Belpasso
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Belpasso | |||||||||
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Stato: | Italia | ||||||||
Regione: | Sicilia | ||||||||
Provincia: | Catania | ||||||||
Coordinate: | |||||||||
Altitudine: | 551 m s.l.m. | ||||||||
Superficie: | 164 km² | ||||||||
Abitanti: |
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Densità: | 124 ab./km² | ||||||||
Frazioni: | Piano Tavola | ||||||||
Comuni contigui: | Adrano, Biancavilla, Bronte, Camporotondo Etneo, Castiglione di Sicilia, Catania, Lentini (SR), Maletto, Mascalucia, Motta Sant'Anastasia, Nicolosi, Paternò, Ragalna, Ramacca, Randazzo, San Pietro Clarenza, Sant'Alfio, Zafferana Etnea | ||||||||
CAP: | 95032 | ||||||||
Pref. tel: | 095 | ||||||||
Codice ISTAT: | 087007 | ||||||||
Codice catasto: | A766 | ||||||||
Nome abitanti: | belpassesi | ||||||||
Santo patrono: | Santa Lucia | ||||||||
Giorno festivo: | 13 dicembre | ||||||||
Sito istituzionale | |||||||||
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Belpasso (Malupassu in siciliano) è un comune di 22.885 (fonte ISTAT, gennaio 2007), abitanti della provincia di Catania. Gli abitanti sono detti belpassesi (malpassoti in siciliano).
Indice |
[modifica] Storia
La prima menzione del paese, con il nome di Santa Maria del Passo risale al 1305[1]. Il successivo toponimo di Malpasso (Malupassu) derivava dalle caratteristiche della zona: passu indica, infatti, una zona con frequente passaggio, mentre malu, aggiunto all'inizio, si riferiva a luogo pericoloso e disagevole (dal latino malus) o, più probabilmente, alla presenza di alberi di mele (da malum). Gli abitanti del paese presero il nome di malpassoti.
A Malpasso appartenevano una serie di borghi e villaggi: Guardia di Malpasso e Bottighelle, a nord-ovest, Nicolosi, a nord-est, Sant'Antonio, a sud, e ancora, Annunziata di Malpasso, Fallachi, Misericordia di Malpasso, Fondaco Vecchio e Fondaco Nuovo. Il paese venne distrutto dall'eruzione dell'Etna del 1669, che interessò in parte anche Catania, coperto il paese da uno spesso strato di lava fuoriuscita da un cratere, apertosi a nord dell'abitato di "Mompilieri" (Monti Rossi). Gli abitanti superstiti lo rifondarono, in una zona piuttosto distante dall'originario abitato, all'epoca denominata "contrada Grammena". Il nuovo centro prese il nome di Fenicia Moncada, derivata dall'araba fenice e dalla potente famiglia dei Moncada, principi di Paternò e feudatari della zona, e gli abitanti ebbero nome di "fenicioti". Anche questo centro venne tuttavia abbandonato, a causa delle distruzioni subite con il terremoto del 1693.
Il paese attuale venne rifondato una seconda volta in una zona ancora diversa, all'epoca conosciuta come "Piano Garofalo", a cura della locale famiglia Bufali con il beneaugurante nome di Belpasso.
Il paese è caratterizzato da una pianta a scacchiera, insolita, per la Sicilia, adottata al momento della ricostruzione: questa si basò infatti su uno schema razionale, con isolati simmetrici di forma quadrata, disegnato dal mastro Michele Cazzetta. Quasi tutte le vie non hanno nomi specifici ma si distinguono semplicemente in "rette" e "traverse", seguite da un numero.
[modifica] Lo stemma della città
Lo stemma cittadino è costituito da un'araba fenice, in riferimento alla capacità di rinascere dalle proprie ceneri, e alla medesima caratteristica si riferisce anche il motto, melior de cinere surgo, riportato al di sotto dell'animale mitologico.
[modifica] Luoghi d'interesse
[modifica] Architetture religiose
- Chiesa madre di Santa Maria Immacolata
Si trova nel quartiere "Matrice" e vi viene venerata anche Santa Lucia. Vi viene esposta ogni anno, dalla domenica delle Palme a Pasqua una Crofissione di Cristo (detta a Tila), grande tela di 15 m per 10 m, dipinta nel 1896 dal pittore Zenone Lavagna e rimasta incompiuta. La sua campana è la sesta per grandezza in Italia. Da segnalare il crocifisso ligneo risalente alla fine del cinquecento, raffigurato morente, nell'atto di rendere lo spirito.
