Lothar Matthäus
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Lothar Matthäus | ||
Dati biografici | ||
Nome | Lothar Herbert Matthäus | |
Nato | 21 marzo 1961 Erlangen |
|
Nazionalità | Germania | |
Altezza | 184 cm | |
Peso | 72 kg | |
Dati agonistici | ||
Disciplina | Calcio | |
Ruolo | allenatore, ex-centrocampista, ex-difensore | |
Carriera | ||
Club professionistici | ||
1979-1984 | Borussia M'gladbach | 162 (36) |
1984-1988 | Bayern Monaco | 113 (57) |
1988-1992 | Inter | 115 (40) |
1992-2000 | Bayern Monaco | 189 (28) |
2000 | N.Y. MetroStars | 16 (0) |
Nazionale | ||
1980-2000 | Germania | 150 (23) |
Carriera da allenatore | ||
2001-2002 | Rapid Vienna | |
2002-2003 | Partizan | |
2004-2005 | Ungheria | |
2006 | Atlético Paranaense | |
2006-2007 | Salisburgo All. 2ª | |
2008- | Maccabi Netanya | |
Palmarès | ||
Mondiali di calcio | ||
Argento | Spagna 1982 | |
Argento | Messico 1986 | |
Oro | Italia 1990 | |
Europei di calcio | ||
Oro | Italia 1980 | |
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito |
Lothar Herbert Matthäus (Erlangen, 21 marzo 1961) è un ex calciatore e allenatore di calcio tedesco. Attualmente allena il Maccabi Netanya.
Indice |
[modifica] Carriera
[modifica] Calciatore
Fu un regista dotato di grande forza fisica, prepotente velocità, piglio da leader, ottima tecnica e di un tiro preciso e potente, che gli consentì, insieme alla sua abilità negli inserimenti, di andare a segno molte volte in carriera. Si distinse come brillante specialista di calci piazzati e rigori. Negli ultimi anni della carriera fu spostato in posizione di libero, ruolo nel quale seppe adattarsi alla perfezione, continuando a mantenere elevatissimi standard di rendimento. Affermatosi in Bundesliga nel 1979, già nel 1980 apporta un valido contributo alla sua Nazionale campione d'Europa. Nel 1984 viene comprato dal Bayern Monaco, la squadra più blasonata di Germania, con la quale vince tre campionati. Nel 1986 è il leader della Nazionale tedesca ai mondiali persi in finale contro l'Argentina di Maradona, che Matthäus neutralizzò marcandolo a uomo per tutta la partita.
Impostosi come il più forte giocatore europeo di quel periodo divenne l'oggetto del desiderio di molte squadre ma fu acquistato dall'Inter del presidente Ernesto Pellegrini.
Nel periodo interista raggiunse l'apice della propria carriera, diventando la stella della squadra e svolgendo un ruolo fondamentale per la conquista dello scudetto dei record, che l'Inter vinse nel 1988-89 con 58 punti in 34 partite e che è tuttora un record per i campionati italiani a 18 squadre e 2 punti per vittoria. Matthäus segnò il goal decisivo nello scontro diretto con il Napoli di Maradona (Inter-Napoli 2-1); Giovanni Trapattoni (l'allenatore dell'Inter) contribuì a valorizzarne le doti offensive modificando parzialmente la sua posizione in campo.
Fu il capitano e il trascinatore della Germania campione del mondo a Italia 1990. Nel corso del torneo mise in mostra tutto il suo repertorio, al punto che venne eletto miglior giocatore della manifestazione e, a fine anno, fu proclamato Pallone d'Oro, proseguendo la striscia di successi l'anno successivo, aggiudicandosi la prima edizione del FIFA World Player.
Matthäus giocava con la maglia numero 10, fu Giovanni Trapattoni ai tempi dell'Inter a convincerlo di indossare quella maglia, perche prima lui giocava sempre con il numero 8. Non fu facile convincerlo perche lui ragionava che chi indossava quella maglia doveva avere un gioco piu di fantasia infatti lui diceva sempre che quella maglia l'hanno indossata giocatori come Maradona, Platini, Overath e Netzer che pero avevano un tipo di gioco molto diverso dal suo, ma Trapattoni lo convinse che quella era anche la maglia dei leader e lui era un leader. Da quell'periodo in poi Matthäus non abbandonò piu quella maglia sia quando ritornò al Bayern sia in Nazionale eseguendo con gli stessi eccellenti risultati i compiti di copertura difensiva e di impostazione del gioco, abbinamento di qualità per niente comune che non tutti i migliori interpreti del suo ruolo hanno potuto vantare. Per contro alcuni critici lo accusavano di eccedere in metodicità, cosa che secondo il loro parere lo avrebbe indotto a difettare in creatività.
