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Somma Lombardo - Wikipedia

Somma Lombardo

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Somma Lombardo
[[Immagine:{{{panorama}}}|300px|Panorama di Somma Lombardo]]
Somma Lombardo - Stemma
Nome ufficiale: {{{nomeUfficiale}}}
Stato: bandiera Italia
Regione: Lombardia
Provincia: stemma Varese
Coordinate: 45°41′0″N 8°42′0″E / 45.68333, 8.7
Altitudine: 300 m s.l.m.
Superficie: 30 km²
Abitanti:
16.653 30-06-06
Densità: 541 ab./km²
Frazioni: Case Nuove, Coarezza, Maddalena, Mezzana 
Comuni contigui: Arsago Seprio, Cardano al Campo, Casorate Sempione, Castelletto sopra Ticino (NO), Ferno, Golasecca, Pombia (NO), Samarate, Varallo Pombia (NO), Vergiate, Vizzola Ticino
CAP: 21019
Pref. tel: 0331
Codice ISTAT: 012123
Codice catasto: I819 
Nome abitanti: Sommesi 
Santo patrono: Sant'Agnese 
Giorno festivo: 21 gennaio 
Comune
Posizione del comune nell'Italia
Sito istituzionale
Portale:Portali Visita il Portale Italia

Somma Lombardo è un comune di 16.653 abitanti, situata a 24km da Varese, capoluogo dell'omonima provincia.

Indice

[modifica] Geografia

Somma detiene il primato sull'estensione territoriale della provincia di Varese. Le vaste brughiere tutte a collina e altipiani, in aria un tempo salubre oggi inquinata, che confinano con la vecchia "cascina Malpensa", oggi aeroporto intercontinentale e parte integrante del territorio comunale, erano ricche di cacciagione e paradiso dei cercatori di funghi porcini. Le acque del fiume Ticino bagnano il territorio per oltre 5 Km, tra spiagge sabbiose ed alzaie, con strada asfaltata, percorribile anche con automezzi. Le frazioni di Coarezza e Maddalena si affacciano su ripiani collinari a ridosso del fiume, presentandosi ad itinerari turistici con sentieri ciclabili. La frazione di Case Nuove, fin dalle origini legata alla "cascina Malpensa", è oggi inclusa nei servizi aeroportuali. Il quartiere del Lazzaretto, che porta ancora il nome da quando infierì la peste all'epoca di San Carlo Borromeo, è situato nella periferia nord-ovest della città e ora ospita il Santuario dell'Addolorata. A nord della Strada Statale 33 del Sempione si trova il Rione di Vira. All'angolo nord-est della città vi si trova il Rione di Mezzana Superiore e Villaggio San Giorgio, piccola località facente capo a Mezzana.