Per approfondire, vedi la voce Chiesa di Santa Maria Immacolata (Belpasso). |
- Chiesa di Sant'Antonio da Padova (ex convento)
Edificata nella seconda metà del XVIII secolo, è un edificio ad un'unica navata. Conserva dipinti di Giuseppe Zacco e Michele Vecchio e un pregevole portale settecentesco in pietra lavica.
Per approfondire, vedi la voce Chiesa di Sant'Antonio da Padova (Belpasso). |
- Chiesa di Sant'Antonio Abate (quartiere Sant'Antonio)
- Chiesa della Madonna del Carmine
- Chiesa del Cristo Re (quartiere Purgatorio)
- Chiesa di San Giuseppe
- Chiesa di San Rocco (quartiere San Rocco)
- Chiesa della Madonna della Guardia (quartiere Borrello-Stella Aragona)
- Chiesa della Consolazione
- Chiesa di Sant'Anna
- Chiesa di San Leo (contrada San Leo)
A queste si aggiungono le chiese sconsacrate:
- Chiesa della Misericordia (Valcorrente)
- Chiesa di Santa Barbara (Sulla SP 160 Ragalna-Nicolosi)
[modifica] Altri monumenti
- Santuario costruito sul luogo delle apparizioni, tuttora sub judice, della Madonna della Roccia.
- "Cisterna della Regina", situata a nord-est del paese, fece parte di una residenza edificata dalla regina Eleonora d'Angiò dopo la morte del marito Federico III d'Aragona (1337, presso il monastero benedettino di San Nicola.
Per approfondire, vedi la voce Cisterna della Regina. |
La villa, probabilmente rimaneggiata nel XVII e nel XIX secolo[2], venne investita da una colata lavica nel 1910 che si arrestò dopo averne ricoperto la maggior parte delle strutture: dell'originario edificio resta riconoscibile un solo vano e una struttura con un piccolo altare in origine affrescato, mentre nella zona si notano una serie di viali, pertinenti al giardino, convergenti su una terrazza con sedili in muratura.
La cisterna della villa, a pianta circolare e scoperta (35 m di diametro), doveva raccogliere le acque piovane dalle varie terrazze ed è parzialmente riempita dai materiali dell'eruzione.
- Vulcani di fango conosciuti come le "Salinelle"
[modifica] Circoli e Club
A Belpasso intorno la seconda metà del '800 si ebbe la necessita di riunirsi in gruppi di persone per conseguire un ideale comune. Nascono cosi, il "Casino di civile adunanza", sorto intorno al 1844,e il "Casino di civile adunanza dei mastri di Belpasso", sorto 20 anni più tardi, il 17 Ottobre 1864, questo però si esauri gradualmente entro il "Circolo degli operai di mutuo Soccorso", figlio della Società Operaia sorta nel 1861, che vide tra i suoi sostenitori il Barone Lorenzo Bufali. In seno al Circolo dopo trent'anni (1893) ebbe vita la "Banca Operaia Cooperativa".
Intorno al 1892 un gruppo di liberali di antica e nuova osservanza fondarono il "Club Progressista Costituzionale". Tra i soci fondatori vi furono il Barone Antonio Romeo, il Cav. Pasquale Moncada, il Dott. Giuseppe Bellecci e Don Lorenzo Sava.
[modifica] Contrada Valcorrente
- Valcorrente, meno di 1000 abitanti, è situata su un tratto pianeggiante tra le pendici dell'Etna verso nord e una vallata verso su. Nata inizialmente come centro industriale, è oggi sede del centro commerciale di Etnapolis, opera di Massimiliano Fuksas, e del parco zoologico "La Pergola", il più grande della Sicilia, oggi ampliato con la presenza di un "acquapark" ("Etnaland").
Presso Valcorrente era sorto il centro abitato di "Fenicia Moncada", i cui resti sono tuttavia scomparsi. La zona è stata sottoposta a vincolo e in prossimità di una masseria del 1937 sono stati rinvenuti i resti di una chiesa del IV secolo, di cui sono stati rimessi in luce il perimetro esterno e l'abside.
[modifica] Tradizioni e appuntamenti
- Festa di Santa Lucia con i carri allegorici e la tredicina.
