Rapino
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Rapino | |||||||||
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Stato: | Italia | ||||||||
Regione: | Abruzzo | ||||||||
Provincia: | Chieti | ||||||||
Coordinate: | |||||||||
Altitudine: | 420 m s.l.m. | ||||||||
Superficie: | 20 km² | ||||||||
Abitanti: |
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Densità: | 73 ab./km² | ||||||||
Frazioni: | Colle case nuove, Terra, Ortaglio, Piano, Vicenne | ||||||||
Comuni contigui: | Fara Filiorum Petri, Guardiagrele, Pennapiedimonte, Pretoro, San Martino sulla Marrucina | ||||||||
CAP: | 66010 | ||||||||
Pref. tel: | 0871 | ||||||||
Codice ISTAT: | 069071 | ||||||||
Codice catasto: | H184 | ||||||||
Nome abitanti: | rapinesi | ||||||||
Santo patrono: | San Lorenzo | ||||||||
Giorno festivo: | 10 agosto | ||||||||
Sito istituzionale | |||||||||
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Rapino è un comune di 1.457 abitanti (Istat, al 1 Gennaio 2007) della provincia di Chieti: fa parte della Comunità montana della Maielletta.
Indice |
[modifica] Storia
Centro di antichissima origine, Rapino sorge sulle colline del Teatino. La particolare posizione geografica che occupa, rende questo piccolo centro uno dei paesi più belli e caratteristici del circondario: ai piedi della Montagna Madre e ad appena una trentina di chilometri dal mare. I più antichi ritrovamenti nel suo territorio risalgono al Paleolitico medio e superiore ma sono anche più tardi, come la statuetta di bronzo detta "Dea di Rapino" (oggi conservata al Museo di Chieti), ritrovata nella Grotta del Colle. Nelle vicinanze è stata scoperta anche una tavola di bronzo della “Targa di Rapino” o “Tabula Rapinensis” su cui è incisa una iscrizione in dialetto marruccino nel testo. Oltre a prescrizioni rituali, si cita anche “Touta Marouca” cioè il popolo dei marruccini. Questa tavola, acquistata dal Mommsen per i musei di Berlino, è attualmente dovrebbe trovarsi nel museo Puskin di Mosca. In epoca medievale, Rapino conobbe la colonizzazione monastica benedettina rimanendo sotto il controllo del monastero di San Salvatore a Majella per molti secoli. Il monastero fu eretto attorno al 700, dai frati benedettini provenienti dall’Abbazia di Montecassino, a circa 7 Km al di sopra di Rapino. Al plebiscito del 1860, su 649 iscritti, parteciparono al voto 592 elettori e tutti si dichiararono favorevoli all’annessione al Regno d’Italia. La storia moderna di Rapino è costituita dalle vicende che negli ultimi due secoli hanno coinvolto tanti comuni pedemontani della Majella: sono storie di briganti di cui è rimasta vivida traccia nella memoria collettiva e di malgoverno, di povertà e di emigrazione, di guerra e di miseria, ma anche di sacrifici e di duro lavoro, di ripresa e finalmente di benessere. .
Rapino è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione perché è stato insignito il 26 giugno 1975 della Croce di Guerra al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale per il “valido contributo di valore alla causa della liberazione”.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Luoghi d'interesse
Il paese di Rapino è ricco di chiese, ricordiamo la chiesa dedicata a S. Lorenzo, patrono di Rapino, la chiesa di S. Giovanni, il santuario della Madonna di Carpineto, la chiesa di S. Rocco, la chiesa della Madonna della Libera, la chiesa di S. Rita affrescata da Tommaso Cascella, la chiesa di S. Antonio ora restaurata e diventata teatro.
[modifica] Cultura
Tutti gli anni l'8 Maggio, si celebra la festa della Madonna di Carpineto, in cui si ricorda il miracolo avvenuto nel 1794, quando la siccità stava distruggendo il raccolto, che fu salvato da una pioggia provvidenziale. Caratteristica la processione delle verginelle, in cui le bimbe del paese di età compresa tra i sei ed i tredici anni, sfilano vestite di tuniche bianche, rosa o celesti.
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Rocco Micucci (lista civica) dal 14/06/2004
Centralino del comune: 0871 84431
Email del comune: info@rapino.net
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
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