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Boffalora sopra Ticino - Wikipedia

Boffalora sopra Ticino

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Boffalora sopra Ticino
Panorama di Boffalora sopra Ticino
Boffalora sopra Ticino - Stemma
Nome ufficiale: {{{nomeUfficiale}}}
Stato: bandiera Italia
Regione: Lombardia
Provincia: stemma Milano
Coordinate: 45°28′0″N 8°50′0″E / 45.46667, 8.83333
Altitudine: 142 m s.l.m.
Superficie: 7,52 km²
Abitanti:
4.321 2007
Densità: 574,60 ab./km²
Frazioni: Località Magnana, Pontenuovo di Boffalora 
Comuni contigui: Bernate Ticino, Cerano (NO), Magenta, Marcallo con Casone, Trecate (NO)
CAP: 20010
Pref. tel: 02
Codice ISTAT: 015026
Codice catasto: A920 
Nome abitanti: boffaloresi 
Santo patrono:  
Giorno festivo:  
Comune
Posizione del comune nell'Italia
Sito istituzionale
Portale:Portali Visita il Portale Italia

Boffalora sopra Ticino è un comune di 4.321 abitanti sul confine occidentale della provincia di Milano verso il Piemonte, in parte all'interno del Parco Lombardo della Valle del Ticino. Il paese è attraversato nella sua parte centrale dal Naviglio Grande e dal Ticino.

Nel territorio di Boffalora si trovano due siti classificati come "di Importanza Comunitaria": i Boschi della Fagiana e Turbigaccio, boschi di Castelletto e Lanca di Bernate. La zona dei boschi del Ticino è classificata come "Zona di protezione speciale" per la flora e la fauna.

Il paese è diviso in due aree distinte: una centro-orientale, contenente il centro cittadino, e una occidentale dagli insediamenti meno fitti e con presenza di vegetazione boschiva, che arriva fino al Parco del Ticino. Le due zone sono sostanzialmente separate dal Naviglio Grande, e sono collegate tramite uno storico ponte in granito costruito nel 1603 (rinnovato nel 2003). Gli insediamenti residenziali più recenti si estendono alle estremità orientale e occidentale del paese, mentre la zona industriale è raccolta in una vasta area sulla lato est dell'abitato.

Indice

[modifica] Storia

Il primo insediamento nel luogo è documentato nel 1180-1190, durante i lavori di realizzazione del Naviglio Grande. Probabilmente il paese è nato come cantiere stabile per gli scavi, e in seguito si è evoluto in un vero e proprio borgo grazie alla sua posizione strategica dovuta alla vicinanza alle acque del Ticino e ai suoi ricchissimi boschi, al passaggio del canale, ai terreni fertili e alla distanza intermedia tra i centri abitati di Milano e Novara.

Boffalora sopra Ticino è stato teatro di numerosi scontri, tra cui quello tra Federico II e le forze milanesi nel 1245. Gian Galeazzo Visconti diede a Boffalora lo status di feudo nel 1341. Nel 1396 la famiglia Visconti accorpò parte delle terre del Feudo ai possedimenti gestiti dai monaci della Certosa di Pavia.

Nel 1451 il feudo di Boffalora venne assegnato al Magistrato Straordinario dello Stato di Milano.

Il Vescovo Giacomo de Viola consacrò nel 1493 la prima chiesa del paese, dedicata a Santa Maria della Neve e costruita su un terreno donato dalla famiglia nobiliare locale dei Crivelli.

La storia del paese è strettamente legata al Barchètt", un servizio di trasporto fluviale lungo il Naviglio che collegava il paese a Milano. Il servizio è documentato sin dal 1645, ed è continuato fino all'inizio del XIV secolo. Il 1700 vide il paese al centro dell'interesse di numerose famiglie nobiliari milanesi, che vi stabilirono dimore di villeggiatura. Oggi sopravvivono due di queste ville, la Villa Calderari e la Villa Giulini.

Con la calata napoleonica in Italia, Boffalora si trovò sul fronte degli scontri. Napoleone fece costruire un ponte in granito (tuttora esistente), rendendo più rapidi gli spostamenti di truppe. Il ponte costutuiva il fulcro strategico delle operazioni militari del generale, ed era un obiettivo primario per tutti gli schieramenti. Nel paese vennero anche instaurati dei baraccamenti per le forze napoleoniche.

Il 4 giugno 1859, durante la Battaglia di Magenta, le forze Franco-Piemontesi e gli Austriaci vennero a contatto sul territorio di Boffalora, per poi spostarsi con l'avanzamento delle forze d'oltralpe verso il più grande centro abitato di Magenta.