- Motoraduno dell'etna.
- Lennon Festival - Concorso nazionale per cantautori, interpreti e gruppi musicali emergenti
[modifica] La Cucina Tipica
- La gastronomia belpassese trae le proprie origini dalla cultura contadina ed è basata su piatti semplici e genuini ove prevalgono i sapori della tradizione, forte di influenze greche, romane, francesi, spagnole e arabe.
Tra i primi piatti, caratteristiche le paste con i legumi, con il finocchietto selvatico, i broccoli , il cavolfiore , gli asparagi. Tra i secondi piatti , tipica la carne di vitello “Agrassata” con cipolla, pomodoro e prezzemolo; il Falsomagro (una grossa braciola ripiena carne trita, uova,formaggio,cipolla e aromi); l’agnello al forno , il coniglio in agrodolce, le sarde a beccafico e i “mascolini” (alici) marinati. Nelle zone altomontane si preparano pietanze a base di funghi, pasta fresca a volte ripiena. Squisiti i dolci: biscotti di mandorla profumati alla vaniglia, torroncini morbidi, gelati alla frutta, granite. Altre specialità vengono preparate in occasione delle feste: alla tradizione natalizia e pasquale sono legate le “Raviole" fritte ripiene di ricotta, le Cassatele, le Mostarde di fichi d’India, i “Mustazzoli” ripieni, “u Ciciliu”.
[modifica] Cittadini illustri
- Nino Martoglio, commediografo e poeta.
- Roberto Sava (1802-1880), medico, scienziato e filosofo.
- Antonino Russo Giusti, scrittore e commediografo.
- Venerando Bruno, insigne storico e scrittore.
- Salvatore Apa, medico e scienziato.
- Raffaele Stramondo, monaco benedettino, pittore, artista
- Lorenzo Bufali, Barone di Santa Lucia.
- A Belpasso vennero creati, nel dopoguerra, ad opera del Cavaliere Condorelli (1911-2003), gli omonimi torroncini.
[modifica] Sindaci di Belpasso
- Giovanni Sava (1794-1878), Sindaco di Belpasso dal 1817 al 1824 e Consigliere Provinciale nel 1861.
- Luciano Mirone, Sindaco di Belpasso nel 1869.
- Barbarino Carbonaro, sindaco di Belpasso dal 1883 al 1887. Durante la sua sindacatura infatti furono realizzati il Teatro Comunale, il pubblico Macello ed il nuovo Cimitero. Iniziò le pratiche per la realizzazione della nuova ala della chiesa madre. Fu protagonista della vita politica e sociale dell'ultimo ottocento. Esponente della massoneria dell'alto Simeto e del socialismo riformista di Peppino De Felice - onorevole e sindaco di Catania, fondatore dei Fasci Siciliani- Aveva il suo caposaldo nel Circolo degli Operai di mutuo soccorso (ove ancora oggi si conserva un suo dipinto su tela).
- Antonino Romeo, Sindaco di Belpasso nel 1888 e dal 1893 al 1898.
- Agostino Motta, Sindaco di Belpasso nel 1889.
- Salvatore Caponnetto, Sindaco di Belpasso dal 1893 al 1902.
- Filippo Sava, Sindaco di Belpasso dal 1902 al 1919.
- Giuseppe Sambataro, scrittore, poeta e Sindaco di Belpasso.
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Alfio Papale dal 15/05/2007
Centralino del comune: 095 7912184
Email del comune: disponibile non disponibile
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Galleria fotografica
Belpasso e Motta Sant'Anastasia |
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[modifica] Note
[modifica] Bibliografia
- G.Sambataro, "Nino Martoglio: La figura e l'opera", BPB 1974
- V.Bruno, "Quell'antico convento di Malpasso", Brancato 1996
- V.Bruno, "In difesa della storia patria", Belpasso 1994
- AA.VV., "Belpasso Notizie", 1984
- Mons.Francesco Mio, Archivio personale
- AA.VV, Il grillo parlante, Autunno 2003
- Gianni De Luca, "Pagine della Memoria", Agorà Belpasso 2007
[modifica] Collegamenti esterni
- Sciara - L'informazione a Belpasso
- Pro Loco Belpasso
- Santa Lucia a Belpasso
- I carri di S.Lucia a Belpasso
- Eventi d'arte a Belpasso
- Portale Sicilia: accedi alle voci di Wikipedia che parlano di Sicilia