entrando nella Divisione Timavo.

[modifica] Onorificenze

151º e 152º Reggimento

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria

Medaglia d'oro al valor militare

«Conquistando sul Carso salde posizioni nemiche e fortissimi trinceramenti detti delle Frasche e dei Razzi, che sotto nutrito fuoco rafforzarono; riconquistando sull'Altipiano dei Sette Comuni posizioni dalle nostre armi perdute, a M. Castelgomberto, a M. Fior ed a Casera Zebio, sempre non curanti delle ingenti perdite, diedero prova di audacia e di eroica fermezza. (25 luglio - 15 novembre 1915).[2]»
— 3 agosto 1916
Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria

Medaglia d'oro al valor militare

«Espressione purissima delle forti virtù dell'intrepida gente di Sardegna, diede il più largo tributo di eroismo alla gloria dell'Esercito e alla causa della Patria, dovunque vi furono sacrifici da compiere e sangue da versare. Nei giorni della sventura, infiammato di fede e di amore, riconquistò con meraviglioso slancio le munitissime posizioni nemiche di Col del Rosso e Col d'Echele (28 - 31 gennaio 1918). All'imbaldanzito invasore oppose sul Piave l'audacia della sua indomabile volontà di vittoria, la fierezza sublime e la granitica tenacia della sua antica stirpe (16 - 24 giugno 1918). Nella battaglia della riscossa non conobbe limiti di ardimento nell'inseguire il nemico. (26 ottobre - 4 novembre 1918).[3]»
— 5 giugno 1920
Cavaliere dell'Ordine militare d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria

Cavaliere dell'Ordine militare d'Italia

«Nei duri cimenti della guerra, nella tormentata trincea e nell'aspra battaglia, conobbe ogni limite di sacrificio e di ardimento: audace e tenace, domò infaticabilmente i luoghi e le fortune, consacrando con sangue fecondo la romana virtù dei figli d'Italia. (1915 - 1918)[4]»
— 30 dicembre 1921


[modifica] La seconda guerra mondiale

Nel 1939 la Brigata cambiò di nuovo ordinamento, diventando Divisione Sassari, perdendo il 12º reggimento fanteria e acquisendo il 34º reggimento artiglieria.
Servì sui Balcani nel 1941 con la II Armata, sfondando le linee jugoslave e prendendo Knin, città che divenne sede del Comando di Divisione fino al 1943, quando la divisione venne messa a difesa di Roma.
Prese parte alla difesa di Porta San Paolo insieme alle divisioni Granatieri di Sardegna e Ariete, e il 10 settembre venne respinta e si sciolse.

[modifica] L'impiego moderno

Banda tradizionale della Brigata
Banda tradizionale della Brigata

Nel 1958 il 152º reggimento di Sassari, nucleo originario della Brigata, riprese la denominazione Sassari poiché le bandiere di guerra erano state salvate.
Nel 1962 vi si riunì il 151º reggimento fanteria motorizzato di Cagliari, già ricostituito nel 1951 come reggimento di fanteria e battaglione Sette Comuni.
Il 1º dicembre 1988 il 151º battaglione motorizzato Sette Comuni e 152º battaglione motorizzato Sassari vennero riuniti nella neo-costituita Brigata Motorizzata Sassari, con la sede del comando nella città di Sassari. Il 1º gennaio 1991 la brigata venne trasformata in "meccanizzata", acquisendo il 45º battaglione fanteria Reggio basato a Macomer. I battaglioni vennero trasformati in 151º reggimento fanteria Sassari e 152º reggimento fanteria Sassari rispettivamente il 30 luglio e il 25 ottobre 1992.
Il 1º luglio 1998 il 45º battaglione Reggio, trasformato in reggimento, viene posto alle dirette dipendenze del comando 2º FOD. Il 1º gennaio 2003, per trasformazione del 45º reggimento Reggio, viene costituito a Macomer il 5º reggimento genio guastatori, che torna a far parte della Brigata Sassari.
Il 25 ottobre 2006 il comandante, generale Luigi De Leverano, annuncia che la Brigata Sassari verrà trasformata da leggera a media acquisendo un reparto blindato.

Il 12 novembre 2003 due militari della Brigata, il tenente Massimo Ficuciello e il maresciallo Silvio Olla, sono rimasti vittime nel servizio di scorta al regista Stefano Rolla e al suo aiuto Aureliano Amadei. Anche Rolla rimase ucciso.
Il 5 giugno 2006 alle 19.35 ora italiana il primo caporalmaggiore Alessandro Pibiri, 25 anni, di Selargius (CA), è morto, mentre un secondo, il primo caporalmaggiore Luca Daga, di Narcao (CI), è rimasto gravemente ferito ed altri tre, il tenente Manuel Pilia anch'esso di Selargius (CA), il primo caporalmaggiore Yari Contu, di Selargius (CA) e il caporalmaggiore scelto Fulvio Concas di Gonnosfanadiga (CA), hanno subìto ferite di varia entità in un attentato presso Nassiriya, durante un servizio di scorta ad un convoglio britannico.
Tutti e sette i militari erano in servizio di peacekeeping nell'ambito della missione Antica Babilonia.