[modifica] Storia

Somma Lombardo fu un importante nodo della via romana chiamata dagli storici Mediolanum – Verbanus, che conduceva da Milano fino ad Angera, passando per Sesto Calende. Resti di pavimentazione romana sono stati ritrovati negli scavi di un centro commerciale in Via Soragana(Il Gigante) negli anni '80.
I boschi di Somma contengono ancora le vestigia di trincee e piste per aerei costruite in occasione della II Guerra Mondiale. I dintorni di Somma sono ricchi di reperti a testimonianza di una presenza umana sul territorio a partire dall'età del bronzo. A Coarezza e in località Case Nuove sono state rinvenute diverse tombe a cremazione databili al sec. XIII a.C. Risalogono poi all'età del ferro le numerose tombe della cultura di Golasecca e il cromlech del Vigano, un grande recinto tombale e rituale, costituito da oltre trecento massi. Sempre nella brughiera di Vigano si trova il 'Sass di Bis', sasso delle bisce, un masso erratico con un complesso di antiche incisioni a coppella singola: è uno dei rari esempi di incisioni rupestri nell'area interessata dalla Civiltà di Golasecca cittadina confinate con Somma Lombardo. Nel sec. IV a. C. si insediò la tribù gallica dei Vicani Votodrones, come testimonia una lapide romana, rinvenuta nei pressi di Mezzana (Frazione di Somma Lombardo). Numerosi sono i ritrovamenti di utensili d'uso domestico e comune, armi, scudi, venuti alla luce. A lato della via romana (della quale è stato scoperto un tratto nella attuale via Albania dietro al Gigante) sorsero le necropoli più antiche in cui era in uso il rito della cremazione. Dal sec. III d.C. si diffuse il rito della inumazione, come attestano i ritrovamenti di via Binaghi: balsamari in vetro, vasellame, monete, olpi. Nel medioevo Somma Lombardo dipendeva dalla vicina Arsago Seprio, che fu importante centro politico e amministrativo longobardo, nonché capo pieve. In una lapide murata nella chiesa di San Simpliciano a Milano, datata 881, è riportato il testamento del potente e nobile possidente sommese Guilizione che lasciò a quella chiesa numerosi possedimenti in Somma. Somma Lombardo mantiene la sua forte connotazione viabilistica essendosi sviluppato lungo l’attuale statale 33, del Sempione. L’importanza del luogo nella tarda antichità e nell’alto medioevo è strettamente legata alla presenza di un asse stradale di rilievo, ed è rintracciabile in due fortificazioni, una all’ingresso del paese – il Monte Sordo – e l’altra sul sito dell’attuale Parrocchia. Giungendo da Golasecca, poco prima dell’ingresso in paese sulla sommità del Monte Sordo, si scorgono tra la vegetazione i resti di una fortificazione tardoromana (III-V secolo d.C.), inglobati in un edificio moderno. La scelta di collocare su questa collina un castello era strettamente legata alla posizione di controllo del guado sul torrente Strona che oggi si attraversa su un ponte. Al complesso tardoantico, in età bassomedievale, fece seguito un ricovero per viandanti e pellegrini. Attorno all'anno mille, Somma Lombardo entrò a far parte dei domini dei Visconti. Nel 1448, allorchè a Milano fu proclamata la Repubblica Ambrosiana, i Visconti, Signori di Milano, si trasferirono a Somma e riadattarono il poderoso castello medievale. Nel Settecento, passò al ramo dei Visconti-Castelbarco. E' di quel periodo la bonifica della brughiera della Malpensata. Con il Regno d'Italia venne eletto Sindaco di Somma Carlo Ermes Visconti. In quegli anni sorsero diverse imprese di filatura e torcitura del cotone, ricamifici, tessiture (Visconti di Modrone, 1875), lanifici (Mosterts, 1867). Nel XX secolo aprirono i battenti lo stabilimento Caproni e il Lanificio di Somma (le famose Coperte di Somma).



[modifica] Il Castello Visconti

Vista notturna di un particolare del castello
Vista notturna di un particolare del castello

Il Castello Visconti, la cui antichissima origine risale al IX secolo, è citato in un testamento rogato a Gallarate il 22 giugno 1251 dal notaio Marcellino de Angleria. Testimonianza della presenza viscontea, attestata in Somma fin dal 1250, nacque come rocca di difesa ai confini del Ducato di Milano. Il maggior sviluppo della fortezza viscontea lo si ebbe a partire dall'anno 1448 quando i fratelli Francesco e Guido Visconti, per sfuggire ai contrasti con la Repubblica Ambrosiana, succeduta in Milano alla signoria viscontea, si rifugiarono nella loro antica proprietà di Somma. In pochi anni la nobile dimora venne quindi in gran parte ricostruita, ampliata e contornata da fossati. L'antica rocca di difesa assunse così il ruolo di castello fortificato eletto a stabile dimora dei Visconti. Nell'anno 1473 i dissapori emersi tra i due fratelli Visconti culminarono nella divisione tra i due dei loro beni. al fratello maggiore, Francesco, da cui discenderanno i Visconti di San Vito, spettò la parte rinnovata del castello e quindi la parte nord del borgo; a Guido, da cui discenderanno i Visconti di Modrone, la parte più antica del castello così come la parte bassa di Somma.

