Valencia Club de Fútbol
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Calcio | |||
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Los ches | |||
Segni distintivi | |||
Uniformi di gara
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Colori sociali: | bianco-nero | ||
Simboli: | Pipistrello | ||
Inno: | Himno oficial del Valencia club de futbol |
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Dati societari | |||
Città: | Valencia | ||
Paese: | Spagna | ||
Confederazione: | UEFA | ||
Federazione: | RFEF | ||
Fondazione: | 1919 | ||
Presidente: | Juan Bautista Soler | ||
Allenatore: | Unai Emery | ||
Palmarès | |||
Titoli di Spagna: | 6 | ||
Trofei nazionali: | 7 Coppe del Re 1 Supercoppe di Spagna |
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Trofei internazionali: | 1 Coppe delle Coppe 1 Coppe UEFA 2 Coppe delle Fiere 2 Supercoppe d’Europa 1 Coppe Intertoto |
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Stadio | |||
Mestalla (53.000 posti) |
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Contatti | |||
Valencia Club de Fútbol Antigua Senda de Senent 11 |
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www.valenciacf.es |
Il Valencia Club de Fútbol, o semplicemente Valencia, è una società di calcio della città di Valencia, in Spagna. Attualmente milita nella Liga.
Fondato nel 1919, il club gioca le partite casalinghe nello Stadio Mestalla (53.000 spettatori), inaugurato nel 1923. Nel 2009 è in programma il trasferimento della squadra in un nuovo impianto situato nel nord ovest della città[1].
Nella sua storia ha disputato due finali consecutive della UEFA Champions League, perdendo entrambe le volte nelle stagioni 1999-2000 contro il Real Madrid e 2000-2001 contro il Bayern Monaco. La squadra ha vinto il campionato spagnolo per la sesta volta nella stagione 2003-2004, quando ha conquistato il secondo titolo nazionale in tre anni dopo il successo del 2001-2002. In base agli introiti della stagione 2004-2005 il Valencia è la 19° squadra più ricca al mondo [2], la terza in Spagna dopo Real Madrid e Barcellona.
È l'unico club europeo ad avere vinto sia la Coppa delle Fiere (due volte) sia la Coppa UEFA (una volta).
Indice |
[modifica] Storia
Il club fu fondato nel 1919 ed ebbe come primo presidente Octavio Augusto Milego Díaz, deciso tramite il lancio di una moneta. La prima partita ufficiale fu giocata in trasferta il 21 maggio 1919 contro il Valencia Gimnástico, che vinse per 1-0.
Il Valencia CF si trasferì nello Stadio Mestalla nel 1923, dopo aver giocato le proprie partite casalinghe nello Stadio Algirós a partire dal 7 dicembre 1919. La prima partita disputata al Mestalla, quella tra Valencia e Castellón Castalia, terminò con il risultato di 0-0. Il giorno seguente la stessa sfida vide la vittoria del Valencia per 1-0. La squadra conquistò il Campionato Regionale nel 1923, guadagnando così l'accesso alla Coppa del Re per la prima volta nella sua storia.
[modifica] I primi successi
La guerra civile spagnola fermò l'avanzata del Valencia fino al 1941, quando il club vinse la Coppa del Re battendo in finale l'Espanyol. Nella stagione 1941-1942 conquistò la Liga per la prima volta, benché all'epoca mettere in bacheca la Coppa del Re fosse considerato più prestigioso. La squadra mantenne il suo valore per diversi anni, andando a vincere la Liga nuovamente nelle stagioni 1943-1944 e 1946-1947.
Negli anni Cinquanta il Valencia non riuscì a ripetere i successi del decennio precedente, anche se crebbe notevolmente come club. La ristrutturazione del Mestalla produsse un aumento nella capienza, che passò a 45.000 spettatori, mentre in squadra arrivarono giocatori spagnoli ed esteri di grande spessore, tra cui il nazionale spagnolo Antonio Puchades e il nazionale olandese Faas Wilkes, attaccante. Nella stagione 1952-1953 il club si piazzò secondo nella Liga e nella stagione successiva vinse la Coppa del Re, conosciuta al tempo come Copa del Generalísimo.
[modifica] I successi europei
Malgrado uno scarso rendimento in campionato agli inizi degli anni Sessanta, fu proprio in questo periodo che il Valencia guadagnò i suoi primi successi europei: la Coppa delle Fiere (oggi nota come Coppa UEFA). Arrivò in finale per tre volte consecutive: nella Coppa delle Fiere 1961-1962 batté in finale il Barcellona, nell'edizione 1962-1963 sconfisse i croati della Dinamo Zagabria e nel 1963-1964 fu superata per 2-1 dal Real Saragozza.