[modifica] Onorificenze

151º Reggimento

Medaglia d'oro al valore dell'esercito - nastrino per uniforme ordinaria

Medaglia d'oro al valore dell'esercito

«Reggimento inserito nella Task Force «Iraq» nell'ambito dell'operazione «Antica Babilonia», partecipava per circa quattro mesi a tutte le attività operative connesse con la crisi irachena post-conflitto.

Nonostante la situazione di generale pericolo e di grande incertezza, dell'accesa contrapposizione tra potere politico-religioso ed il potere tribale, il reggimento, con coraggio, sovrumano impegno e straordinario spirito di sacrificio, si adoperava con sicuro valore e ferma determinazione per assicurare il successo della missione. Per tutto il periodo di permanenza gli ufficiali, i sottufficiali e i graduati del 151º Reggimento operavano con impegno eccezionale, senza sosta e riposo, profondendo le migliori energie fisiche, morali, intellettuali e professionali per soddisfare le più disparate e complesse attività operative e per alleviare le sofferenze della popolazione. In tale contesto gli uomini del 151º Reggimento, dimostrando elevata professionalità e non comune senso di responsabilità, si rivelavano determinati nei confronti dei prevaricatori e degli ingiusti e generosi con i deboli e con i bisognosi, mantenendo una equidistanza rigorosa e riconosciuta tra i diversi poteri contrapposti. Nel proditorio attacco terroristico del 12 novembre 2003 in An Nasiriyah, vedeva cadere un suo effettivo, che proprio per quegli ideali di pace, solidarietà fra i popoli immolava la sua giovane vita.

Reggimento di fanteria solido, straordinariamente motivato in ogni suo componente e risoluto nelle azioni, che ha contribuito in maniera determinante al successo delle operazioni in Iraq e che ha ulteriormente accresciuto l'immagine del contingente nazionale e ha dato lustro alle forze armate e all'Italia in un contesto internazionale. (An Nasiriyah, 8 ottobre 2003-29 gennaio 2004)[5]»
— 13 aprile 2006


152º Reggimento

Medaglia d'oro al valore dell'esercito - nastrino per uniforme ordinaria

Medaglia d'oro al valore dell'esercito

«In un contesto operativo caratterizzato da diffuso ed elevato rischio, difficili condizioni ambientali e climatiche, nonché forti tensioni tra le diverse fazioni in lotta si adoperava con efficacia e straordinario spirito di sacrificio per ripristinare le condizioni di sicurezza in tutta la regione di Dhi Qar, contribuendo significativamente al consolidamento del processo di stabilizzazione e ricostruzione della nazione irachena. Sebbene nel vile attentato fosse caduto un militare del reggimento ed altri quattro fossero rimasti gravemente feriti, il personale rimasto illeso si adoperava con tempestivo ed ammirevole senso del dovere e della responsabilità, per fornire le prime cure alle vittime, attuando, al contempo, tutte le necessarie procedure al fine di garantire l'opportuna cornice di sicurezza per la rapida evacuazione dei feriti e per portare a temine il compito ricevuto. Fulgido esempio di unità di fanteria, fortemente motivata e coesa, il 152º Reggimento ha saputo contribuire in maniera concreta e determinante al conseguimento degli obiettivi del contingente nazionale, dando lustro alle Forze Armate ed all'Italia nel contesto internazionale. [6]»
— Tor di Quinto, Roma, 6 maggio 2008


[modifica] Inno ufficiale

Stemma 151º Reggimento Fanteria
Stemma 151º Reggimento Fanteria
Stemma 152º Reggimento Fanteria
Stemma 152º Reggimento Fanteria
Stemma 5º Reggimento Genio Guastatori
Stemma 5º Reggimento Genio Guastatori

L'inno ufficiale della "Brigata Sassari" è scritto in lingua sarda, nella variante logudorese.