Nel 1868 una alluvione portò il Ticino a straripare. Le acque si fermarono dopo aver invaso il Santuario dell'Acquanera, dove è ancora riportata la quota raggiunta dal fiume, ai limiti dell'abitato.

Nel 1900 il paese crebbe di dimensioni, e nuovi insediamenti agricoli vennero fondati nei dintorni. Durante la Seconda guerra mondiale le postazioni sul Ticino ritornarono ad assumere il loro luogo strategico grazie al ponte sul Ticino, punto chiave delle comunicazioni italo-tedesche, che sopravvisse agli intensissimi bombardamenti alleati del 1943. La presenza del ponte e delle industrie della zona portò un grande dispiegamento di forze di contraerea tedesche e repubblichine durante l'ultima fase del conflitto, protette all'interno dei fitti boschi, finché nell'aprile 1945 il paese venne liberato dagli Americani.

[modifica] Etimologia del nome

Non è certa la provenienza del nome del paese, e ci sono tre interpretazioni accreditate:

  • Dalla parola di origine tedesca "Wulfhari"
  • Dalla fusione delle parole "Boffa l'Ora", o "Boffa l'Aura" che significa "Soffia il vento". Questa tesi è credibile anche per la particolare situazione geografica del paese, che si estende in parte su una zona rialzata della Pianura Padana.
  • Dalla deformazione delle parole tardo-latine "Bufalus Ora", "Zona dei bufali". L'area della città nell'alto medioevo era paludosa e con fitta vegetazione, per cui probabilmente vi poteva essere una presenza di questi animali.

[modifica] Luoghi notevoli

[modifica] Servizi

  • Biblioteca pubblica (con sede delle associazioni locali) - via Garibaldi 20
  • Asilo Nido, Scuola d'Infanzia, Scuola Primaria, Scuola Secondaria di primo grado
  • Centro sportivo "Umberto Re" - via Giulini
  • Chiesa "S. Maria della Neve", costruita da un architetto della Fabbrica del Duomo di Milano
  • Collegamento con SS11 Milano-Novara

[modifica] Turismo

  • Villa Giulini. Nel mese di Settembre è sede di eventi per la "Festa della Sùcia" (Festa della Secca del Naviglio). Costruita nel 1700. è stata demolita e ricostruita nel 1800. È classificata "monumento nazionale". Dopo il lascito da parte della famiglia Pavesi, è di proprietà dell'ente "Fanciullezza Abbandonata". Fu residenza dello storiografo Giorgio Giulini.
  • Villa Calderari: Una villa settecentesca costruita dai Conti Calderari e donata alla parrocchia nel 1938. Oggi è sede dell'Oratorio e della Scuola Materna. Il parco contiene anche un Cedro Deodara inserito nella Lista degli alberi monumentali d'Italia. L'albero compare anche in mappe topografiche d'epoca. Un secondo albero simile è crollato alcuni anni fa durante una tempesta.
  • Piazza del Comune, Ponte sul Naviglio in granito rosa (1603) e Monumento ai Caduti del 4 giugno 1859. La costruzione, in marmo è stata eretta nel 1909.
  • Alzaia del Naviglio, una parte della pista ciclabile che collega Somma Lombardo a Milano lungo il Naviglio Grande e il Ticino
  • Parco del Ticino, con il ponte storico in 11 arcate e 10 piloni, per 304 metri di lunghezza, interamente in granito, costruito tra il 1810 e il 1828 da Napoleone e sopravvissuto indenne ai bombardamenti alleati della Guerra Mondiale.
  • Santuario della Madonna dell'Acquanera. Sulle sponde del Ticino è un luogo di venerazione della Madonna, a cui vengono donati numerosi ex-voto. È sede della Festa dell'Acquanera in marzo. All'interno è presente una tacca commemorativa con l'altezza delle acque nelle principali esondazioni del Ticino, tra cui quella del 1868 che la tradizione popolana vuole essere stata fermata proprio dalla Madonna.
  • Monumento ai caduti della Prima guerra mondiale, opera dello scultore Nicola Fiore nel 1920

[modifica] Personalità rilevanti

[modifica] Amministrazione comunale

Sindaco: Anna Maria Garavaglia (lista civica) dal 14/06/2004
Centralino del comune: 02 9723811 Sito Web del Comune
Email del comune: comune@boffaloranet.it

[modifica] Evoluzione demografica

Abitanti censiti


[modifica] Galleria di immagini


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