Nel 1991-92 arrivò ad allenare l'Inter Orrico, con il quale Matthäus ebbe delle diatribe. In seguito si infortunò gravemente ad un ginocchio e per questo motivo l'Inter lo cedette al Bayern Monaco, convinta che la carriera del tedesco fosse finita.[citazione necessaria] Matthäus giocò invece ancora molte stagioni ad alto livello, smentendo così l'Inter. Successivamente venne impiegato come difensore libero in nazionale, con la quale disputò ancora 2 Mondiali da titolare fisso, stabilendo così il record di partite disputate nel Campionato del Mondo, nonché il primato di partecipazioni alle fasi finali dei campionati mondiali (partecipò a cinque mondiali differenti, dal 1982 al 1998). La sua ultima stagione nelle file del Bayern di Monaco si conclude con la clamorosa sconfitta nella finale di Champions League per mano del Manchester United che si aggiudica l'incontro negli ultimi minuti, mentre Matthaus era stato appena sostituito.Lasciò quindi il calcio europeo senza poter conquistare l'unico trofeo continentale mancante nel proprio palmarès. Nel 2000 passò ai New York Metrostars ed a fine stagione diede l'addio al calcio professionistico, iniziando nel contempo l'attività di allenatore. L'unico rammarico di Matthäus giocatore fu quello di non aver mai vinto la Coppa dei Campioni, che perse due volte in finale.
Matthäus ha militato nella squadra nazionale per vent'anni, dal giugno 1980 al giugno 2000, collezionando ben 150 presenze, record per la nazionale tedesca (solo 6 giocatori al mondo, con altre nazionali, hanno fatto meglio), segnando 23 reti.
[modifica] Allenatore
Ha allenato il Rapid Vienna (Austria), il Partizan Belgrado (Serbia), la Nazionale ungherese, l'Atletico Paranaense (Brasile) e, dall'estate 2006 all'estate 2007, il Red Bull Salisburgo (Austria) insieme a Giovanni Trapattoni.
L'11 Aprile 2008 viene annunciato il suo ingaggio per la panchina del Maccabi Netanya, squadra israeliana.[1]
[modifica] Palmarès
[modifica] Giocatore
[modifica] Club
[modifica] Competizioni nazionali
- Bayern Monaco: 1985, 1986, 1987, 1994, 1997, 1999, 2000
- Bayern Monaco: 1986, 1998, 2000
- Inter: 1988-89
- Inter: 1989-90
[modifica] Competizioni internazionali
- Coppa UEFA: 2
- Inter: 1990-91
- Bayern Monaco: 1995-96
[modifica] Nazionale
[modifica] Individuale
[modifica] Note
- ^ (HE) אגדה ב'קופסא': לותר מתיאוס סיכם לשנתיים בנתניה. ynet.co.il, 11-04-2008
[modifica] Voci correlate
Predecessore: | Capitani della Nazionale Tedesca | Successore: |
---|---|---|
Karl-Heinz Rummenigge | 1986 -1994 | Jurgen Klinsmann |
Masopust (1962) · Jašin (1963) · Law (1964) · Eusébio (1965) · B. Charlton (1966) · Albert (1967) · Best (1968)
Rivera (1969) · G. Müller (1970) · Cruijff (1971, 1973, 1974) · Beckenbauer (1972, 1976) · Blochin (1975) · Simonsen (1977)
Keegan (1978, 1979) · Rummenigge (1980, 1981) · P.Rossi (1982) · Platini (1983, 1984, 1985) · Belanov (1986) · Gullit (1987)
van Basten (1988, 1989, 1992) · Matthäus (1990) · Papin (1991) · R. Baggio (1993) · Stoičkov (1994) · Weah (1995)
Sammer (1996) · Ronaldo (1997; 2002) · Zidane (1998) · Rivaldo (1999) · Figo (2000) · Owen (2001) · Nedvěd (2003)
Ševčenko (2004) · Ronaldinho (2005) · F. Cannavaro (2006) · Kaká (2007)