(SC)
« Dimonios

China su fronte
si ses sezzidu pesa!
ch'es passende
sa Brigata tattaresa
boh! boh!
e cun sa manu sinna
sa mezzus gioventude
de Saldigna

Semus istiga
de cudd'antica zente
ch'à s'innimigu
frimmaiat su coro
boh! boh!
es nostra oe s'insigna
pro s'onore de s'Italia
e de Saldigna

Dae sa trincea
finas' a sa Croazia
sos "Tattarinos"
han'iscrittu s'istoria
boh! boh!
sighimos cuss'olmina
onorende cudd'erenzia
tattarina

Ruiu su coro
e s'animu che lizzu
cussos colores
adornant s'istendarde
boh! boh!
e fortes che nuraghe
a s'attenta pro mantenere
sa paghe

Sa fide nostra
no la pagat dinari
aioh! dimonios!
avanti forza paris. »
(IT)
« Diavoli

Abbassa la fronte
se sei seduto, alzati!
perché sta passando
la Brigata "Sassari"
boh! boh!
e con la mano benedici e segna
la miglior gioventù
di Sardegna

Siamo i discendenti
di quell'antica gente
che al nemico
fermava il cuore
boh! boh!
Oggi sono nostre le loro insegne
per l'onore dell'Italia
e della Sardegna

Dalla trincea
fino alla Croazia
i "sassarini"
hanno scritto la storia
boh! boh!
seguiamo le loro orme
onorando quell'eredità
"sassarina"

Rosso il cuore
l'animo come il giglio,
questi colori
adornano il nostro stendardo
boh! boh!
e forti come i nuraghi
siamo sempre vigili
per mantenere la pace

La nostra fedeltà
non la si può comprare
andiamo! Diavoli!
avanti, Forza Insieme! »
(Capitano Luciano Sechi)

[modifica] Composizione attuale

  • Comando Brigata meccanizzata Sassari, (Sassari)
  • Reparto Comando e Supporti Tattici Sassari, (Sassari)
  • 151º Reggimento fanteria meccanizzata Sassari (Cagliari)
  • 152º Reggimento fanteria meccanizzata Sassari (Sassari)
  • 5º Reggimento genio guastatori (Macomer)
Mostreggiature e Fregi (per basco) del 151º e 152º fanteria sassari e Mostreggiature del 5º Reggimento Genio Guastatori

[modifica] Simboli

  • Colori: Bianco-rosso, con mostrine con stella argentata
(SC)
« Su biancu est fide pro non zedere
incontra a s'inimigu, a sos affannos;
su ruju est s'amore pro sos mannos,
pro sa Patria... »
(IT)
« Il bianco è la fede per non cedere
di fronte al nemico ed alle avversità;
il rosso è l'amore per antenati,
per la Patria... »
(Colori Brigata Sassari)
  • Grido di guerra: Forza Paris (Forza insieme) che, durante la prima guerra mondiale, affiancava quello ufficiale «Avanti Savoia»; tale grido spesso veniva sostituito con «Avanti Sardegna».
  • Inno ufficiale: Dimonios (Diavoli), parole e musica del capitano Luciano Sechi

[modifica] Esercitazioni

  • "Forza Paris" (Sardegna, 15 luglio - 22 settembre 1992) per l'addestramento al controllo e al mantenimento di territori brulli.

[modifica] Operazioni

  • Operazione Vespri siciliani (Sicilia, 25 luglio 1992 - 8 luglio 1998) intervento di controllo militare per la lotta alla mafia
  • Operazione Alba (Albania marzo-luglio 1997) intervento di peacekeeping nella forza multinazionale NATO
  • Operazione Costant Forge (7 ottobre 1999 - 15 marzo 2000), comando della Brigata Multinazionale Nord a Sarajevo
  • Operazione Joint Guardian (Balcani, 7 ottobre 1999 - 15 marzo 2002) intervento di peacekeeping nella forza multinazionale NATO IFOR
  • Operazione Essential Harvest (Macedonia, agosto-ottobre 2001) per la bonifica da armi e munizioni dell'area balcanica
  • Operazione Antica Babilonia (Iraq ottobre 2003-febbraio 2004) intervento di peacekeeping nella forza multinazionale USA
  • Operazione Antica Babilonia (Iraq dicembre 2005-giugno 2006) intervento di peacekeeping nella forza multinazionale USA

[modifica] Note

  1. ^ [1]
  2. ^ Regio Decreto, 3 agosto 1916. - Bollettino Ufficiale, 12 agosto 1916, disp. 66
  3. ^ Regio Decreto, 5 giugno 1920. - Bollettino Ufficiale, 9 giugno 1920, disp. 47, pag. 2447
  4. ^ Regio Decreto, 5 giugno 1920
  5. ^ Decreto Presidente della Repubblica, 13 aprile 2006.
  6. ^ Decreto Presidente della Repubblica, Gazzetta Ufficiale, 8 aprile 2008

[modifica] Collegamenti esterni

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