Nel 1970 fu nominato allenatore il celebre Alfredo Di Stéfano, già calciatore del Real Madrid ed eletto per due volte Pallone d'Oro, capace da subito di guidare la sua nuova compagine alla quarta vittoria del titolo nazionale. Grazie a questo successo il Valencia si qualificò per la prima volta nella sua storia in Coppa dei Campioni, contesa tra i vari campioni nazionali dei tornei europei. Nell'edizione 1971-1972 raggiunse il terzo turno, dove fu estromessa dai campioni ungheresi dell'Újpest TE. I migliori giocatori degli anni Settanta erano il centrocampista austriaco Kurt Jara, l'attaccante olandese Johnny Rep e l'attaccante argentino Mario Kempes, che si laureò capocannoniere della Liga (Pichichi) per due stagioni di fila, 1976-1977 e 1977-1978. Nella stagione 1978-1979 la squadra vinse ancora la Coppa del Re e nell'annata seguente la sua prima Coppa delle Coppe, grazie al successo in finale sugli inglesi dell'Arsenal. Queste vittorie europee del Valencia portano la firma di Kempes.
[modifica] Retrocessione e promozione
Nel 1982 il club nominò allenatore Miljan Miljanić. Dopo un'annata deludente il Valencia si trovò al 17° posto nella Liga a sette giornate dal termine, con il rischio concreto di retrocedere in Segunda División. A Miljanic subentrò Koldo Aguirre, che riuscì ad evitare per un pelo la caduta in seconda serie, grazie soprattutto ai risultati favorevoli di partite che vedevano impegnate altre squadre in lotta per evitare la retrocessione. Nelle stagioni 1983-1984 e 1984-1985 la società si trovò con enormi debiti sotto la presidenza di Vicente Tormo. Il punto più basso toccato dal Valencia coincise con la retrocessione in seconda divisione verso la fine della stagione 1985-1986 (ultimo posto nella Liga), cui si accompagnarono una serie di problemi interni quali mancati pagamenti di stipendi ai giocatori e carenza di spirito di squadra. Il club retrocesse così per la prima volta, dopo 55 anni di militanza nel torneo spagnolo di prima divisione.
Il nuovo presidente Arturo Tuzón fu capace di riportare il Valencia nella Liga. Nel 1986 in panchina tornò Alfredo Di Stéfano e la squadra centrò la promozione alla fine della stagione 1986-1987. L'anno dopo, ancora sotto la guida di Di Stéfano, si concluse con il 14° posto nella Liga. Nel 1989 fu acquistato l'attaccante bulgaro Luboslav Penev. La dirigenza gettò così le basi per consolidare il suo posto in prima serie. Nella stagione 1991-1992 fu ingaggiato l'allenatore olandese Guus Hiddink, che condusse il Valencia al 4° posto nella Liga e ai quarti di finale della Coppa del Re. Nel 1992 il Valencia divenne una Compagnia Soltanto Sportiva e trattenne Hiddink sino al 1993.Amara e deludente la pesante sconfitta in coppa UEFA con il Napoli(ITA) che vinse al Maestalla 5-1 (Cinquina del bomber uruguayano Fonseca Daniel) .
Nel 1994 divenne allenatore il brasiliano Carlos Alberto Parreira, fresco campione del mondo 1994 con la Nazionale brasiliana. La campagna-acquisti del Valencia fu di primo piano: il portiere spagnolo Andoni Zubizarreta, l'attaccante russo Oleg Salenko, anch'egli protagonista ai Mondiali 1994, e Predrag Mijatovic. Ciononostante la squadra deluse e Parreira fu sostituito da José Manuel Rielo. Anche quest'ultimo tecnico non riuscì a portare i risultati attesi, malgrado si potesse avvalere dell'aiuto di uno staff di livello, composto da Luis Aragonés e Jorge Valdano, e di giocatori importanti quali il brasiliano Romário e gli argentini Claudio López e Ariel Ortega.
[modifica] Rinascita europea e ultimi anni
Fu l'allenatore italiano Claudio Ranieri a interrompere il digiuno di trofei che durava da 19 anni, vincendo la Coppa del Re nel 1999. Nella stagione seguente sulla panchina del Valencia arrivò l'argentino Héctor Cúper, che nel 1999-2000 condusse la squadra alla finale di Champions League, persa per 3-0 contro il Real Madrid a Parigi. Nel 2000-2001 il club si ripeté, raggiungendo la finale di Champions League contro il Bayern Monaco a Milano, ma fu nuovamente sconfitta, questa volta ai calci di rigore.