Oggi, il complesso è formato da tre differenti castelli, ciascuno con proprio ingresso e cortile, edificati l'uno addossato all'altro. Il più antico è collocato all'angolo nord ovest; il secondo occupa tutto il lato est, mentre il terzo e più recente sorge nell'angolo a sud ovest. La parte del castello visitabile è la seconda, chiamata castello d’estate. Già residenza della famiglia Visconti di San Vito, oltre agli arredi originali, conserva affreschi attribuiti alla scuola di Camillo Procaccini (1551 ca-1629) e una pala d'altare del Cerano (1567/68-1632), nonché anche tre epigrafi funerarie romane e materiale archeologico della cultura di Golasecca. Al Castello di Somma è custodita la più grande collezione esistente di piatti da barba. Iniziata nella metà del 1800 dal marchese Carlo Ermes, continuata dal marchese Roberto, fu portata al suo livello principe in questo secolo dal marchese Alberto. I piatti sono di forma circolare con un incavo a mezzaluna su un lato, per un miglior accostamento alla gola. Il cliente teneva in equilibrio il piatto con entrambe le mani sotto la barba da fare, mentre il barbiere insaponava, radeva e sciacquava. Probabilmente comparsi alla metà del ‘600 per esigenze d’igiene, i piatti da barba hanno avuto il periodo di massimo splendore fra il '700 e l'800. Se ne trovano di legno, alabastro, ottone, rame, peltro, argento, ceramica, porcellana di Ginori, Lodi, Faenza, Limonges, Strasburgo e della Compagnia delle Indie inglese e francese. La collezione conta più di 500 pezzi uno diverso dall’altro.

Il Castello visconteo è stato inoltre usato come luogo delle riprese (per gli interni del Castello dell'Innominato) dello sceneggiato RAI I promessi sposi girato nel 1989 e diretto da Salvatore Nocita (gli esterni sono stati girati presso la Rocca d'Angera).

[modifica] Evoluzione demografica

Abitanti censiti


[modifica] Economia

L'economia di Somma è sempre stata nella norma rispetto alla media delle città delle sue dimensioni. Tuttavia, la recente espansione di Malpensa ha portato alla costruzione di numerosi alberghi sul suolo cittadino e nella frazione Case Nuove, a due passi dal terminal 2, ovvero Malpensa vecchia.
Nel 2006 Somma è stata dichiarata città turistica.

[modifica] Cultura

[modifica] Monumenti e luoghi d'interesse

Il centro della città è caratterizzato dalla presenza del Castello e dalla Chiesa Prepositurale di Santa Agnese.La prima chiesa dedicata a S. Agnese fu eretta a lato del nucleo primitivo del castello visconteo (questa Santa godeva di particolare devozione da parte dei Visconti che la dichiararono loro protettrice) e abbattuta durante il XVI secolo per permettere l’ampliamento del castello stesso. La chiesa fu quindi ricostruita nel luogo dove attualmente la vediamo, sacrificando la chiesa di S. Fede (fatta costruire da Guilizione, signore di una parte di Somma durante il IX secolo accanto alla sua dimora - fortezza, nel luogo più alto del borgo, denominato “Castellaccio” o “Brecallo”) abbattuta in quella circostanza e mai più ricostruita (da C. Ferrario, “Toponimi di Somma Lombardo”). L'attuale chiesa di S. Agnese fu progettata da Francesco Maria Richini nel 1645 ed eretta fra il 1664 ed il 1697 dall’ architetto Carlo Buzio. L’interno è a navata unica. Fra le opere raccolte al suo interno si segnalano il “Trittico di S. Vito”, risalente alla fine del XV secolo ed attribuito ad un artista stilisticamente vicino ad Antonio Bergognone ed una pala seicentesca attribuita a Carlo Cane, raffigurante il “Martirio di S. Agnese”. L’altare maggiore è opera del 1787. Quest'ultima conserva una reliquia della santa e stupende opere d'arte, fra le quali il Trittico del Bevilacqua.Recentemente la chiesa di Santa Agnese è stata elevata a Basilica di Santa Agnese. Nella Chiesa di San Bernardino si può ammirare La Madonna con il Bambino e S. Bernardino opera del Fiammenghino (soprannome di Giovan Mauro Della Rovere) noto artista attivo tra la fine del XVI e gli inizi del XVII sec. che, in collaborazione con il fratello Giovan Battista Della Rovere) |Giovan Battista] lavorò ad importanti cicli di affreschi in varie località lombarde (Chiaravalle milanese, Bienno, Garzeno, Montemezzo).
Nel rione di Mezzana Superiore troviamo la Chiesa Prepositurale di Santo Stefano, che offre al visitatore numerose opere artistiche di alto valore tra cui il Trittico di Marco d'Oggiono e un gruppo di Pietà attribuito al Bramantino. Sul fondo di un viale alberato, si erge maestoso il Santuario di Santa Maria della Ghianda, caratterizzato dalle quattro cappelle aperte che accolgono i Misteri Dolorosi, con grandi statue scolpite in legno e dai girali dell'affresco della Madonna della Ghianda dipinto sull'abside del Santuario.

