Capitano (calcio)
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Il capitano di una squadra di calcio è generalmente il giocatore più rappresentativo della squadra, anche se ogni società è libera di adottare criteri specifici per l'assegnazione della fascia. Ad esempio gli anni di militanza nel club, il numero di presenze o significative qualità morali o di rappresentanza. Spesso la fascia viene anche utilizzata dai club più piccoli per fidelizzare un giocatore talentuoso e scoraggiarne il trasferimento, o aumentarne il valore economico. Nel caso specifico della Nazionale italiana, il capitano è il giocatore con più presenze in squadra. Qualora ad avere il maggior numero di presenze vi fosse più di un giocatore, la precedenza va al più anziano d’età. Il capitano veste una fascia, della quale può essere scelto il colore, al braccio sinistro.
Si ritiene spesso - ed erroneamente - che il capitano rivesta uno status particolare rispetto ai suoi compagni di squadra, ma non è così. Le uniche funzioni ufficiali delle quali è investito sono quelle di partecipare al sorteggio iniziale per stabilire quale squadra sceglierà la porta e quale batterà il calcio d’inizio della partita, ed - eventualmente - di partecipare al sorteggio dopo i tempi supplementari per decidere chi sarà la prima squadra a battere i calci di rigore.
Può succedere che, nel corso dell’incontro, un arbitro parli a uno o entrambi i capitani a titolo di avvertimento affinché, ad esempio, esso o essi richiamino i loro compagni a una maggiore disciplina in campo, ma si tratta di circostanze determinate essenzialmente dallo stile di direzione del singolo arbitro, così come può darsi che in presenza di circostanze eccezionali - ad esempio potenziali turbative all’ordine pubblico sugli spalti - l’arbitro si consulti informalmente con i capitani per valutare se sia il caso di interrompere o sospendere il gioco, sempre fermo restando che è questi a decidere senza esser tenuto a prendere in considerazione pareri avversi a quanto da egli stabilito.
Nel calcio giovanile o dilettantistico il capitano può anche svolgere le funzioni di allenatore, quindi decide dal campo le sostituzioni, sempre nel rispetto dei regolamenti vigenti.
Non necessariamente il capitano di una squadra è il giocatore più talentuoso o rappresentativo in termini di classe e tecnica. In genere la scelta del capitano ricade su quel giocatore che abbia autocontrollo e autodisciplina, sia sintonizzato con l’allenatore per poter trasmettere celermente le sue indicazioni ai compagni in campo e sappia trattare con l’arbitro. Non ultimo, il capitano dovrebbe anche avere un buon rapporto con i tifosi e saper aiutare i giocatori nuovi arrivati a inserirsi nella squadra. Questo giustifica il criterio d’anzianità come dirimente per la scelta del capitano. Normalmente ogni squadra a inizio stagione designa anche un vice-capitano che assume le funzioni di capitano in tutti quei casi (espulsioni, squalifiche, infortuni) in cui il capitano non possa essere presente sul terreno di gioco.
[modifica] Capitani delle Nazionali campioni del mondo
- 1930 - José Nasazzi (Uruguay)
- 1934 - Giampiero Combi (Italia)
- 1938 - Giuseppe Meazza (Italia)
- 1950 - Obdulio Varela (Uruguay)
- 1954 - Fritz Walter (Germania Ovest)
- 1958 - Bellini (Brasile)
- 1962 - Mauro (Brasile)
- 1966 - Bobby Moore (Inghilterra)
- 1970 - Carlos Alberto (Brasile)
- 1974 - Franz Beckenbauer (Germania Ovest)
- 1978 - Daniel Alberto Passarella (Argentina)
- 1982 - Dino Zoff (Italia)
- 1986 - Diego Armando Maradona (Argentina)
- 1990 - Lothar Herbert Matthäus (Germania)
- 1994 - Dunga (Brasile)
- 1998 - Didier Deschamps (Francia)
- 2002 - Cafu (Brasile)
- 2006 - Fabio Cannavaro (Italia)