Nel 2001 Cúper firmò con l'Inter e fu sostituito da Rafa Benítez, che nel 2001-2002 portò a Valencia il titolo di Liga dopo 31 anni. La squadra vinse ancora la Liga nella stagione 2003-2004, mettendo in bacheca il secondo titolo di prima divisione in tre anni e accompagnando al successo nazionale la vittoria in Coppa UEFA. Nella stagione 2004-2005 il Valencia di Ranieri, tornato sulla panchina della squadra nell'estate 2004, rese al di sotto delle aspettative, come testimonia il 7° posto finale in campionato, che qualificò comunque la squadra per la Coppa Intertoto (conclusa al secondo posto). Nell'annata successiva, sotto la guida dell'ex giocatore del Valencia Quique Sánchez Flores, il club riconquistò un posto tra le migliori formazioni d'Europa qualificandosi per la Champions League grazie al 3° posto nella Liga. Nell'edizione 2006-2007 del massimo torneo calcistico continentale raggiunse i quarti di finale, dove è stata eliminata dal Chelsea.
Nell'annata successiva, dopo un avvio al di sotto delle attese, il 29 ottobre 2007 Flores è stato esonerato e sostituito temporaneamente da Óscar Rubén Fernández, che ha poi lasciato il posto a Ronald Koeman. Il tecnico olandese il 16 aprile 2008 ha conquistato la Coppa del Re battendo nella finale di Madrid il Getafe con il punteggio di 3-1, ma ciò non ha evitato il suo esonero, avvenuto il 21 aprile visto il preoccupante 15° posto in classifica, con 2 soli punti di vantaggio sulla zona retrocessione.
[modifica] Partecipazioni alle coppe europee
- Partecipazioni alla Coppa dei Campioni/UEFA Champions League: 7
- Partecipazioni alla Coppa delle Fiere/Coppa UEFA: 22
- Partecipazioni alla Coppa delle Coppe: 3
- Partecipazioni alla Coppa Intertoto: 2
[modifica] Palmarès
[modifica] Ufficiale
- 1941, 1949, 1954, 1967, 1979, 1999, 2008
- 1999
- 1931, 1987
- Coppa UEFA: 1
- 1981, 2004
[modifica] Altri tornei
- Campionato regionale: 8:
- 1926, 1927, 1931, 1932, 1933, 1934, 1938, 1939
- 1952
[modifica] Individuale
- Pichichi: 6
- Edmundo Suárez (1942, 1944), Ricardo De la Virgen (1958), Waldo Machado (1967), Mario Kempes (1977, 1978)
- Ignacio Eizaguirre (1944, 1945), Gregorio Vergel (1958), Angel Abelardo (1971), José Luis Manzanedo (1979), José Manuel Ochotorena (1989), Santiago Cañizares (2001, 2002, 2004)
[modifica] Altri piazzamenti
- Campionato spagnolo
- Coppa di Spagna
- finalista: 1934, 1944, 1945, 1946, 1952, 1970, 1971, 1972, 1995
- Supercoppa di Spagna
- finalista: 2002, 2004
- Coppa delle Fiere
- finalista: 1964
[modifica] Rosa 2007-2008
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[modifica] Giocatori in prestito
- Asier del Horno (all'Athletic Club)
- Hugo Viana (al Osasuna)
- Ludovic Butelle (al Real Valladolid)
- Fabián Estoyanoff (al Real Valladolid)
- Sisi (al Real Valladolid)
- Pablo Hernández (al Getafe)
- Miguel Pallardó (al Getafe)
- Jaime Gavilan (al Getafe)
- Mario Ignacio Regueiro (al Real Murcia)
- David Navarro (al Real Mallorca)
- Manuel Fernandes (all'Everton)
- Marc Castells (al Polideportivo Ejido)
- Joan Verdés (al Xerez CD)
- Nacho Insa (all'Eibar)
- Miku (al Gimnàstic de Tarragona)
- Aarón Ñiguez (all'Iraklis)
[modifica] Rose precedenti
Valencia C.F. – Archivio delle stagioni | |
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[modifica] Giocatori celebri
[modifica] Allenatori celebri
- Hector Cuper
- Alfredo Di Stefano
- Jack Greenwell
- Claudio Ranieri
- Guus Hiddink
- Ronald Koeman
- Rafael Benítez
- Jacinto Quincoces
- Luis Aragonés
- Quique Sanchez Flores
- Victor Esparrago
[modifica] Note
[modifica] Collegamenti esterni
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