[modifica] Dati amministrativi

[modifica] Amministrazione comunale

Sindaco: Guido Pietro Colombo (centrodestra) dal 19/04/2005
Centralino del comune: 0331 989011
Email del comune: segreteria@sommalombardo.info

[modifica] Altre informazioni amministrative

[modifica] Curiosità

  • È di Somma Lombardo Angelo Moratti.
  • È di Somma Lombardo Papa Gregorio XIV.
  • L'omicidio della cittadina sommese Mariangela Pezzotta avvenuto nella vicina Golasecca fa scoprire l'esistenza di un gruppo di satanisti noti come "Bestie di Satana". Nei boschi della città verranno ritrovati i cadaveri di due loro vittime Fabio Tollis e Chiara Marino.
  • Nei pressi di un maneggio posto tra Somma e l'Aeroporto della Malpensa è ancora possibile ammirare la piramide geodetica utilizzata per la creazione della base trigonometrica utilizzata per la redazione delle cartine topografiche degli ultimi due secoli.
  • Nei boschi posti a sud della città è ancora possibile percorrere la vecchia pista in cemento che consentiva, durante la Seconda Guerra Mondiale, di spostare dall'Aeroporto della Malpensa (aeroporto militare all'epoca) gli aerei da combattimento e nasconderli in apposite piazzole nella brughiera, protetti da appositi paraschegge (formati da terrapieni alti circa 5 metri con i fianchi inclinati a 45°, talvolta con il terrapieno centrale irrobustito da una colata in cemento armato). Esistono ancora 6 paraschegge, per lo più coperti dalla vegetazione. La vecchia pista si estenda dall'attuale rotonda della superstrada per l'Aeroporto (uscita Somma Lombardo) fin sotto alla costa di Casorate Sempione nei pressi della fattoria La Valle, in Campagna grande.
  • Nei boschi posti lungo le balze dei terrazzi alluvionali, verso il Ticino, sopravvivono ancora le tracce delle vecchie trincee e piazzole per le mitragliatrici della Seconda Guerra Mondiale, predisposte in vista di una possibile difesa dall'avanzata degli alleati. Somma Lombardo non fu comunque mai teatro di guerra e le trincee non vennero mai effettivamente utilizzate.
  • A nord della strada che collega l'Aeroporto della Malpensa a Somma Lombardo (nota come Via Giuseppe Giusti), a poche centinaia di metri all'interno della brughiera, corre il tracciato della Ferrovia delle barche (detta anche Ipposidra), costruita nel 1858 per volere del Cattaneo, con lo scopo di far risalire velocemente i barconi che percorrevano il fiume Ticino, evitando le rapide. A segnalarla restano ancora numerosi cippi in pietra recanti le iniziali "F.C." (Ferrovia Cavalli) e i resti di almeno 6 ponti, alcuni dei quali ancora in piedi. Il ponte stradale che supera il Torrente Strona e conduce da Somma Lombardo alla frazione di Coarezza è il ponte costruito all'epoca proprio per l' Ipposidra (il ponte preesistente era una semplice passerella pedonale i cui ruderi si trovano, a monte, ai piedi di tale ponte; le carrozze che percorrevano l'Antica Ducale che univa Somma Lombardo a Sesto Calende, guadavano invece il torrente).
  • All'uscita di Somma Lombardo, in direzione Vergiate, lungo il Torrente Strona, è presente un cippo che ricorda il patriota sommese Giuseppe Giusti, garibaldino poco più che ventenne, fucilato dagli austriaci per aver aiutato Giuseppe Garibaldi a traghettare il Ticino presso la foce dello stesso Strona, in località Porto della Torre.
  • Dal 1988, la terza domenica di settembre, si tiene lungo la via principale (il Sempione, che viene interamente chiusa al traffico per l'occasione) la Fiera del Castello, organizzata dalla locale Pro Loco, con la partecipazione di hobbisti del circondario. Attualmente si è giunti alla 19a edizione [1].

[modifica] Collegamenti esterni


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